Con pazienza e resilienza, un camaleontico Borgo a Buggiano torna alla vittoria regolando senza troppe difficoltà un Vione sì ultimo ma comunque ostico. Il campo di Buggiano ai limiti della praticabilità appiana in prima battuta i valori, favorendo più il gioco lungo e verticale degli ospiti che non quello palla a terra dei padroni di casa. Capita l'antifona, la truppa di Di Santo trova comunque presto le giuste contromisure e riesce a venir fuori alla distanza. 1-0 il parziale con cui si chiude il primo tempo anche se, a onor del vero, tra pali (due) e chance sprecate (tante) il bottino poteva essere ancora più grasso. Solo al 44' arriva il gol che sblocca l'incontro: Dervishi dalla bandierina pesca in mezzo all'area Lovallo, bravo a coordinarsi e a infilare Natali con un bel tiro al volo. Il vantaggio dona carica e verve ai padroni di casa, che nella ripresa mettono il turbo centrando subito il raddoppio. Tutto parte ancora dal piede educato di Dervishi, che sugli sviluppi di un calcio di punizione trova in area Romoli, bravo a sua volta ad aprire il piatto e scaraventare la palla in rete. In un blitz estemporaneo il Vione accorcia le distanze ma il Borgo c'è, incassa e risponde senza vacillare. Direttamente da calcio d'angolo Dervishi trova il gol olimpico che impreziosisce la sua già ottima prestazione, mentre il 4-1 è opera di Sorice. Dopo aver sbagliato un calcio di rigore, il numero 14 azzurro si ripresenta subito dal dischetto per battere il successivo penalty fischiato nell'immediatezza della prima battuta. La seconda volta è quella buona e la strada è spianta verso la vittoria. A suggellare il tutto ci pensa infine Melaragni, che in contropiede manda in archivio una contesa ben interpretata da ambo le squadre sul punteggio di 5-1. Calciatoripiù: Sorice, Dervishi (Borgo a Buggiano).
Il derby di Quarrata regala tanti spunti di riflessione ma zero gol. Finisce a reti bianche il contenzioso tra Sporting Casini e Olimpia, con gli ospiti che frenano un po' a sorpresa al cospetto di una squadra, quella di Bargellini, che sta riscoprendosi forse più di quello che pensava d'essere. L'upgrade del Casini da gennaio in poi è infatti lapalissiano e ora ogni avversario sa di dover affrontare una vera e propria battaglia ogni weekend. Per info, chiedere all'Olimpia. Pronti, via e la partita ristagna subito a centrocampo, intrisa di continui scontri di gioco e avara di emozioni. Dopo mezzora di ferreo equilibrio, al 33' Scatizzi colleziona una buona chance ma spreca. Tempo sessanta secondi e il fronte si capovolge, ma l'Olimpia spreca un ghiottissimo 4 contro 2 non riuscendo ad allestire una ripartenza ragionata. Sul finire di frazione il guizzo in area di Innocenti si risolve in un nulla di fatto. Nella ripresa la compagine di mister Sermi prova ad aggredire subito gara e avversari, e per poco non ci riesce. Un'amnesia locale favorisce il tiro sporco di un giocatore ospite, ma la palla balzellante finisce la propria corsa lenta sul palo. Trecento secondi più tardi Bechini cincischia troppo col pallone tra i piedi e spreca un'ottima opportunità in area, mentre al 66' lo stesso Bechini cestina un'altra squisita palla gol sbagliando il controllo a tu per tu col portiere. Tra un ribaltamento di fronte e l'altro, Sporting Casini e Olimpia non riescono a incidere e si arenano su di un pareggio tutto sommato giusto.
Buona partita tra Chiesina Uzzanese e Aglianese, giocata su un campo reso pesante dalla pioggia caduta in questi ultimi giorni. Ottimo lo spirito messo dai padroni di casa, vogliosi di riscattare le ultime deludenti prestazioni. Nei primi 45 minuti è l'equilibrio a fare da padrone: due difese ben registrate danno del bel filo da torcere agli attaccanti. Gara maschia, con qualche giocata al limite ma tutto nella norma. I reparti avanzati mettono in difficoltà i portieri senza riuscire a colpire il bersaglio grosso. Al duplice fischio è dunque 0-0. Nel secondo tempo il Chiesina è più agguerrito e si fa padrone del campo con continue giocate in verticale, creando pericoli agli ospiti costretti sovente a ripartire in contropiede senza però essere granché pericolosi. Al 67' sugli sviluppi di un'azione da fermo è Buonanno che insacca il gol della vittoria. La gara si trascina con azioni da rete fino al 95', ma il risultato non cambia: al triplice fischio un corsaro Chiesina regola la temibile Aglianese di mister Caramelli. Calciatorepiù: Buonanno (Chiesina Uzzanese).
