E' lo Scandicci, reduce da un meritato pareggio nientemeno che con la Fiorentina, a conquistare in rimonta l'intera posta in palio superando con il punteggio di 3-1 una Rondinella dal canto proprio chiamata a un altro match molto impegnativo dopo aver affrontato Affrico e Sestese. La gara è vibrante fin dai primi minuti, con i padroni di casa che vanno in vantaggio con Righini. A pochi minuti dallo scadere, tuttavia, pareggia Andreucci per lo Scandicci portando così il primo tempo a chiudersi in parità. Anche la ripresa rimane in costante equilibrio, con un paio di occasioni per parte, ma il risultato non si schioda dal momentaneo 1-1. Nell'ultimo tempo, però, emerge la più forte fisicità degli ospiti che, grazie a una doppietta dell'incontenibile Larrea, si portano infine sul definitivo 1-3.
Non fa prigionieri lo Spartaco Banti Barberino e regola senza possibilità d'appello la compagine di Ermanno Pucci, stoica nel lottare comunque fino alla fine nonostante un risultato già segnato. Sono soprattutto il secondo e il terzo tempo a fare la differenza, mentre il primo e il quarto scorrono via sul filo dell'equilibrio al netto delle segnature pro Barberino. A sbloccare l'incontro ci pensa Gomma, il più lesto a ribadire in fondo al sacco una palla respinta su punizione, mentre sul finale di frazione è Cianchi a timbrare il cartellini portando a due le lunghezze di vantaggio. Il secondo parziale viene inaugurato dal bel sinistro di Cecala ma il Settimello reagisce e accorcia le distanze dopo aver sbagliato anche un calcio di rigore. La gioia dura poco però, perché Cecala risale in cattedra e piazza altri due goal, corroborati dal sigillo di Nencini Leonardo. Il terzo tempino si risolve tutto ad appannaggio dei locali, che arrotondando grazie al solito Cecala, a Nencini Lorenzo e a un autogoal sfortunato di un giocatore avversario. La ciliegina sulla torta la pone infine nel quarto tempo Gianassi, che dopo aver fornito 4 assist si mette in proprio regalandosi la gioia del goal. Alla fine della fiera, applausi per tutti.
Al termine di un'autentica pioggia di reti e di emozioni, che certamente non ha fatto rimpiangere agli astanti sugli spalti il prezzo del biglietto, la Settignanese di Maurizio Romei e Andrea Gorgi sbanca il fortino del Bagno a Ripoli imponendosi ai danni dei gialloblù con un rocambolesco e pirotecnico 5-3 in proprio favore una volta riuscita a far propri ben due dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato. Le due squadre, a questo proposito, approdano al primo intervallo con i diavoli avanti di misura in virtù delle reti di Degli Angeli e Radu mentre, successivamente, i 20' centrali si rivelano ben più equilibrati terminando con il risultato in parità a fronte della doppietta personale dello scatenato Radu sul fronte rossonero e del sigillo di Dini in casa Bagno a Ripoli, peraltro già capace di andare a referto nella prima frazione con Gashi. A rendere infine meno amaro l'insuccesso per il collettivo di Simone Bruni è, nell'ultima fetta di contesa, Peruzzi, con gli ospiti che invece mettono definitivamente in ghiaccio i tre punti grazie a Ronzano e al rigore di Hassan.
Dopo il rocambolesco 3-3 maturato sette giorni prima nel derby contro l'Audace Legnaia, l'Isolotto di Leonardo Fantechi e Simone Berti dà continuità all'ottimo atteggiamento sfoderato in via Dosio allo scopo di raggiungere il pareggio piegando, tra le mura domestiche, con il risultato di 2-0 un pur coriaceo e ben disposto in campo Real Chianti con due reti sostanzialmente fotocopia. Se, infatti, al 9' è Cambi a stappare la partita prendendo l'ascensore sugli sviluppi di un corner per poi infilare in incornata il portiere amaranto, dopo un secondo parziale terminato a reti inviolate in virtù dell'estrema attenzione dimostrata da parte delle due linee difensive ci pensa infine Camprincoli, dopo soli 3' dall'avvio dell'ultimo spicchio di contesa, a conferire l'assetto definitivo al punteggio parimenti svettando di testa con perfetto tempismo in occasione di un calcio d'angolo e indovinando così il pertugio vincente per il raddoppio biancorosso.
