Era un crash test importante quello che la compagine di mister Alderighi era chiamata a passare, perché un Capostrada del genere non si poteva sottovalutare vista la qualità della proposta di gioco e degli interpreti. Ma il Sarripoli c'è, non fallisce l'appuntamento e inanella la quarta vittoria su quattro partite disputate blindando il primato in solitaria. Pronti, via ed è subito fuoco e fiamme tra due degli schieramenti più interessanti della competizione, protagonisti di una partita davvero avvincente e bella da vedersi. Al 3' Saraniti Matteo si procura un penalty che Ferri realizza, mentre tre minuti più tardi arriva fulminea la reazione degli ospiti con il timbro del solito Lani, abile a capitalizzare al meglio un errato disimpegno difensivo. Nei minuti successivi sono tuttavia i locali a martellare più forte. Prima Geri su punizione e poi Farci di testa non riescono a superare Marini, mentre al 33' il fischietto pistoiese non punisce un episodio molto dubbio in area Capostrada per un fallo piuttosto netto su Ilir. L'ultimo blitz del primo tempo lo regalano ancora i padroni di casa con Farci, che al 38' scaglia un tiro che esce di un nulla a portiere battuto. Nella ripresa il ritmo è sempre bello gagliardo e al 52' Marini si supera su Saraniti Matteo, protagonista di un'azione in solitaria molto bella ma alla fine inefficace. La truppa di Massaro si fa vedere in avanti solo al 63' ma Tasselli emula il proprio collega disinnescando una punizione diretta all'angolino. Nell'ultima porzione di gara, complice la superiorità numerica acquisita, il Sarripoli alza i giri del proprio motore. Dopo un palo colpito in mischia, al 75' Farci trova la zampata che vale i tre punti liberandosi bene in area prima di scuotere la rete. Fino al triplice fischio è semplice gestione per gli uomini di Alderighi, che possono esultare per la bella vittoria conquistata contro un Capostrada ostico e sicuramente capace di ritagliarsi un posto al sole nell'arco della stagione. E sabato sarà di nuovo tempo di misurarsi la febbre.
Di cinismo, di astuzia e di rimessa, il Montale Antares fa sua l'intera posta in palio inanellando la seconda vittoria stagionale al cospetto di una Liga ancora in fase di rodaggio. Colleziona infatti più di un rammarico la compagine di Rosati, tacciabile di una spiccata mancanza di killer instinct nell'ultima porzione di campo. Manca infatti il guizzo vincente alla Liga, che sul piano del gioco sa anche farsi apprezzare come dimostrato da una prima porzione di gara condotta in proiezione offensiva. Ma se non si scuote la rete, tutto il resto conta poco. Gli uomini di Mangialardi si difendono bene e attaccano altrettanto bene, punendo due volte prima dell'intervallo in virtù di due disattenzioni avversarie. Cirino e Arena blindano la vittoria, e al rientro in campo dagli spogliatoi basta un po' di sana gestione per condurre in porto una gara ben indirizzata. Nella ripresa la Liga ci prova, dimostrando coraggio e spirito di abnegazione, ma nonostante la perpetua occupazione della metà campo locale non riesce a sfondare, peccando ancora e ancora di lucidità laddove più conta. Con una buona dose di rammarico, la truppa di Cutigliano saluta la quarta giornata incassando la terza sconfitta. Per il Montale, invece, tre punti che fanno morale e che riassestano la classifica.
Un passo indietro per gli Olmi e un passo in avanti per il San Felice, alla terza gioia di fila dopo l'unico mezzo passo falso fatto alla prima giornata. Gli uomini di Giovanni Borrelli si impongono con un sonoro 4-1 tra le mura amiche che ben racconta la forza di una squadra destinata a lottare per il titolo. Anche gli Olmi sono sicuramente da alta classifica, ma con mister Barsotti subentrato in corso d'opera c'è naturalmente bisogno di tempo per oliare i meccanismi. Nel frattempo, in quel di Pontelungo non c'è stata storia per il quarto turno di campionato. I padroni di casa dominano in lungo e in largo annichilendo gli avversari, chiudendo i giochi già nel primo tempo con un inappellabile 2-0. Nella ripresa il canovaccio tattico della gara non cambia, col San Felice che conduce sempre in pompa magna costringendo gli Olmi a giocare solo di rimessa. Solo dopo aver collezionato altri due goal il ritmo dei locali cala favorendo la timida uscita dal guscio degli ospiti. Il goal della bandiera lo timbra Giunti su rigore quando il triplice fischio è ormai alle porte, mentre nel bellissimo monologo di quasi 90 minuti è Aduwa a fare la voce grossa con una tripletta immensa. Nel secondo tempo il sigillo del poker lo pone Capecchi facendo volare i suoi al secondo posto in solitaria alle spalle del Sarripoli. Calciatorepiù: Aduwa (San Felice).