Dall'inizio alla fine, è solo ed esclusivamente Casalguidi in campo. Il roboante 7-0 rifilato all'incerottata truppa di Giannotta (sostituito in panchina nell'occasione da Franchini) non lascia spazio a dubbi e interpretazioni. D'altronde, giocare senza una miriade di titolari -tra cui il portiere- non è facile per nessuno. Pronti, via e al 7' Iannì apre le danze su imbucata di Colligiani. Raddoppia il tempo e raddoppia il bottino il Casalguidi, a segno con un tap-in vincente di Colligiani dopo un'azione di sfondamento di Vivarelli. Tre minuti dopo Baglioni tira fuori la genialata su punizione facendo passare la sfera sotto la barriera con estrema precisione. La truppa di mister Iori non si ferma e infila altri tre gol all'interno di un primo tempo stradominato. Al 28' Vivarelli cala il poker e in cinque minuti, dal 34' al 39', Muraca trova una doppietta da vero rapace d'area chiudendo anzitempo la sfida. Consolidato il successo, la ripresa è niente più che un lento scivolamento verso il triplice fischio. I canarini abbassano drasticamente il loro ritmo, entrano in modalità gestione e trovano l'ultimo di gol al 62'. Muraca chiude una giornata stellare sia dal punto di vista collettivo che personale con la tripletta che vale il 7-0 definitivo. Calciatorepiù: Muraca (Casalguidi).
Non sarà ricordata come la partita più bella della storia, sicuramente; ma nel poco ritmato andazzo generale a spuntarla è la Grifoni Soccer Academy, autrice di un 2-0 compassato ma efficace. Troppo poco lo sforzo profuso dalla compagine di mister Guarducci, che all'interno dei 90 minuti di gioco non riesce quasi mai ad alzare il ritmo e a mettere in difficoltà i padroni di casa. Eppure l'abbrivio sembrava promettere altro. Una Grifoni sbadata entra moscia in campo e per poco non viene punita da Luconi prima (tiro di poco fuori) e da Rocca poi, fermato però da un reattivo La Vecchia in un pericoloso uno contro uno. Al 25' la prima uscita dal guscio dei locali è quella buona. Buonissima anzi, se non addirittura ottima. Calcio champagne quello di capitan Ruffino e compagni: palla avanti, scarico dietro al centrocampista che manda in profondità La Rocca, bravo a crossare subito in mezzo trovando la botta al volo di Carotenuto. 1-0 e tanti applausi. Fino al duplice fischio succede poco altri, se non un paio di calcio d'angolo per parte non sfruttati a dovere. La ripresa inizia poi sul medesimo canovaccio tattico ammirato in precedenza, coi padroni di casa più manovrieri al cospetto di un Montale accorto ma poco pericoloso davanti. La partita scorre via sul sottile filo dell'equilibrio fino al 78', momento in cui Bushati sigla, con un po' di fortuna visto il pallone rimpallatogli addosso, il raddoppio che archivia di fatto la contesa. Un gol annullato per giusto fuorigioco a Rocca è tutto ciò da segnalare sponda ospite. Al triplice fischio il risultato di 2-0 è dunque giusto.
Centottanta secondi è tutto ciò che basta per vincere una partita; Superflui, si fa per dire, gli altri 87 minuti di gioco in Hitachi-Pistoia Nord. Vince di misura, vince subito e vince da grande la truppa di Massimiliano Micheli, che si conferma ancora una volta la squadra da battere sfangando dal fango una partita che rischiava di essere la più classica delle sabbie mobili. Perché dall'altra parte l'Hitachi, squadra fisica e quadratissima, nulla ha mai regalato a nessuno e nulla, a maggior ragione, ha regalato alla capolista. In mezzo a tanto equilibrio, a tantissimi duelli e a qualche strappo di luce intenso è giusto dare lo spazio che merita il bel clima di fairplay fra i due schieramenti, tanto bravi a combattere col coltello tra i denti quanto lodevoli a stringersi la mano al triplice fischio. Si diceva: pronti, via e il Pistoia Nord la apre e la chiude anzitempo. Ballati scappa sulla fascia, crossa in mezzo e pesca il movimento ad anticipare il difensore di Tavanti, che al perfetto attacco del primo palo vi abbina il gol vittoria. Da lì, parte la battaglia campale. Tra un duello in mezzo al campo e l'altro, ecco sbucare qualche ripartenza veloce. Ci prova Menchi da una parte, ma senza esito; così come ci prova Casseri sponda Hitachi, mancando però il momento giusto per colpire bene. Poi è ancora il Pistoia Nord a farsi vedere, ma Di Lauri prima e Montagni poi non trovano la stoccata giusta. L'Hitachi non molla la presa e dà vita a un secondo tempo altrettanto intenso, provando il tutto per tutto per pareggiare. Il Pistoia Nord è tuttavia bravo dalla sua a mantenere la guardia alta soffrendo il giusto e rischiando di raddoppiare in talune circostanze. Tutto clamoroso al 75': clamorosa la rovesciata di Di Lauri e clamorosa la parata di Biagini a mandare il pallone sulla traversa. Clamoroso poi anche il palo colpito da Bartolini all'80', così come nei minuti di recupero è clamoroso Giovannelli tra i pali a proteggere i tre punti togliendo dalla porta una zuccata di El Hafydy ben indirizzata sul primo palo (oltre a un'altra parata, questa volta più semplice, su Romoli). Alla fine della fiera, tutti vogliono fare la festa al Pistoia Nord ma è il Pistoia Nord a far sempre festa. E un in bocca al lupo a Coppola, uscito per un infortunio al ginocchi a metà primo tempo: a lui i migliori auguri di una pronta guarigione.
