Nel segno di Bardini, il Ramini centra la quarta vittoria stagionale staccando ancora di più in classifica il fanalino di coda Vione, invischiato quest'ultimo in una stagione orribile da 0 punti in 27 giornate. Numeri da brividi confermati anche dalla prestazione in campo dei ragazzi pontigiani, ormai scarichi di motivazioni ma comunque lodevoli per impegno e dedizione. Solo che non c'è storia contro il Ramini, rimaneggiato come al solito (Frosini, ex difensore ormai prestato al ruolo di portiere cause necessità stringenti, mai impegnato nel primo tempo) ma orgoglioso più del solito. Una prima frazione di gioco a senso unico si chiude con la doppietta di Bardini, bravo a segnare prima su rigore (arrivato dopo una dinamica strana) e poi su azione. Nella ripresa la gara si innervosisce e un giocatore ospite viene espulso dal fischietto pistoiese. Nonostante i quattro 2009 in campo il Ramini sfrutta bene la superiorità numerica e crea più volte i presupposti del tris prima con Oblika, poi con Edomwonyi e poi con Lekaj. Ma il 3-0 rimane solo nelle intenzioni più belle e non arriva. Poco male, però: al triplice fischio il Vione colleziona solo un tiro (ben parato dal portiere) e una mischia da cui il pallone schizza sul fondo. Troppo poco per impedire alla truppa di mister Giannotta di esultare in capo a una stagione molto complicata ma ancora aperta a miglioramenti finali. Calciatoripiù: Ezeewku, Bardini (Ramini).
C'è chi ha iniziato in sordina ma sta finendo da grande, e c'è chi ha iniziato da grande e sta invece finendo in sordina (anche se grande lo è ancora). Sono questi i binari uguali ma contrapposti sui quali hanno viaggiato e stanno viaggiando Casalguidi e Pescia, due delle compagini più forti del campionato Juniores messe a confronto nella terzultima di campionato. E se il Pescia, ormai, pare aver ammainato le vele, il Casalguidi non ha ancora finito di lottare. Perché il pareggio del Pistoia Nord in casa dell'Olimpia invoca alla speranza, seppur tanto flebile da essere irrisoria. Ma la matematica ancora non ha emesso il proprio verdetto. Sul campo, quindi, il Casalguidi dà tutto e si mette in tasca tre punti d'oro seppur sudatissimi. Il primo tempo è ermetico: pochissime le occasioni create, zero quelle realmente pericolose. Qualche situazione in più per il Pescia, meglio nel gioco e nell'atteggiamento rispetto agli avversari, e un paio di chance per gli ospiti con Gori e Muraca. Tra un nulla di fatto e l'altro è un episodio a sbloccare il match a un passo dal duplice fischio. È il 46' quando Lavorini si fa trovare impreparato su un cross di Gori lasciando sfilare il pallone verso Muraca, che ringrazia e segna senza problemi il raggelante 0-1. La doccia fredda inibisce del tutto i pesciatini che rimangono con la testa negli spogliatoi, incassando a inizio ripresa il raddoppio. Un altro pasticcio dell'estremo difensore (rinvio sulla schiena di un compagno) favorisce ancora una volta Muraca, che per pura casualità si ritrova pallone tra i piedi e porta spalancata davanti. L'attaccante ringrazia, calcia ed esulta per il più facile dei gol. I ragazzi di mister Michelotti provano comunque a dare battaglia fino alla fine e all'83' trovano la rete che edulcora la sconfitta. Ci pensa Dani, con un tiro da fuori sotto la traversa, a fissare il punteggio sul definitivo 1-2. E un minimo di speranza continua a esserci. Calciatorepiù: Muraca (Casalguidi).