Dopo una prima fetta di contesa terminata a reti inviolate, un arrembante Lanciotto Campi riesce a rispondere con successo all'iniziale svantaggio e, concretizzando infine la propria iniziativa protrattasi anche durante il terzo parziale, a portare a casa l'intera posta in palio con il risultato aggregato di 3-1 sbancando il fortino del Rinascita Doccia. L'avvio di gara, registratosi sotto un tiepido sole pomeridiano, non regala tuttavia particolari emozioni agli astanti sugli spalti prima che il match si accenda solo al 15' con un gran tiro di Maccarone che termina però sopra la traversa. Al rientro in campo dei due collettivi protagonisti l'incontro presenta invece un ritmo più apprezzabile e vede il Doccia partire al fulmicotone: al 23' Pecoraro si libera in bello stile del diretto avversario e crossa per Romani che aggancia e tira in porta, ma l'attento Piperno para con sicurezza; il medesimo Romani, tuttavia, dopo appena sessanta secondi si riscatta immediatamente e, approfittando di un errato disimpegno della difesa ospite, ruba la palla in area e lascia partire un missile sotto la traversa portando i propri colori sul momentaneo 1-0. Al 32', tuttavia, la reazione del Lanciotto è vincente e Baldazzi, approfittando di uno svarione colossale della retroguardia casalinga, ristabilisce le sorti dell'incontro. Il terzo parziale si apre con i ragazzi del tandem Montemurro-Sardaro, galvanizzati dall'aver acciuffato il segno x, più convinti a fare propria la partita: così, dopo soli 2', La Monica si impossessa del pallone e dal vertice sinistro dell'area fa partire un tiro a giro che si insacca sotto l'incrocio permettendo al Lanciotto di perfezionare il sorpasso. Il Doccia, tuttavia, non accusa il colpo e risponde subito con Brunelli che, in occasione di una leggerezza avversaria, spedisce però di poco al lato il punto del possibile 2-2. Al 49', ad ogni modo, il Lanciotto cala il tris con Giugni conferendo l'assetto definitivo a un risultato che, da questo momento in avanti, non avrà più modo di mutare complice il mancato appuntamento per un soffio con la sfera da parte di un Maccarone appostato in più che propizia posizione al 51'.
Grazie a una prova corale di carattere e determinazione l'Affrico di Niccolò Miniati e Francesco Ceccherini, nonostante una coriacea, combattiva e ben disposta in campo Laurenziana, conquista l'intera posta messa in palio dal confronto con quest'ultima presidiando al meglio il proprio fortino e imponendosi con il risultato aggregato di 4-1. Al netto del ritmo intenso sfoderato sin da subito da parte dei biancoblù, che non a caso si portano nell'arco di pochi minuti in vantaggio con un guizzo di Baldini sugli sviluppi di un traversone, la Laurenziana resiste stoicamente impedendo al punteggio di essere ulteriormente ritoccato sino al duplice fischio anche a fronte di una rilevante mole di occasioni cestinate dai padroni di casa per rimpinguare il proprio bottino. Al rientro in campo, tuttavia, gli ospiti manifestano ben altro piglio e, non a caso, dopo non molto indovinano finanche il pertugio vincente per il momentaneo 1-1 con Manuel Donisi che, finalizzando un'ottima azione in verticale dei propri colori, riceve l'appoggio in corsa di un compagno prima di presentarsi a tu per tu con l'estremo avversario e trafiggere quest'ultimo con un'ottima conclusione. L'Affrico, tuttavia, non si scompone e continua a spingere guidato dalla grinta di una difesa che non si lascia scavalcare e da un centrocampo attento: così, quasi allo scadere del secondo tempo, un pallone respinto dal portiere della Laurenziana finisce sui piedi di Mugnaini che insacca il punto del 2-1 biancoblù. La rete in questione infonde ai leoni ancor più fiducia e fame e a questo proposito, in avvio di terzo parziale, ci pensa ancora Baldini a perfezionare -con la propria doppietta personale- l'aumento del divario in termini di risultato tra le due formazioni. Il ritrovato predominio territoriale dell'Affrico, peraltro, non si ferma qui grazie in specie a un instancabile lavoro di Chaboun che continua a seminare il panico sulla fascia e a servire palloni invitanti per gli attaccanti finché, dopo diversi tentativi andati a vuoto, non è Todisco a trovare la quarta rete locale con un tiro angolato e preciso che conferisce l'assetto definitivo al punteggio.
