Grifoni-Chiesina, derby della Valdinievole dove la rivalità sportiva dà il giusto sale alla partita. Parte forte la squadra di casa, dando ritmo al gioco e sorprendendo un Chiesina frastornato dalla velocità degli attaccanti. Passano venti minuti prima che gli ospiti trovino le posizioni in campo e le contromisure. Al 18' è Manzi a mangiarsi la più facile delle occasioni sparando alto a porta vuota. Ma cinque minuti più tardi Luciano porta in vantaggio il Chiesina deviando in rete un traversone alla destra del portiere. La squadra locale impone il proprio gioco e gli ospiti basano le loro azioni con delle ripartenze. Prima del riposo è Cecchini a negare il gol ai Grifoni sfoderando due ottimi interventi. La seconda parte vede i ragazzi di Bernabei gettarsi all'attacco per rimediare lo svantaggio, riuscendovici con Ruffino al 58'. Qui comincia il bello della gara: le due squadre non si accontentano del pari e danno vita a continui ribaltamenti di fronte cercando il vantaggio. Al 65' raddoppia il Chiesina con Manzi. La gara si fa sempre più vivace e al 73' Carmignani porta il risultato sul 1-3 per gli ospiti. Il finale è un assedio dei Grifoni all'area del Chiesina, con gli ospiti costretti alle barricate. Al minuto 82 Maccioni, da poco entrato, sigla il 2-3 che permane fino al triplice fischio. Da segnalare l'ottima prova di Papini nella difesa del Chiesina e, in generale, e una partita piacevole e corretta.
Il paradosso dello Sporting Casini: nella sua prova peggiore dell'ultimo periodo, trova quei 3 punti che avrebbe invece meritato in ben altre occasioni. Sporca e bruttina la partita contro il Montale, che dalla sua non nasconde tutta la fatica di una stagione lunga e difficilissima sfornando una prova ben al di sotto delle proprie possibilità. All'interno di un primo tempo oggettivamente plumbeo e farcito di errori sovente banali, è solo al 44' che si registra la prima chance. Clamorosa tra l'altro: a due metri dalla porta, Bechini impatta di ginocchio la sfera spedendola incredibilmente in braccio al portiere. Nella ripresa lo spettacolo si vivacizza già al 2', quando un mischione su corner dona a Colangelo la possibilità di portare avanti i suoi; possibilità colta subito al volo dal numero 2 quarratino, che da zero metri tocca il pallone siglando lo 0-1. Al 58' ecco invece la prima azione sensata della partita che porta al tiro Blotto, bravo ad armare il destro affilato ma sfortunato nel mancare il bersaglio grande di poco. Cinque minuti dopo ecco lo 0-2, favorito da un pasticcio di Santini. Il portiere rinvia male favorendo involontariamente Zingarofalo, il quale arpiona la palla, entra in area e gonfia il sacco. L'ultimo sussulto del match arriva a cinque dal termine, quando il Montale accorcia su rigore con Rocca regalando un finale un pelo più concitato. Giusto un pelo, però, perché alla fine Carrai non viene mai impegnato, neanche nei minuti di recupero. E anzi, Pecorini a tu per tu col portiere cestina il pallone della sicurezza sparandolo alto. Al triplice fischio vince così lo Sporting Casini, più di sostanza che di estetica.
La più facile delle partite -sulla carta, poi confermato anche sul campo- porta in dote al Casalguidi un secondo posto scintillante grazie alla sconfitta del Pescia nel derby contro il Borgo a Buggiano. A pochi chilometri di distanza, infatti, i canarini espugnano Ponte Buggianese regolando con un severo 0-8 un Vione in costante apnea. Il grosso della cronaca si concentra nel secondo tempo dopo una prima parte di gara terminata con uno scarno 0-1 a firma Iannì (molteplici però le occasioni sbagliate dagli ospiti negli ultimi metri). Al rientro in campo dagli spogliatoi non c'è proprio storia invece. Al 53' Bolognini su assist di Vivarelli raddoppia, mentre un minuto dopo Iannì in tap-in fa 0-3. Poi è il turno di Gori, protagonista di una punizione rasoterra ben calibrata, e di Muraca, che su traversone da fermo di Rossi trova il guizzo vincente in area. Lo stesso Muraca timbra poi la personalissima doppietta centoventi secondi dopo al termine di un'ottima ripartenza e sul finire anche Querci (su cross di Gori) e Colligiani (in tap-in in mischia) si iscrivono al festival del gol. 0-8 e secondo posto in cascina: il Casalguidi sta rispettando premesse e promesse.
