Niente da fare per il Borgo a Buggiano, ancora incapace di battere con continuità la strada dei tre punti visto il pareggio -giusto- collezionato contro un Montalbano mai domo. Sempre tante le assenze nelle file locali, ormai da mesi costretti a giocare incerottati tra infortuni e squalifiche continue. Mister D'Isanto prova a dare la scossa impostando i suoi su un modulo diverso e adattando, un po' per necessità e un po' per scommessa, numerosi giocatori in ruoli non proprio canonici. Rimescolati gli addendi, la somma comunque non cambia. Il Borgo parte forte, si porta avanti all'8' con un rigore trasformato da Necciai (e procurato da Melaragni) ma non riesce a dar seguito al buon abbrivio cestinando un paio di ripartenze interessanti. Il Montalbano tiene botta e prova a farsi apprezzare con alcuni blitz veloci; su due cross fotocopia, Dini e Pierozzi non trovano il giusto impatto con la sfera e con un'azione personale Conforti mette i brividi al portiere calciando il pallone di poco sul fondo. Nella ripresa la truppa di Zappia scende in campo con tutt'altro piglio mentre i locali sono costretti a cambiare assetto a causa di due infortuni che rimodellano il tutto (e di un'espulsione rimediata da Pellegrini). I ragazzi di mister D'Isanto perdono inerzia e incassano il pareggio al 65': Tafa, ben imbeccato da una scucchiaiata di Dini, a tu per tu con Pellegrino non sbaglia e fa 1-1. Forte della superiorità numerica, il Montalbano prima con Dini su piazzato e poi con Conforti flirta col vantaggio, senza tuttavia trovarlo. Al 93', infine, l'urlo strozzato in gola che riassume il momento no del Borgo a Buggiano. Su corner i locali segnano di testa ma l'arbitro ravvede un fallo (difficilmente spiegabile) e annulla tutto, lasciando il segno X -quello alla fine più giusto- a pendere sulla sfida. Calciatoripiù: Munteanu, Rosellini (Borgo a Buggiano); Tafa, Dini (Montalbano Cecina.
D'esperienza e di cinismo, il Pescia conquista uno 0-2 di capitale importanza per alimentare la classifica nonostante una prova decisamente opaca. Serviva vincere agli ospiti e vittoria è stata, ma dal Barni di Montale è solo il risultato a salvare una prova altrimenti da archiviare il prima possibile. Falcidiata dalle assenza e dall'influenza, la truppa di Michelotti si presenta con 13 effettivi al cospetto di un Montale arcigno e ben messo in campo. Un primo tempo scarno di occasioni e di ritmo si eclissa senza sussulti a reti bianche, coi padroni di casa che riescono a mantenere inviolato il fortino senza troppi patemi d'animo. Nella ripresa è salvifico il gol-lampo segnato da Guastapaglia dopo appena tre minuti dal rientro in campo dagli spogliatoi. Lanciato in profondità, Harusha temporeggia troppo davanti a Micchi che esce, rinvia il pallone e capovolge il fronte; il pallone lungo mette in difficoltà il portiere e un difensore locale, dando la possibilità a Guastapaglia di approfittare dell'equivoco per siglare il provvidenziale 0-1. Stappato il match, il Pescia prova a cavalcare l'onda dell'entusiasmo ma le chance racimolate sotto porta vengono tutte cestinate. Carignani (due volte), Mennucci, Guastapaglia e Menegazzo non riescono ad arrotondare il punteggio ma a un passo dal termine De Angelis centra la doppia cifra in campionato chiudendo la pratica ed evitando possibili beffe finali. In contropiede, il numero 10 supera Ignesti e da dentro l'area lascia partire un diagonale sul secondo palo che certifica l'acquisizione di tre punti sporchi ma importantissimi. Calciatoripiù: Forassiepi, De Ieso (Pescia Calcio).
