Dopo aver steccato la prima, la seconda è quella buona per il Casalguidi: vince e convince infatti la compagine di mister Iori, che al Mucci di Nievole non si fa sorprendere da un'Olimpia Pistoiese peperina centrando un bel 3-1. Dopo un'iniziale fase di studio in cui a regnare è l'equilibrio, al 25' Colligiani è lesto ad approfittare di uno svarione difensivo avversario infilandosi tra le linee per punire Cherici. I ragazzi di Paesano però sono vivi e si scuotono subito centrando il pareggio dopo cinque giri di lancette: una mischia derivata da un calcio d'angolo battuto in mezzo viene sbrogliata da un giocatore ospite che non sbaglia il tap-in da distanza ravvicinata. Altri cinque minuti, e il risultato cambia ancora. A far mettere la freccia ai suoi ci pensa Vivarelli, una freccia lui stesso: bruciati in velocità i difensori, davanti al portiere è freddo e lucido a insaccare la sfera. Ancora cinque minuti e ancora Colligiani, per il ko definitivo. Il Casalguidi dialoga bene sulla sinistra liberando al tiro il numero 10, che salta il direttore marcatore prima di scoccare un fendente preciso alla sinistra del portiere. Acquisito un vantaggio confortevole, nella ripresa i canarini abbassano il ritmo e gestiscono il 3-1 senza concedere nulla agli avversari. L'Olimpia Pistoiese ci prova ma non sfonda, finendo inglobata nell'ottima rete difensiva locale. E così, al triplice fischio, per mister Iori e i suoi è tempo di festeggiare la prima vittoria stagionale. Calciatorepiù: Colligiani (Casalguidi).
Visto il primo capitolo della stagione, la Grifoni Soccer Academy entrava da sfavorita nel derby contro il Montalbano Cecina. Ma il derby, si sa, è sempre una storia a sé, e in un certo qual modo può donare al percorso di ognuno un'accezione diversa. Certo parlare di svolta, con solo due gare a referto, è a dir poco prematuro, ma se mister Bernabei si aspettava una risposta dai suoi dopo la prova smunta contro il Pistoia Nord, ecco che quella risposta alla fine è arrivata davvero. Vince 1-3 e convince la Grifoni all' Anselmo Fagni di Larciano, protagonista alla stregua dei padroni di casa di un match davvero inteso, vibrante e divertente, ben disputato da ambo gli schieramenti. Sì perché nonostante la sconfitta, la truppa di mister Zappia si è fatta rispettare alla grande. Tempo di chiudere i convenevoli che la partita si accende subito al 7', col primo goal di giornata. Ci pensa Bushati ad aprire le danze con un tiro preciso dal limite che trafigge il portiere sul secondo palo. Rea nell'occasione la difesa locale, troppo morbida nel dare la possibilità all'attaccante avversario di girarsi e concludere. Comunque carico a molla, il Montalbano risponde presente e si fa apprezzare in avanti trascinato dalle falcate potenti di Pierozzi e di Conforti. Dopo un buon intervento di La Vecchia su Tafa, al 17' la Grifoni si riaffaccia in avanti e graffia, ancora con un indemoniato Bushati. Ricevuta palla in area, il numero 9 arma il sinistro e scaraventa il pallone sul secondo palo, là dove Mancini non può nulla. Lo 0-2 conforta ma non rilassa, anche perché i padroni di casa dimostrano di non voler sottostare allo svantaggio attaccando con energia. Gli ospiti si difendono col coltello tra i denti, La Vecchia ci mette del suo sventando un paio di minacce ma nulla può al 38' quando Pierozzi buca in ripartenza prima la difesa e poi il portiere stesso, accorciando le distanze. Nella ripresa i locali rientrano forte in campo ma la Grifoni non si lascia sfuggire la partita di mano, contenendo bene grazie anche a un super La Vecchia; ottimi gli interventi su Dini prima e su Conforti poi a tenere in piedi il vantaggio. E le energie profuse per difendere il risultato vengono premiate al 62' da un ottimo assolo di Romani, che in un blitz solitario in fase offensiva brucia tutti in velocità spiazzando poi Mancini per il definitivo 1-3. Nell'ultima mezzora, scampoli di occasioni in qua e in là: Meoni, Romani, Tafa e Niccolai flirtano col goal, ma nessuno riesce più a intaccare il tabellino. Ottima la prova della Grifoni, che guadagna punti e fiducia dopo il bel derby portato a casa anche grazie alla solidità mostrata da Napolitano e da Aboulmachail Imad. Per il Montalbano resta sì la sconfitta ma anche la consapevolezza di avere margini di crescita importanti. Calciatorepiù: Bushati (Grifoni Soccer Academy).