Dopo un duplice inizio deludente, la prima a risollevare davvero la testa è la compagine di mister Ruffa, che a domicilio rifila al Cerbaia un 1-3 dal sapore di rinascita. Il nuovo corso di Paolo d'Agostino fatica ancora a decollare, e i numerosi nuovi interpreti devono dare sicuramente qualcosa in più per iniziare a far carburare la macchina nel modo giusto. Perché tra sfortuna, prestazioni poco convinte e convincenti e un feeling ancora da assodare, la realtà è che il Cerbaia naviga in acque poco serene. E, per quanto visto gli ultimi anni, non sono i bassifondi della classifica il luogo proprio della realtà di Lamporecchio. Dall'altra parte della barricata, invece, il San Piero manda un segnale forte e chiaro, forse più a se stesso che agli avversari. Perché era importante ritrovarsi dopo un inizio in sordina e agli antipodi rispetto al bel percorso tracciato nella scorsa stagione, e ora, alla quarta giornata, l'ago della bussola sembra esser tornato a puntare nella direzione giusta. L'1-3 griffato dalla doppietta di Tartaglia e dal goal di Meini è risultato incoraggiante, giusto e meritato per quanto visto sul terreno di gioco. Inutile il timbro di Santamaria, buono solo per le statistiche e per edulcorare di un poco una sconfitta che in realtà brucia. E da qui, nonostante l'antitesi di risultati, ambedue le squadre devono ripartire per rialzare la testa. Calciatorepiù: Tartaglia (San Piero).
Non poteva che essere la propria nemesi di cassa Bastogi a fermare una Virtus Bottegone lanciata nei piani alti della classifica. Non è uno stop che fa male, il pareggio col Valenzatico, perché certo non toglie nulla a quanto di buono fatto finora da Bartolini e giocatori, ma per rimanere agganciati al treno sarà importante sbagliare il meno possibile. Anche perché San Felice e Sarripoli non aspettano nessuno. Ed è la classica partita dai due volti il derby tra Valenzatico e Virtus Bottegone. Nel primo tempo i biancoverdi non riescono a prendere le misure sul centrocampo avversario, con il gioco che rimane sempre in mano dei locali. Al 10' il Valenzatico passa meritatamente in vantaggio grazie ad Acoraro, il più lesto a ribadire in rete una respinta di Boccardi. Gli ospiti accusano il colpo e appaiono disorientati e in balia del gioco della squadra di casa, che non riesce però a capitalizzare un altro paio di occasioni nell'area di rigore. Nel secondo tempo la musica cambia completamente, con la Virtus Bottegone che costringe il Valenzatico per quarantacinque minuti nella propria metà campo. I biancoverdi premono sull'acceleratore e le occasioni fioccano. Tasselli sponda in area per Verdi il cui tiro però non centra la porta. Poi è il turno del subentrato Signorini, che dal fondo cerca di servire Tasselli; provvidenziale Gori A. in chiusura. Di nuovo Verdi prova un passaggio filtrante con la palla che attraversa tutta l'area piccola senza però trovare nessuno dei suoi a spingerla dentro. Poi sugli sviluppi di una punizione calciata da Belli arriva il meritato pareggio a firma Danesi, che ribadisce in rete la respinta del portiere avversario. Gli ospiti non si accontentano e premono per portarsi in vantaggio, ma un buon tiro di Cappellini finisce di poco a lato. Nei minuti di recupero la più ghiotta occasione: l'arbitro fischia rigore per un mani in area di un difensore del Valenzatico che rischiava di essere saltato da Tasselli. Sul dischetto si presenta Verdi il cui tiro si stampa però sulla traversa. Prima del triplice fischio finale c'è da registrare solo la seconda ammonizione che costa il rosso a capitan Pighi.
