Si arrende anche la Torres: al Viola Park la Fiorentina costruisce la sua settima meraviglia stagionale battendo in modo netto anche gli arcigni sardi, sbarcati nel capoluogo con tanta voglia di far bene e dar seguito al loro ottimo avvio di campionato, che li ha portati a collezionare fin qui un bottino di ben undici punti. Gli ospiti perdono contatto in modo definitivo dalla capolista, lanciata nella sua corsa al primo posto e tallonata soltanto dalle due genovesi per il momento. Decisi a non sottovalutare l'impegno, i gigliati scendono in campo con forti motivazioni, attenzione alta e voglia di chiudere il prima possibile i giochi; il tutto li porta ad archiviare la pratica già in calce al primo tempo. Carpita apre le danze al 5', poi arriva un doppio uno-due: quello di Innocenti e Napoli attorno al quarto d'ora, e quello firmato dallo stesso Napoli e da Latini, autore quest'ultimo di una proiezione offensiva vincente, poco dopo la mezz'ora dal via. Avanti di ben cinque gol dopo il primo tempo, nella ripresa la Fiorentina amministra la situazione e si risveglia dopo la doppietta di bomber Migheli, che nel giro di cinque minuti al 52' e al 57' riduce due volte le distanze. Ci pensa Sorbini, a tre minuti dal termine, ad arrotondare sul tennistico sei a due finale.
Non basta una grande prestazione allArezzo per portare a casa un risultato utile. Si sapeva fin dalla vigilia che il Genoa sarebbe stato un avversario di livello altissimo, e i giovani Grifoni ne hanno dato un'ampia dimostrazione aggredendo subito gli ospiti fin dai primi minuti, arrivando al gol all'undicesimo con Ferroni. Il centravanti locale parte da metà campo e, grazie al suo fisico possente, semina i diretti avversari presentandosi poi solo davanti al portiere, siglando la rete del meritato vantaggio. Il Genoa continua nella pressione e solo delle belle parate di Di Pietro fanno sì che il primo tempo si concluda con un solo gol di scarto. La ripresa comincia con un altro piglio da parte dell' Arezzo che si butta in avanti ma senza arrivare alla conclusione; ne approfitta allora il Genoa che chiude la partita con il gol di Amaro al 13'. Il secondo gol non demoralizza l'Arezzo che continua a giocare ma, di fronte ad una grande squadra, non riesce a ribaltare il risultato, raccogliendo solo complimenti (comunque meritatissimi) per la prestazione offerta.
Vince ancora il Pisa di Vivarelli, e lo fa di misura, dimostrando di saper soffrire, su di un campo che - domenica dopo domenica - si sta rivelando ostico per chiunque; i nerazzurri volano in classifica e mettono nel mirino il Genoa per uno dei big-match del prossimo fine settimana. È stata una gara molto equilibrata, aperta a qualsiasi risultato, interpretata con agonismo e impegno da entrambe le squadre. Nei primi 10'-15' il Pisa parte meglio e crea due grandi occasioni con Nguessan: la prima al 3', quando il numero 9 ospite riceve palla dalla destra tagliando dal centro, riceve Da Gjiergji C. e impegna Giovannini in un grande intervento di piede. Dopo cinque minuti Fabbri si accentra dalla sinistra evitando un paio di avversari poi serve un assist filtrante perfetto per Nguessan che stavolta calcia addosso a Giovannini in uscita. Poco dopo ancora nerazzurri: sugli sviluppi di un corner battuto da Sacco, Lenzi arriva sul pallone in spaccata coi tempi giusti ma spedisce di un soffio a lato della porta gialloazzurra. La Carrarese si scuote dopo un avvio complicato e, dopo aver operato un cambio forzato fra Simonelli e Scamporrino, inizia a crescere, giocando alla pari con gli avversari, tenendo bene palla e creando potenziali occasioni da gol a propria volta. Da un corner dalla destra, il pallone spiove in area ospite, irrompe di piede Alberti che conclude alto sopra la traversa della porta di Gjiergji A. Poco dopo si segnala una prima delle due grandi parate compiute nel corso del match da Alessio Gjiergji: Romboni crossa al centro per Cosentino, il portiere ospite si tuffa verso destra, il pallone è indirizzato alla sua sinistra ma si oppone con la mano di richiamo e in contro-tempo, salvando i suoi. Il Pisa torna a farsi vedere in avanti al 30' con una punizione di Scotti, ben neutralizzata da Giovannini. Nel finale di tempo la Carrarese preme fortissimo e colpisce una clamorosa traversa con un tiro di Simonelli da fuori area, poi conclude il parziale schiacciando i nerazzurri, che guadagnano gli spogliatoi contenti di aver superato indenni la sfuriata avversaria. La ripresa si apre con alcune variazioni tattiche del Pisa, che ritrova maggiori certezze, soprattutto in mezzo al campo. La Carrarese si rende pericolosa al 44' con un angolo che per poco non sortisce un grosso pericolo a Gjiergji e compagni, ma gli ospiti replicano subito sempre con Nguessan, chiuso sul più bello da Giovannini in uscita. Al 53' ecco la svolta del match: al culmine di una fase di gioco equilibrata e combattuta, Geri recupera palla a destra e parte in progressione, poi crossa al centro; la difesa apuana non libera, irrompe allora Fabbri che, in girata, conclude di destro ingannando il portiere locale. Negli ultimi 15' la gara resta aperta, ma scorre via spezzettata da diverse interruzioni; negli ultimissimi minuti, in pieno recupero, la Carrarese va vicinissima al pari, negato da una super-parata di Alessio Gjiergji, come anticipato poco prima. Sugli sviluppi di un cross dalla destra, il subentrato Barbagelata colpisce il pallone in modo rocambolesco; Alessio Gjiergji è a terra, rischia di venire superato dal rimpallo ma, con un colpo di reni, effettua un grandissimo intervento che consegna ai suoi la vittoria. Calciatoripiù: Belforti, Scamporrino (Carrarese); Alessio Gjiergji, Geri (Pisa).
