Un Via Nova versione cannibale travolge i Giovani Rossoneri con un netto 10-1, portandosi a quota 42 punti in classifica. La squadra di Emiliano Rosaspina Panichi approfitta della sorprendente sconfitta del Montecatini in casa contro il Ramini per avvicinarsi al secondo posto, ora distante solo tre lunghezze. C'era da vincere, e la squadra pievarina non se l'è fatto ripetere due volte, dimostrando ancora una volta grande carattere, oltre alle sue ben note, enormi qualità. La partita si mette subito in discesa per i padroni di casa, che passano in vantaggio con Montagna, bravo a finalizzare un contropiede: il suo bel tiro bacia il palo e poi entra in rete. Lo stesso Montagna, davvero scatenato, raddoppia poco dopo finalizzando una bella azione personale, che lo vede dribblare due avversari e calciare dal limite, superando il portiere ospite Baroncelli, un classe 2011 che nonostante le tante reti subite si è distinto per una buonissima prestazione. Il Via Nova continua a spingere e dilaga già nel primo tempo con le reti di D'Urzo, ancora Montagna - bravo a sfruttare una verticalizzazione -, e di Giannini in contropiede. Da segnalare anche un'autorete dei Giovani Rossoneri. Ma non è finita qui, perché nel prosieguo della partita Paponi firma il 7-0 trasformando con grande precisione un calcio di punizione, poi Diolaiuti dal limite trova la rete dell'8-0. Il Via Nova concede qualcosa e incassa il gol dell'8-1 su un'autorete di Bechini, che viene anche espulso per proteste. La squadra di casa, però, non si ferma: Diolaiuti realizza il 9-1 con un gran tiro dal limite che si infila sotto l'incrocio, mentre Domi chiude i conti sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Vittoria netta e meritata per il Via Nova, ma resta da apprezzare la prova dei quarratini, che nonostante il risultato infelice e piuttosto severo hanno tenuto bene il campo almeno nei primi venticinque minuti di gara. Poi, la grande qualità dei pievarini si è rivelata decisiva. Calciatoripiù: Montagna, Diolaiuti (Giovani Via Nova), Baroncelli, Cozzolino (Giovani Rossoneri).
Certo, l'Hitachi giocava contro il Via Nova, fuori classifica, quindi anche vincendo il Montecatini avrebbe rosicchiato alla capolista tre punti che poi avrebbe perso nuovamente nel suo turno contro i pievarini. Vincere, però, avrebbe dato un senso di continuità a un percorso, quello termale, secondo soltanto a quello, appunto, dei primi della classe. Sulle spalle dei ragazzi di Davide Benedetti arriva, però, una sconfitta davvero inaspettata, e cade loro addosso davvero come un macigno. Bravissimo il Ramini, perché ci ha creduto fino alla fine e porta a casa tre punti che servono a poco per la classifica - la squadra di Thomas Angioloni non ha ormai ambizioni particolari da questo punto di vista - ma che sono preziosissimi per il morale e per la crescita di una squadra che aveva bisogno di riprendersi, dopo un periodo non brillantissimo nel quale ha collezionato solo cinque punti nelle ultime sei partite. Prestazione garibaldina per i pistoiesi, bravi a ribaltare l'iniziale svantaggio. Sembrava, infatti, una giornata qualunque per il Montecatini, che passa in vantaggio con il solito Quaranta, che con questa rete sale a quota ventidue (e non sono pochi). A questo punto, però, l'inaspettato: il Ramini alza la testa, si scrolla di dosso quello che forse era un briciolo di timore reverenziale (?) e inizia a giocare. E gioca bene. La squadra di Thomas Angioloni trova il pareggio prima dell'intervallo con Pisica su calcio di punizione, quindi la ripresa è tutta da giocare. Nel secondo tempo le due squadre si danno battaglia a testa alta. Il Montecatini cerca la vittoria, ma il Ramini non si lascia intimorire e nel finale segna il clamoroso gol della vittoria: pallone messo in mezzo da Pisica, che sui calci piazzati è una sentenza, inserimento di Breschi ad anticipare la difesa locale e deviazione vincente in porta. Ma non è ancora finita, perché a pochissimi minuti dalla fine il Montecatini sfiora il pareggio: il forcing finale dei termali porta a un cross messo dentro per Beqiri, che stacca di testa ma colpisce la traversa. Pisica spazza via e dopo pochi istanti il direttore di gara fischia la fine di una gara davvero bella e molto intensa. Calciatoripiù: Pisica (Ramini) è il protagonista di giornata, grazie alla rete del pareggio su punizione e all'assist, anche questo su calcio piazzato, che vale il gol della vittoria di Breschi .