Termina senza vincitori né vinti il gradevole confronto andato in scena allo stadio comunale di Dicomano fra i padroni di casa di mister Bubici e i pari età della Sancat che, dopo essersi dati battaglia per i sessanta e più minuti disputati, si spartiscono equamente la posta in palio impattando su un rocambolesco 2-2. Il primo parziale premia il maggior cinismo gialloviola negli ultimi metri e, non a caso, vede gli ospiti approdare all'intervallo in vantaggio di misura in virtù delle reti di Sangiorgi e Giuttari. I biancoazzurri, tuttavia, peraltro già andati a referto durante i primi 20' con Sulaj, non si lasciano minimamente abbattere dal fato momentaneamente avverso e, presentatisi nuovamente in campo con la ferma intenzione di raddrizzare il risultato, riescono infine a pervenire a tale scopo traendo profitto dal guizzo vincente di Scopetani. Complice, infine, una stanchezza sempre più imperante fattasi progressivamente sentire, con lo scorrere delle lancette, tra le gambe dei diciotto protagonisti, il punteggio non avrà più modo di mutare sino al calar del sipario.
Una più che positiva prestazione tra le mura amiche permette al Casellina di Samuele Sapiente e Gabriele Calubani, abile nel dettare il proprio ritmo all'incontro per ampi sprazzi di quest'ultimo in virtù di un maggiore possesso palla, di mettere in cascina l'intera posta in palio al termine del confronto con l'Avane con il risultato aggregato di 3-1. Sono proprio i padroni di casa a partire con il piede giusto al fischio iniziale, aprendo le danze nell'arco di qualche minuto con una splendida conclusione da fuori area di Melissi. Il medesimo Melissi peraltro, evidentemente non ancora sazio, decide finanche di ripetersi prima del duplice fischio correggendo con un facile tap-in oltre la fatidica linea bianca il servizio al bacio di un Simoni ottimamente prodigatosi in precedenza in un'azione personale. Dopo aver fallito il penalty del possibile tris, nei 20' centrali i biancorossi vedono i propri avversari rimettersi in carreggiata quando, sfruttando un'indecisione della difesa locale, Di Fiore dimezza lo svantaggio in contropiede permettendo all'Avane di tornare pienamente in partita. Il Casellina tuttavia, dal canto proprio, ha il merito -arrivati a questo punto- di non lasciarsi tradire dalla pressione ed è, prima di un terzo parziale terminato sullo 0-0 complice una stanchezza imperante tra le gambe dei diciotto protagonisti, infine Minieri a mettere a referto il punto del definitivo 3-1 al 40' con una rimarchevole staffilata insaccatasi sotto la traversa.
Sfruttando, soprattutto, un'elevata intensità dimostrata nel terzo e ultimo parziale, il Castelfiorentino di Fabio Cucè si aggiudica l'intera posta in palio imponendosi in trasferta con un 3-2 in proprio favore ai danni della Certaldese al termine di una partita rivelatasi sostanzialmente equilibrata. Sono tuttavia, in realtà, proprio i padroni di casa a sbloccare il risultato nel corso dei 20' iniziali in virtù della rete di Sarr e se, in seguito, durante la fetta centrale di contesa l'attenzione dimostrata dalle due linee difensive nell'imbrigliare a dovere la manovra avversaria permette al vantaggio biancoviola di restare inalterato, alla ripresa delle ostilità è invece la formazione ospite a farsi sotto con maggiore insistenza nel tentativo di raddrizzare il momentaneamente sfavorevole punteggio. La maggior concretezza dimostrata negli ultimi metri, a questo proposito, permette infine al collettivo gialloviola di mettere la freccia in direzione dei tre punti concretizzandosi, specificamente, nella doppietta dell'ispirato Meloni e nella rete di Lapietra mentre, sul fronte opposto, è invece Gning a rendere leggermente meno amaro l'insuccesso per i propri colori.
