Che il Vione sia indietro rispetto alle altre compagini, ormai a metà dicembre è sotto gli occhi di tutti, e la classifica lo testimonia. Prova a metterci comunque il coraggio la truppa di Della Felice, ma contro il Ramini non c'è praticamente mai stata partita. Sono i ragazzi di Stegan Giannotta a fare la partita fin dalle prime battute, sbagliando di tutto e di più davanti alla porta soprattutto nel primo tempo. Nonostante il dominio territoriale e le numerose chance create, la gara si sblocca soltanto al 31' con Pierallini, bravo a girare in rete un cross dalla sinistra. In un sussulto d'orgoglio i locali creano due palle gol importanti, ma nessuna delle due va a buon fine e il primo tempo si eclissa dunque sul risicato 0-1. Nella ripresa il Ramini scaccia via potenziali fantasmi partendo subito forte. Ancora tante occasioni, ancora tanti errori ma, alla fine, due centri uno dietro l'altro che valgono la sicurezza. Sia Quochi prima che Bardini poi colpiscono su punizione. Nell'ultima tranche di gara c'è tempo per registrare la doppietta di Igbinosa (inframezzata dal gol fortuito di Daja) al rientro in campo dopo due mesi per infortunio. Alla fine della fiera è tutto facile per il Ramini, che incamera senza patemi la terza vittoria stagionale. Calciatorepiù: Igbinosa (Ramini).
Di cortomuso, il Pistoia Nord passa tra le mura amiche regolando una forte Olimpia e rinsaldando il primato. Bella la partita plasmata dalle due compagini, due delle più forti del girone, con gli ospiti che si sono fatti rispettare dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter disegnare una stagione importante. Ma il Pistoia Nord è squadra versatile, camaleontica nel bene e nel male, col vizietto di saper vincere anche nella sofferenza. E se vincere tanto a poco contro sodalizi meno attrezzati rende sempre l'idea di un Pistoia Nord capace di dare di più, contro le grandi i giallorossi riescono spesso e volentieri a essere molto più presenti a livello di testa e di applicazione mentale. Caratteristiche queste che, insieme alla grande qualità tecnica generale, rendono la truppa di Micheli una delle papabili candidate al titolo. Se non la più papabile. Come da previsione, il tasso qualitativo elevato dona vita a una gara molto intensa ma poco prolifica, e di fatto le occasioni da registrare non sono poi molte. Dopo una prima tranche molto bloccata e macchiata solo da due acuti quarratini (un diagonale di Iannì uscito fuori di poco e una scelta errata di Esposito che invece di tirare dopo aver saltato il portiere appoggia dietro per la conclusione -poi rimpallata- di Pretelli), al 35' Tavanti caccia fuori dal taschino la giocata che risolve la partita. Ottima la conversione al centro dell'area con annesso dribbling e ottimo il tiro con cui trafigge un non reattivissimo Campagni. Prova a sfruttare subito l'onda lunga dell'entusiasmo il Pistoia Nord ma prima Tavanti, poi Menchi (solo davanti al portiere) e infine Aiazzi non riescono a impensierire il portiere, lasciando il punteggio invariato. Negli spogliatoi il Pistoia Nord capisce di dover soffrire per riportare a casa il risultato e ritorna in campo col coltello tra i denti, conscia di non poter contare sugli spunti di alcuni assenti illustri (primo tra tutti Di Lauri) e di dover dare il massimo in fase difensiva. L'Olimpia dalla sua coglie la palla al balzo e sciorina un bel calcio, fluido fino ai venticinque metri; da lì in poi, l'armata di Sermi non riesce a sfondare le strette linee giallorosse. Le occasioni così si azzerano e solo sul finale Patania chiama Giovannelli al grande intervento su punizione. Al triplice fischio è dunque gioia Pistoia Nord, che di cuore e abnegazione si mette in saccoccia tre punti importantissimi. Ma l'onore alle armi per l'Olimpia è comunque più che meritato. Calciatorepiù: Tavanti (Pistoia Nord).