Analizzando la partita per lo spettacolo offerto, non c'è che da fare solo un grande applauso a Pistoia Nord e Grifoni, due squadre che fin dalle prime battute non se le sono mandate a dire dando vita a 70 minuti ricchi di emozioni e di gol. Ma analizzando la partita sul piano generale, è impossibile non porre l'accento sui tanti, troppi errori del signor Giuntoli di Pistoia, non certo un ragazzino alle prime armi. A pagarne dazio alla fine della fiera è la truppa di mister Paci, che esce sconfitta per 3-2 vedendosi per di più costretta a masticare amaro per alcune scelte arbitrali condizionanti e a dir poco rivedibili, per usare un eufemismo. Tratteggiato a grosse linee il lato negativo, ora il bello del calcio: la partita in sé. Pronti, via e il Pistoia Nord passa subito in vantaggio; Mazzei esce male e travolge in area Pasquinelli, ben lanciato da Pemaj. Il rigore è netto e Iozzelli dal dischetto non trema, sbloccando al 3' l'incontro. Passano appena quattro minuti e Dardi è il più lesto a sbrogliare una mischia in area ospite infilando il fulmineo 2-0 alle spalle del portiere. Lo stesso Dardi, poi, al 10' sfiora il colpo del possibile k.o. colpendo il palo con un bel diagonale che avrebbe meritato miglior fortuna. Dopo un avvio shock, la Grifoni sale piano piano di tono uscendo con coraggio dal guscio. Al 25' Jakani è lesto a ribadire in fondo al sacco il pallone del 2-1 raccogliendo una corta e distratta respinta di Gelli, mentre una manciata di minuti più tardi la truppa ospite si vede annullare il gol del pareggio per una più che dubbia posizione di offside ravvisata dall'arbitro. Tra le proteste si giunge al 34', momento in cui il Pistoia Nord cala il tris: Pemaj assiste bene in mezzo all'area Dardi, che da pochi passi non sbaglia siglando la personalissima doppietta. Emozioni a go-go che trovano il modo di sfociare ancora prima dell'imminente duplice fischio; a regalare l'ultima gioia è Gammuto, autore di una punizione insidiosa che beffa Gelli dalla lunga distanza. Nella ripresa i colpi di scena non si esauriscono, con Dardi che cestina due clamore chance al 10' e al 13' e con la Grifoni che spinge con coraggio centrando anche il 3-3, annullato però da una presunta carica sul portiere. Ancora proteste, ancora delusione sponda Grifoni (in dieci nel finale per un rosso severo rifilato a Bovani) e ancora una vittoria per il Pistoia Nord: il primo contenzioso di febbraio è stato un saliscendi continuo di emozioni. Calciatoripiù: Sabri, Iozzelli (Pistoia Nord); Gammuto (Grifoni S.A.).
E' arrivata agile e naturale, ma serviva come il pane questa vittoria al Ponte 2000 per scacciare una crisi che iniziava a pesare sul morale della squadra. L'8-1 rifilato dai pontigiani al fanalino di coda Olimpia Pistoiese racchiude in sé tutta l'essenza di una gara giocata sostanzialmente a una porta, quella del bravo Cinelli; nonostante i numerosi gol incassati, infatti, il portierino ospite è riuscito a rendersi protagonista in positivo sfornando tanti interventi importanti. I ragazzi di casa partono forte ma il campo pesante non agevola, inducendo all'errore i vari Jubi, Ricciardi e Angeli. Dopo dieci minuti bomber Jubi torna sui suoi abituali standard riprendendo un filo lasciato in sospeso per troppo tempo, quello del gol. La giornata trionfale del numero 7 si apre con una rete facile facile su assist di Angeli: dribbling sul portiere e tiro a porta vuota. Il 2-0 e il 3-0 arrivano in sequenza timbrati sempre da Jubi, mentre il poker che sancisce la fine del primo tempo lo mette a referto Guadagni dopo una bellissima giocata di Ricciardi sulla sinistra. L'Olimpia Pistoiese non riesce a trovare il bandolo della matassa e nella ripresa il monologo dei locali continua. Jubi infila la manita siglando la quarta rete personale mentre Ricciardi, poco dopo, incensa la sua super prova con il gol del 6-0. Poi, un piccolo blackout pontigiano che regala all'Olimpia la possibilità di rendere un pizzico meno amara la sconfitta. Sanzone, uno dei migliori in campo, perde un sanguinoso pallone a ridosso dell'area di rigore e Gori ne approfitta per trafiggere Carmignani. Prima del triplice fischio spazio ad altri due timbri: Mannini, di testa su cross di Ricciardi, e Combatti dopo un batti e ribatti in area sigillano il succulento 8-1 finale. Calciatoripiù: Ricciardi, Jubi (Ponte 2000); Gori (Olimpia Pistoiese).