Per larghi tratti della stagione è mancata, ma contro la Grifoni rieccola. Per larghi tratti della stagione è mancata, e contro l'Hitachi il trend non cambia, continuando a mancare. Stessa protagonista ai due poli opposti: la Fortuna. La Dea bendata per antonomasia sorride alla compagine di mister Pipia nel primo sabato d'aprile, vittoriosa per 2-3 al termine di un contenzioso tirato, a sprazzi incredibile, ma ben disputato da ambo le compagini nonostante i diversi errori da una parte e dall'altra. La buona stella dei giovani di mister Bernabei pare ormai essersi eclissata dopo una porzione centrale di stagione fulgida, ma la stanchezza (e appunto la sfortuna) pare aver segnato il percorso. Parte bene ma si spegne la compagine locale, che nei primi minuti di gioco colleziona due chance prima con Romani e poi Carotenuto. Tutto vano però, poiché al 22' l'Hitachi colpisce a freddo; da una rimessa laterale con conseguente spizzata, il pallone schizza dalle parti di Casseri che da dentro l'area non sbaglia per il repentino 1-0. La Grifoni non molla, vero, e comanda il gioco, altrettanto vero; ma davanti non punge, non è cattiva abbastanza per incidere. Incisività che invece non difetta agli ospiti. Al 45' un mezzo fallo in area induce il direttore di gara a fischiare un mezzo rigore: dal dischetto Carrara non sbaglia e inchioda il punteggio sullo 0-2. Pronti, via e al 58' Casseri, su corner di Capobianco, pare mettere l'ipoteca definitiva sul match siglando il tris della sicurezza. O forse no. La batosta smuove in modo consistente gli animi dei padroni di casa, che al 61' accorciano le distanza grazie a una zampata di Romani in area su uno spiovente laterale. La Grifoni si rianima, l'Hitachi accusa il colpo e al 70' ecco il 2-3 che riapre davvero i giochi. Dopo una moltitudine di chance sbagliate, un fortunoso rimpallo davanti alla porta di Biagini fa gridare all'autogol. Poi è bagarre. La truppa di Bernabei si riversa in avanti e spreca ancora, mentre gli ospiti allo scadere colpiscono un incrocio dei pali con Carrara che non intacca comunque il tabellino. E l'esito arride proprio agli arancioneri, sicuramente i più cinici in zona offensiva. Calciatoripiù: Romani (Grifoni S.A.); Casseri, Carrara (PCA Hitachi).
Terzultima giornata del campionato Juniores, al Bramalegno si è giocato Chiesina Uzzanese-Sporting Casini. La partita è stata intensa e combattuta per tre quarti abbondanti. Al gol del vantaggio dei padroni di casa al 14' siglato da Manzi, poi si sono succeduti continui capovolgimenti di gioco. Al 44', su punizione da posizione defilata, il Casini trova il pareggio con Scatizzi in virtù di un bel tiro diretto. Si va al riposo sul punteggio di 1-1. Il secondo tempo vede un Chiesina prendere campo e redini del gioco, creando ghiotte occasioni per passare in vantaggio. Al 67' è il neo entrato Gijni che, lanciato a rete, incrocia sul secondo palo portando in vantaggio gli amaranto. La pressione aumenta e al 77' Manzi, in mezza rovesciata su cross di Gijni, strega il bravo Pratesi siglando il 3-1 che sancisce la meritata ma comunque complicata vittoria della truppa di mister Banditori. Calciatorepiù: Manzi (Chiesina Uzzanese).
