Un risultato, e la sua narrazione: finisce 5-1 l'anticipo del Viola Park fra Fiorentina e Spezia, ma l'ampia vittoria dei ragazzi di Sireno matura nella seconda parte della sfida: meritati i tre punti, gli ennesimi, conquistati dai viola, che tornano così a vincere dopo lo 0-0 del big-match contro la Samp, ma per piegare lo Spezia è servita appunto un'altra prova di forza. Il primo tempo infatti si conclude senza reti, e propone un paio di iniziative di Mantu e Carpita in avvio, ma poi due ghiottissime chance per lo Spezia. Ispirato da Longobardi e Ruscelli, il team ospite si rende pericolosissimo al 15', quando Boca ruba palla e punta la porta di Fusi, che compie un grande intervento che salva i locali. La Fiorentina prova sempre a imporre il suo gioco, ma lo Spezia risponde colpo su colpo, e non concede niente; al 34' serve peraltro un altro super intervento di Fusi, stavolta su Franceschini, per evitare guai peggiori. In avvio di ripresa la formazione di casa alza ulteriormente i giri al suo motore e, dopo aver sfiorato in modo clamoroso il vantaggio con Mignemi, trova l'uno a zero al 47' con capitan Di Sario, al quale segue dopo centoventi secondi il raddoppio di Carpita, autore di uno strepitoso spunto personale. Lo Spezia a questo punto si disunisce un po' e Mignemi ne approfitta per realizzare una doppietta nel giro di cinque minuti a cavallo dell'ora di gioco. Nel finale spazio per altri due gol: lo Spezia trova la meritata rete della bandiera con Figaia, in pieno recupero però Mubin, dopo una bella azione corale, fissa il risultato sul definitivo cinque a uno. Da segnalare in precedenza alcune ottime parate di Medone, subentrato benissimo a difesa dei pali dei liguri, evita ai suoi un passivo (ingiusto) ben peggiore.
Dopo aver mostrato i muscoli nel duello con la Fiorentina, terminato a reti inviolate, la Samp prosegue la sua stagione con il vento in poppa e torna a correre a ritmo di tre punti sbancando Monteboro: va ai blucerchiati, vittoriosi per 2-0, l'anticipo e big-match di giornata contro l'Empoli. La partita, molto attesa, non delude le attese e inizia con il botto: al 2' gli azzurri conquistano palla sulla fascia destra e innescano Cristiano, che mette in mezzo; Menicagli a botta sicura colpisce in pieno il palo. La replica della Samp arriva al 6', su calcio d'angolo, ma l'Empoli non si fa sorprendere e parte in contropiede. Menicagli riceve palla e serve Zega, che salta l'ultimo difensore blucerchiato e, a tu per tu col portiere, spara alto. Al 10' spazio per un tiro dalla distanza di Barsacchi ma la palla è ben parata dal portiere azzurro, dopo centoventi secondi ecco invece un corner per l'Empoli, dal quale arriva il colpo di testa di Biagianti che non inquadra il bersaglio. Al 17' altra occasione per l'Empoli, che fraseggia bene e mette Kri Bi davanti al portiere ligure, spreca però una grande occasione mettendo alto. La Samp è pienamente in partita e, dopo aver intuito il campanello d'allarme, applica in modo micidiale la più famigerata fra le cosiddette leggi non scritte del calcio. 21' , gli ospiti conquistano una punizione laterale che viene ben battuta sul secondo palo, Barsacchi di testa mette dentro al sacco, 0-1. Chiamati a reagire, i locali ci provano ma creano solo una vera potenziale chance poco prima della mezz'ora, quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo il colpo di testa di Cristiano finisce a lato della porta avversaria. La ripresa si apre con una fase di gioco intensa e combattuta, finché al 42' si segnala una bella ripartenza dell' Empoli con Cristiano che tira in corsa da dentro l'area , un difensore ospite è però bravo a opporsi e deviare in angolo. Al 54' spazio per un tiro da fuori di Kri Bi, disinnescato in due tempi dall'estremo difensore ospite Bertorello. Al 58' ecco il colpo del ko della Samp: è nuovamente Barsacchi a lasciare il segno, nuovamente sugli sviluppi di un calcio d'angolo, stavolta con una precisione conclusione di interno piede. La gara però riserva ancora emozioni, e dopo tre minuti Cristiano impegna ancora il portiere blucerchiato con una potente conclusione da fuori area. Al 62' da evidenziare una percussione di Tagliente, che entra in area azzurra ma calcia male e Lombardo disinnesca in uscita. L'ultimo episodio al 70', quando l'arbitro estrae un rosso diretto ai danni dell'autore della doppietta Barsacchi, reo di aver proferito qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara.
