Finisce 6-2 per l'Olimpia Pistoiese, ma già sul 2-0 il verdetto era già scritto. Al 38' del primo tempo il Ramini si ritrova infatti sotto di due reti e di due uomini: prima Oblika per doppio giallo e poi Michelozzi per un presunto fallo di reazione sentenziano anzitempo la sconfitta della squadra. Gli ospiti si affossano così da soli ma il merito dei locali è indiscusso, bravissimi fin da subito nell'aggredire con costanza e ferocia gli avversari vincendo praticamente ogni contrasto. La truppa di Paesano domina nel primo tempo e nel secondo gestisce bene le quattro lunghezze di distanza nonostante un Ramini più sbarazzino. Senza remore e mossi solo dalla voglia di dare il massimo nonostante le difficoltà, i ragazzi di mister Giannotta riescono a produrre un calcio molto positivo regalandosi anche la parvenza di un miracolo. Prima Quochi con un bel tiro da fuori e poi Franceschini su rigore dimezzano lo svantaggio, ma una volta scattato il campanello d'allarme l'Olimpia Pistoiese ritorna in controllo. Con altri due goal, i padroni di casa si impongono con un poderoso 6-2 e conquistano una vittoria squisita e meritata sotto tutti i punti di vista.
Quando uno dei derby più storici e iconici della Valdinievole coincide con uno dei big match di campionato, allora i fuochi d'artificio sono assicurati. E i ragazzi U19 di Borgo a Buggiano e Pescia non hanno fatto altro che confermare il tutto, dando vita a una partita spettacolare e pirotecnica. Non tanto dal punto di vista emozionale, perché quando i valori sono equipollenti la giusta cognizione di causa non fa mai sbottonare le maglie, ma soprattutto dal punto di vista dell'intensità. Proprio cosa ci si aspettava alla vigilia dalle due squadre. Forse, però, non ci si aspettava qualcos'altro, non un dettaglio: la vittoria del Borgo a Buggiano. La truppa terribile di mister d'Isanto si regala una vittoria coi fiocchi, meravigliosa; una di quelle vittorie che ripagano di tutti gli sforzi fatti in settimana e di tutta la fiducia data e ricevuta. Anche perché battere il Pescia, vera e autentica corazzata, non solo non è cosa da tutti, ma finora non era stata cosa da nessuno. Per la prima volta in stagione, infatti, i ragazzi di Michelotti assaporano l'amaro gusto della sconfitta venendo subito raggiunti sul podio proprio dai rivali odierni borghigiani e dal Pistoia Nord. Era aperto a ogni esito possibile il risultato finale e il Borgo è stato abile a portare dalla sua parte il corso degli eventi piazzando le giocate giuste al momento giusto. Come in occasione dei primi venti minuti, quando è la compagine ospite a fare la partita aggredendo con ferocia e collezionando palle goal su palle goal malamente sprecate da Carignani, Salvestrini e Nicola De Angelis; ma nella tempesta, i locali dimostrano tenacia e non cedono, rialzandosi piano piano con una seconda porzione di primo tempo molto più accorta ed equilibrata. Tra intensità, ritmo e un gioco troppo imbevuto di attenzione per regalare occasioni a iosa, il primo round si chiude dunque in parità. La campanella del secondo vede scendere invece sul ring un Borgo a Buggiano a dir poco famelico e spietato. Gli azzurri aggrediscono la gara e colgono di sorpresa il Pescia, sferzato per primo dal solito, devastante Munteanu. Il numero 9 si procura un calcio di rigore e poi lo realizza con freddezza, sbloccando provvidenzialmente il tabellino. Neanche il tempo di riprendersi dal destro che arriva il gancio decisivo. Ancora Munteanu fa tutto benissimo palla al piede lavorando alla grande un pallone spedito poi sulla verticale a Di Venezia, che davanti al portiere non sbaglia centrando il 2-0. Non è il colpo del ko, perché il Pescia con orgoglio prova a scuotersi e a sfruttare la propria stazza fisica nelle tante mischie create in area borghigiana, ma i locali alzano benissimo le barricate dimostrando di saper soffrire e di saper incassare senza vacillare. E così (con una traversa sul finale colpita da Necciai), a metà novembre, la corsa al titolo Juniores è più aperta che mai. Calciatoripiù: Munteanu, Di Venezia, Corsini (Borgo a Buggiano).