Definirlo nero sarebbe quasi riduttivo, ma senza dubbio il periodo no del Ramini è a dir poco frustrante. Tra una lunga serie di infortunati e un ruolo, quello del portiere, vacante da ormai troppo tempo, la squadra di mister Giannotta è finita in un vortice di risultati negativi che stanno inficiando progressi e morale. E lo 0-4 incassato dall'Olimpia Pistoiese è l'ennesima riprova. I padroni di casa partono bene, molto bene, ma nel secondo tempo staccano la spina crollando al primo errore. Se solo la palla fosse entrata in una delle numerose chance create all'interno del primo tempo, forse la partita si sarebbe articolata in modo diverso. Ma nonostante la supremazia territoriale, il cinismo sotto porta manca. Prima Frosini spara debolmente da ottima posizione, poi una dopo l'altra arrivano buone opportunità ancora a Frosini, a Edomwonyi e a Ducci (che coglie la parte alta della traversa con un tiro deviato). Al 38' però, da fallo laterale, la difesa locale si fa sorprende e infilare da un diagonale innocuo di Mazzanti. Il contraccolpo si fa sentire subito e Bejuci M., due minuti dopo, non deve far altro che toccare oltre la linea un pallone passato inspiegabilmente sotto al piede del portiere (adattato naturalmente vista l'emergenza). Al 42' e al 45' gli altri due sigilli che certificano il blackout del Ramini, mentre sugli scudi sale Bejuci M. grazie alla sua tripletta. Ipotecato anzitempo il risultato, la ripresa è solo una lenta camminata verso il triplice fischio tra zero emozioni e tanta voglia di chiudere il prima possibile una stagione travagliata. Calciatorepiù: Bejuci M. (Olimpia Pistoiese).
Merita l'Aglianese, orfana di due difensori centrali e di un centrocampista titolari, ma non demerita l'Hitachi, orfana invece di mister Pipia. Il 3-1 finale è tutto sommato giusto nonostante un primo tempo giocato ad armi pari, giacché sulla lunga distanza i padroni di casa sono riusciti a venire fuori con più convinzione. Convinzione che i ragazzi di Caramelli hanno messo nelle prime battute, quando Nesti flirta col vantaggio sparando però la sfera su Ciribì con tutto lo specchio di porta libero. Convinzione che l'Hitachi ha tuttavia trovato subito dopo, alzando il baricentro e schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Clamoroso il palo colpito dagli ospiti intorno al 20', che per contrappasso fa da sveglia ai neroverdi. Il rintocco del legno desta dal torpore l'Aglianese che ritorna in avanti con più convinzione, stappando dopo la mezzora la gara grazie a un meraviglioso tiro a giro di Nesti che termina proprio sotto l'incrocio. Un altro paio di occasioni sporche dei locali non incidono nel tabellino ma incide invece la compagine di Del Moro, che trova il pareggio meritato. Nel secondo tempo l'Hitachi non riesce però a tenere alto il ritmo e l'Aglianese raddoppia con Salvini sugli sviluppi di una palla inattiva. Capolavoro del numero 9, che di destro trova il palo lontano da posizione proibitiva. Poco dopo, ecco anche il 3-1 sempre a firma Salvini, scattato sul filo del fuorigioco e lucido davanti al portiere nel gonfiare il sacco con un delicato pallonetto. Una traversa di Capecchi (con conseguente tap-in mancato da Mandi e Mollo) sancisce la fine delle ostilità facendo pendere l'ago della bilancia in favore dell'Aglianese. Calciatorepiù: Salvini (AM Aglianese).