Lo Sporting Lazzeretto c'è e in casa si fa rispettare alla grande respingendo le velleità di un'Olimpia Pistoiese non propriamente convincente. I locali ipotecano virtualmente la vittoria già alla fine del primo tempo con due timbri. Nella ripresa il mattoncino di De Vincentis rende poi vano il goal della bandiera di De Marco. Dopo un'iniziale fase di studio, gli uomini di Peruzzi infilano il provvidenziale 1-0 con Perri, salvo poi raddoppiare sulle ali dell'entusiasmo grazie al guizzo di Terenzi. Bene lo Sporting Lazzeretto, molto meno bene l'Olimpia. E anche nella ripresa il canovaccio tattico non cambia, con gli ospiti che non riescono ad assaltare con successo il solido bastione difensivo fiorentino. A venti dal termine il graffio di De Vincentis blinda a tripla mandata il successo e l'assolo di De Marco rimane così un lampo nel buio. In concomitanza con le sconfitte di Olmi e Prato Nord, lo Sporting Lazzeretto scala così la classifica salendo di due posizioni e staccando proprio l'Olimpia Pistoiese, rimasta ancorata a quota 4 punti. Sarà un lavoro di cesello e di pazienza quello che attende la truppa di mister Alberto de Marco, chiamata a crescere il prima possibile in un contesto arduo come quello della Terza Categoria nonostante la giovanissima età media. L'abbrivio, comunque, sembra già migliore rispetto a quello dell'anno passato.
Clamorosa vittoria per 5-3 del Ramini, che tra le mura amiche supera un ottimo Prato Nord. Il primo tempo va come non te lo aspetti, perché il Ramini segna nel momento migliore del Prato Nord, che poi segnerà nel momento migliore del Ramini. A passare in vantaggio sono infatti i padroni di casa nei primi minuti di partita con Ferri, ma poi la prima mezz'ora è tutta di marca ospite. Molto meglio il Prato Nord, che nonostante un terreno di gioco non all'altezza riesce a giocare palla a terra, proponendo trame di gioco interessanti e mettendo spesso e volentieri in difficoltà i padroni di casa. Dopo la mezz'ora il Ramini prende maggiormente in mano la partita ed è proprio nel finale di primo tempo che, paradossalmente, i pratesi riescono finalmente a segnare, trovando il pareggio con D'Angelo. Nella ripresa è il Ramini a partire forte: ottimo l'ingresso in campo dei ragazzi di mister Chiti, che si rendono sempre pericolosi, in particolare sui calci piazzati. Ma è di nuovo la squadra pratese a trovare il gol, grazie a Giovannelli che servito dal nuovo entrato Gori realizza l'1-2. Passano pochi minuti e il Prato Nord segna anche il gol dell'1-3 con D'Angelo. Poi, accade l'inspiegabile. Vuoi per la giovane età e per una buona dose di fisiologica inesperienza dei ragazzi pratesi, vuoi perché finalmente le qualità delle fortissime individualità del Ramini iniziano a venir fuori, cala la notte sul Prato Nord e i padroni di casa tirano fuori dal cilindro una rimonta che resterà memorabile, realizzando ben quattro reti in venticinque minuti con Biagioni (bellissima la sua rete), Anainia (doppietta) e Lupo, portando il risultato finale su un clamoroso 5-3 che vale i tre punti e il terzo posto in solitaria, dietro a Arci Sarripoli e San Felice.
Con il classico risultato di 2-0 l'Hitachi conquista la prima vittoria della stagione contro un volenteroso Sporting Casini. Sono gli ospiti a fare la partita, più manovrieri nel possesso palla, mentre i padroni di casa si difendono con pronunciato agonismo. I primi venticinque minuti abbondanti di gara scorrono via senza regalare particolari emozioni, con l'Hitachi che prova ad attaccare ma senza troppa verve. Al 28', però, un raggio di sole squarcia le nubi; con una giocata estemporanea, Souid J. sforna un gran tiro da fuori che trafigge il portiere per lo 0-1. In chiusura di frazione gli ospiti collezionano altre due buone chance ma gli uomini di Midili fanno resistenza e mandano in archivio il parziale col minimo scarto. Ci si aspetterebbe una reazione più convinta nella ripresa da parte del Casini, ma in realtà è ancora l'Hitachi a fare la gara lasciando agli avversari solo qualche sparuta e innocua ripartenza. Il risultato resta in bilico fino al 78', quando Giovannelli dal limite dipinge un calcio di punizione perfetto che gonfia il sacco per il definitivo 0-2. Uno Sporting spossato non riesce a lanciarsi nell'arrembaggio finale e l'Hitachi conduce così nel proprio porto sicuro i primi tre punti della stagione.