L'Entella si impone con il minimo sforzo, realizzando due gol con due tiri in porta e portando a casa la vittoria, riuscendo a difendersi con grande aggressività e astuzia, qualità difficili da trovare in ragazzi di questa fascia di età. Le sette ammonizioni e l'espulsione per somma di ammonizioni nelle file della squadra ligure sono un chiaro riflesso del tipo di partita che abbiamo visto alle Caselle. L'Arezzo, come già accaduto in altre partite, parte bene cercando di costruire gioco, ma non riesce ad essere efficace in fase conclusiva. Al 19' si sviluppa un'azione sulla sinistra lungo la linea dell'area di porta; Merkaj, da una posizione abbastanza defilata, lascia partire un cross di sinistro che si trasforma in un tiro, infilando il pallone nell'angolo alla sinistra del portiere e portando in vantaggio l'Entella. L'Arezzo non si abbatte e continua nel suo gioco, ma viene spesso interrotto da continui falli dei giocatori ospiti, che danno origine alle ammonizioni, le quali alla fine hanno l'effetto di frammentare di continuo il gioco, lontano dall'area. Sulle successive punizioni, l'Arezzo non riesce a rendersi pericoloso, perdendo tutti i duelli con l'arcigna difesa ligure. L'inizio del secondo tempo segue lo stesso copione del primo: l'Entella trova il gol del raddoppio al 44', con una punizione battuta dalla trequarti che arriva in area e trova il numero 9, Pagano. Approfittando di un'indecisione difensiva, è il più rapido a gettarsi sul pallone e realizzare il secondo gol. L'Arezzo non demorde e accorcia le distanze al 60' con Saponaro, che segna su calcio di rigore concesso per un fallo in area su Dini. La partita si accende e i falli continuano. L'Arezzo potrebbe raggiungere il gol del pareggio nei minuti finali. Su un calcio d'angolo, Bettini colpisce di testa il pallone che batte sotto la traversa, piomba sulla linea di porta, un difensore è il più veloce a rinviare. L'assedio dell'Arezzo continua, e Gherardi ha l'occasione per pareggiare la partita. Su di un traversone da destra, il pallone corre dentro l'area di porta e arriva da sinistra a Gherardi, che, forse sbilanciato, colpisce male il pallone, vanificando così una ghiotta occasione. La partita termina con molta amarezza per l'Arezzo, che comunque deve tenere presente e imparare che le partite si vincono mettendo in campo prima di tutto determinazione, aggressività e astuzia, e - solo in seguito - anche gioco.
Il Genoa trova ancora una volta il modo di imporre la forza, la tecnica e l'organizzazione di cui dispone battendo fra le mura amiche il Pontedera. Era ua gara difficile fin dalla vigilia per i granata, e si sapeva; al di là del punteggio, resta una buona prova da parte dei ragazzi di Arbulla, che provano finché possono a tenere testa ai liguri, trovando la meritata rete della bandiera a metà ripresa, quando l'ottimo Vaccaro trasforma in rete con bravura un calcio piazzato da buona posizione. È un micidiale uno-due dei padroni di casa a indirizzare il match, quello messo a segno poco prima del 20' da Ferroni e Serpico, prima che sia Shetsov, qualche minuto prima del riposo, a incrementare il bottino dei rossoblù. Nel secondo tempo il penalty trasformato da Fossa e la rete del solito Criscito ipotecano la vittoria dei locali, prima che il gol di Vaccaro e il sesto e ultimo di giornata per il Grifone messo a segno da Fabbri al 66' fissino il risultato in modo definitivo.
