Uscite ambedue con umori diversi dai rispettivi recuperi infrasettimanali (il Montale vincente contro l'Hitachi per 1-0 e il Cerbaia annientato 4-0 dal San Felice), sabato 29 marzo la situazione si è praticamente ribaltata. I ragazzi di Lamporecchio trovano il colpaccio esterno risalendo con prepotenza la classifica, ora molto più lieta rispetto ai mesi passati. Certo il cammino per il consolidamento è ancora lungo, ma qualche spiraglio di luce finalmente inizia a palesarsi dopo tanto buio. Discorso analogo e in parte contrapposto per il Montale, partita a inizio con ambizioni di classifica ben diverse ma incapace di trovare una quadra abbastanza stabile per ambire alle zone nobili della graduatoria. Tra le due insoddisfatte a regalarsi un sorriso nella quartultima giornata è dunque la compagine di mister D'Agostino, che puntella la vittoria con un gol a inizio gara e uno alla fine, condendo il tutto con un'abbondante dose di grinta e carattere. Lustri apre le danze all'8', Fodor le chiude all'80' e il timbro di Rrukaj, sponda Montale, arriva troppo tardi. 1-2 e non di più: ma al Cerbaia basta e avanza per esultare.
Meglio tardi che mai può essere lo slogan di giornata più appropriato e calzante per la Liga Cutiglianese, finalmente -e sottolineiamo finalmente- capace di incamerare per la seconda volta in stagione l'intera posta in palio. Alla fine della fiera per gli uomini di Cutigliano è sempre ultimo posto, vero, ma all'alba di aprile è un ultimo posto leggermente più dolce visto il 3-1 meritato rifilato a un'Olimpia Pistoiese quasi mai pervenuta in campo (e rimaneggiatissima visti i soli 13 effettivi convocati). La prova della truppa di Claudio Rosati è ottima fin dalle prime battute ma il primo tempo va in archivio su di un ferreo 0-0. Tante le chance create dai locali, sprecate però tutte al momento dell'atto decisivo. Sembra il solito pomeriggio avverso quando dopo tre minuti dal rientro in campo dagli spogliatoi De Marco trova il blitz vincente per i suoi alla prima sortita vera e propria. Ma pomeriggio avverso non sarà. La Liga reagisce con carattere, orgoglio e qualità, ribaltando le sorti dell'incontro grazie a un super Castelli Lorenzo. Prima il numero 11 fa 1-1 finalizzando una pregevole azione imbastita sugli sviluppi di un calcio da fermo e poi, pochi minuti più tardi, trova il gol del sorpasso con un colpo di testa perfetto. L'ultima tranche di gara è al cardiopalma ma Rossi, su punizione, prende il pennello in mano e firma il 3-1 che vale tanto, tantissimo per il morale della Liga Cutiglianese.
Uno Sporting Casini in totale emergenza spiana involontariamente la strada al Valenzatico, abile ad approfittare al massimo della situazione favorevole ritrovando con forza un posto nella griglia playoff. Ottima la prova fornita dagli uomini di mister Moretti, abili a plasmare un 3-0 rotondo e inappellabile. La gara si sblocca già dopo dieci minuti grazie al graffio di Gori Andrea, lesto nello sfruttare un lancio lungo con conseguente svarione difensivo per infilare Habibaj con un delicato pallonetto. Al 30', poi, Razzano su angolo indirizza in via definitiva il match anticipando il portiere. La reazione degli ospiti si concentra in due chance, ma né Mugnaini né Gisinti riescono a trovare il bersaglio grande. Stanchezza e coperta cortissima si fanno sentire nel secondo dello Sporting Casini, praticamente alle corde per 45 minuti. Habibaj in più circostanze tiene a galla i suoi con alcune parate davvero importanti ma nulla può al 60' quando Gori Andrea, dal dischetto, inchioda il punteggio sul definitivo 3-0. Un salvataggio sulla linea di un giocatore locale su Rispoli è l'ultimo atto di una partita sostanzialmente senza storia.
