Non è mai facile tornare al calcio giocato, soprattutto dopo una pausa invernale che tende ad appesantire più che a ricaricare le pile. Ed è un inizio di 2025 piuttosto sonnolento quello andato in scena al nuovo Barni di Casalguidi, coi locali che riescono comunque a imporsi su di un Montale Antares che qualche segno di risveglio, finalmente, inizia a mandarlo. Giocano infatti ad armi pari ambo le compagini, soprattutto all'interno di una prima frazione di gioco molto chiusa. I padroni di casa, più manovrieri, cercano il pertugio giusto all'interno di una stretta maglia difensiva, quella ospite. Molti duelli ma poco spettacolo nonostante la costante pressione dei locali, i quali collezionano qualche occasione (come quella di Quargnolo parata in bello stile da Perriello) senza incidere. Tranne in una, quella della svolta. È la mezzora quando la truppa di Marco Iori riesce a venir fuori con una grande azione corale avviata da una verticalizzazione di Vannini per Muraca, il quale a sua volta suggerisce al centro per Iannì. Al numero 9, dimentico causa diagonale non fatta da Castellano, solo davanti alla porta non serve altro che toccare di giustezza la sfera per siglare il primo gol del nuovo anno solare. E così, con una sola azione degna di nota, la prima parte di gara termina sull'1-0. Poco da registrare anche nella ripresa, lasso temporale in cui il canovaccio tattico della gara non cambia di una virgola. Dopo una prolungata fase di stallo, al 75' il Montale colpisce in pieno il palo con Harusha. Sfortunato il giovane giocatore ospite, che nella circostanza avrebbe meritato miglior fortuna con la sua mezza rovesciata. Due minuti dopo, su di un veloce ribaltamento di fronte, i canarini trovano invece il gol del definitivo raddoppio. È la dea bendata della fortuna ad aiutare i locali giacché su un tiro-cross di Vivarelli la deviazione di Ignesti è decisiva per beffare Perriello per il definitivo 0-2. Minimo sforzo e massimo risultato per il Casalguidi, che inizia il 2025 con tre punti importanti.
Non è stato un fiore, per usare un eufemismo, il 2024 del Vione. Ma questo inizio di 2025 non è fertilizzante buono per veder crescere qualcosa di positivo. È un calcio-non calcio la prima del nuovo solare per Vione e Olimpia, protagoniste di una partita terminata anzitempo a causa della -quanto mai discutibile- decisione presa da mister Della Felice di richiamare fuori dal campo due suoi giocatori dopo le tre espulsioni ricevute nell'arco del match. Prima del fattaccio, fonte Olimpia i ragazzi di Duccio Sermi si erano ben comportati dominando il gioco con il consueto bel calcio. Ed erano arrivate anche 7 reti: la doppietta di Innocenti, quella di Taddei e i singoli centri di Chelini, Iannì e Pretelli. Tutto si interrompe però a venti dalla fine in seguito alla sopracitata scelta del tecnico del Vione. E con questi presupposti, parlar di calcio è pressoché impossibile.
Cambia l'anno, non il Pistoia Nord. Con un 2-1 corsaro, sudatissimo ma dal sapore di prova di forza, i ragazzi di mister Micheli (ex di giornata) incamerano tre punti fondamentali per il mantenimento della vetta regolando un'Aglianese viva e gagliarda. Regalano spettacolo i due schieramenti in campo, subito pronti al rientro in campo dopo la sosta e subito in palla. Tante le trame di gioco interessanti ordite da una parte e dall'altra, coi locali più manovrieri al cospetto di una formazione, quella ospite, votata più alla fisicità e alla verticalità. In un primo tempo vibrante e intenso c'è spazio per registrare due ottime chance sprecate da Capecchi e Nesti da una parte e per ammirare due autentici miracoli di Nesi su altrettante conclusioni tentate dai giallorossi con Di Lauri e Tavanti. A fine primo tempo arriverà però la doccia fredda per il Pistoia Nord nonostante una tripla chance firmata Di Lauri-Mazzotta-Bartolini non sfruttata a dovere. Su corner, la difesa rimane statica e si fa sorprendere sul secondo palo da Pazzagli, bravo a inserirsi coi tempi giusti e a recapitare in fondo al sacco il pallone del vantaggio. Dopo un ottimo primo tempo, mister Caramelli all'intervallo è tuttavia chiamato ad adoperare alcuni cambi obbligati visto il malessere di tre suoi giocatori. Rientra così in campo un'Aglianese parzialmente nuova e non ben inquadrata, sofferente al cospetto di un Pistoia Nord famelico e voglioso di rientrare in gara. Dopo un quarto d'ora d'equilibrio costellato da qualche occasione firmata Di Lauri e Bartolini, i locali pervengono al pareggio su una mezza dormita avversaria. È lesto ad approfittarne Menchi per fissare il punteggio sull'1-1. Sull'onda lunga dell'entusiasmo i padroni di casa schiacciano nella propria metà campo gli avversari, che pur soffrendo riescono a non cedere. E passata la tempesta, in zona offensiva Capecchi, Nesti e Salvini vanno a un passo dal nuovo vantaggio senza tuttavia trovarlo. Come di consueto, da grande squadra quale sta dimostrando di essere, la truppa di Micheli riesce a gettare il cuore oltre l'ostacolo piazzando il colpo da tre punti. Su un corner scodellato in mezzo, Niccolai è abile ad avventarsi per primo sul pallone trafiggendo Nesi per il definitivo 2-1. Un finale concitato e insaporito dal doppio giallo di Montagni non cambia il corso degli eventi: vince il Pistoia Nord, che mantiene da solo la vetta della classifica anche grazie alle sconfitte di Pescia e Borgo a Buggiano, e perde l'Aglianese, che esce dal campo sì sconfitta ma a testa altissima.