Tornate a fronteggiarsi a distanza di una sola settimana, Empoli e Fucecchio danno ancora una volta sia dimostrazione di una sontuosa qualità di gioco che vita a una vera e propria pioggia di reti, emozioni e capovolgimenti di fronte che vede infine le due squadre spartirsi equamente la posta in palio a fronte del pirotecnico 5-5 maturato in quel di Monteboro e agguantato proprio in extremis da parte dei ragazzi di mister Fatichenti che, così facendo, allontanano lo spauracchio del secondo ko in sette giorni contro i bianconeri. Sono proprio i padroni di casa a partire con il piede giusto, portandosi al crepuscolo del primo parziale sul doppio vantaggio in virtù del micidiale uno-due piazzato, fra il 15' e il 18', dallo scatenato Varocchi ma, dal canto proprio, il Fucecchio non si scompone minimamente e, anzi, a cavallo fra le due frazioni successive riesce finanche a perfezionare il momentaneo soprasso grazie alla doppietta di Basa da quest'ultimo messa a referto dopo il momentaneo 2-1 firmato da Saber al 40'. L'Empoli, tuttavia, non intende assolutamente starci e agguanta il 3-3 prima dell'ultimo intervallo con l'hat-trick dell'assolutamente implacabile Varocchi. Nel quarto e conclusivo parziale, infine, succede di tutto e di più sulla falsariga del botta e risposta: dapprima, infatti, Scardigli permette al Fucecchio di allungare in direzione del poker, dopodiché Cupi pareggia nuovamente i conti per gli azzurri. Passa un solo minuto e Moscatelli riporta in avanti i fucecchiesi ma, proprio quando sembrava che i ragazzi di mister Baldinelli fossero prossimi a conquistare l'intera posta in palio, il secondo centro personale di Cupi ristabilisce per l'ultima volta, allo scadere, le sorti dell'incontro fissando così il punteggio sul definitivo 5-5.
Riuscendo, nello specifico, a concretizzare a dovere la più evidente pendenza dalla propria parte dell'ago della bilancia durante tanto il primo quanto l'ultimo parziale, il Santa Maria di Daniele Marini fa la voce grossa all'interno del proprio fortino imponendosi con un convincente pokerissimo ai danni di un Montelupo che comunque, dal canto proprio, non ha lesinato sull'impegno e sulla dedizione nel tentativo di dare del filo da torcere al roster empolese come del resto testimoniato da una seconda frazione di gioco terminata con il risultato di 1-1. Se, sulla sponda casalinga, unitamente a Sanfratello si sono messi in particolare evidenza Piccini e Perri, principali contributori al successo del Santa Maria con una doppietta a testa, per quanto concerne i ragazzi agli ordini di mister Forciniti sono stati invece Mazzantini e Bartoli a salire in cattedra nel corso degli ultimi 40' con le zampate vincenti che hanno reso appena meno amaro l'insuccesso dei relativi colori.