Era tanto che non si vedeva un Montalbano Cecina così e andare in chiusura di stagione con in saccoccia una prestazione del genere fa ben sperare, sia per il -poco- presente rimasto che, soprattutto, per il futuro. Di cuore, di gruppo e di carattere gli ospiti si impongono sulla più quotata Aglianese con un corsaro 1-2 per nulla inficiato dal rosso -ingiusto- rimediato da Niccolai nel primo tempo. La truppa di Massimiliano Zappia è riuscita a plasmare una partita ai limiti della perfezione, imbrigliando la forte compagine neroverde su di un campo davvero bello e ispiratore di belle trame. Belle trame che riescono infatti più agli ospiti che ai padroni di casa, apparsi stanchi quest'ultimi soprattutto sotto il profilo mentale; poca collaborazione, poca organizzazione e troppo individualismo per i ragazzi di mister Caramelli, forse sazi dopo il 3-0 rifilato nel recupero infrasettimanale al forte Borgo a Buggiano. Quella col Montalbano è però partita a sé, e la voglia di vincere ha sicuramente favorito la rinascita di un gruppo, quello ospite appunto, apparso opaco nell'ultimo periodo dopo una porzione centrale di stagione giocata in pompa magna. Ma i fasti del recente passato sembrano esser tornati in auge. Un primo tempo vibrante viene caratterizzato da tre episodi chiave: due rigori e un'espulsione. Il primo acuto dagli undici metri è di Dini (per fallo su Pirozzi), il secondo è di Tissi e il terzo è il succitato episodio dubbio che ha visto uscire penalizzato con un doppio giallo severissimo Niccolai. Prima, dopo e nel mezzo diverse le chance da una parte e dall'altra, coi locali sfortunati nel colpire anche due pali. L'uomo in meno porta a una ripresa più accorta per il Montalbano, abile a difendere con ordine più basso e a ripartire in contropiede di tanto in tanto per tenere in apprensione la retroguardia avversaria. E proprio su una ripartenza, a quindici dal termine arriva il gol partita. Azione, tra l'altro, bellissima: Panati recupera e imbuca per Pierozzi, il quale si appoggia a Papa che a sua volta scarica sul secondo palo per Lupi. Intelligente il neo entrato che restituisce palla al centro per Papa invece di tirare; il colpo a botta sicura dell'esterno numero 7 viene ribattuto dal portiere ma sul tap-in Pierozzi è un falco e scaraventa in fondo al sacco il pallone della vittoria. L'ultimo quarto d'ora è sofferenza per il Montalbano, che mette il coltello tra i denti e difende con coraggio e vigore il risicato margine di vantaggio. L'Aglianese dal canto suo fa poco e le forze dispiegate non bastano per togliere il -meritato- successo agli avversari: al triplice fischio esulta la ritrovata truppa di mister Zappia. Calciatorepiù: Pierozzi (Montalbano Cecina).
Cocente la sconfitta nel recupero contro l'Aglianese, un 3-0 che ha fatto male. Da circostanziare perché arrivata in un momento di difficoltà, con la squadra ampiamente rimaneggiata. Ma comunque arrivata. E di orgoglio, di grinta e di rivalsa il Borgo riesce a cancellare subito la delusione sfornando una prova concreta al cospetto di un'Olimpia Pistoiese comunque spigolosa e volitiva, al netto dell'importante divario tecnico. La sveglia per i ragazzi di mister D'Isanto ha suonato relativamente tardi dopo una mezzora compassata e costellata da un gol incassato, da un rosso rimediato (doppio giallo a Corsini) e da un gioco ben condotto dai padroni di casa, più energici e gagliardi. Ma proprio l'inferiorità numerica ha fatto da chiave di volte dell'incontro, chiamando il Borgo a ritrovare quello spirito di coesione che da sempre alberga nei cuori azzurri. Tutti uniti verso un unico obiettivo, e via alla rimonta. Chiuso il primo tempo sul punteggio di 1-1 (pareggio di Diolaiuti) e dopo aver fatto tremare gli spogliatoi, mister D'Isanto rimanda in campo una squadra dall'atteggiamento totalmente stravolto. Naturalmente in positivo. E per l'Olimpia Pistoiese non c'è più partita. Subito Diolaiuti incorna in rete una punizione laterale di Necciai, poi lo stesso Necciai dal dischetto sigla il gol del doppio sorpasso. Sempre dal dischetto, una manciata di minuti più tardi Antonelli cala il poker prima del sussulto d'orgoglio locale, valevole per il momentaneo 2-4. In chiusura ancora Antonelli, su assist di Di Lorenzo, completa la remuntada mettendo la parola fine a un match più ostico del previsto. E poi più che mai serve terminare nel miglior modo possibile una stagione che poteva essere egregia ma che, per il Borgo, purtroppo non lo è stata fino in fondo. Calciatoripiù: Antonelli, Diolaiuti (Borgo a Buggiano).