Sul bellissimo impianto di Tempio Chiazzano si è giocata la seconda giornata del campionato juniores tra la squadra di casa e il Chiesina Uzzanese. Le due compagini venivano entrambe da una vittoria e sono scese in campo con la voglia di superarsi e di primeggiare. La gara ha visto nel primo tempo un Chiesina più deciso, capace di conquistare il centrocampo e partire in profondità sulle due fasce collezionando ben sei corner. Dopo aver mancato di poco il bersaglio grosso, al 25' è Buonanno a risolvere una mischia in area e a portare in vantaggio il Chiesina. I ragazzi di casa cercano di reagire mettendo pressione alla difesa ospite ma senza riuscire a sfondare. Al 45' il direttore di gara concede tre minuti di recupero e sugli sviluppi di un corner allo scadere è Verdinelli, con un tiro di prima intenzione, a trafiggere la porta del Tempio mandando le squadra al riposo sul parziale di 0-2. Nel secondo tempo si registrano più emozioni da ambo le parti. Per il Chiesina si mette in mostra un ottimo Cecchini, che con tre interventi di rilievo nega la rete ai ragazzi di casa. Per contro, gli ospiti si presentano davanti al portiere di casa sbagliando il possibile e anche di più. L'ultimo brivido lo crea il Tempio al secondo minuto di recupero con Barni che sigla il gol della bandiera. Gara corretta, giocata con il cuore da due squadre che hanno cercato i tre punti fino al triplice fischio.
Continua a stupire il Pescia di mister Salvestrini che, dopo la bella vittoria di misura ottenuta nella prima giornata di campionato contro l'Olimpia, espugna Vione con un perentorio 0-5: tre reti nel primo tempo, altre due nella ripresa. Risultato emblematico, è stata una partita a senso unico: il Pescia ha sempre pressato e costretto nella propria metà campo un Vione comunque capace di onorare la causa fino al triplice fischio. Sono tre punti importanti per il Pescia, squadra che resta agganciata alla vetta, in linea con gli obiettivi stagionali di esser protagonisti in questo campionato. Parte forte la squadra ospite, che già nel primo tempo imbastisce ottime trame offensive, rendendosi pericolosa e trovando subito il gol con Carignani. È un Pescia che continua a macinare e che prima dell'intervallo trova ancora il gol con Carignani e poi mette in cassaforte i tre punti con la terza rete, messa a segno da Salvestrini. Salvestrini che si ripete anche nella ripresa, calando il poker. Infine, ci pensa Menegazzo a segnare il quinto e ultimo gol di giornata. Prestazione importante, quindi, per un Pescia che sta davvero facendo vedere ottime cose. Da migliorare, però, la precisione sotto porta: nonostante le cinque reti segnate, sono state tante quelle fallite e, in un altro tipo di partita, potrebbero risultare fatali. C'è però anche da dire che i rossoneri hanno nel reparto offensivo un bomber in stato di grazia come Carignani, già a quattro reti dopo due partite. Calciatoripiù: Menegazzo, Carignani, Salvestrini, De Angelis N. (Pescia).
