Al Galleni si affrontano Prato Nord e Chiesanuova, in una partita che ai locali serve per risalire la china della classifica, mentre gli ospiti cercano di occupare una posizione migliore. In una giornata ventosa, con un campo leggermente fangoso, i padroni di casa provano ad alzare subito i ritmi ma i propri avanti non sembrano in giornata. Il Chiesanuova dal canto suo, non fa notare la differenza di classifica, provando la conclusione con Rossi, il cui termina di poco lontano dai pali della porta difesa da Seminara. Il Prato Nord per contro, si rende pericoloso con Massenzio e con Calamai, ma Parigi è attento. Alla mezz'ora, dopo una fase senza lampi, un pallone proveniente dalla bandierina, viene rinviato corto dalla difesa ospite, Massenzio dalla lunetta trova l'angolo lontano per l'1-0. Il Chiesanuova reagisce con un tiro velleitario di Occhini che non crea apprensione a Seminara. Proprio sul finale, il signor Mencancini decreta un calcio di rigore per i ragazzi di mister Capasso per un fallo di mano, con Calamai che raddoppia. Il secondo tempo si apre sulla falsariga della frazione precedente con gli ospiti che cercano di fare qualcosa, ma al 10' Massenzio va via a sinistra e con un diagonale fa passare la palla sotto al portiere per il 3-0. Il Prato Nord amministra il vantaggio e cerca anche di manovrare palla a terra. Al 25' Matteini sbaglia una facile occasione, e poi realizza il 4-0 con un delizioso pallonetto che bacia il palo e si insacca. Il Chiesanuova cerca di reagire, con Condè che realizza la rete della bandiera con un gol fotocopia a quello di Massenzio nella prima frazione. Continua la girandola dei cambi con il Prato Nord che realizza altre due reti, una con Giandonati che dal vertice di destra segna con un bellissimo pallonetto nel sette, e in chiusura dopo una trama tra Petruzzi e Allocca per Scarselli che supera anche il portiere infilando nell'angolo lontano. Calciatoripiù . Nel Prato Nord (che forse meriterebbe una classifica migliore) segnaliamo Massenzio che, pur sbagliando diverse occasioni, segna due reti ed è presente nella manovra offensiva dei suoi, e Calamai che, impiegato a tempo pieno, lotta moltissimo e segna dagli undici metri. Nel Chiesanuova Occhini , tecnica e fisico, non si arrende mai, e Condè , autore del gol della bandiera e l'unico che prova a fare qualcosa.
Non è stata certo una passeggiata quella che ha portato il Montemurlo a conquistare il successo interno con la Galcianese. La formazione di mister Santacroce ha tenuto botta per tutto il primo tempo senza lasciare spazio ai padroni di casa, limitando rischi ed iniziative degli avversari. L'avvio della ripresa mischia le carte in tavola e porta subito al vantaggio dei ragazzi di mister Bellantuono con una punizione di Giraldi. Il match rimane sul filo dell'equilibrio fino al 39' quando Pemaj, sfruttando che l'errore del portiere ospite segna il 2-0. Partita chiusa? No, perché il finale riserva ancora emozioni. Al 44' la Galcianese infatti accorcia le distanze con Lami che trasforma un calcio di rigore che porta anche al rosso per Hoxha. Il recupero è rovente, ma il Montemurlo conquista i tre punti che accendono ancora di più il duello con la Virtus.
Il Comeana non molla e dopo aver superato il Montemurlo nello scontro diretto del turno precedente, batte anche lo Jolo per 2-1 in una sfida tutt'altro che semplice. E' stata una bellissima partita che vede iniziare i ragazzi di mister Donnini in modo brillante e molto sciolto. Ma, passato il momento iniziale favorevole agli ospiti, è la Virtus a prendere in mano le redini della contesa pur senza creare particolari pericoli se non su palla inattiva. Al 33' comunque il Comeana passa: angolo respinto corto, Gestri controlla e spedisce alle spalle di Cambi. Lo Jolo fatica a reagire, pur non rischiando se non su un tentativo dalla distanza di Paci abbondantemente fuori. I ragazzi di mister Gravante tiene bene il campo, giostra meglio e arriva al riposo senza problemi. Si rientra in campo e alla prima occasione Bonechi, scattato alle spalle della linea avversaria ma in posizione regolare, realizza il 2-0. A questo punto lo Jolo riesce a reagire e alza il proprio baricentro. Poche però le azioni pericolose degli ospiti che, anzi, prestano il fianco alle insidiose ripartenze della Virtus. Da un'invenzione di Shpati, arriva l'assist per Madeo che anticipa il portiere e si vede assegnare, forse con generosità, un calcio di rigore che Girolamo trasforma riaprendo il match. Lo Jolo ci crede e prova a spingere, sfiorando il clamoroso pari. I ragazzi di mister Donnini sfiorano il gol quando Girolamo, vinto un contrasto con Gestri, prova il tiro anziché centrare per un compagno. Poco dopo Shpati cambia fronte pescando Girolamo che, stavolta anziché calciare, fa un velo per nessuno. In pieno recupero la Virtus potrebbe chiudere i conti, ma spreca un clamoroso quattro contro due. Finisce con la festa della Virtus per i tre punti e qualche recriminazione per lo Jolo per non avere saputo sfruttare il momento finale favorevole.
