Partita equilibrata nell'anticipo dell'ultima giornata, giocato esattamente una settimana fa, tra Montale Antares e Grifoni, con i padroni di casa che avrebbero meritato qualcosa di più per quanto creato. Il Montale ha costruito diverse occasioni importanti, colpendo due traverse nel corso della gara (con Dedej e Nesi) e sprecando alcune buone opportunità. Il vantaggio arriva nella ripresa grazie a Palloni, abile a sfruttare un'azione offensiva insistita. I Grifoni, pur meno pericolosi, riescono a pareggiare grazie a un rigore trasformato da Solazzo, assegnato per un fallo di mano in area sull'unica vera occasione avuta nel secondo tempo. Alla fine, un punto per parte, ma con qualche rimpianto in più per il Montale. Si chiude così con un pareggio la stagione per le due squadre.
Ed è terzo posto: medaglia d'argento per il Via Nova, che prende atto della vittoria della Pistoiese con il Ponte 2000 e fa comunque il suo dovere, accontentandosi di un terzo posto che, è bene chiarirlo, è un risultato di cui andar proprio fieri. Questo, perché il girone era di quelli impegnativi, ma per davvero, con squadre di blasone assoluto e con un'Hitachi che da mina impazzita si è piano piano trasformata nella corazzata che ha poi stravinto il campionato. Il Via Nova saluta quindi il proprio pubblico con una vittoria netta e meritata contro un Ramini volenteroso ma impreciso: ai pievarini bastano un paio di lampi per chiudere la pratica. Il primo squillo arriva da D'Urzo: scatto bruciante in contropiede e palla in rete per l'1-0 che dà fiducia ai ragazzi di Emiliano Rosaspina Panichi. Il Via Nova gioca sulle ali dell'entusiasmo e continua a spingere, costringendo gli avversari sulla difensiva. Il raddoppio arriva nel secondo tempo ed è firmato da Iannotta, che, da poco entrato in campo dalla panchina, è il più lesto a ribadire in porta dopo una corta respinta del portiere ospite. Da lì in poi gestione intelligente del pallone per i ragazzi di casa, senza correre rischi, fino al triplice fischio che congeda la Palagina da questo bellissimo campionato, che ha riservato ai ragazzi di mister Rosaspina un terzo posto davvero importante. Tanta qualità, solidità e margini di crescita importanti: a Via Nova c'è da star sereni, il futuro può essere di quelli rosei per davvero. Per il Ramini, il settimo posto finale a parimerito con il Casalguidi è frutto di una stagione altalenante nei risultati, ma incoraggiante per quanto riguarda un aspetto fondamentale come quello della crescita, sia dei singoli che del gruppo allenato da mister Angioloni.
Difficile per chi non si è mai interfacciato con la sconfitta anche solo contemplarla. Non difficile ma proprio impossibile, per l'Hitachi, scostarsi da quel copione interpretato da attore protagonista per tutto l'anno. Cala così il sipario sul campionato Giovanissimi e vince ancora la compagine di Mirko Ferreri, che non sazia del titolo già in bacheca chiude la stagione con l'ennesima vittoria. È 1-0, solo 1-0 per i padroni di casa contro il Montecatini. I termali di mister Benedetti non si sono scansati, anzi hanno dato battaglia come loro solito uscendo a testa alta e salutando la stagione con un quinto posto dal retrogusto dolceamaro. Dolce perché l'annata è stata sicuramente positiva e foriera di buone sensazioni per il futuro; amaro perché forse, forse, si poteva fare anche qualcosina di più. L'epilogo di domenica 27 aprile porta in dote una partita maschia e tirata, molto simile a quella del girone d'andata. Da una parte la qualità dei locali, dall'altra la grande fisicità degli ospiti: lo scontro dei due piani fa traslare medesimo tutta la gara, rendendo il tutto neutrale ed equilibrato. Poche le occasioni degne di nota, tanti gli scontri in mezzo al campo e le trame imbastite e spezzate sul nascere o poco oltre. Qualche sporadica chance la crea l'Hitachi, vero, ma Matranga per tutto il primo tempo non è mai chiamato al miracolo. Idem con patatine per Marchettini dall'altra parte della barricata, graziato in due circostanze che potevano essere per i termali ghiotte. La questione si risolve solo nel secondo tempo, quando i locali sgasano e mettono la freccia. Bella l'azione imbastita dalla squadra, bello il gol di Meacci (con la complicità di Matranga) che vale gli ultimi 3 punti di una stagione memorabile. Alla fine sono solo applausi per Hitachi e Montecatini, due grandi protagoniste che si apprestano ora a un meritato riposo.