Tralasciando le questioni extra campo perché deplorevoli e immeritevoli di una sola citazione (se non per denunciarne ancora una volta tutta la propria bruttezza), Grifoni Soccer Academy-Aglianese ha fatto registrare il trionfo degli ospiti per 0-2, abili a sfangarla non senza fatica nel secondo tempo. La prima porzione di gara si trascina fino al duplice fischio senza regalare particolari emozioni; l'Aglianese, a favore di vento, prova a mettere in difficoltà la truppa di Bernabei con lanci lunghi e verticalizzazioni, ma il fortino locale regge bene l'impatto e di occasioni se ne annotano praticamente zero. Nella ripresa la compagine di Caramelli entra meglio in campo, più convinta e più spavalda al cospetto di una Grifoni decisamente più blanda. Due episodi sono ciò che basta ai neroverdi per indirizzare l'incontro, due rigori (uno dubbio e uno oggettivamente evidente) nel giro di cinque minuti: dal dischetto Barni non trema né la prima né la seconda volta, mettendo a referto un uno-due micidiale. Dallo 0-2, gli animi già surriscaldati divampano sfociando nel nervosismo (soprattutto, purtroppo, fuori dal recinto di gioco) e la partita vive di folate. I locali provano a sbilanciarsi in avanti ma senza riscontrare mai successo -inoperoso Nesi- mentre gli ospiti in contropiede flirtano più volte col tris. Salvini (traversa per lui), Capecchi, Gori e Nesti sprecano il colpo del ko, ma al triplice fischio la doppia realizzazione dagli undici metri di Barni basta per portare l'Aglianese al terzo posto in classifica. Calciatorepiù: Barni (AM Aglianese).
Un Chiesina gagliardo supera con il minimo sforzo il Vione. Il primo tempo vede il Chiesina riversato nella metà campo avversaria alla ricerca del vantaggio, ma per vedere la prima segnatura bisogna attendere il 18' con Verdinelli. Gli ospiti non riescono ad avvicinarsi all'area di rigore di un Chiesina feroce nella pressione in ogni zona del campo e cinico davanti. Al 27' è Banditori a raddoppiare risolvendo un mischia in area di rigore. Dopo un minuto di recupero e numerose chance sprecate davanti a Natali, il primo tempo si conclude dunque sul 2-0. La seconda frazione vede i padroni di casa controllare il gioco e Pagni, al 47', porta sul 3-0 il risultato. Il Vione cercano con buona volontà ma con scarso successo di arginare le ripartenze del Chiesina, e infatti su contropiede Lossi sigla la quarta rete. Dopo aver creato diverse occasioni, Matteoni chiude i giochi con la manita finale. Al minuto 95 il signor Santoli di Pontedera manda tutti negli spogliatoi con il punteggio finale di 5-0.
Dopo la super prova contro il Borgo a Buggiano, il Pistoia Nord abbassa i giri del proprio motore e vince di misura contro uno Sporting Casini mai domo. 1-2 il risultato finale ma quanta fatica per i giallorossi, messi in difficoltà sia dalla tenacia degli avversari che da un campo davvero al limite della praticabilità. Nonostante tutte le resistenze del caso, la partita risulta comunque ben giocata e ben interpretata da ambo gli schieramenti. Nessuno lesina in coraggio e già dai primi minuti lo spettacolo si fa vivo. Bartolini da dentro l'area, Menchi e Tavanti (impreciso in due circostanze) provano a sconquassare l'equilibrio di un primo tempo ferreo, ben approcciato in fase difensiva dai quarratini, ma senza successo. I locali, per contro, si fanno notare anch'essi in avanti in un paio di occasioni ma senza portare particolari pericoli alla porta di Giovannelli. Nel secondo tempo la truppa di Massimiliano Micheli scenda bene in campo, con la giusta voglia e la giusta determinazione (peculiarità che, a volte, sono mancate nei primi spezzoni di ripresa) nel voler sbloccare il punteggio. Al 48' Bartolini si procaccia un calcio di rigore che Menchi non manca di realizzare, spezzando così i sigilli della parità. Dieci minuti più tardi è Vannucchi, al termine di un'azione veloce rifinita da un cross di Mamone, a piazzare in anticipo su difensore e portiere la zampata che vale il raddoppio. Lo Sporting Casini però non ci sta e su un capovolgimento di fronte Bechini viene atterrato in area; dagli undici metri Scatizzi non trema e riaccende le speranze, siglando l'1-2. Al 76' Colangelo lascia i suoi in dieci ma i locali non demordono, provando a mettere in difficoltà la capolista con un paio di folate pericolose di Ukwuani. Dalla sua, il Pistoia Nord non si fa sorprendere e conduce in porto una gara che lo avvicina sempre di più al titolo Juniores. La strada, seppur sempre più corta, è ancora comunque lunga: vietato distrarsi.
