Ritrovano il dolce gusto della vittoria gli Olmi di mister Baroncelli, finalmente convincenti dopo un periodo costellato da qualche alto e diversi bassi. Gli uomini di mister Baroncelli fanno loro il contenzioso col Cerbaia grazie a due fattori: nel breve periodo, la partenza a razzo incide e indirizza il match; nel lungo periodo, la spiccata resilienza permette agli ospiti di contenere le avanzate di un Cerbaia comunque orgoglioso e molto volitivo. La nona vittoria in campionato prende corpo per gli Olmi come detto nei primi minuti, lasso temporale in cui Scartabelli e Bruschi colpiscono a freddo ipotecando virtualmente il tutto. Virtualmente, però, perché nei fatti con lo scorrere del cronometro la truppa locale riesce a rialzare la testa e ad accorciare le distanze grazie al sigillo di Bruni. Le squadre vanno al riposo sul punteggio di 1-2 e nel secondo tempo i padroni di casa spingono forte per tentare la remuntada. Nonostante l'inferiorità numerica, il Cerbaia attacca senza remore mettendo più volte alle corde gli avversari, che dalla loro non mollano incassando ogni colpo. E così, come giusto premio per l'aver saputo soffrire, l'1-3 finale siglato in contropiede da D'Angelo profuma di liberazione. Ora la corsa ai playoff è tornata di nuovo vivida e accesa.
Con un gol nel primo e uno nel secondo tempo il San Felice regola l'ostica Hitachi allungando in classifica sulle dirette concorrenti. La vittoria dei padroni di casa è fondamentale per alimentare la corsa al titolo in virtù dello stop del Sarripoli; purtroppo, però, è una vittoria mutilata, poiché il brutto infortunio rimediato da Sauro Alessandro (probabile rottura dell'osso del gomito) priverà la squadra di un pezzo da 90 molto importante per chissà quanto tempo. L'attualità racconta comunque di un San Felice in grande spolvero, tosto e determinato nel voler portare a casa il risultato pieno contro una compagine, quella di Michele Esterasi, in netto miglioramento giornata dopo giornata. Forse lo stop forzato della settimana passata ha arrugginito un po' i meccanismi nella macchina ospite, talvolta poco reattiva e poco cattiva quando invece avrebbe dovuto esserlo. Ma perdere con la capolista lottandosela su ogni pallone non è comunque un demerito, anzi. Al triplice fischio la decidono l'incornata di Milani al 34' e il timbro di Palandri al 55' della ripresa. Il San Felice vola e Sauro un in bocca al lupo di pronta guarigione.
50 secondi di luce è tutto ciò che basta all'interno di 90 minuti più recupero per mettere in tasca tre punti d'oro nella corsa ai playoff. Con una partenza a razzo il Valenzatico conquista il successo aprendo e chiudendo i giochi all'interno del primo minuto di partita al termine di un'azione ben congegnata da tutta la squadra e rifinita da Gori Andrea. Dopo aver raggiunto subito il picco, la prestazione della compagine di Moretti cala piano piano con lo scorrere del cronometro fino a trasformarsi in una strenua battaglia per mantenere intatto il risicato margine di vantaggio. Battaglia che, alla fine della fiera, viene comunque vinta dal Valenzatico, capace di resistere agli assalti sfrontati e ficcanti del giovanissimo Prato Nord. Dalla loro, i ragazzi di Gianni Rauseo meritano comunque un plauso per aver dimostrato ancora una volta di potersela giocare ad armi pari con tutti nonostante una carta d'identità molto più fresca rispetto alle contendenti. Tre punti in tasca e quinto posto agganciato: l'estetica, per una volta, può passare in secondo piano per il Valenzatico.
Che lo 0-0 non tragga inganno, perché alla fine della fiera Sporting Casini-San Piero è stata una partita bella intensa e tirata, forse poco spettacolare dal punto di vista delle occasioni create ma sicuramente combattuta su ogni pallone. Il punto conquistato lascia un doppio sapore in bocca alla compagine di Francesco Midili, perché se da una parte il rammarico per non aver concretizzato alcune buone chance innegabilmente persiste, dall'altra la sensazione di aver intrapreso la strada giusta è sempre più presente. Nel primo tempo è solo uno, ma clamoroso, l'episodio da registrare: in area piccola, Mantellassi spara incredibilmente in piccionaia un corner battuto preciso preciso sulla testa del numero 6. Nella ripresa la voglia di provare a vincere si fa sempre più crescente e il match si anima, regolando qualche sprazzo di emozioni in più. Prima l'estremo del San Piero compire un grande intervento su Prendi, poi Staggini emula per sua sfortuna il collega avversario sparando altissimo da pochi metri il pallone del vantaggio. Sul finale Mugnaini e Rispoli sparano tutti e due sul portiere, mandando la partita in archivio sul ferreo punteggio di 0-0.