Zitta zitta, l'Olimpia è alla quarta vittoria di fila. Certo, il calendario è stato clemente, ma le partite, sul campo, vanno vinte davvero, anche se sembrano facili. E contro il Casalguidi, in particolare, non era facile per niente. La squadra di Franco Cialdi si impone sui canarini con un netto 3-0 e consolida il quinto posto in classifica. Nonostante la forte emergenza numerica degli ospiti, la partita è molto combattuta nel primo tempo. Poi, nella ripresa, i quarratini prendono in mano la situazione e dominano l'incontro. L'Olimpia trova il vantaggio con una bella azione sulla fascia sinistra. Arrivato al limite dell'area, il pallone viene aperto sulla destra per l'accorrente Bigozzi, che conclude con potenza e precisione per l'1-0. Nel secondo tempo la pressione dell'Olimpia aumenta. Dopo due pali colpiti, arriva il raddoppio direttamente da calcio d'angolo: Coppola calcia forte e insacca sul secondo palo. Il 3-0 arriva sugli sviluppi di un'azione in profondità di Bigozzi sulla destra, cross in centro e Galli, smarcato, segna con un tocco preciso. Da segnalare le due occasioni nelle quali l'Olimpia ha colpito il palo: prima Fall, con un tiro potente dall'interno dell'area, poi Galli, che controlla e conclude al volo colpendo il legno. Sono tre punti meritatissimi per i quarratini, che hanno mostrato tutta la loro qualità. Per il Casalguidi, il rammarico di aver affrontato, seppur a testa alta, una partita importante a organico così tanto ridotto.
Vince con merito il Montale Antares, protagonista di una prova cinica al cospetto di una Montagna Pistoiese comunque viva e volitiva fino a metà secondo tempo. La truppa di Fabio Cardilli tiene in mano il pallino del gioco, mentre i montanini si difendono con ordine provando ad alleggerire la pressione in ripartenza. Ne viene fuori una partita equilibrata, molto combattuta in ogni zolla del campo e macchiata solo da qualche sporadica occasione. Come la traversa colpita da Melani dopo una punizione a due fischiata (erroneamente) in area ospite e la chance sprecata malamente da Saccone davanti alla porta. Nella ripresa i padroni di casa cambiano marcia con l'ingresso dalla panchina di un vivacissimo Pratesi, bravo a entrare con la testa giusta portando brio e pericolosità. Intorno al 40' ecco l'episodio che sblocca la partita: il fischietto pistoiese non ravvisa un fuorigioco chilometrico di Melani, che solo davanti al portiere non sbaglia insaccando il prezioso 1-0. Gli ospiti protestano con veemenza, perdono la bussola e dieci minuti più tardi incassano il raddoppio sempre a opera di Melani che chiude definitivamente la pratica. L'ultima tranche di gara vede un susseguirsi di azioni da una parte e dall'altra, ma il punteggio non cambia: il Montale esulta e la Montagna recrimina. Calciatoripiù: Melani, Prates i (Montale Antares).
Nonostante un Borgo a Buggiano incerottato e claudicante, la prova di forza della Pistoiese ha reso bene la misura delle qualità intrinseche dei giovani guidati da mister Di Bari. Il tennistico 6-1 rifilato dai locali fa paura perché dall'altra parte della barricata la truppa di Leonardo Lazzeretti è diventata a tutti gli effetti una delle big del campionato, soprattutto dopo l'incredibile striscia di vittorie dell'ultimo periodo interrottasi solamente nel turno precedente contro la capolista Hitachi. I padroni di casa riescono a dominare il gioco dall'inizio alla fine, sfornando una prestazione coriacea nel primo tempo e pungente nel secondo. I primi trentacinque minuti di gioco terminano sul punteggio di 2-0, il giusto premio per una fase difensiva impeccabile messa in mostra dagli arancioni. Un Borgo smunto non riesce a dispiegare le ali, tarpate anche da un arbitraggio decisamente discutibile, e anche nel secondo tempo la musica non cambia. Anzi, la Pistoiese alza il tono e suona lo spartito con ancor più decisione. Lakhdar e Gjushi sulle fasce spaccano a più riprese la gara e fioccano altri gol. Quattro per la precisione, inframezzati sul punteggio di 3-0 dalla marcatura azzurra di Molinaro, bella ma vana. Una doppietta di Lakhdar, una di Domenico (bellissimo un suo gol su punizione) e le singole marcature di Gjushi e Maresca contribuiscono a far fare alla Pistoiese un ulteriore passo in avanti, sia a livello di classifica (agguantato il secondo posto in concomitanza col Montecatini) che a livello di crescita. Per il Borgo a Buggiano, invece, una mattinata da depennare.
Nonostante gli stimoli ridotti al minimo vista l'assenza di validità ai fini della classifica, l'Hitachi non perde il vizio della vittoria infilando un 4-1 agile al Via Nova B, gruppo che gioca principalmente per crescere e per farsi le ossa. La gara si risolve in favore dei padroni di casa, bravi come al solito nel far girare palla e nel creare occasioni pericolose nonostante i tanti cambi di formazione, sia dall'inizio che in corso d'opera. Con qualità, i ragazzi di Ferreri elaborano trame interessanti riuscendo a chiudere la partita con 4 gol a referto. Eccezion fatta per il primo, un rigore trasformato da Ferreri, gli altri sigilli sono infatti arrivati al termine di azioni ricercate. Ancora Ferreri, Barni e infine Tesi riescono a infiocchettare un'altra giornata gloriosa per l'Hitachi, macchiata soltanto dall'errore in impostazione di Bertini che, inavvertitamente, serve Jabrane per il gol della bandiera pievarino. Sponda Hitachi, l'ennesima vittoria porta in dote benzina nelle gambe e fiducia per il prosieguo della stagione; sponda Via Nova, la sconfitta non è altro che dose d'esperienza fruibile per il futuro.