La Lucchese frena lo slancio del Pisa, proteso verso un ritorno al successo assai desiderato: finisce 0-0 un derby combattuto e con pochi spunti, ma gradevole sul piano del gioco e delle emozioni. I ragazzi di Vivarelli provano sempre a comandare il gioco e propongono alcune azioni davvero ben congegnate, la Lucchese però non presta mai il fianco, e tira un sospiro di sollievo quando il gol che sembrava dare i tre punti ai nerazzurri viene invece non convalidato dall'arbitro, fra le proteste dei padroni di casa. Riavvolgendo il nastro, come dicono quelli bravi, gli episodi più importanti del primo tempo sono purtroppo l'infortunio occorso a Lenzi, dopo pochi minuti, che costringe Vivarelli a operare un cambio forzato; al suo posto il quasi omonimo Lensi, autore poi di un'ottima prova. La Lucchese conferma i grande progressi compiuti negli ultimi mesi e tiene benissimo il campo, faticando però a presentarsi al tiro; il Pisa invece crea due occasioni importanti, la prima delle quali al 9', quando la sovrapposizione di Giliberti sulla sinistra lo fa arrivare al cross per Amelia, il cui tiro a botta sicura viene respinto da un difensore proprio sulla linea di porta. Spazio poi per un'altra buona chance per Falconetti, al 20': Gjergji C. serve il compagno che conclude sul primo palo, trovando l'ottima risposta da parte di Varosi. La chance più importante del primo tempo arriva però dopo una combinazione bellissima dei nerazzurri, il pallone corre veloce fra i piedi di Scotti, Clemente, Nguessan e poi Falconetti, che serve un pregevole filtrante a Gjiergji Cristian, il cui inserimento dalla sinistra lo porta a toccare la palla sull'uscita del portiere, che con bravura sventa la minaccia. Nel secondo tempo il Pisa prova ad alzare ulteriormente il ritmo e come vedremo troverebbe anche la via del gol. Nella prima parte della ripresa si segnalano alcune occasioni potenziali, come un tiro di Scotti da fuori area che Varosi disinnesca sotto la traversa (41'), poi ancora locali con un corner dalla sinistra che fa spiovere il pallone in area a Lensi, che conclude in spaccata; il pallone rimane lì prima che Varosi lo tolga di porta, oltre la linea secondo i nerazzurri, che protestano invano. La Lucchese si scuote e si rende pericolosa in contropiede sulla destra, Lleshi si accentra dialogando con Gianassi che si sposta il pallone sul sinistro e conclude da centro area, mancando il bersaglio di pochissimo. Al 60' invece il Pisa esulta, ma il suo grido di gioia viene strozzato dal fischio arbitrale, che annulla, ravvisando un fallo commesso da Nguessan, in concomitanza con il tiro di Marzi che aveva finalizzato al meglio uno scambio con Marzi, sul centro-sinistra. Al 73' infine un altro giallo: Giliberti batte alto un corner dalla sinistra, Pilla respinge di pugno, sul pallone si avventa Lensi che conclude a botta sicura col mancino e insacca. L'arbitro, fra le nuovamente vibranti proteste dei nerazzurri, ravvisa un'irregolarità sempre ad opera di Nguessan, che però non sembra essere avvenuta. Lo 0-0 resiste così intatto fino al termine. Calciatoripiù: Lensi, Gjergji C. (Pisa); Gianassi, Lleshi (Lucchese).
La Carrarese spaventa la Torres e, come era lecito attendersi alla vigilia, le due squadre danno vita a una gara combattuta e incertissima, che alla fine si risolve con la vittoria di misura dei sardi, che si confermano assai temibili soprattutto fra le mura amiche. Il duello fra isolani e apuani si decide nella ripresa, dopo l'uno a uno dei primi 35' di gioco, anche se - dopo l'iniziale vantaggio di Belforti, che legittima l'ottimo avvio della Carrarese - la rete del pari di Durzu arriva proprio in pieno recupero. La Torres colpisce poi in avvio di ripresa nuovamente, al 4' con Masia, ma la formazione di Beghè non demorde e al 45' rimette tutto in equilibrio grazie alla rete di Romboni. A decidere è però la seconda rete personale di giornata di Durzu, quella del 3-2 che poi i padroni di casa son bravi a difendere fino alla fine.