Il Casalguidi non fa prigionieri e schianta senza se e senza ma il Vione, regolandolo con un 10-1 di proporzioni giganti. Dall'inizio alla fine, i ragazzi di Marco Iori fanno ciò che vogliono sul terreno di gioco mettendo in difficoltà gli avversari fin dai primissimi minuti. L'1-0 arriva al 6' con un tap-in di Acoraro, mentre per il raddoppio serve aspettare il 23'; sempre in mischia, questa volta è Quargnolo a graffiare. Cinque minuti dopo il solito Quargnolo insacca di testa e al 30' Gori infila il portiere sotto le gambe dopo una prepotente discesa sulla destra. Poi è il turno (di nuovo) di Acoraro con un bel tiro da fuori che non lascia scampo a Natali, mentre sul finale di frazione il Vione prova a uscire dal guscio. Al 44' è bravissimo Cappioli a neutralizzare un calcio di rigore mandando le squadre al riposo sul 5-0. La ripresa si apre tuttavia ricalcando pari pari gli ultimi cinque minuti di primo tempo. Questa volta Cappioli non si ripete e dal dischetto Pesce riesce a passare siglando il goal della bandiera. Dopo aver staccato la spina, il Casalguidi si riaccende tutto insieme dopo il 60'. Prima Muraca, poi Reina e infine Colligiani segnano a raffica, infilando tre reti nel giro di dieci minuti. A completare l'opera finale sono ancora Muraca e Colligiani, per un 10-1 finale senza storia.
Chiesina-Grifoni è stata gara al cardiopalma per tutti e 96 i minuti di gioco disputati. Al 7' passano in vantaggio i Grifoni con Romani, pronto e abile a sfruttare un'indecisione della difesa. La gara si presenta subito aperta a qualsiasi risultato, e al 13' è Gijni a sfruttare una palla golosa in area ospite per centrare il pareggio. La partita prosegue vibrante, ricca d'occasioni. Al 44' il Chiesina passa in vantaggio con Manzi, bravissimo a beffare il portiere da fuori area con un tiro a girare sul secondo palo perfetto. All'intervallo è dunque 2-1. Il rientro in campo per i secondi 45 minuti sorride al Chiesina. Al 54' ecco il tris chiesinese: un corner respinto dalla difesa ospite viene raccolto da Verdinelli, che sulla ribattuta sorprende il portiere con una conclusione dal limite precisa e angolata. Sembra tutto fatto, ma il calcio ha leggi e dinamiche tutte sue. I Grifoni non mollano, crescono e credono nella rimonta. Al 63' è Meoni ha realizzare il 3-2 dando ancora più carica e pericolosità ai suoi che mettono in crisi i padroni di casa. Al 90' l'epilogo del match, con Aboulmachail Idriss che su una respinta corta della difesa segna il gol del meritato 3-3. Una gara dalle mille sfaccettature finisce così con un giusto pareggio.
Il Borgo fa lo sgambetto al Pescia e il Pistoia Nord ringrazia e ne approfitta per unirsi al banchetto delle primatiste. Con un corsaro 0-2 i giallorossi non falliscono l'aggancio alla vetta regolando non senza soffrire un Montalbano Cecina che sta dimostrando tutto il proprio valore con prestazioni importanti e convincenti, dando filo da torcere a chiunque. È l'espulsione al 53' di Menchi la vera sliding door del match, paradossalmente a favore dei giallorossi che nelle difficoltà derivanti dall'inferiorità numerica trovano finalmente quel carattere e quella grinta richiesti da mister Micheli. Prima del succitato episodio, infatti, una bellissima partita si era snodata fra tanto equilibrio e ottimi tatticismi. I padroni di casa entrano subito bene in partita, orfani di timori reverenziali vari, e affrontano di petto la più quotata rivale pareggiandola -e talvolta superandola- sia sotto il profilo del gioco che sotto il profilo dell'agonismo. È bravo infatti sul versante opposto Giovannelli a farsi trovare sempre pronto sulle conclusioni tentate da Pierozzi e compagni, risolutivo nel tenere inviolata la propria porta. Anche per i giallorossi non mancano le chance per portarsi avanti, ma i vari Aiazzi, Mazzotta, Tavanti e Menchi non riescono a impensierire Capalbi. Nella ripresa, come detto, tutto cambia dopo l'ingenua espulsione di Menchi al 53'. Una volta costretto ad affrontare la dura realtà, il Pistoia Nord è abile a rimboccarsi subito le maniche sfornando una controrisposta grintosa e di carattere. Tempo centoventi secondi e Ballati firma il sorpasso con un goal bellissimo, un tiro al volo sugli sviluppi di un corner che trafigge in diagonale l'incolpevole estremo locale. La truppa di Zappia accusa il colpo ma non molla, lottando a viso aperto e collezionando un altro paio di buone chance. Tra un discreto susseguirsi di ribaltamenti di fronte, all'83' ecco il colpo del ko. Sempre su corner, in mischia Mazzotta trova la zampata vincente gonfiando il sacco nonostante le proteste dei locali per un presunto fallo sul portiere. I minuti finali sono sofferenza pura per il Pistoia Nord, che vacilla tra fatica e stanchezza (e un rigore alquanto solare non fischiato dal direttore di gara) ma non crolla, tenendo salda in mano la vittoria. Al triplice fischio c'è da dire una cosa soltanto: gli applausi sono meritati, per tutti. Calciatoripiù: Cicardo, Cecchi (Montalbano Cecina); Ballati, Mazzotta (Pistoia Nord).