A questo punto della stagione, chiamarle rivelazioni sarebbe riduttivo e improprio. Tempio Chiazzano e Montalbano Cecina sono ormai due realtà di livello, consolidate più che bene nel campionato Juniores di Pistoia. E il contenzioso andato in scena sabato 1 marzo ne è la prova definitiva. Non se le mandano a dire e non si risparmiano i due schieramenti, che in una corsa lunga 90 minuti provano a sorpassarsi di continuo. A primeggiare è tuttavia solo una compagine, quella di Saverio Romiti, autrice di una prova talmente positiva in fase propositiva da far passare in secondo piano alcune lacune in fase difensiva. Il 3-1 plasmato dal Tempio inizia a prender forma intorno al 10' grazie al gol di Puccinelli che indirizza la sfida. Il Montalbano però non ci sta e a ridosso della mezzora pareggia i conti con Tafa, salvo poi venire nuovamente superato a un passo dal duplice fischio dal timbro da fuori area di Duma. Chiuso il primo tempo in svantaggio e con qualche rammarico fermo in gola -vedasi la traversa colpita da Cicardo sul punteggio di 1-1 e un tiro di Papa parato dal portiere-, il Montalbano nella ripresa prova a mettere sul piatto tutte le proprie risorse per agguantare gli avversari. Un tiro di Pierozzi che si stampa sul palo e un altro tiro dello stesso Pierozzi ben neutralizzato dall'estremo locale le chance più nitide non concretizzate dagli ospiti. A suggellare la vittoria del Tempio ci pensa invece Berti, che su rigore -forse generoso- non sbaglia mandando in archivio la contesa sul punteggio di 3-1. Severo, sì, ma alla fine giusto.
Senza troppi dubbi, il risultato più sorprendente di giornata. Il Pescia inciampa al Frascari di Pistoia e perde terreno nei confronti della capolista Pistoia Nord, fermato dall'Olimpia Pistoiese sul punteggio di 1-1. Un risultato giusto, che ben inquadra il momento difficile dei pesciatini. Tra infortuni, malattie e allenamenti fatti a ranghi ridotti (solo 8 ragazzi in settimana a disposizione di mister Michelotti), la seconda forza del campionato Juniores si trova ridimensionata in modo importante. Certo non è ancora detta l'ultima parola, ma la situazione non può non essere complicata. Eppure sembrava un'altra giornata in ufficio per il Pescia, partito fortissimo con il gol del 1-0, su angolo, di Mennucci. Una vana illusione però; l'Olimpia Pistoiese riesce a colmare le lacune tecniche con un atteggiamento spavaldo e gagliardo, pareggiando pochi minuti dopo con Mazzanti, bravo a sfruttare un'indecisione della retroguardia. Da lì, gli ospiti escono lentamente dalla gara e i locali prendono il sopravvento, creando diverse chance interessanti. Serve un super Lavorini tra i pali a tenere a galli i suoi nei momenti più difficili: tante le parate dell'estremo valdinievolino, diverse delle quali davvero salvifiche. Chiuso il primo tempo in parità, nella ripresa il Pescia prova ad alzare i giri del proprio motore e qualcosina in più riesce a farlo, ma niente di trascendentale. Le trame create si risolvono sovente in un nulla di fatto e il gioco, con lo scorrere del cronometro, si fa sempre più spezzettato causa crescente nervosismo. Al triplice fischio è dunque 1-1 tra Olimpia Pistoiese e Pescia, e il bicchiere non può che essere mezzo vuoto per i ragazzi di Michelotti.