Dopo essersi fatti raggiungere sul pirotecnico 3-3 dall'Isolotto sette giorni prima, i ragazzi dell'Audace Legnaia escono sonoramente sconfitti dal secondo derby consecutivo riservato loro dal calendario cadendo con un perentorio 10-1 contro un avversario ben organizzato come la Cattolica Virtus con il rammarico però di essersi arresi sin troppo presto. In avvio di gara e per oltre metà della prima frazione, in realtà, i gialloblù danno più che l'impressione di essere consapevoli dei loro mezzi resistendo però fino al 13' quando su calcio d'angolo i locali sbloccano il risultato con un gol di testa di Cecioni. Passa un solo minuto e la Cattolica raddoppia con un sinistro potente di Vangelisti e, al 17', su una conclusione che pareva ormai aver varcato la fatidica linea bianca Pulselli salva il pallone sulla linea di porta e mantiene il risultato fermo sul 2-0. L'Audace Legnaia, dal canto proprio, sembra crederci e allo scadere del primo tempo, dopo una ripartenza, Lorenzoni subisce un fallo in area inducendo il direttore di gara a concedere agli ospiti una massima punizione che lo stesso Lorenzoni piazza con maestria alla destra di Spinelli. Nel secondo tempo, tuttavia, i ragazzi di Gabriele e Lorenzo Landi spariscono progressivamente dal vivo del gioco e, così, i 20' centrali raccontano tutta un'altra partita che vede la Cattolica, dal canto proprio, dilagare: anzitutto, al termine di un contropiede, Bertieri raccoglie un cross al centro e senza esitazione cala il tris, dopodiché il numero 9 giallorosso si ripete risolvendo una mischia prima che anche Cecioni pervenga alla doppietta staccando con perfetto tempismo di testa su un tiro dalla bandierina dei suoi. Se, successivamente, Bertieri si vede annullato il punto dell'hat-trick, la Cattolica riuscirà comunque a conferire momentaneamente un assetto tennistico al punteggio con Scarlini per poi approdare al secondo intervallo finanche sul 7-1 grazie a un'incornata di Lamce. Mlik, Tinti e un Cecioni in stato di grazia -capace di mettere a referto la propria tripletta personale- fisseranno poi nell'ultima frazione il punteggio sul definitivo 10-1, risultato forse eccessivamente severo per un'Audace che però, dopo una partenza orgogliosa, ha gettato la spugna troppo presto.
Vince e convince la Ginestra Fiorentina di Claudio Cecchino che, traendo profitto soprattutto da un primo parziale disputato a elevata intensità, manda internamente al tappeto il malcapitato Ponzano con un roboante 7-2 che ha visto i padroni di casa, non a caso capaci di aggiudicarsi ciascuna delle tre fette di contesa, dettare per larghi tratti a quest'ultima il proprio ritmo. Sin dal fischio d'avvio i biancorossi assumono saldamente il comando delle operazioni, approdando a questo proposito all'intervallo avanti con un netto e momentaneo 3-0; successivamente, nei restanti 40', il leit-motiv non muta in maniera apprezzabile e, per quanto il roster empolese dia maggiormente del filo da torcere ai propri avversari trovando anche per due volte la via del gol, i locali continuano a macinare il proprio gioco imponendosi con il punteggio di 2-1 tanto nella seconda quanto nella terza frazione. Se, da un lato, sono Biancalani e Scali a rendere leggermente meno amaro il ko per i ragazzi agli ordini di Maurizio Giotti, sul fronte casalingo meritano invece di essere evidenziate le prove sopra le righe di Martini e Avram che, assieme alla rete di Goumbala, si sono rivelati i principali contributori al successo dei relativi colori mettendo a referto un hat-trick ciascuno.
Grazie a una prestazione corale di grinta, sacrificio e carattere, la Lastrigiana di Massimiliano Terrosi porta a casa l'intera posta in palio sbancando con il risultato aggregato di 4-2 in proprio favore il fortino di un Montelupo che, crollato definitivamente soltanto nel parziale conclusivo, non ha comunque dal canto proprio parimenti lesinato sull'impegno e sulla dedizione allo scopo di rendere complicata la vita agli ospiti. Proprio questi ultimi, al 10', aprono le danze quando Lomjdjaria, ben innescato da Ballerini, salta agilmente in dribbling il proprio marcatore prima di trafiggere esizialmente l'estremo amaranto. Nel secondo tempo, tuttavia, la risposta locale non si fa attendere e, al termine di una rapida ripartenza, Martone ristabilisce le sorti dell'incontro a tu per tu con Manetti. La Lastrigiana, però, non si lascia sopraffare dalla pressione e un attimo prima dell'intervallo torna a mettere la testa avanti con Carotenuto che, con l'interno del piede, deve soltanto appoggiare oltre la fatidica linea bianca l'assist al bacio dell'ispirato Lomjdjaria, resosi protagonista poco prima di una splendida discesa sulla fascia. Nel terzo spicchio di contesa, però, un Montelupo ancora non datosi per vinto riacciuffa per la seconda volta i propri avversari colpendo questi ultimi nuovamente in contropiede sia pur, in tale circostanza, traendo profitto dallo spunto di Lucariello. Con la stanchezza iniziata, a questo punto, a imperare nelle gambe dei diciotto protagonisti e, allo stesso tempo, l'esito finale ancora del tutto in bilico è la Lastrigiana, negli ultimi 20', a rivelarsi più lucida e cinica nei momenti chiave: così, dopo il tris siglato da capitan Cappelli con un potente destro al termine di un'ottima azione corale, a una manciata di secondi dal triplice fischio il solito Lomjdjaria -con il Montelupo sbilanciato in avanti alla disperata ricerca del pari- finalizza perfettamente una trama orchestrata in velocità fissando dunque il punteggio sul definitivo 2-4.