Ambedue le squadre hanno espresso un gioco interessante e ambedue le squadre meritavano di sublimare le rispettive prestazioni con un risultato utile. Alla fine della fiera riesce nell'impresa solo l'AM Aglianese, che nonostante la coperta ridotta all'osso sforna una prestazione grintosa e orgogliosa vincendo per 1-2. Anche il Montalbano dalla sua mette in campo tutto, ma gli episodi lo puniscono. La partita si sblocca dopo una manciata di minuti con la zampata vincente di Capecchi (ben innescato da un lancio preciso) e al buon abbrivio seguono altre tre buone chance per gli ospiti non sfruttate. Nesti, Salvini e ancora Capecchi non riescono infatti a trovare il raddoppio, lasciando agli avversari spazio e modo per reagire. Dalla sua, la truppa di mister Zappia prova a prendere in mano il pallino del gioco ma non riesce a sfondare le linee nemiche, ben serrate in ogni circostanza. Nella ripresa è ancora la compagine di Caramelli a premere sul pedale dell'acceleratore e a centrare il raddoppio. Protagonista ancora Capecchi, bravo sul secondo palo a chiudere un cross proveniente dal versante opposto. Non irreprensibile dietro il Montalbano, poco reattivo, ma davanti la squadra prova comunque a farsi sentire. Con lo scorrere dei minuti i locali salgono di tono e riescono ad accorciare con una rete un po' fortunosa di Pierozzi che intacca il tabellino ma non l'esito finale. Un pizzico di rammarico per mister Zappia e i suoi vista la prova offerta e una bella gioia per l'Aglianese, che riscatta così nel migliore dei modi la prova abulica della settimana passata. Calciatoripiù: Pierozzi, Dini, Bautista Polanco (Montalbano Cecina); Capecchi, Pazzagli, Nesti (AM Aglianese).
Un goal all'inizio e uno alla fine bastano alla Grifoni per aprire e chiudere la parentesi Hitachi. Nel mezzo, tanto combattimento -pulito, rispettoso-, tanto fango in un campo ai limiti della praticabilità e tantissime polemiche, soprattutto nell'episodio che ha segnato la partita. Protagonista suo malgrado il signor Totaro, sicuramente il peggiore vista una direzione costellata da scelte inspiegabili. Ma le giornate no capitano a tutti. Pronti, via e la Grifoni in tempo zero passa in vantaggio. 37 secondi dopo il fischio d'inizio è già 0-1: da una rimessa laterale battuta in area e risputata fuori, la palla schizza al limite sui piedi di Maccioni che sterza e incrocia un gran tiro all'angolino. L'Hitachi assorbe il colpo e non si risparmia, gettandosi in avanti col proprio agonismo e la propria felicità. Tre buone chance non vengono sfruttate, due per imprecisione e una per causa di un ottimo La Vecchia, bravissimo a schiaffeggiare il pallone sopra la traversa. In una lunga serie di calci di punizione quasi tutti invertiti, l'Hitachi perviene al pareggio intorno al 32' proprio su situazione da fermo. Scodellato in mezzo il pallone e abbattuto il portiere, in mischia Romoli gonfia il sacco per il momentaneo 1-1. Nella ripresa ripartono ancora forte i padroni di casa, che soprattutto su punizione si fanno rispettare in avanti. Ancora Romoli prima e Capobianco poi non riescono tuttavia a inquadrare lo specchio, lasciando il punteggio invariato. Negli ultimi venti minuti mister Bernabei opera i cambi giusti e la Grifoni si risolleva, uscendo dal guscio e iniziando a farsi apprezzare in proiezione offensiva. Prima gli ospiti si vedono annullare un gol di D'Onofrio regolare, poi allo scadere il destino -o l'arbitro- appiana il tutto con il contestatissimo calcio di rigore (uno spalla a spalla tra difensore e attaccante) al 94'. D'Onofrio cade (molto probabilmente anche fuori are), l'arbitro fischia e inizia la ressa. Volano cartellini rossi a Biagini, Capobianco e a mister Pipia, ma la decisione non cambia; col sangue nelle vene poi Romani gonfia il sacco mettendo la parola fine a una gara molto complicata per tutti.
Casini-Chiesina è stata una gara piacevole e giocata a viso aperto. Pronti, via e il Chiesina si riversa in avanti alla ricerca dei tre punti, costringendo i padroni di casa nella propria metà campo. La difesa locale è chiamata agli straordinari ma al 16', a conclusione di una buona azione corale, Carmignani porta in vantaggio i suoi con un tiro a giro sul secondo palo. Passano i minuti e il Casini cresce e con due tiri da fuori impegna un attento Conte P. che annulla i pericoli con buoni interventi. I ragazzi ospiti sprecano quattro grosse occasioni davanti a Carrai e il primo tempo si conclude così sul punteggio di 0-1. Nei secondi 45 minuti un Chiesina coriaceo non molla la preda e piano piano prende il comando delle operazioni. Al 52' Galligani, su azione di contropiede, raddoppia e chiude i giochi. Sicuramente per le occasioni create e sbagliate il risultato finale non rispecchia l'andamento della gara. Al 95' il direttore di gara decreta la fine delle ostilità con il risultato di 0-2 per il Chiesina.