Parte subito subito bene la Valbisenzio che alla prima azione dopo due minuti di gioco trova un rigore con Bongini che viene realizzato da Immucci. Si continua a giocare nella metà campo della Querce che non riesce a reagire e al 12' Bongini segna il gol del 2-0. Poco dopo, al 18' segna, Martini. La Valbisenzio impone il gioco e sembra non volere abbassare il ritmo e al 25' da calcio d'angolo, trova il quarto gol su autorete di Tartaglia. Ancora una volta è Martini ad andare in rete al 32'. Si va al riposo con la Valbisenzio che mantiene il possesso palla. Nel secondo tempo si riparte subito con la Valbisenzio in rete con Fera al 2'. La partita rimane in controllo della Valbisenzio ma La Querce piano piano inizia ad affacciarsi nella metà campo della Valbisenzio negli ultimi venticinque minuti senza però riuscire ad impegnare Olimpi.
Troppa differenza di valori con il Mezzana che vince con un 8-0 che non lascia spazio a commenti. Dopo una prima frazione chiusa sul triplo vantaggio, dovuto ad un approccio convincente dei ragazzi di mister Cerone, nella ripresa gli ospiti dilagano. Nella ripresa il risultato assume proporzioni larghissime che puniscono anche eccessivamente i ragazzi di di mister Rosati.
Al campo sportivo Monsignor Aiazzi si è assistito ad una bella prestazione dei padroni di casa del Tobbiana, che hanno superato con un rotondo risultato un Viaccia spento ed irriconoscibile. Il primo tempo inizia con il possesso palla dei locali, ma il Viaccia controlla e prova in contropiede a impensierire gli avversari: al secondo minuto tenta la conclusione in area Di Giacomo, Viani ha buoni riflessi e para. Al quinto pallonetto di Laurenzi, che sfiora il palo; al tredicesimo cross dalla destra di Raffaele, con tiro al volo di Baldi, ma la palla centrale è facile preda di Viani. Al 16' è il Tobbiana pericoloso, con punizione dalla lunetta dell'area, battuta da Forti, ma la palla si infrange sulla barriera. Al 25', dopo un periodo di appannamento, ci pensa Toccafondi a imprimere la svolta alla partita: dal limite, entra in area, si disimpegna bene fra due avversari ed effettua un preciso diagonale, la palla supera Calvani e va a colpire la base del secondo palo, per poi entrare in rete. La reazione del Viaccia non arriva, solo al quarantesimo Raffaele effettua un tiro dal limite dell'area, che va fuori e poco dopo lo stesso attaccante ci prova, ma risolve Viani. Il tempo si conclude con una bella azione sulla sinistra di Guerrini, Toccafondi, con tiro finale di Fantacci, alto. Il secondo tempo inizia con un Viaccia più attivo e vigoroso. Al primo minuto triangolazione di Vannucci - Laurenzi, che entra in area, ma il suo tiro viene murato dalla difesa. Ancora azione sulla sinistra di Di Giacomo, fino in area e passaggio a Laurenzi, ma senza esito. Al decimo Scorza e Toccafondi imbastiscono un passaggio per Borgo al centro dell'area, ma il suo tentativo è da dimenticare. Invece è da ricordare e molto bene, al tredicesimo, la bella punizione di Gugliemini, che con un preciso fendente rasoterra, verso il secondo palo, porta al raddoppio il Tobbiana. Il Viaccia non riesce a riprendersi e al ventesimo, dopo un'azione dubbia in area del Tobbiana, Veneruso segna, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Le veementi proteste della panchina del Viaccia, per l'episodio, portano solo all'espulsione del dirigente accompagnatore. Il Viaccia tenta di recuperare con l'apporto dei nuovi entrati, soprattutto di Muca e Falzarano, che spinge efficacemente sulla fascia sinistra. Al 25' il Viaccia capitola di nuovo con un pallonetto da fuori area di Fantacci, Calvani ci prova, ma senza esito. Poi al 30' la doppietta personale di Gugliemini, che entra in area da sinistra, di scatto supera il diretto marcatore e con un diagonale segna il quarto gol per il Tobbiana. Nel finale il Viaccia prova il gol della bandiera, ma non riesce a concludere degnamente. Invece il Tobbiana si rende pericoloso con Forti di testa, su cross di Vela e con tiro di Cacciato, respinto in tuffo da Calvani. Il Tobbiana ritorna alla vittoria meritatamente, con una delle candidate alla vittoria del campionato. Il Tobbiana con il proprio gioco ha imbrigliato il centrocampo avversario e sterilizzato i pericoli dei veloci attaccanti. La precisione nei tiri, in precedenza spesso mancata, sembra recuperata, realizzando quattro gol su cinque tiri nello specchio della porta. Da evidenziare l'impegno e la concentrazione della squadra per tutta la partita. Il Viaccia ha fatto una partita sottotono, un gioco prevedibile, poca convinzione e concentrazione. Forse è stato sottovalutato l'impegno e anche dopo i gol, la reazione è stata limitata e confusa. Dopo questa gara il Viaccia deve ritrovare al più presto la condizione atletica e mentale per un importante fase finale del campionato. L'arbitro il Sig. Targioni, sezione Prato, ha effettuato una buona direzione di gara, ma su alcuni episodi, soprattutto fuorigioco, ha lasciato perplesse entrambe le squadre. Calciatoripiu' . Per il Tobbiana: Gugliemini , miglior realizzatore della squadra, è tornato decisivo, con una doppietta e una continua spinta a tutta la squadra. Per il Viaccia: Laurenzi , tanto impegno, ha cercato di rendersi pericoloso in tutti modi, ma non ha avuto adeguato sostegno dalla squadra.