Dopo la bella prestazione di Sassari con la Torres, l'Arezzo scende in campo con molte aspettative e la voglia di centrare un bel risultato contro una squadra del calibro della Sampdoria. L'inizio è promettente: l'Arezzo parte subito forte e dopo 3' si fa subito pericoloso in area doriana con una bella discesa di Lopez Cano sulla destra che, sull'uscita del portiere, mette in mezzo per Gherardi che si vede respingere il tiro sulla linea di porta da un difensore. L'Arezzo insiste con veemenza in avanti, offrendo alla squadra ospite la possibilità di agire in contropiede. Al 13', proprio su un'azione di rimessa, la Samp passa in vantaggio: l'azione si sviluppa sulla destra, l'attaccante esterno è bravo a rimettere un bel pallone al centro e Vassallo, di testa, anticipa tutti e realizza. Il gol subito di colpo smonta le velleità dell'Arezzo di raggiungere il risultato sperato, e la Sampdoria senza correre alcun pericolo in difesa ottiene il secondo gol su azione da calcio d'angolo, con Barsaghi, che al 31' di testa mette in rete lo 0-2. Si va così al riposo con un risultato che, per quello che si era visto in campo, sarebbe stato difficile da rimontare. L'auspicio che il riposo serva all'Arezzo per riordinare le idee dura poco, perché è sempre la Sampdoria a farsi pericolosa in area aretina; al 37' è bravo il difensore Cecchini a respingere un tiro a portiere battuto, al 40' il portiere Di Pietro para un rigore battuto da Vassallo. L'Arezzo fatica a controbattere le azioni della Samp, che al 60' realizza la terza rete con Florio che su una mischia in area, da distanza ravvicinata, è il più lesto a concludere in rete.
Con una poderosa rimonta, il Pisa ribalta lo Spezia e torna a vincere, con personalità e brillantezza, lasciandosi alle spalle una serie di scontri di fuoco che non avevano fruttato quanto meritato dai nerazzurri. Il pomeriggio dei ragazzi di Vivarelli inizia però ad handicap: pronti-via, infatti, e i liguri passano. Una punizione dalla destra, sul lato corto dell'area di rigore, vede il cross di Ferri assumere una parabola beffarda e imprendibile per Gjergji, trafitto sul secondo palo. Nei primi 15' il Pisa non riesce a entrare bene in gara, ma è tempo utile per prendere le dimensioni al sintetico e al gioco dello Spezia, che forza il ritmo in avvio su di un campo reso velocissimo dalla pioggia. I bianconeri si fanno preferire per i primi 10'-15' e, pur non creando grandi pericoli, stazionano spesso in avanti, guadagnando diversi calci piazzati e recapitando numerosi palloni in area ospite; da segnalare però soltanto un tiro del funambolo Longobardi da buona posizione che esce di un paio di metri. Il Pisa nel frattempo è cresciuto e bussa alla porta avversaria. 12', ottima la palla di Gjergji Cristian per Nguessan, che si allarga sulla destra, penetra in area spezzina e conclude; Medone respinge non benissimo, il pallone resta lì e Fabbri arriva in corsa e non perdona, 1-1. I nerazzurri insistono e al 18' Fabbri scambia sulla sinistra con Lensi, quest'ultimo serve al centro Nguessan, all imite dell'area. Il centravanti ospite se la sposta sul destro e conclude sul palo, il pallone attraversa poi la linea di porta sfilando sul fondo. La rete del sorpasso nerazzurro è nell'aria e arriva comunque al 21': punizione di Sacco dalla destra, la palla rimbalza su Lenzi e carambola poi su Ferri finendo in fondo al sacco. Sull'uno a due si conclude il primo tempo, e il secondo è quasi tutto appannaggio del Pisa, che in avvio crea subito due occasioni per il tris non finalizzate. La prima su di un cross di Tronconi, subentrato da pochi minuti, sul quale irrompe in corsa Nguessan all'altezza del primo palo, il pallone finisce fuori di un paio di metri. Poco dopo un tiro di Gjergji C. sorvola la traversa di poco. Al 53' ecco il meritato tre a uno: Piombino serve Nguessan, che lancia sulla destra Gjiergj C.; questi raggiunge il fondo, alza la testa e ritrova al centro Nguessan che sopraggiunge a rimorchio e non sbaglia, 1-3. Nel finale lo Spezia non reagisce e i toscani vanno vicini anche al poker: Tronconi dialoga con Scotti, poi la palla arriva a Marzi che si rirtova sul primo palo ma, anziché servire i compagni meglio posizionati, conclude sull'esterno della rete. Subito dopo un assist di Gjiergji C. ancora per Marzi vede quest'ultimo evitare anche il portiere ma calciare ancora leggermente fuori misura. Poco male: per portare via i tre punti da La Spezia, basta e avanza pure quanto fatto in precedenza. Calciatoripiù: Cuccu, Sacco (Pisa).