Gol e spettacolo in Hitachi-Casalguidi, contenzioso spumeggiante risoltosi in favore della terza forza del campionato, quella guidata da mister Iori. 4 gol, due rigori sbagliati (uno per parte) e continui capovolgimenti di fronte nel 1-3 di giornata. Partono meglio, decisamente meglio i canarini, dominatori assoluti in un primo tempo a senso unico. Dopo dieci minuti di studio, al 13' gli ospiti prendono in mano il corso degli eventi fallendo però un calcio di rigore conquistato da Iannì; dal dischetto Trevisan angola il tiro ma Breschi è bravissimo a intuirne la direzione e a deviare la sfera in angolo. Il contraccolpo psicologico non si fa sentire nel Casalguidi e anzi, l'errore diventa carburante buono per attaccare con ancora più convinzione. Dopo una costante pressione, al 18' Iannì confeziona lo 0-1 con un bellissimo tiro dal limite che non lascia scampo al portiere, dando il là al raddoppio che arriva puntuale e meritato sette minuti più tardi. Protagonista sempre Iannì, il cui tiro sbatte però sulla traversa; la palla risputata in campo viene arpionata da Colligiani, lesto ad avventarsi per primo sulla ribattuta e a trasformarla in gol. Il primo si chiude sostanzialmente qui, senza regalare ulteriori spunti. Nella ripresa la truppa di mister Pipia scende in campo con piglio ben diverso, carica e motivata nel cercare il gol. L'atteggiamento spavaldo sorprende i canarini, che abbassano il proprio baricentro e commettono fallo da rigore al 53'. Dal dischetto Capobianco emula tuttavia il collega avversario, facendosi ipnotizzare da un bravissimo Cappioli. La rete inviolata dura però poco per gli ospiti, giacché al 70' Guiotto di testa accorcia le distanze. Nell'ultima tranche di gara i padroni di casa si gettano all'arrembaggio ma collezionano poco se non una mezza occasione con Aliperti, rimontato al momento del tiro. E così, per contrappasso, il Casalguidi al 90' mette in ghiaccio la partita con la zampata vincente di Gori su punizione battuta da Bolognini. Calciatorepiù: Iannì (Casalguidi).
Nella sfida tra le due Olimpia non c'è storia, con quella di Quarrata che si aggiudica l'intera posta in palio in virtù di un poderoso e convincente 0-6. I ragazzi di mister Sermi non sottovalutano l'impegno e chiudono la pratica già all'interno dei primi quarantacinque minuti con un inappellabile 0-3. Apre le danze al 10' Conversano, rifinendo con un tiro preciso una bella azione corale. Raddoppiano i minuti e raddoppia il Quarrata con Pretelli, autore di un bolide a pelo d'erba che non lascia scampo al portiere. A chiudere un primo tempo a senso unico ci pensa infine Vichi, lesto a insaccare un calcio d'angolo scodellato in area da Pretelli. Nella ripresa lo spartito non cambia e gli ospiti dirigono i giochi. All'armoniosa sinfonia si aggiungono altri tre acuti: Taddei su punizione, Bruschi con un'azione personale ed Esposito anch'egli dopo un assolo mandano in archivio un match comandato solo e unicamente da una squadra. Seppur agevole, la vittoria della truppa guidata da Sermi è di capitale importanza: il quarto posto in solitaria è agganciato.
Con dieci infortunati (a cui se ne devono aggiungere altri due) e senza portiere diventa difficile per tutti giocare. Il Ramini ci prova, con coraggio e con determinazione nei limiti delle proprie possibilità, ma alla della fiera contro il Chiazzano non c'è stata proprio partita. Qualche lampo ospite non ha squarciato il cielo dipinto dai padroni di casa, autori di una prova magistrale sotto tutti i punti di vista. La truppa di Saverio Romiti gioca bene al calcio e lo dimostra ancora una volta, congegnando azioni interessanti in avanti e abbinandovi una fase difensiva accorta e ordinata. Nel 8-0 finale spicca il poker di Puccinelli, mvp di giornata indiscusso, a rimpolpare il bottino finale condito anche dalle singole marcature di Berti, Duma e Baraldi. Ennesima prova convincete del Tempio Chiazzano ed ennesima partita giocata in totale emergenza dal Ramini. Il campionato però non è ancora terminato e ambo le squadre hanno i mezzi per togliersi soddisfazioni da qui alla chiusura dei giochi. Calciatorepiù: Puccinelli (Tempio Chiazzano).