Sono un black-out registratosi sul fronte casalingo nel corso dei 20' centrali e, contestualmente, un hat-trick di un Alterini in autentico stato di grazia a indirizzare l'intera posta in palio sui binari del Pontassieve di Marco Materassi, abile a mandare al tappeto a domicilio una pur coriacea Sales una volta riuscito a certificare cinicamente un'inerzia pendente più visibilmente dalla propria in specie durante il secondo spicchio di contesa. Al fischio iniziale la canonica fase di studio tra i due collettivi protagonisti si protrae in maniera apprezzabile finché il Pontassieve, spesso vistosi imbrigliato nella propria manovra da parte della retroguardia gialloblù, non riesce infine a sbloccare il risultato al rientro in campo dopo il primo intervallo grazie alla rete di Alterini. A quanto pare non ancora sazio, tuttavia, l'attaccante biancoblù decide di salire inappellabilmente in cattedra colpendo per altre due volte e siglando perciò la propria tripletta personale che, al contempo, permette ai relativi colori di mettere la freccia verso tre punti che gli ospiti raccolgono definitivamente al calar del sipario grazie anche alla lucidità -durante il parziale conclusivo- del proprio pacchetto arretrato che, non a caso, respinge al mittente le scorribande offensive di una Sales riversatasi in avanti per rimettersi quantomeno in carreggiata facendo perciò sì che anche gli ultimi 20' terminino sullo 0-0.
Grazie a una prestazione corale di cuore e sacrificio, una Virtus Montaione Gambassi trovatasi a fare i conti con un immediato doppio svantaggio sul terreno del Club Sportivo Firenze riesce a raddrizzare lo sfavorevole risultato fissando quest'ultimo sul definitivo 2-2 una volta impostasi di misura tanto nel secondo quanto nel terzo parziale. Al fischio iniziale, infatti, i ragazzi di mister Pascarella restano sostanzialmente con la testa negli spogliatoi permettendo dunque ai padroni di casa, che parimenti hanno dimostrato di essere un collettivo tutt'altro che da sottovalutare con fisicità e grinta quali proprie armi principali, di sfruttarne due leggerezze in retroguardia e mettere così a referto altrettante reti in pochi minuti. Ciononostante, il Gambassi non accusa più di tanto il micidiale uno-due a livello emotivo e a questo proposito, dopo aver preso il necessario coraggio per imbastire la propria controffensiva, l'équipe ospite si fa con prepotenza sotto accorciando anzitutto le distanze con un missile di Kumanani, abile a ribadire direttamente sotto l'incrocio dei pali una corta respinta della difesa avversaria. Viaggiando sulle ali dell'entusiasmo, nel corso degli ultimi 20' i giallorossi indovinano infine anche il pertugio vincente per il pareggio quando Dejvi Ibrahimi, al termine di una ripartenza da manuale dei propri colori orchestrata mediante rapidi scambi, fissa il punteggio su un 2-2 sostanzialmente giusto anche a fronte dei ben due penalty falliti da parte del Club Sportivo nell'arco dei sessanta e più minuti disputati.