Quella andata in scena tra Sarripoli e Virtus Bottegone non è stata solo una partita di alta classifica, ma anche una bella partita, con due squadre che si sono affrontate a viso aperto cercando sempre di vincere. Tuttavia, come spesso succede, quando i valori si equivalgono il risultato più giusto è il pareggio. Nel primo tempo dopo una fase iniziale di studio, sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco, cercando di sfondare le linee difensive con fraseggi palla a terra. Nonostante questo le occasioni più ghiotte si registrano su calcio d'angolo, quando Catalano non riesce a segnare da posizione defilata. Sull'altro fronte i padroni di casa cercano di attivare le proprie punte con cross sui quali però Boccardi interviene prima che la palla arrivi agli attaccanti in maglia rossa. Per la cronaca, i locali verso la metà della prima frazione protestano per un presunto fallo di mano in area di rigore, ma il direttore di gara lascia correre. Sul finire di frazione sono di nuovo i biancoverdi a farsi vivi con alcuni buoni scambi che portano al tiro da centro area Capecchi, che però calcia alto sopra la traversa. Il secondo tempo inizia di nuovo con gli ospiti in avanti, ma Donati al limite dell'area piccola non trova il guizzo giusto per trafigge Saraniti. Il Sarripoli cambia l'assetto tattico, spostando il Saraniti di movimento, Matteo, in posizione più avanzata. E i frutti si vedono subito dato che su un calcio d'angolo i padroni di casa passano in vantaggio grazie al timbro di Marini, abile a svettare su tutti in area. La gara per la Virtus si fa quindi in salita, ma Verdi e compagni non demordono e cercano con coraggio il pareggio. Mentre i biancoverdi sono un po' sbilanciati in avanti il Sarripoli avrebbe l'occasione per chiuderla, ma l'accoppiata Boccardi-Danesi riescono a mettere sempre una pezza. Cipriani e Geri sprecano il colpo del ko e quindi ci pensa Mazzei, per contrappasso, a regalare ai suoi il pareggio con un tiro dal limite dell'area a una manciata di minuti dal triplice fischio. Nel recupero la Virtus avrebbe l'occasione per il colpaccio ma sul calcio d'angolo calciato da Lunghi, il subentrato Guerrini di testa non riesce a indirizzare la sfera alle spalle di Saraniti. Finisce quindi 1-1 senza vincitori né vinti.
Passeggia e pasteggia sulla morbidissima Liga Cutiglianese lo Sporting Lazzeretto, devastante tra le mura amiche nel rispedire al mittente le flebili velleità avversarie. La truppa di Roberto Peruzzi non fa prigionieri e rilancia la propria candidatura nella corsa a un posto in zona playoff dilaniando l'ultima della classe che, oltre alle croniche difficoltà dimostrate in quest'annata sportiva, contava una lunga serie di assenti. Nessun alibi e nessuna giustificazione però, anche perché il 7-1 dei fiorentini non lascia spazio ad alcun dubbio. La partita si è risolta totalmente ad appannaggio dei padroni di casa, dominanti in ogni zona del campo e disattenti solo in una circostanza, quella del gol della bandiera siglato da Lorenzo Castelli. Prima e dopo l'episodio, solo Sporting Lazzeretto in campo. Le doppietta di Valenti, Zapparata e Morelli unite alla singola marcatura di Ejlli mandano un monito chiaro alle altre compagini del campionato: i fiorentini sono pronti a stupire tra le pistoiesi.
Un Ramini spaziale piazza una remuntada epica avvicinando in maniera sostanziosa il secondo posto. Vittima di giornata l'Antares Montale, molto probabilmente una delle compagini più in forma dell'intero campionato. Impressione che si palesa con forza fino al 25' della ripresa quando i locali, sul punteggio di 2-0, vengono tuttavia incredibilmente rimontati nell'ultimo terzo di gara finendo per soccombere all'ultimo respiro. Riavvolgendo il nastro degli eventi, nel primo tempo l'equilibrio viene spezzato da un gol in dubbia posizione di offside di Rrukaj. Nonostante la rete incassata il Ramini non reagisce e in contropiede incassa anche il raddoppio a opera di Cirino, autore di un pregevole spunto personale concluso con un bel tiro a incrociare. Nella prima porzione di secondo tempo niente lascia alludere a una rimonta poiché gli ospiti ci provano, sì, ma con scarsa determinazione, risultando spesso fumosi in avanti. La partita si protrae su questo filone fino al 75', quando il classe 2007 Anainia colpisce in pieno la traversa favorendo il tap-in vincente di Formisano. Il 2-1 innesca una reazione veemente e a cinque dal termine il neo entrato Cocchiarella pareggia i conti con un tiro dal limite affilato. Nel convulso finale l'ultima parola se la prende ancora il Ramini, che in contropiede elabora una ripartenza letale col duo Cocchiarella-Formisano; quest'ultimo, appena entrato in area di rigore, fulmina il portiere con una conclusione precisa che vale l'apoteosi. Calciatorepiù: Formisano (Ramini).
Nel posticipo di giornata è tutto troppo facile per il Capostrada, che un po' a sorpresa (ma forse neanche tanto) si sbarazza senza difficoltà alcuna di un'Olimpia Pistoiese praticamente non pervenuta in campo. Basti pensare che nella prima mezzora due volte Santini e una volta Palma indirizzano già la sfida con un 3-0 inappellabile. La compagine di Cesare Massaro gioca a mille all'ora, triangola bene e l'Olimpia ci capisce ben poco. Nella ripresa non arriva alcuna reazione da parte degli ospiti e il Capostrada ringrazia, dilagando. Scappucci su assist di Borri Francesco cala il poker, mentre il 5-0 porta la firma del solito Del Fa, che sotto porta non sbaglia. Nell'ultima tranche finale di gara Pemaj ne fa due da subentrato: uno su rigore e uno su spunto personale. Poca cronaca e tanta sostanza per un Capostrada lanciato alla corsa ai playoff.