Ancora tre punti per il Tempio Chiazzano, che dopo aver espugnato Agliana conquista una bella vittoria tra le mura amiche contro il Montale Antares. Un successo arrivato al termine di una prestazione convincente per i ragazzi di Saverio Romiti, sempre in controllo della partita e molto più cinici dei montalesi, che dopo qualche tentativo andato malamente a vuoto nel primo tempo si sono sciolti ben presto come neve al sole. La squadra di Emilio Guarducci, infatti, ci ha anche provato. Con Rocca, Peverini e Barone, ma i loro tiri da buona posizione non hanno mai centrato lo specchio della porta. Logicamente, il Chiazzano non ha fatto sconti: il gol del vantaggio arriva già al quarto d'ora, con la rete di Dacosta da pozione ravvicinata. Il Chiazzano continua a spingere e a cavallo tra il primo e il secondo tempo va in rete anche con Sesay e Innocenti, entrambi subentrati dalla panchina, oltre che con uno sfortunato autogol del difensore montalese Diddi, che nel tentativo di spazzare l'area da un cross insidioso ha calciato sfortunatamente nella sua stessa porta. Per il Montale, comunque, resta la consolazione, magra, della rete della bandiera realizzata da Sorini per il momentaneo 3-1: dopo una prima conclusione respinta dal portiere, è bravo a riprendersi la palla e a spedirla sul secondo palo. Quinta vittoria stagionale per i ragazzi di Romiti, che continuano a scalare la classifica in questo loro bel momento di forma. Per il Montale, dopo la sconfitta a testa alta contro il Borgo a Buggiano nella scorsa partita, è una brutta battuta d'arresto: non tanto per il risultato, che ci può stare, quanto piuttosto per la prestazione.
Non era un impegno proibitivo, ma neanche quello di Montale nel turno precedente lo era, almeno sulla carta. Mister D'Isanto si aspettava una risposta dal suo Borgo a Buggiano dopo la vittoria sofferta condita da una dose di non richiesta superficialità, e la risposta desiderata alla fine è arrivata contro l'Olimpia Pistoiese. L'8-1 finale degli azzurri padroni di casa la dice lunga su una partita che, visto il risultato, in realtà ha ben poco da dire. Serviva vincere, e serviva farlo bene: alla fine, la missione è stata compiuta alla grande. Il Borgo sciorina un bel calcio fin da subito, mettendo alle corde gli avversari con azioni avvolgenti e ficcanti. Da una di queste arriva il gol di apertura di Diolaiuti, bravo di testa a girare in porta un cross dalla fascia. Poi è il turno di Romoli, che timbra il cartellino con un preciso sinistro all'angolino, e subito dopo di Parenti, abile a tagliare sul primo palo e a scaraventare in fondo al sacco una punizione di Munteanu. L'Olimpia Pistoiese prova a metterci fisico e garra ma contrastare i padroni di casa è un'impresa impossibile. Rosellini in tap-in cala il poker e Necciai con una perla al volo da fuori area sigla il 5-0 che chiude un primo tempo a senso unico. Intensità, carattere e qualità sono le caratteristiche che il Borgo a Buggiano ripropone anche nella ripresa, sfornando altri quarantacinque minuti di spessore nonostante un po' di gestione in più. Lovallo segna il 6-0, Di Venezia il 7-0 su assist di Munteanu e ancora Lovallo impacchetta la vittoria con un pregevole inserimento su cross di De Martin Mazzalon. A tempo scaduto, l'Olimpia Pistoiese si regala il classico gol della bandiera che tuttavia non lenisce la pesante sconfitta.
Il posticipo di giornata non ha da farsi. O meglio, da continuarsi. Inizia ma non finisce il big match fra Casalguidi e Pescia, sospeso al 45' dal fischietto pistoiese per la fitta nebbia calata domenica 15 dicembre. Troppa poca visibilità per pensare di poter continuare a giocare a pomeriggio inoltrato, quando anche la luce naturale inizia ad aiutare meno con l'avanzare della sera. E così, dei 90 minuti totali, i secondi 45 saranno da recuperare a data ancora da destinarsi. Partirà in vantaggio il Pescia, chiamato a non dilapidare il vantaggio acquisito onde evitare di perdere la vetta. Nel primo quarto d'ora il Casalguidi tiene bene il possesso, fa girare con sagacia la sfera e tiene sulle corde gli ospiti, costretti spesso e volentieri a rincorrere. Usciti indenni dal momento peggiore, i pesciatini nella seconda porzione di primo tempo prendono campo e coraggio collezionando ben quattro palle gol non sfruttate, tre delle quali cestinate da Salvestrini. Per fortuna degli ospiti, nel mezzo la rete di Guastapaglia fissa il punteggio sullo 0-1; ottimo lo scambio sulla sinistra tra De Angelis, Carignani e Campochiaro, con quest'ultimo che dal fondo crossa in area per l'accorrente numero 11 che impatta bene sul secondo palo. Poco il margine di vantaggio viste le chance buttate al vento e la qualità di un Casalguidi che può mettere in difficoltà chiunque. E da qui si ripartirà nel recupero, con 45 minuti tutti da vivere e da giocare.