Se il secondo posto stia stretto alla Pistoiese, questo non lo si saprà mai fino in fondo. Ma al netto del piazzamento (che comunque ha una sua rilevanza), la stagione dei ragazzi di mister Di Bari rimane e rimarrà comunque ultra positiva, forgiata da quel pareggio strappato all'Hitachi come cimelio, come per ricordare al mondo che solo una squadra, in tutto il campionato, è riuscita a non perdere contro i campioni. Onore alle armi alla Pistoiese, che chiude con un 3-1 e con un miglioramento esponenziale dei suoi tanti ragazzi sotto leva, e onore alle armi anche al Ponte 2000, capace di dimostrare nell'arco della stagione una bella crescita globale e un certo coraggio nel lanciare in campo anche i più giovani, dando loro fiducia e minutaggio. Il match di chiusura del Barni di Montale è spettacolo puro perché i due schieramenti fanno i fuochi d'artificio. Senza remore né paura la truppa di Simoncini affronta a viso aperto la più quotata Pistoiese, plasmando una partita memorabile per qualità, volontà e applicazione. E il primo tempo, conclusosi sul punteggio di 0-1, è specchio fedele della grande prova dei pontigiani sia in fase difensiva che in fase offensiva. Intorno al 20' la prima, enorme chance: Bekjiri e Jubi orchestrano bene una veloce ripartenza e il numero 7 calcia due volte, prima trovando l'ottima risposta di Bonechi e poi la deviazione provvidenziale di un difensore a porta sguarnita. Il gol è maturo e al 25' una punizione laterale di Bekjiri carica di veleno attraversa tutta l'area infilandosi precisa all'angolino. Nella ripresa, però, i locali cambiano marcia e si fanno padroni del campo grazie al proprio elevatissimo tasso tecnico. Nonostante le numerose azioni imbastite, sono due calci da fermo a dare il là alla remuntada. Nella fattispecie, due calci di punizione entrambi battuti col pennello da Di Domenico. Prima da posizione defilata il giovane centrocampista disegna un arcobaleno sublime che trafigge Agostini, e poi dalla lunga distanza sfodera un bolide che si spegne imparabile sotto la traversa. Il Ponte non sta a guardare, prova a reagire ma viene punito dall'immancabile timbro dell'immancabile Lakhdar, che a ridosso dell'area piccola incrocia alla grande spendendo la palla là dove il portiere non può mai arrivare per il suo 53o gol in campionato. Numeri mostruosi. Alla fine della fiera, solo applausi per Pistoiese e Ponte 2000. Calciatoripiù: Souid, Lakhdar, Di Domenico (Pistoiese FC); El Arkoubi, Ricciardi (Ponte 2000).
E' stata una stagione lunga e complicata per entrambe, ma a regalarsi l'ultimo sorriso dell'anno è la Giovani Rossoneri di mister Zerini. Alla Montagna Pistoiese, infatti, non resta che buttar giù l'ultimo boccone amaro accompagnato da una magra ma importante consolazione, soprattutto vista in prospettiva: nonostante la sconfitta, la prestazione non è mancata. Si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi le due contendenti, caparbie nel mettere sul piatto ogni stilla di energia rimasta in corpo. Tra un ribaltamento di fronte e l'altro, nel primo tempo vi è da registrare una clamorosa traversa colpita da Vaiani e il gol del vantaggio degli ospiti; Pace con un bel tiro da fuori, sorprende l'incerto Martinelli che non riesce a leggere bene la traiettoria della palla. Lo svantaggio non demoralizza comunque i montanini, orgogliosi nel voler a tutti i costi regalarsi un'ultima gioia e fortunati nel venire graziati da Cresci prima e Giannitti poi. Il secondo tempo è un arrembaggio dei locali, proficui in fase offensiva ma oltremodo spreconi al momento dell'atto decisivo. Tante le chance create, di cui le più importanti sono state: la prima di Cecchini Davide, murato dal portiere; la seconda di Tonarelli, che a pochi passi dalla porta spara addosso a un difensore con lo specchio completamente sguarnito e la terza sempre di Tonarelli, che a tu per tu con l'estremo difensore si fa scippare la sfera. La truppa di mister Zerini in un modo o nell'altro regge l'impatto con gli avversari e, allo scadere, infila il gol del definitivo 0-2 in contropiede. Lombardi, Pace e Cresci dialogano in velocità, con quest'ultimo che esplode un bel tiro dal limite e fa esplodere di gioia i suoi mandando per sempre in archivio un 2024-2025 che, per tutti, dovrà servire da lezione per il futuro.