Non ci sono giustificazioni, c'è solo da raccogliere i cocci e ripartire a lavorare a testa bassa. Un'Aglianese agli antipodi rispetto allo sfolgorante esordio stagionale stramazza contro un'Olimpia feroce, tecnica e mentalizzata sulla vittoria dopo l'esordio bagnato da una sconfitta. E la compagine di Duccio Sermi, alla fine della fiera, ha dominato il gioco in lungo e in largo infilando cinque reti senza possibilità d'appello, meritandosi a pieno titolo i complimenti sportivi e onesti di mister Enrico Caramelli. E non poteva essere altrimenti, perché i locali sfornano una prova ai limiti della perfezione sotto ogni punto di vista, surclassando gli avversari per tutti e 90 i minuti. Basta il primo tempo, terminato sul punteggio di 3-0, a ipotecare il match. Il primo graffio è di Conversano con un tiro-cross velenoso, il secondo di Chelini in tap-in su respinta del portiere e il terzo ancora di Chelini con una zampata in area di rigore. In tutto questo, l'Aglianese davanti non si vede né si intravede. Nella ripresa i ragazzi di Caramelli non hanno neanche il tempo materiale di provare ad abbozzare una reazione, sverniciati in men che non si dica da un uno-due poderoso che chiude i giochi sul 5-0 in dieci minuti. Il solito Conversano in contropiede (rasoterra preciso su uscita del portiere) e Vallecchi dopo uno scambio con Esposito suggellano una giornata super che profuma già di rinascita. Sul finale di gara, la gioia effimera per gli ospiti è uno sfortunato autogoal di testa di Palaj che non inficia comunque prestazione e risultato. Ora, con motivazioni diverse ma in qualche modo uguali, tutti dovranno ripartire subito forte. Calciatoripiù. Conversano, Chelini (Olimpia).
E' un tempo per uno tra Ramini e Borgo a Buggiano ma alla fine la spuntano gli ospiti, guidati in via eccezionale dal vice di D'Isanto Antonio Palmigiano. Gli azzurri escono fuori alla distanza dopo un inizio in sordina e ben interpretato dai padroni di casa, i quali dimostrano già di esser cresciuti rispetto alla primissima uscita stagionale. Bene nell'atteggiamento e nella voglia i ragazzi di Stefano Giannotta, che non temono il confronto coi più quotati rivali e sciorinano un calcio propositivo e frizzante, anche se non particolarmente remunerativo davanti. Fatto sta che il vantaggio siglato da Anaina è più che meritato: davanti al portiere l'attaccante non sbaglia e timbra il cartellino mandando le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-0. Nella ripresa mister Palmigiano mette mano all'undici iniziale cambiando qualche tassello a centrocampo, e i risultati si vedono fin da subito. Sale in cattedra proprio un centrocampista, Dervishi, che in cinque minuti confeziona la rimonta entrando in tutti e due i goal dei suoi. In occasione del primo, è lui stesso che si mette in proprio sfornando un gran tiro da fuori che buca Arienti. Per il Ramini è blackout, e il Borgo ne approfitta. Su corner (battuto proprio da Dervishi), Diolaiuti sfugge al diretto marcatore e gonfia il sacco mettendo definitivamente la freccia. Acquisito il vantaggio, i valdinievolini entrano in modalità gestione senza sbilanciarsi mai più del dovuto. E la grande accortezza porta i propri frutti, perché nonostante il pressing tentato dal Ramini, Pellegrino non viene mai chiamato a compiere miracoli. Con un palo a referto e qualche contropiede sciupato nel finale, il Borgo riesce comunque a incamerare la seconda vittoria di fila che fa morale e fa classifica. Buoni spunti anche per il Ramini, in netta crescita e sulla strada giusta nonostante i sette 2007 e i due 2008 in campo: presto arriveranno anche le prime soddisfazioni. Calciatoripiù: Anaina (Ramini); Dervishi, Pellegrini (Borgo a Buggiano).