Non servono parole, ora si fa solo festa. Ma diciamola tutta. A essere onesti le parole non sono mai servite al San Felice, che in silenzio ha mantenuto ogni pronostico e aspettativa tracciando un percorso ai limiti della perfezione, dominando il campionato di Terza Categoria dall'inizio (in senso lato, visto il pareggio della prima giornata contro il Bottegone) alla fine. E la fine, seppur non fattuale, è il 4-0 rifilato a uno Sporting Lazzeretto già sazio vista la vittoria di Coppa nella sua circoscrizione territoriale. E così i giochi sono presto fatti: 4-0 e la capolista se ne va. Ma se ne va davvero, salpando verso quella Seconda Categoria che giusto una manciata di mesi fa fu fatale. Ora i peccati sono stati espiati e si aspetta solo la chiusura formale della stagione per ascendere di nuovo al paradiso. Mazzucco, Sicuranza, Aduwa e Nesi i nomi che resteranno impressi nella storia della società, gli ultimi a timbrare il cartellino per una risalita a dir poco inarrestabile e strameritata. Esperienza, freschezza, quadratura e organizzazione i capisaldi di una cavalcata epica. 68 gol siglati, 9 subiti, 70 punti, 22 vittorie, 4 pareggi (e una sconfitta, ma in finale di Coppa quindi non conta per queste statistiche) e solo le briciole lasciate agli avversari: il San Felice si è mangiato tutti.
Ufficiale il secondo posto per il Sarripoli, mentre il Ramini scivola fuori dalla griglia playoff. L'1-3 con cui si chiude il quartultimo turno di campionato regala due certezze contrapposte: la prima è che la compagine di mister Alderighi non può più vincere il campionato (andato ufficialmente alla corazzata San Felice); la seconda è che il Ramini non può continuare a dondolarsi sull'altalena se vuol provare l'impresa. Il rischio, come infatti accaduto, è quello di cadere e farsi male. Non c'è sostanzialmente storia in quel di Pontelungo, con gli ospiti capaci di imporsi fin dal principio grazie a un piano di gioco oculato, applicato e pungente. Dopo cinque giri di lancette già si capisce l'antifona: su punizione, Saraniti Matteo prende il pennello e disegna una traiettoria perfetta che termina in fondo al sacco. Undici minuti più tardi la storia quasi si ripete; ancora Saraniti Matteo ancora su punizione, ma questa volta Baldesi vola bene e riesce a neutralizzare il pericolo. Gli ospiti spingono e Marini al 23' viene murato dal portiere, bravo a tenere in vita i suoi, salvo poi ritentare la fortuna sessanta secondi dopo ma senza successo. Il primo squillo del Ramini arriva al 27' e porta la firma di Riccio, ma il tiro del bomber termina sul fondo. Questo l'unico assolo dei padroni di casa, che ritornano presto a soffrire. Al 31' Marini si procaccia un penalty che Geri non manca di trasformare, mentre al 33' Nardi sfiora il colpo del ko spedendo di poco a lato. Nella ripresa Riccio prova a suonare la carica al 49' con una punizione velenosa, ma Saraniti Mattia è attento e fa sua la sfera. Nulla può però il portiere ospite al 67' quando una sfortunata autorete di Bini rimette in gara gli avversari. Brivido effimero comunque, perché il Ramini nel finale non ha né le idee né la forza di spingere. Il Sarripoli si difende con ordine e all'86' cala il tris della vittoria con Ferraro, feroce nella pressione e freddo davanti a Baldesi.