Un buon Montale Antares non riesce a proseguire sulla strada tracciata in avvio spegnendosi alla distanza ed eclissandosi al cospetto di uno Sporting Casini più volitivo e voglioso. All'8' gli ospiti scheggiano il palo esterno con Sorini e poco dopo sfiorano il vantaggio con una bella punizione di Harusha, mentre i padroni di casa si fanno apprezzare in avanti solo al 34' con un gran tiro di Cecchi neutralizzato da un ottimo Santini. Queste le uniche emozioni da registrare all'interno di un primo tempo oggettivamente scialbo e interpretato con poco intensità da ambo gli schieramenti. Nella ripresa però la truppa di mister Bargellini torna in campo molto più convinta e i risultati si vedono subito. Dopo un quarto d'ora di buon possesso, al 62' ecco il meritato 1-0. Un'azione ben congegnata e rifinita da un cross di Gjondrekaj R. trova in mezzo all'area il solito, puntuale Bechini, abile ad avventarsi come un falco sul pallone per spingerlo in fondo al sacco con un gesto tecnico bellissimo. Il Montale Antares prova a scuotersi ma non riesce a essere concreto, mentre i locali gestiscono bene la sfera senza scoprire il fianco alle altrui ripartenze. All'83', poi, Ukwuani pone il sigillo della sicurezza. Dal vertice destro dell'area il numero 8 lascia partire un tiro insidioso che supera Santini per il definitivo 2-0. Una conclusione di Bechini sul finale parata dal portiere è l'ultimo blitz di una partita non propriamente emozionante ma riportata comunque a casa da uno Sporting Casini più cinico e determinato. Calciatorepiù: Bechini (Sporting Casini).
Con un goal per tempo l'Olimpia Quarrata regola senza patemi d'animo il Tempio Chiazzano tornando finalmente alla vittoria. È convincente sotto tutti i punti di vista la prestazione dei ragazzi di Duccio Sermi, che al netto delle due marcature (che possono sembrar poche) non rischiano praticamente mai in fase difensiva. Fin dai primi minuti il Chiazzano pare essere in difficoltà al cospetto della proposta di gioco quarratina, e al 15' il timbro dello 0-1 può definirsi meritato. Ottima l'imbucata di Muratore a premiare il taglio di Iannì, freddo poi a sua volta davanti a Mencacci. Il vantaggio dona ulteriore stimoli agli ospiti che non smettono di creare e di esser pericolosi, ma la buona tenuta difensiva dei locali abbinata a una marcata imprecisione sotto porta manda le squadre negli spogliatoi col minimo scarto. Nella ripresa il canovaccio tattico della gara non cambia, con l'Olimpia che continua a premere sul pedale dell'acceleratore trovando il raddoppio della sicurezza intorno al 65'. Su angolo, Lamola di testa svetta su tutti e trafigge il portiere chiudendo di fatto la contesa. Acquisito lo 0-2, la truppa di mister Sermi si dedica poi a una partita di gestione mentre negli ultimi dieci minuti il Tempio Chiazzano prova con orgoglio a riaprire il discorso ma senza successo. Al triplice fischio l'Olimpia Quarrata torna a volare, mentre il Chiazzano fatica ancora a decollare.
Bicchiere mezzo pieno per l'Hitachi e bicchiere mezzo vuoto per l'Aglianese, fermata nella propria corsa ai tre punti da un clamoroso Biagini. C'è infatti la firma dell'estremo locale sul pareggio dei suoi, autore di almeno tre parate decisive. Ai punti avrebbe dunque meritato qualcosa in più la compagine di Caramelli, ma alla fine della fiera il pareggio non è un risultato ingiusto anche perché la partita risulta nella sua totale interezza molto maschia ed estremamente combattuta, spigolosa, con contrasti e falli continui che non fanno spiccare il volo al gioco. In un primo tempo arcigno, meglio l'Hitachi comunque. I padroni di casa sfiorano il vantaggio in tre circostanze: subito Gherardotti in mischia accarezza il goal, poi El Hafydy Y. centra in pieno la traversa con una bella conclusione a incrociare e infine Ricci ci prova con pericolosità ma senza esito. Nella ripresa, invece, molto meglio l'Aglianese. Sale in cattedra Nesti per gli ospiti, raggiunto però dal succitato Biagini. Prima il portiere neutralizza il penalty di Nesti (calciato però oggettivamente malino) e poi si ripete sempre sul numero 9 volando su due piazzati ben indirizzati compiendo due paratone clamorose. Tra tanta intensità, una corposa vigoria e due porte blindate, Hitachi-Aglianese si eclissa così sul punteggio di 0-0. Calciatorepiù: Biagini (PCA Hitachi).