A differenza del risultato di 0-0, la partita tra Sporting Casini e Cerbaia è stato in realtà match vivo e aperto, ritmato sia nel primo tempo che, soprattutto, nel secondo. Dopo una prima frazione interpretata con più attendismo e dedita allo studio reciproco, scavallata la ripresa ambo le squadre trovano il coraggio per attaccare provando a vincere in tutti i modi. E il secondo tempo si può dividere sostanzialmente in due parti. Nella prima è il Cerbaia a premere forte sul pedale dell'acceleratore provando a scardinare la solida difesa quarratina. E dove non arrivano i difensori, arriva Habibaj; perfetto un suo intervento salva risultato su di un tiro a botta sicura di un giocatore avversario. Passata la tempesta, la truppa di Midili si rialza e cresce di tono negli ultimi 20 minuti, pressando e stipando in maniera compulsiva il Cerbaia nella propria metà campo. Tre le occasionissime da registrare: due di Rispoli, che a tu per tu con Burgan si fa murare in entrambe le circostanze e una di Fossi, sfortunato nel centrare un palo interno che avrebbe potuto riscrivere la storia della partita e della classifica. In un clima sereno, una nota di demerito per il fischietto Pistoiese, reo di aver cacciato con un rosso diretto senza motivo alcuno e senza motivazione alcuna il tecnico dello Sporting Casini Francesco Midili. Per fortuna, al netto del cartellino sventolato, il decorso è stato comunque tranquillo.
In una stagione sottotono e al di sotto delle aspettative, l'unica cosa da fare per salutare con un sorriso è raschiare il fondo del barile provando a chiudere con la gioia dei tre punti in tasca. A una giornata dal termine dei giochi è il Montale a sorridere, corsaro tra le mura amiche grazie a una prestazione non propriamente brillante ma comunque solida, condita da un gol unico ma prezioso del solito immancabile Rrukaj, uno dei migliori durante tutta l'annata calcistica per rendimento e per incisività sotto porta. 34 punti e parte destra della classifica non sono i riscontri che il biglietto da visita iniziale pareva potesse dare, ma nel calcio non vi sono regole prestabilite e l'annata del Montale, in questo senso, non si è sviluppata nella direzione sperata. Ma tempo per riprovarci in futuro non manca, basta crederci un po' di più. L'Olimpia Pistoiese, dall'altra parte della barricata, non si discosta troppo da quanto detto in precedenza anche se la stagione è da considerarsi molto più positiva rispetto a quella passata. Ora non rimane che stringere i denti e provare a regalarsi un'ultima giornata di sole.
Forse provata dalle fatiche del turno di Coppa Toscana regionale, la compagine di mister Esterasi si è presentata all'appuntamento con gli Olmi ben più che scarica, sia fisicamente che mentalmente. Anche se, dall'altra parte, a onor del vero la prova degli ospiti è stata scintillante come non si vedeva da tempo. Un super Bruschi trascina i suoi con una tripletta stellare che plasma l'1-4 col quale si chiude la penultima giornata di campionato di Terza Categoria pistoiese. È troppo Olmi per l'Hitachi, che subito viene travolta dall'esuberanza degli avversari ritrovandosi sotto di due reti proprio per mano dell'ispiratissimo numero 21. L'orgoglio però agli arancioneri non manca, e il guizzo arriva con l'1-2 di Bacci. Un fuoco di paglia, però. La truppa di Stefano Baroncelli prende presto in mano le redini del gioco e dilaga, disputando un secondo tempo altrettanto ottimo. Ancora Bruschi riporta a due le lunghezze di distanza con un preciso calcio di punizione e infine D'Angelo, da dentro l'area, lascia partire un bolide che non lascia scampo a Chiodo fissando il punteggio sul definitivo e meritato 1-4.
La fame del San Felice è incredibile. Non è bastato stravincere il titolo alla compagine di mister Borrelli per dirsi sazia, e ora l'obiettivo è un altro: salutare la stagione calcistica 2024-2025 da imbattuti. Manca poco, pochissimo alla chiusura dei giochi è l'impresa non è affatto impossibile. D'altronde, con un organico del genere precludersi qualcosa sarebbe tacciabile di reato. Il San Piero dalla sua ci prova: ci prova per arrivare dove nessuno è ancora riuscito ad arrivare (battere il San Felice) ma ci prova soprattutto per se stesso, per ricordare e ricordarsi che le possibilità di fare meglio c'erano sempre state, alla fine. Peccato non averle sfruttate a dovere quando era il momento, ovvero nella prima parte di stagione. Ci prova Di Maria a mettere in pericolo il San Felice, ma non è abbastanza. La compagine locale è sempre stata sul pezzo e lo dimostra anche ad aprile inoltrato, col titolo ormai già in tasca. Non c'è pesantezza, solo tanta voglia di giocare e di divertirsi. E così Aduwa, con una doppietta bellissima, continua a pompare adrenalina nelle vene dei suoi. Calciatorepiù: Aduwa (San Felice).