Nello scontro diretto fra due squadre protagoniste fin qui di un cammino quasi speculare la spuntano i liguri: la Virtus Entella si impone con un pirotecnico 4-3 sulla Carrarese e la distanzia in classifica, mettendo nel mirino la parte centrale della graduatoria. L'Entella risulta formazione ben organizzata e compatta, di contro gli apuani incappano in una classica giornata storta, e commettono alcuni errori in occasione dei quali i locali non perdonano. Al 19' il primo gol del match lo realizza Ravecca, poi - dopo il pari di Cecchinelli alla mezz'ora, Pavanello riporta avanti i locali, e con la sua doppietta si va sul 3-1. È però ancora Cecchinelli a riaccendere le chance degli ospiti riducendo le distanze sul 3-2, ma Salisci dopo pochissimi minuti ristabilisce le distanze. Nel finale, al 62', il penalty trasformato da Belforti rende meno netto il ko della formazione toscana.
Una doppietta di Gianassi nel corso della ripresa lancia ancora la Lucchese, che conferma la propria crescita rispetto alla prima parte della stagione ed espugna il Nuovo Marconcini di Pontedera. La gara si decide per intero nella ripresa, dopo un primo tempo in cui i granata si fanno preferire ma non incidono. Nel secondo tempo i rossoneri traggono forza nuova dall'ingresso in campo di Fabi, ed è proprio lui a conquistare il calcio di rigore che sblocca la gara. Il Pontedera protesta forte, indicando che il fallo è avvenuto fuori area, ma l'arbitro è irremovibile e dal dischetto Gianassi non sbaglia, 0-1. A questo punto i locali accusano il colpo mentre, di contro, la formazione di Luzzi si scioglie, acquista ulteriore fiducia e trova il raddoppio con Gianassi. Da segnalare che in precedenza il Pontedera era andato due volte vicinissimo al gol del vantaggio, sullo 0-0. Nel finale i rossoneri non si fanno più sfuggire di mano la gara e conducono in porto una vittoria che impenna il loro morale. Calciatoripiù: Gianassi, Guidi, Fabi (Lucchese).
Il big-match è azzurro: l'Empoli sogna aggiudicandosi il classico del calcio giovanile professionistico della nostra regione, il derby dell'Arno declinato alla categoria Under 14. Son sempre scintille a queste latitudini, son sempre gare memorabili o quasi quelle cui danno vita queste due squadre e quella della tarda sera del Viola Park non delude le attese. Solo gli interventi di Fusi e Pistone hanno impedito che il risultato fosse più ampio di quello 0-1 che alla fine premia gli ospiti, ma lascia intatta la forza dei gigliati. Un grande Empoli però riaccende il suo finale di stagione, con una vittoria che sa tanto di riscatto. I ragazzi di Calì partono fortissimo, e c'è subito lavoro per Fusi sui tentativi di Princeton prima e Cristiano poi, mentre i viola spezzano la pressione con Plepi attorno al quarto d'ra, ma il suo tiro esce alto. L'Empoli riprende a premere e, dopo aver sfiorato ancora il gol con Cristiano, trova l'uno a zero al 21', quando proprio il centravanti serve a Menicagli un assist dalla fascia che si trasforma nel tiro vincente del numero dieci, 0-1. Prima del riposo spazio per la reazione dei locali, Mantu e Latini trovano però pronto Puccioni. Nel secondo tempo la gara resta viva, con continui ribaltamenti di fronte, e al 50' serve un altro grande intervento di Puccioni per negare la gioia del pariaCarpita. In un finale apertissimo, spazio per una chance per parte, ma né Mantu né Kri Bi riescono a trovare rispettivamente il gol del pari o quello del ko. Poco male per gli azzurri, perché poco dopo il triplice fischio consegna loro un gran bel successo.