Partita dai due volti per Olmi e Bottegone, le quali si lasciano preferire un tempo per uno e che, alla fine, si spartiscono così equamente la posta in palio. Partono meglio i padroni di casa, abili a gestire la palla approfittando del tempo necessario agli avversari per prendere le misure del campo. Gli Olmi si fanno vivi davanti a Boccardi grazie a un taglio in profondità che mette davanti alla porta un attaccante biancoblu, che però non riesce a inquadrate il bersaglio. Dalla parte opposta dopo un bel dribbling di Mazzei sulla fascia, l'occasione capita sui piedi di Donati che incoccia la palla ma non riesce a dargli abbastanza potenza. Intorno al 30' sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Tito, che dalla destra si accentra e lascia partire un tiro dal limite dell'area che si insacca per l'1-0 per i suoi. La reazione della Virtus è scomposta e bisogna aspettare l'intervallo affinché Verdi e compagni riordinino le idee. Nella ripresa infatti i biancoverdi approcciano il match con tutt'altro piglio e chiudono gli avversari nella propria metà campo. Le occasioni capitano sui piedi di Mazzei e Barontini, ma la retroguardia biancoblu riesce sempre in qualche modo a difendersi. Di contro i locali hanno la possibilità di chiudere la gara su ripartenza, ma Kanteh non ne approfitta e si fa murare dal disperato recupero di Catalano. Gli ospiti quindi non demordono e premono ancora di più, fino a ottenere il meritato pareggio grazie alla rete di Capecchi. Ci sarebbe ancora tempo per ribaltarla, ma sul buon traversone di Giaculli nessuno riesce a piazzare la zampata vincente. Termina così con un pareggio, come all'andata, Olmi-Virtus Bottegone.
Ufficialmente la bestia nera del campionato: il Capostrada aveva perso all'andata e ora perde anche al ritorno contro l'Hitachi, uscendo con le ossa rotte da un contenzioso molto complicato e spigoloso. In totale emergenza, gli uomini di Esterasi gettano il cuore oltre l'ostacolo e con orgoglio ritornano alla vittoria ribaltando le sorti dell'incontro. Al 19', infatti, sono gli ospiti a passare avanti: un lancio lungo sorprende la retroguardia locale e innesca Palma, che davanti a Chiodo non sbaglia. Dieci minuti ecco però il pareggio a firma Giovannelli con un gran tiro da fuori che inchioda Marini. Con un'espulsione per parte si chiude così in parità un primo tempo sporco e agitato, e nel caos della ripresa è l'Hitachi ad avere le idee più chiare. Forte di una fase difensiva attenta e ostica, la compagine di casa riesce poi a mettere la freccia intorno al 60' con una magia di Accardi. L'esperto attaccante prende la mira e da oltre trenta metri sorprende il portiere con una parabola perfetta che termina la propria corsa all'incrocio dei pali. L'ultimo terzo di gara vede l'arrembaggio disperato degli ospiti infrangersi contro le barriere issate da Chiodo e compagni. Scappucci, Del Fa e Pieraccioli non sfondano, e al triplice fischio a far festa è dunque l'Hitachi.
Il minimo sindacabile basta e avanza al San Piero per aggiudicarsi il contenzioso domenicale contro il Prato Nord. Il giovanissimo gruppo di mister Rauseo è ormai in caduta libera e pare non aver più le energie necessarie per regalarsi un finale di stagione degno di essere chiamato positivo. Sicuramente è e sarò tutta esperienza che accrescerà il bagaglio dei giovanissimi atleti pratesi questo campionato di Terza Categoria, ma da diverse settimane a questa parte le batoste sono state davvero tanto. Per contro, la compagine di Matteo Ruffa sta rendendosi sempre più protagonista di un'ultima tranche in pompa magna. I risultati utili arrivano a valanga e ora la classifica sorride rispecchiando i veri valori della squadra, quelli che erano rimasti colpevolmente sepolti nella prima parte di campionato. A una manciata di giornate dal termine gli umori sono contrapposti per Prato Nord e San Piero, ma l'obiettivo è il medesimo: chiudere la stagione nel miglior modo possibile.