Il sigillo su un campionato meraviglioso è uno 0-5 senza storia, ma questo Borgo a Buggiano a oggi è un melting pot di emozioni e sensazioni. Non può che essere soddisfatto mister Lazzeretti per il grande, enorme lavoro svolto durante l'anno, giacché la sua squadra è cresciuta strutturandosi sempre di più di settimana in settimana, mettendo in luce un miglioramento come forse nessuno, nel campionato Giovanissimi, è riuscito a esibire. Non fa da contraltare perché sarebbe blasfemo far prevaricare altre emozioni, ma certo l'inizio di stagione complicato può sicuramente esser avvertito come un rimorso per i borghigiani, che nei primi mesi di rodaggio hanno maturato quel gap nei confronti delle prime della classe risultato poi incolmabile durante l'anno. Perché anche questo Borgo, al netto del quarto posto (grande risultato), è a tutti gli effetti una prima della classe. Come di consueto, invece, il Casalguidi di mister Mascali ha dondolato in modo perpetuo sull'altalena delle prestazioni. Ottime, soprattutto a inizio stagione, salvo poi diventare piuttosto normali con lo scorrere dei mesi. Per una squadra dalle potenzialità indubbiamente buone, una maggiore continuità sarebbe la chiave di volta e di svolta. Nell'ultimo incontro dell'anno c'è tanta stanchezza, tanta voglia di chiudere ma anche tanto Borgo. Basta infatti un tempo agli ospiti, il primo, per intascare i 3 punti che valgono il quarto posto matematico. Una doppietta di Molinaro e una di Iorillo aprono, indirizzano e chiudono il match, relegando la ripresa a pura e mera formalità. Tutti giocano, tutti si divertono e tutti, ora, possono riposarsi dal campionato. Gli ultimi sforzi ora nei tornei e poi sarà estate. Calciatoripiù: Iorillo, Molinaro (Borgo a Buggiano).
Un Pistoia Nord esagerato supera tra le mura amiche l'Olimpia Pistoiese fanalino di coda e chiude nel migliore dei modi la stagione. Non c'è partita, neanche un po', perché dopo un quarto d'ora i giallorossi di mister Guidi sono già in vantaggio, grazie alle reti di Pemaj (3'), Stefanutto e al rigore di Pasquinelli. Padroni di casa scatenati, ancora in gol prima dell'intervallo con Sabri, ancora Stefanutto e Ceccarelli. Ospiti incapaci di reagire, e nel secondo tempo la situazione non cambia, perché arrivano altri cinque gol, firmati da Zerradi (appena entrato in campo e autore di una splendida doppietta), Dardi (44' e 55') e Iozzelli, freddo dal dischetto in occasione di un penalty assegnato ai locali dal direttore di gara Beneforti della sezione di Pistoia, che di fatto non ha avuto grossi grattacapi nell'amministrare i ragazzi sul terreno di gioco. Finisce così con un rotondo 11-0 per i ragazzi di Guidi. Forse le aspettative erano più alte, ma quella appena andata in archivio è stata tutto sommato una stagione positiva per il Pistoia Nord. Il decimo posto in classifica è lo specchio dell'andamento di una squadra che, possiamo dirlo, il suo l'ha fatto: non ci sono stati picchi né in positivo (ad eccezione delle larghissime vittorie, andata e ritorno, proprio contro l'Olimpia Pistoiese) né in negativo (se togliamo, ovviamente, le goleade incassate contro squadre oggettivamente ingiocabili, vedi la Pistoiese). Insomma, una stagione preziosa se inquadrata in un più generale percorso di crescita di questi ragazzi. Si chiude invece, nel peggiore dei modi la sfortunata stagione dell'Olimpia Pistoiese, che chiude con un brutto 0 alla casella dei punti fatti in tutti questi mesi: troppa la differenza di livello rispetto alle altre squadre, ma c'è da dire che questi ragazzi hanno avuto il merito di onorare l'impegno con grande orgoglio fino all'ultima giornata.
Si chiude con un successo la stagione dei Giovanissimi della seconda squadra del Via Nova, che al Bennati di Quarrata supera l'Olimpia con un largo 6-1. Una prestazione da incorniciare da parte della squadra di Emiliano Rosaspina Panichi, che ha gestito la gara con autorità sin dai primi minuti, capitalizzando le occasioni create e mostrando un'organizzazione di gioco superiore. La partita si sblocca ben presto: è Jabrane a firmare lo 0-1 sugli sviluppi di un calcio d'angolo, approfittando di un'indecisione difensiva per trovare la rete del vantaggio. Il Via Nova continua a spingere e trova il raddoppio con Cricelli, abile a farsi trovare pronto nell'area piccola. L'Olimpia reagisce con orgoglio e accorcia le distanze grazie a Gennaioli, che sfrutta un contropiede ben orchestrato e trafigge Pacini per il momentaneo 1-2. Il gol sembra riaccendere le speranze dei padroni di casa, ma è solo un'illusione: nella ripresa il Via Nova riprende immediatamente il controllo del gioco e ristabilisce le distanze con D'Urzo, bravo a finalizzare un'azione corale con un preciso diagonale che vale l'1-3. Con il passare dei minuti supremazia degli ospiti si fa ancora più evidente. Bonini trova il gol dell'1-4 direttamente su calcio di punizione, mettendo al sicuro il risultato. Da lì in avanti è pura gestione per i pievarini, ai quali non manca comunque la voglia di affondare: Domi segna con una conclusione dalla distanza, prima che Iannotta chiuda definitivamente i conti approfittando di una respinta corta del portiere per depositare in rete il pallone del definitivo 1-6.