Lo Spezia espugna il Nuovo Marconcini con una rete nel finale, portando via i tre punti quando ormai un pari sembrava l'epilogo più giusto per questo match, tecnicamente apprezzabile e dai ritmi alti, con poche pause, giocato con correttezza dalle due squadre. L'avvio dei liguri è micidiale e al 4' la deviazione aerea ravvicinata di Bola porta avanti i bianconeri. Segue poi una lunghissima fase di gioco combattuta, che resta tale fino a metà secondo tempo quando una bella conclusione di Vicino, subentrato ottimamente a gara in corso, ristabilisce la parità. L'uno a uno resiste fino a 4' dal termine, quando un altro colpo di testa, stavolta da parte di Giovannoni, consegna la vittoria ai ragazzi di Lorenzo Benassi.
Si dilata soprattutto nel finale, dopo una prima parte di gara combattuta e interpretata con il giusto agonismo dagli ospiti, la gara fra Empoli e Lucchese, in cui Cristiano è protagonista con la sua tripletta. L'Empoli mette subito in discesa la gara all'8', con il primo gol: Cristiano vince il duello col difensore avversario e mette dentro per Menicagli che, dopo un rimpallo, piazza il pallone all'angolo alla sinistra del portiere. Al 21' spazio per una punizione da 25 metri di Cristiano, la palla finisce fuori; dopo 3' si segnala una ripartenza con protagonista Cristiano che, lanciato a rete, sbaglia mettendo fuori a tu per tu col portiere ospite. Archiviata una punizione dai 20 metri di Allochis a lato, al 29' ecco il secondo gol: bella l'azione personale di Muharremi, che salta un avversario e in diagonale mette in rete. L'ultimo spunto del primo tempo al 35', altra punizione da fuori area, batte Menicagli che colpisce l'incrocio dei pali. La ripresa si apre al 42' con la rete dei ragazzi di Luzzi: buono il fraseggio a centrocampo della Lucchese, palla poi a Mariotti che, di piatto, mette all'angolino alla destra del portiere locale dimezzando lo svantaggio. L'Empoli non ci sta e al 44' propone una ripartenza, condotta da Cristiano che conquista palla a metà campo e serve Allochis che, da fuori area, impegna il portiere ospite che abilmente devia in angolo. Al 46' spazio per un tiro da dentro l'area di Menicagli che colpisce male; dopo appena un minuto però Cristiano, lanciato a rete, mette dentro con una forte conclusione sotto la traversa, 3-1. L'Empoli prende il largo nei minuti successivi: al 53' Zega , lanciato a rete a sua volta, sbatte sul portiere in uscita ma poi è bravo Cristiano ad essere il più veloce di tutti e ribattere a rete, 4-1. Ancora Cristiano vicino al gol poco dopo, lo ferma la traversa, mentre al 60' Zega viene servito in area da Chiarello e a tu per tu del portiere manca la realizzazione sul più bello. Dopo appena un minuto però gli azzurri segnano ancora: calcio d'angolo di Menicagli, Muharremi di testa insacca. Al 70' Zega lanciato a rete salta un avversario in area ma viene atterrato. Calcio di rigore che Fanucchi realizza spiazzando il portiere. Passa un minuto e i locali segnano ancora, protagonista sempre Zega che da dentro l'area mette dietro per Zinna che deposita in rete. A tempo quasi scaduto Muharremi si invola sulla fascia sinistra e serve all'indietro El Attiq che, da dentro l'area piccola, arrotonda il risultato in modo definitivo.