Uno Spezia tonico e spavaldo, spigliato per tutto il match e specialmente nel primo tempo costringe la Fiorentina a una non semplice rimonta, che alla fine viene coronata dal successo grazie alla personalità, qualità e forza messe in campo dai viola, virtù e qualità necessarie per domare una formazione ligure in grande spolvero. Nei primi 35' infatti i locali partono forte e tengono i ritmi alti, creando diverse occasioni soprattutto con l'ispiratissimo ex Pontedera Longobardi, che al 24' si mette in proprio, ruba palla a un difensore e manda in tilt i meccanismi arretrati viola firmando l'uno a zero. La Fiorentina c'è, ad ogni modo, e servono due grandi parate di Medone per negare a Carpita e compagni la gioia del gol. Il secondo tempo si apre con una ghiotta chance per Giovannoni, appena entrato, che però manca il raddoppio; la Fiorentina spinge poi a caccia del pari e lo trova al 48', quando Mignemi scatta sul filo del fuorigioco (oltre secondo i bianconeri) e firma l'uno a uno. Di nuovo affiancate, le due squadre si sfidano a viso aperto per i tre punti e a trovare l'acuto vincente è la formazione gigliata. 56', è Pistone a realizzare l'uno a due, risultato che poi resiste fino alla fine anche grazie al miracolo di Fusi, che a tempo quasi scaduto sbarra la strada al tentativo ab otta sicura di Bola. Calciatoripiù: Longobardi (Spezia); Fusi, Pistone (Fiorentina).
La doppietta di Menicagli e la rete di Cristiano, abbinate a una prova corale di grande spessore, consentono all'Empoli di sbancare Genova, e stendere la Samp nella sua tana. Il primo spunto di cronaca, al 5', coincide con il gol del vantaggio azzurro: l'Empoli costruisce bene la sua azione dalla difesa, Zega salta un avversario a centrocampo, serve sulla fascia Princeton che la passa a Cristiano che, a sua volta, la mette dietro per Menicagli. Quest'ultimo da pochi metri mette dentro. Al 15' si segnala un tiro da fuori area di Cristiano, la palla va alta sopra la traversa. La Samp si vede al 23', quando ruba palla all'Empoli in disimpegno, il numero otto locale si trova tu per tu col portiere, che respinge. Al 26' ecco il raddoppio: azione sulla fascia destra della Samp, il pallone arriva a Vitali che è veloce a controllare e tirare in porta di sinistro all'angolino basso alla destra del portiere per il pareggio. Passano due minuti però e l'Empoli torna in vantaggio, azione sulla fascia destra di Cristiano che mette al centro per Menicagli il quale, da posizione favorevole, non sbaglia, 1-2. I ragazzi di Calì non si accontentano e al 31' calano il tris: altra ripartenza dell'Empoli, Cristiano viene servito in profondità tra i due centrali, con grande forza entra in area e lascia partire il sinistro che non lascia scampo al portiere avversario. La ripresa si apre al 4' con un calcio d'angolo per la Sampdoria, Barsacchi si esibisce bel colpo di testa del numero quattro a colpo sicuro ma è bravo Puccioni deviare in angolo. Al 45' Cristiano riceve sulla trequarti, si gira puntando la porta e, da fuori area, lascia partire un tiro che finisce fuori di poco. Dopo appena un minuto spazio per un'altra ripartenza dell'Empoli, Princeton recupera palla a centrocampo, salta un avversario e si invola verso la porta della Sampdoria; serve poi Cristiano che si accentra e lascia partire un tiro a botta sicura, ma la palla va sopra la traversa. Al 53' Kri Bi conquista palla nella sua metà campo e serve in profondità Cristiano, che si ritrova a tu per tu con il portiere rivale, ma spedisce fuori misura. Nel finale, al 63', Menicagli apre per Ekani che controlla e serve Cristiano dentro l'area locale, il suo tiro in diagonale viene respinto dal portiere. E' l'ultimo sussulto di una gara a forti tinte azzurre.