Forse era l'ultimo treno per rimanere agganciati alla speranza di un sogno non ancora tramontato, ma l'8 di marzo potrebbe invece sancire davvero il capolinea per la corsa al titolo del Pescia. L'ultima -presumibilmente- fermata si chiama Borgo a Buggiano, e la sconfitta per 1-3 nel derby valdinievolino racchiude in sé tutte le difficoltà incontrate nell'ultimo periodo. Infortuni e squalifiche hanno ostacolato il cammino di entrambe le compagini, pregiudicandone le candidature verso il titolo. In netto calo fisico, il Pescia crolla nel secondo tempo dopo il doppio giallo comminato a Menegazzo dando la possibilità ai borghigiani di attaccare, di vincere e di fare il pieno di fiducia per un finale di stagione da disputare nel modo più dignitoso possibile. Di fatto succede tutto nel secondo tempo, dopo un primo spezzone di gara a dir poco ermetico, condito da qualche sparuto cross ma da zero occasioni vere. Pronti, via e il Pescia rientra meglio in campo dagli spogliatoi sorprendendo gli avversari con Salvestrini, bravo a raccogliere un lancio lungo e a superare Pellegrino in uscita per depositare in fondo al sacco il pallone del vantaggio. Lo schiaffo si fa sentire ma i ragazzi di mister d'Isanto sono bravi a tramutare lo smacco in carburante buono per la rimonta, e il pareggio arriva così espresso pochi minuti più tardi. Dervishi pennella sul secondo palo una punizione precisa per Pellegrini, che d'esterno di controbalzo buca l'angolino per l'1-1. L'espulsione -contestatissima- di Menegazzo funge poi da sliding door. Il Borgo a Buggiano sfrutta benissimo la superiorità numerica, spingendo con oculatezza e senza fretta. Il bastione pesciatino rimane poco in piedi, fin quando il neo entrato Melaragni trasforma in rete un cross preciso di Di Venezia. Senza più nulla da perdere i locali si gettano in avanti alla ricerca del disperato pareggio ma su contropiede, allo scadere, vengono puniti dal 1-3 definitivo. Bravo ancora Melaragni, entrato benissimo in campo, a sfruttare al meglio un suggerimento di Diolaiuti dribblando il portiere e recapitando in fondo al sacco il pallone che vale il derby. Due nobili del campionato Juniores a confronto per l'ultima volta nella stagione 2024-2025; e, a meno di cataclismi, questa diatriba si rivedrà -purtroppo per ambo le squadre- anche il prossimo anno. Calciatoripiù: De Angelis A., Salvestrini (Pescia); Pellegrini, Melaragni (Borgo a Buggiano).
Forse come mai prima d'oggi, il Pistoia Nord è davvero a un passo dal titolo di campione provinciale. Presto per dirlo perché la matematica ancora non dà certezze, ma la sconfitta del Pescia consegna in mano ai ragazzi di Massimiliano Micheli la chiave per il regionale. E ora sta solo ai giallorossi aprire il portone ed entrare in un'altra dimensione. Ai primi di marzo il 2-0 contro il Montalbano è tappa fondamentale da annotare. Di Lauri trascina i suoi dopo un primo tempo molto bloccato, ben interpretato anche dalla truppa di Zappia, e il gol su rigore allo scadere certifica i tanto agognati 3 punti. Riavvolgendo il nastro degli eventi, i primi quarantacinque minuti scorrono piuttosto lenti e macchiati solo da sporadiche occasioni. Sponda locale è l'estroso numero 11 a procacciarsi due buone chance, anche se la più ghiotta capita sui piedi di Vannucchi (sprecone davanti al portiere); sponda ospite, invece, due tiri di Papa e uno di Conforti a incrociare non inquadrano il bersaglio grande. Nella ripresa il Pistoia Nord rientra in campo più convinto, più determinato, e la differenza di valori emerge con nitidezza. Un'azione prolungata sfocia nello sfortunato autogol che segna l'1-0 (propiziato da Vannucchi) e l'inizio della fine per il Montalbano, che lentamente cede il passo agli avversari. Di Lauri poi si procaccia e trasforma il penalty della sicurezza, mandando in archivio anzitempo la sfida. Un tiro di Toma, uno di Eddahbi e un altro di Di Lauri non intaccano il tabellino e alla fine della fiera è 2-0 Pistoia Nord. Il Montalbano esce comunque a testa alta mentre la capolista, ora, sarà chiamata a prepararsi al meglio per il grande impegno contro il Casalguidi secondo della classe. Calciatorepiù: Di Lauri (Pistoia Nord).
Si è meritato sul campo il rispetto e il timore di tutti il Tempio Chiazzano, protagonista di una crescita importante negli ultimi mesi come certificato dal piazzamento in classifica e dalle ottime prove sfornate anche contro avversari di spessore. E con grande umiltà e grande rispetto è scesa in campo l'Olimpia, protagonista di una gara ai limiti della perfezione visto il 3-1 rotondo e meritato rifilato ai rivali. Subito mettono le cose in chiaro i locali, che partono forte sbloccando il punteggio al 10' grazie a un preciso piazzato di Esposito su imbucata di Decoro. Poi, come un lampo al ciel sereno, il pareggio. Campagni rinvia male e la sfera viene arpionata da Berti, il quale non ci pensa su due volte e tira fuori dal cilindro il gol della domenica con una parabola da centrocampo che si spegne sotto la traversa. Applausi. L'Olimpia però non molla e in mischia trova il raddoppio a un passo dal duplice fischio: bravo Palaj a piazzare la zampata vincente che indirizza il match. Vallecchi prima e Conversano poi provano a indirizzare nell'immediatezza il secondo tempo ma senza successo. Questione di minuti però, perché al 65' Lakhdar chiude la pratica con una gran conclusione in diagonale che si spegne all'incrocio dei pali. L'ultima mezzora scarsa scorre via poco ritmata e poco emozionante, segnata da un risultato già acquisito.