Al Bonelli si è giocato il derby tra Borgo e Chiesina, dove il campanilismo e la rivalità sportiva vive da sempre. A rendere l'incontro ancora più vero ha pensato il campo reso pesante dalla pioggia. Pronti, via e la squadra locale tasta subito il polso alla difesa del Chiesina portando pressione e vivacità. Il Chiesina però non sta guardare e risponde con giocate lunghe dove vanno a nozze i tre attaccanti, portando pericoli costanti alla difesa. Al 17' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Gijni con un colpo di testa porta in vantaggio i suoi. Gli ospiti cercano di sfruttare il momento e si mangia le mani per due grosse occasioni sprecate da Gijni e Lossi nei minuti successivi. Il Borgo, colpito nell'orgoglio, cresce alla distanza e si vede annullare un gol per fuorigioco e colpisce poi una traversa. Al 34', però, ecco il pareggio con Rosellini. Seguono emozioni da ambo le parti e al 45' Gijni lanciato a rete entra in area di rigore e subisce fallo. L'arbitro concede calcio di rigore e Verdinelli trasforma. Sugli sviluppi il direttore di gara espelle Martini per vivaci proteste e chiude così il primo tempo. Secondo tempo di superiorità ospite, che concede poco alla buona volontà dei ragazzi di Di Santo. Gli ospiti si riversano costantemente nella metà campo avversaria creando diverse occasioni da rete, realizzando con Verdinelli la terza segnatura con un tiro a rientrare dalla linea di fondo. Al minuto 83, su azione d'attacco, Aileti dal limite porta a 4 le reti. Al 93* il sig. Venturi decreta la fine delle ostilità con la vittoria meritata per 1-4. Da registrare ancora il Borgo a Buggiano, probabilmente ancora turbato dalle scorie dell'ultima, drammatica uscita del 2024.
La prima dell'anno porta in dote la seconda sconfitta della stagione al Pescia, fermato in quel di Larciano da un Montalbano Cecina stellare. Tanti i meriti dei locali, alcune le attenuanti degli ospiti in una cornice compromessa da una direzione arbitrale non propriamente eccellente. Tant'è che il 3-1 finale ha un vago sapore di rammarico per gli ospiti, sì, ma neanche più di tanto giacché la prova dei ragazzi di mister Zappia è stata davvero meritevole dei 3 punti. Un Pescia rimaneggiatissimo e falcidiato dalle assenze riesce a far pochino all'interno di un primo tempo scarno di emozioni, ma quel pochino tanto è bastato per ritornare negli spogliatoi con la testa avanti nella contesa. Da un calcio d'angolo a sfavore, gli ospiti riescono a ribaltare il fronte e a capitalizzare un veloce contropiede con Guastapaglia, abile a sfruttare un buco di Dini per infilare poi Mancini. Nella ripresa però la musica cambia, completamente. Al 55' il direttore di gara, fin troppo permissivo negli interventi, decide di espellere Cialdi per proteste. Giusta a posteriori la scelta del fischietto di Pontedera vista la reazione troppo veemente del giocatore, ma sbagliata la decisione a monte. In dieci contro undici i pesciatini non riescono più a tenere il campo e i padroni di casa salgono in cattedra sciorinando un gioco bellissimo ed efficace. L'1-1 è di Bautista Polanco, mentre il gol del sorpasso viene firmato da Papa. In ripartenza, poi, col Pescia sbilanciato tutto in avanti, Pierozzi castiga e timbra il 3-1 finale che manda in archivio la prima del 2025. Ringrazia il Pistoia Nord, ringrazia il Borgo (pur sconfitto) ma niente drammi: il campionato è ancora lungo e perdere contro un Montalbano del genere non è certo tacciabile di reato. Ora testa al recupero col Casalguidi. E chapeau a mister Zappia e ai suoi, protagonisti di una partita sfavillante e di un percorso ascendente davvero notevole. Calciatoripiù: Papa, Lucarini (Montalbano Cecina); Guastapaglia (Pescia Calcio).
Caterve di assenze sia da una parte che dall'altra per un inizio di 2025 che ha visto sorridere lo Sporting Casini al termine dei primi, nuovi 90 minuti. Cade il Ramini, forse più per demeriti propri, che può recriminare solo contro se stesso. Dopo un quarto d'ora di studio molto lento e compassato, alla prima chance il Casini passa in vantaggio. È il 18' quando Acciarito scappa via a un uomo e recapita al centro un pallone perfetto che Bechini non fa fatica a trasformare in gol da posizione favorevole. Al 33' i ragazzi di mister Bargellini accarezzano il raddoppio con Gjondrekaj Tommaso, sfortunato su punizione a centrare in pieno la traversa. Sul finire di frazione si fa vedere il Ramini, ma senza successo né precisione. Nella ripresa, dopo una buona chance sprecata da Bechini, al termine di un'azione concitata il direttore di gara assegna un penalty per i locali per fallo su Gioia. Impazzano le proteste ma la decisione è irrevocabile; dal dischetto però Krasniqi s'inceppa e spara alle stelle la palla dell'1-1. Non pago dell'errore, il numero 6 locale cinque minuti più tardi si fa espellere ingenuamente lasciando i suoi in dieci. Nonostante l'inferiorità numerica, la truppa di Giannotta gioca bene in ripartenza e colleziona qualche occasione interessante nell'ultimo quarto d'ora. Prima Marku, poi Gioia e infine Bardini sfiorano il pareggio, senza però trovarlo. E i primi 3 punti del 2025 vanno così allo Sporting Casini. Calciatorepiù: Ukwuani (Sporting Casini).