Chi si aspettava che l'Olimpia avrebbe steso il tappeto rosso per il pasillo de onor di mister Micheli e ciurma, beh si è completamente sbagliato. Gioia strozzata in gola e festa rimandata per il Pistoia Nord, che al Bennati di Quarrata non va oltre l'1-1 contro l'orgogliosa truppa di Duccio Sermi. A meno di cataclismi incredibili il titolo è per trequarti (anche di più) in tasca dei giallorossi, che a due giornate dal termine conducono con un +6 sul Casalguidi. Quindi i festeggiamenti sono vicini, ma non ancora immediati. Plasmano davvero una bella partita i padroni di casa, che con coraggio provano a condurre i giochi al cospetto di una capolista guardinga e forse fin troppo tremolante dall'emozione, soprattutto nel secondo tempo. Fatto sta che il primo gol è di marca ospite e arriva dopo un paio di tentativi andati a vuoto di Di Lauri e di Menchi. Al 20' Palaj sbaglia, Di Lauri ne approfitta tagliando la retroguardia a fette prima di scaricare a rimorchio per Manchi, che da dentro l'area non fallisce il tap-in dello 0-1. Tutto in discesa per il Pistoia Nord? Neanche per sogno. L'Olimpia si spoglia presto del ruolo di vittima sacrificale e tira fuori dal cilindro una ripresa condita da orgoglio e qualità. Più impegnata a difendere il risicato bottino che a incrementarlo, la compagine di mister Micheli finisce per farsi scippare il tesoro dai locali affossando Innocenti in area di rigore (contestatissimo). Penalty, battuta dello stesso Innocenti e gol. Scippo completato. Scosso nell'orgoglio, il Pistoia Nord prova ad alzare i giri del motore nel finale ma Iannì e Conversano tengono sul chi va là gli avversari, facendoli presto optare per una tattica più conservativa che propositiva. Ognuno ha provato a perorare la propria causa e l'1-1 finale pare essere il risultato più giusto; un esito che, a conti fatti, fa sorridere soltanto l'Olimpia. Ma il regionale per il Pistoia Nord è vicino, dannatamente vicino. E chissà che la prossima partita non sia quella buona per alzare l'asticella.
La stanchezza di fine stagione si è fatta sentire nel primo, caldissimo sabato di aprile, e così Montale Antares e Tempio Chiazzano non sono riuscite ad andare oltre lo 0-0 nella più classica delle partite da 0-0. 0 come le energie rimaste nel serbatoio, 0 come i tiri in porta dei padroni di casa e 0 come i tiri in porta degli ospiti. Qualche sparuta occasione sì, soprattutto sponda Chiazzano, ma niente di trascendentale. Come la punizione calciata dai venticinque metri angolata ma non potente fatta preda da un attento Bizzarro. Poi poco altro. La truppa di Saverio Romiti mette in campo più costrutto, più idee, ma senza l'infrastruttura della concretezza a reggere il tutto. Quella di Emilio Guarducci, invece, si difende con ordine e attenzione strappando alla fine della fiera un punto che non significherà chissà cosa per la classifica (che rimane comunque deficitaria visto il terzultimo posto) ma che ha sicuramente un sapore più dolce rispetto al punto incamerato dal Chiazzano. Ora testa alle ultime due partite per provare a chiudere la stagione al meglio; servirà raschiare il fondo del barile, ma l'ultimo sforzo è dovuto.