Un Sarripoli ormai sicuro del secondo posto ha attivato per questo finale di stagione il pilota automatico, giocando in risparmio energetico per gestire al meglio le ultime forze rimaste in vista degli imminenti playoff. Playoff che, per tanti, sono invece ancora oggetto di contesa. Tra le numerose squadre appaiate in pochi punti, l'outsider fiorentina Sporting Lazzeretto sta provando a chiudere in bellezza una stagione già condita dal clamoroso successo in Coppa. E la vittoria contro il Sarripoli è la testimonianza più fulgida di quanto la compagine di Roberto Peruzzi creda nel sogno. Vincono con un risicato ma giusto 2-1 i padroni di casa, abili nel gestire i vari momenti della partita seppur spreconi sotto porta. A mandare in vantaggio i suoi nella prima frazione è infatti il solo Valenti, che dal dischetto non sbaglia ammorbidendo le quattro nitide palle gol sciupate in precedenza dalla squadra. Nella ripresa allunga Demiri, piazzando il tassello della sicurezza. Il Sarripoli si sveglia solo negli ultimi 20 minuti, segmento in cui i locali calano e rischiano talvolta su qualche mischia. A dieci dal termine Cipriani accorcia le distanze battendo Mannucci con un tiro mezzo deviato, ma nonostante un finale convulso non succede più nulla di rilevante. E così le speranze Playoff sono ancora vive per lo Sporting Lazzeretto.
Servirebbe un miracolo al Capostrada per rientrare nella griglia playoff e coronare un'annata comunque positiva, mentre servirebbe un incrocio fatale di destini al Valenzatico per scivolare fuori dalla corsa alla Seconda Categoria (sempre tramite playoff visto il campionato vinto dal San Felice). Al di là del risultato di 0-0 non vince la paura tra la truppa di Moretti e quella di Cesare Massaro, bensì semplicemente l'equità di valori. Ambo le squadre ci provano, ambo le squadre vanno vicinissime al successo ma ambo le squadre, alla fine, si annullano a vicenda. Un miracolo del portiere e una traversa per il Capostrada, un miracolo del portiere e un'altra traversa (di Gori Andrea) per il Valenzatico. Nel gioco del dare-e-avere i ventidue protagonisti in campo allestiscono uno scambio alla pari che, alla fine dei conti, non può che far felice la compagine meglio posizionata in classifica: il Valenzatico. Il terzo posto non è ancora al sicuro perché sotto un gruppetto di squadre è più affamato che mai, ma la strada è quella giusta e ora non c'è più spazio per eventuali scivoloni. Per il Capostrada, invece, sarà innanzitutto fondamentale fare punti nel recupero per provare poi il colpaccio contro il San Felice, correndo così per un doppio obiettivo: quello di rientrare nei playoff e quello di far assaporare alla vincitrice del titolo di Terza Categoria l'amaro gusto della prima sconfitta stagionale. Tutto, per quanto indirizzato e complicato, è ancora aperto.
Sarebbe cambiato poco, agli occhi di tutti, ma allo stesso tempo tantissimo, agli di qualcuno in particolare, se la Liga avesse vinto contro il Prato Nord. Allora, lo scontro tra penultima (la compagine pratese) e ultima (quella pistoiese) si sarebbe giocato poi a distanza nell'ultimo turno di campionato, quello durante il quale si sarebbe deciso l'ordinamento in fondo alla classifica. Seppur con orgoglio, i ragazzi di Claudio Rosati non sono comunque riusciti a espugnare Prato uscendo sconfitti dal confronto per 2-1 e perdendo contestualmente il treno per rendere meno amara una stagione complicata. Ora, in coda alla graduatoria, è tutto delineato. La Liga chiude ultima, il Prato Nord penultimo; e per la giovanissima truppa di Rauseo, la vittoria interna contro i montanini vale ossigeno visto il tetro filotto di sconfitte fatto nelle ultime settimane. Partono meglio gli ospiti, avanti nel punteggio con una bella punizione di Di Cagno Simone. Neanche il tempo di festeggiare il vantaggio che i pratesi pareggiano con un tiro da fuori che sorprende il portiere ospite. Tra un batti e ribatti e l'altro, la Liga spreca due buonissime occasioni in area di rigore venendo punita per contrappasso intorno all'ora di gioco dal Prato Nord, che trova guizzo vincente. Nonostante l'orgoglio e nonostante i vari tentativi di far male, gli ospiti non riescono più a riagguantare la compagine di Gianni Rauseo.
In una giornata ricca di scontri incrociati nella zona alta di classifica, la Virtus Bottegone esce sconfitta dal campo di Pontelungo al cospetto di un Ramini mai domo. I padroni di casa partono forte mettendo in campo le loro frecce più veloci per impensierire la retroguardia biancoverde; cosa che effettivamente accade, con Danesi e Catalano in difficoltà contro i rapidi attaccanti avversari che non danno punti di riferimento. Pronti, via e i locali si presentano subito un paio di volte di fronte a Boccardi, ma la mira non è mai buona. Di contro, gli ospiti collezionano un paio di grosse occasioni con Verdi, il cui tiro viene murato sulla linea di porta da un difensore, e con un diagonale di Tasselli su cui è bravo Baldesi a mettere una toppa. La gara si sblocca intorno alla mezz'ora quando su un traversone offensivo l'esterno ospite gioca di sponda a centro area dove Azzarello incrocia di testa prendendo in controtempo Boccardi. La Virtus avrebbe subito l'occasione per pareggiare, ma Signorini spara alto da buona posizione. Nella ripresa sono gli ospiti a prendere campo ma gli sforzi prodotti portano solo a un paio di occasioni ancora non sfruttate da Verdi e Signorini. Di contro i padroni di casa giocano di rimessa e colpiscono quando gli avversari si trovano sbilanciati alla ricerca del pareggio. Arriva così il 2-0 di Cocchiarella che chiude definitivamente la gara, mentre il 3-0 di Anainia finale serve solo ad arrotondare un risultato già certificato.