Un tris per continuare a crescere di altitudine: il Pisa sbanca il campo della Lucchese per 3-0 nel segno di Nguessan, Cristian Gjiergji e l'ennesimo gol stagionale di Fabbri, stavolta subentrato a gara in corso. Dopo aver affrontato le prime della classe in un avvio di campionato di fuoco, il team di Vivarelli dà continuità a una serie di vittorie che lo proiettano in una posizione di classifica consona al suo valore e in grado di rispecchiare la bontà del percorso di crescita intrapreso. Sul fronte opposto, la Lucchese mastica amaro, perché contro un avversario di ottimo livello disputa una gara gagliarda e combattiva, protestando in occasione del secondo gol, come vedremo. Alla luce del gioco prodotto, e delle (tante) occasioni create, il successo degli ospiti è comunque pienamente legittimo. La gara si apre con il Pisa in avanti, la prima occasione arriva al 4' quando Amelia, servito da Nguessan, in azione sulla sinistra, conclude da dentro l'area, Varosi neutralizza la minaccia. Subito dopo ecco arrivare il primo gol: la manovra dei nerazzurri, tutta di prima, parte da Amelia e prosegue con Geri, che serve Giliberti, in sovrapposizione sulla sinistra; pronto il successivo cross al centro e Nguessan in spaccata devia in fondo al sacco. La Lucchese prova a reagire ma il Pisa non concede mai varchi e continua ad attaccare; il match arriva così al suo punto di svolta. Scocca infatti il 24' quando si segnala una progressione per vie centrali di Cristian Gjiergji, affiancato da due avversari, con Varosi in uscita; il giocatore ospite cade a contatto con un difensore e l'arbitro opta per un'espulsione diretta e la concessione del penalty. Placate le vibranti proteste dei padroni di casa, sul dischetto si presenta lo stesso Gjiergji C. che spiazza Varosi, 0-2. Da qui la gara si inasprisce un po', in un clima sempre più teso il match comunque prosegue, e lo fa nel segno del Pisa, che sfiora a più riprese la segnatura in diverse occasioni. Al 30', sulla destra, Gjiergji serve Falconetti, il seguente cross teso è perfetto per Nguessan, in azione fotocopia al primo gol, ma stavolta il centravanti nerazzurro non trova il pallone. Spazio poi per un altro tiro di Amelia, dopo un disimpegno errato del portiere locale; Amelia controlla, si accentra e conclude; raccoglie poi la ribattuta ma, sempre da ottima posizione, non riesce a inquadrare il bersaglio. Ci provano poi ancora Nguessan e Cristian Gjiergji, quest'ultimo al 33' affonda palla al piede, entra in area e conclude ma Varosi si supera e compie un'ottima parata. Il secondo tempo propone tanti cambi e numerose interruzioni, che spezzano un po' il ritmo della gara. Da segnalare c'è al 63' il terzo gol del Pisa: Sacco serve Fabbri in area, che addomestica la sfera, evita due avversari e poi conclude angolato; il portiere locale sfiora soltanto e non può evitare il tre a zero. Dopo il gol, attorno al 65', da evidenziare una bella azione Nguessan, autore di un pregevole scarico al volo per Clemente che conclude in corsa ma Pilla non si fa sorprendere. È l'ultimo sussulto del match.
Nonostante la sensazione che si ha nell'osservare il match dagli spalti sia un'altra, alla fine la voglia di Carrarese e Torres di superarsi reciprocamente non si concretizza né si traduce in alcun gol; finisce con lo 0-0 di partenza una partita tosta e in cui si è lottato su ogni pallone. La Carrarese prova sempre a imporsi in ogni zona del campo ma la Torres si conferma buona squadra, ben organizzata soprattutto in difesa e in generale in fase di non possesso palla. Si segnalano alcune buone occasioni mancate per un soffio da parte dei padroni di casa, ma anche prodezze del portiere locale Prandina, che salva i suoi dagli attacchi di Masia e compagni. Risultato giusto alla fine, in una bella giornata di sport e sole che ha reso gradevole la mattinata ai piedi delle Apuane.
L' Arezzo esce dal campo con molta amarezza per una sconfitta che poteva essere meritata nel primo tempo, ma non per come ha giocato nel secondo. E pensare che nei 10' iniziale sono gli amaranto che cercano di giocare maggiormente, ma il forcing iniziale produce un tiro in porta e un calco d'angolo. L'Entella si difende bene e inizia a giocare la sua partita con importanti fraseggi a centrocampo, cercando poi il passaggio filtrante per le punte. Infatti è da una situazione di queste che realizza il gol del vantaggio con Pagano. La rete dell'uno a zero demoralizza l'Arezzo, tanto che la difesa ospite commette un errore che porta i liguri a realizzare il secondo gol con Ravera (28'). Il secondo tempo vede un Arezzo trasformato con tutt'altro piglio e mordente: accorcia le distanze al 53' con Villette e prosegue nel forcing. Nei rimanenti 20' in diverse occasioni la squadra ospite va vicina alla rete del pareggio, ma vuoi per la bravura della difesa e vuoi anche per un po' di sfortuna il punteggio non cambia ulteriormente.
Nell'anticipo del sabato al Nuovo Marconcini, il Genoa mette in mostra tutto il proprio potenziale e, con un primo tempo praticamente perfetto, ipoteca il successo contro il Pontedera. I liguri ridefiniscono il concetto di approccio micidiale alla gara, andando subito in gol al primo affondo con Fossa. Il Pontedera si difende con coraggio, ma incassa il gol di Tilli poco dopo il quarto d'ora, per poi cedere un po' prima del riposo quando arriva il secondo gol personale di giornata di Fossa e, prima, il momentaneo tris di Daneri. Nel secondo tempo spazio per numerose sostituzioni, i padroni di casa trovano il modo di contrastare più efficacemente i quotati avversari. Nel finale la gara si riaccende, con la doppietta di Amaro che arrotonda lo score del Genoa e la meritata rete della bandiera dei granata messa a segno da Xhika.