Tirata, combattuta su ogni pallone e in ogni frangente di gioco la gara fra Laurenziana e Prato, che danno spettacolo ad alta frequenza per tutti e tre i tempi. Alla distanza, la spuntano gli ospiti: dopo lo 0-0 dei primi 20', nel secondo e terzo tempo sono due gol di Giovannini, ben distribuiti, a regalare il successo agli ospiti. Al termine del match, però, gli applausi sono per tutti i calciatori scesi in campo.
La sesta giornata do campionato vede i Giovani Fucecchio ospitare una rimaneggiata Florence che nel primo tempo tenta di opporsi allo strapotere dei leoni bianconeri, chiudendo il parziale sul 3 a 1 per i padroni di casa. Nel secondo e terzo tempo il Fucecchio prende il largo, esprimendo un gioco veloce, aggressivo e tecnico, mettendo in continua difficoltà la Florence, che ha il merito di lottare fino alla fine (trovando il gol della bandiera grazie al penalty trasformato da Della Bella) contro una compagine sicuramente più forte ma anche fresca grazie ai tanti cambi, ma comunque nettamente più forte. Da segnalare il comportamento estremamente sportivo e corretto, sia in campo che sugli spalti.
La trasferta al Viola Park è un'occasione da non perdere per il Cerbaia, che l'affronta a testa alta, impegnandosi dall'inizio alla fine. La Fiorentina, reduce da due o tre turni recenti piuttosto impegnativi, vince con un netto punteggio, mettendo in mostra ottime trame di gioco. Doppiette per Venturi, Giorgetti, Mancini e Rodonaia; a completare il quadro dei marcatori gigliati i centri di Lapini, Domenichelli e Pistolesi.
La partita tra Fortis Juventus e Virtus Rifredi è stata equilibrata fino alla fine del primo tempo, che si è concluso con un punteggio di 1-1. Tuttavia, nel secondo tempo, la Fortis ha beneficiato di due rigori concessi dal tutor locale che hanno demoralizzato gli ospiti, che hanno poi subito un'altra rete. Nel terzo tempo, la gara propone altri due gol, uno per parte. La Fortis si impone con il punteggio finale di 5-2.
Grazie a una strepitosa prova di forza che ha visto i ragazzi agli ordini di mister Ometto riprendersi dallo svantaggio iniziale fino a ribaltare completamente in proprio favore il risultato a cavallo fra gli ultimi due parziali, il Firenze Ovest centra il secondo successo consecutivo dopo la recente vittoria maturata ai danni del Lanciotto Campi imponendosi con un 3-1 sui pari età del Novoli. Sono proprio questi ultimi, in realtà, a rendersi protagonisti di un migliore approccio nei confronti della prima frazione, aprendo non a caso a tal proposito le danze intorno al 10' con un Marangi abile a trarre profitto dall'assist di Maggini. Con lo scorrere delle lancette, tuttavia, il collettivo arancioblù appare sempre più in difficoltà nella gestione del vantaggio e, di conseguenza, i padroni di casa non se lo lasciano dire due volte aumentando i giri del proprio motore allo scopo di raddrizzare il punteggio: così, dopo il sorpasso perfezionato nei 20' centrali grazie alle reti di Azzara e Galatà, nel parziale conclusivo l'Ovest riesce finanche a mettere il punto esclamativo sulla contesa con il guizzo vincente di Jahovic valevole per il definitivo 3-1.