Non è solo retorica, perché il confine tra il confutabile e l'inconfutabile è marcato solo dal punto di visto col quale si guardano determinati fatti. Certo è che nel contenzioso tra Hitachi e Sporting Casini, la genesi di una partita nervosa e da un lato esasperata è riconducibile a un unico fatto, oggettivo e riconosciuto da ambo le parti quale verità indiscutibile: l'espulsione comminata a Le Rose al 26' del primo tempo per un fallo da dietro è stato un grande abbaglio del direttore di gara. Da lì, si declina il match e nasce la vittoria dell'Hitachi, la prima nella stagione. Prima del fatto incriminato, il nulla; solo tanto equilibrio e pochissime occasioni. Dopo, come una superiorità numerica vuole, la compagine di casa prende il comando delle azioni provandosi a rendere pericolosa al cospetto di uno Sporting Casini ferito ma orgoglioso, capace di asserragliarsi bene sui blocchi difensivi senza soffrire più di tanto. E così il primo tempo scorre via senza emozioni. Nella ripresa, dopo centottanta secondi, ecco la seconda sliding door: l'arbitro ravvede un fallo -molto dubbio- in area di rigore ospite che scatena le proteste, vane, della panchina. Tra il nervosismo generale Capobianco dal dischetto rimane tuttavia freddo e timbra il cartellino per il fondamentale 1-0. Scavallata l'ora di gioco arriva anche la terza e ultima sliding door. Un altro fischio molto contestato decreta una punizione a due dentro l'area di rigore del Casini; sempre Capobianco alla battuta fa centro, scoccando un rasoterra che passa in mezzo alla barriera per finire la sua corsa pochi metri più avanti, in fondo al sacco sul primo palo. Acquisito il duplice vantaggio, la truppa di mister Pipia gestisce senza rischiare nulla dietro. Un paio di miracoli di Pratesi mantengono invariato il punteggio e così, alla fine della fiera, a gioire pur senza brillare è solo l'Hitachi. Calciatorepiù: Capobianco (PCA Hitachi).
Due indizi non fanno una prova, è vero, ma in questo caso non serve aspettare la terza giornata di campionato per poter dire che il Pistoia Nord è una delle forti candidate alla vittoria finale. E con una squadra così rodata e un mister così esperto come Micheli, affermare il contrario sarebbe impossibile. Vince ancora bene e convince la compagine giallorossa, che per differenza reti (+9) è già a guidare il gruppo delle prime in classifica insieme alle tre valdinievoline Pescia, Borgo a Buggiano e Chiesina Uzzanese, tutte altre potenziali candidate alla vittoria finale. Il contenzioso con un Montale comunque coraggioso pende fin da subito in favore dei locali, i quali sciorinano un calcio spumeggiante e ben congegnato anche se la mira, nella prima metà del primo tempo, non suggella quanto di buono creato. Di Lauri, Menchi, Tavanti, Gavazzi e Aiazzi fanno le prove generali col goal che arriva solo scavallata la mezzora, al 33'. Un bel triangolo Montagni-Tavanti-Di Lauri diventa un quadrilatero coinvolgendo Menchi, bravo a inserirsi centralmente e a infilare Santini con un preciso tiro all'angolino. La partita si stappa e Di Lauri, due minuti dopo, disegna una meravigliosa parabola su punizione che si spegne precisa precisa all'incrocio dei pali. Il Pistoia Nord c'è, macina gioco ma non riesce a chiudere la gara, lasciando il Montale ancora vivo ed energico nonostante quarantacinque minuti complicati. E infatti, nella ripresa, i ragazzi di Guarducci alzano i giri del motore e dimezzano lo svantaggio approfittando al meglio di uno svarione difensivo locale con Sorini, freddo in area di rigore. Il 2-1 dona nuovo vigore ad ambo le compagini, sospinte da motivazioni diverse. Ma è ancora la truppa di Micheli a fare la voce grossa e a collezionare le chance migliori. Vannucchi, Aiazzi e Ballati ci provano, ma la difesa del Montale riesce a salvarsi a più riprese. È un altro errore però, questa volta degli ospiti, a indirizzare in via definitiva la gara. La pressione alta del Pistoia Nord induce alla frittata il pacchetto arretrato e Menchi è lesto ad approfittarne timbrando la doppietta che vale il 3-1. Il sigillo finale arriva all'88' quando Paoletti da terra riesce a girare in porta un pallone vagante in area e a chiudere le ostilità. Ancora Paoletti e infine Akiomon sfiorano addirittura la manita, ma il risultato rimane invariato. Spunti di riflessione sia da una parte che dall'altra: il must, per Micheli e Guarducci, sarà continuare a lavorare ancora e ancora.