Uno Scandicci autore di un'ottima prestazione corale presidia come meglio non avrebbe davvero potuto il proprio fortino imponendosi -con contestuale mantenimento del clean sheet- con punteggio tennistico ai danni di una Certaldese che, condannata da un risultato eccessivamente pesante, meritava comunque sicuramente qualcosina in più dopo aver sì creato a fasi alterne rivelandosi, ad ogni modo, pur sempre poco precisa nei momenti chiave del match. Nel primo tempo lo Scandicci entra bene in campo imponendo alla gara un buon ritmo. Le due squadre si sfidano a viso aperto e, dopo qualche timido tentativo da entrambe le parti, sono i blues a passare in ripartenza con Giunta, che insacca di sinistro l'1-0 imbeccato bene da Pellegrino. La pressione dello Scandicci aumenta e aumentano di conseguenza anche i calci d'angolo in favore del team di mister Pignatelli: in occasione di due di essi, peraltro, nascono altrettante reti con Giunta prima e Scopetani poi che correggono di testa oltre la fatidica linea bianca i cross di un ispiratissimo Pellegrino. Il gol di Marin arriva invece dopo un'azione personale con un gran destro. Nella seconda frazione, dopo i cambi, il gioco si fa più manovrato e i ritmi si abbassano: la Certaldese, ripresasi dallo shock, inizia a pressare alto e va al tiro più volte con Bechini, Casini e Pani fermati tuttavia da uno strepitoso Menè. Lo Scandicci invece, dal canto proprio, allunga ancora le distanze con un paio di azioni ben orchestrate da Iuorio e Paladini. Nel parziale conclusivo, infine, la musica non cambia più di tanto anche se, ad ogni modo, entrambe le difese sembrano aver trovato la giusta quadra. Prima del triplice fischio, con il punteggio che non avrà modo di mutare ulteriormente, si registra un ultimo tentativo per parte con Pellegrino che calcia di poco al lato e un Menè, sul fronte opposto, abile a neutralizzare la soluzione di Lupi. Calciatoripiù : per lo Scandicci, oltre a Giunta , Scopetani , Marin , Iuorio e Paladini , capaci tutti e cinque di andare a referto, meritano di essere segnalate anche le positive prove di Pellegrino , autore di ben tre assist, Bilenchi e Badiani . Menzione a parte per uno strepitoso Menè , che guadagna un clean sheet con pieno merito. Per la Certaldese, invece, si evidenziano le prove di Bechini , Casini , Pani , Migliorini , Locci e Scarselli .
Trascinato in specie dalla doppietta del particolarmente ispirato Acosty, l'Affrico di mister Bacci -riuscendo a portare a casa ciascuno dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato mantenendo contestualmente il clean sheet- presidia come meglio non avrebbe potuto il proprio fortino imponendosi nel derby contro la Floria con un netto poker. Se la prima e l'ultima fetta di contesa vedono i padroni di casa spuntarla di misura, nei 20' centrali i ragazzi di mister Cecconi soffrono maggiormente l'iniziativa avversaria incassando ben due reti: tornando sul fronte locale, peraltro, unitamente alla prestazione del già citato Acosty meritano di essere evidenziate anche le prove di Grossi e Amulfi, parimenti abili a iscrivere il proprio nome nel tabellino del match con una rete a testa e, di conseguenza, a contribuire al conferimento dell'assetto definitivo al risultato.
Al termine di un confronto particolarmente combattuto che, dopo lo 0-0 della prima frazione, ha visto ciascuno dei due collettivi protagonisti aggiudicarsi uno dei due restanti parziali, Sancat e Grassina si spartiscono equamente la posta in palio in virtù di un 2-2 maturato all'interno di uno scontro senza alcuna esclusione di colpi. Sin dal fischio d'avvio i padroni di casa e i ragazzi di mister Biagi si fronteggiano a viso aperto ma, complice soprattutto l'attenzione delle due linee difensive, al primo intervallo il risultato è ancora fermo sullo 0-0. Durante i 20' centrali, invece, il maggior cinismo negli ultimi metri premia i gialloviola che, non a caso, riescono a portarsi sul momentaneo 2-1 grazie alla doppietta dell'implacabile Vergani. Il Grassina tuttavia, già andato a referto con un esiziale penalty di Tatini, non demorde assolutamente durante l'ultimo spicchio di contesa e, riversatosi con prepotenza in avanti allo scopo di ristabilire le sorti dell'incontro, perviene infine al conferimento del definitivo assetto al risultato in virtù del guizzo di Cecchi registratosi qualche manciata di minuti prima del calar del sipario.
La Sestese si aggiudica di misura il derby col Calenzano, imponendosi in calce a tre tempi trascorsi ricchi di emozioni e ad alta intensità. Pronti, via e dopo alcuni minuti combattuti al 7' si segnala un'azione in attacco per la Sestese che va la tiro con Giordano, palla a lato. Passa un minuto però e i padroni di casa trovano il vantaggio grazie al tiro vincente di sinistro di Curto che incrocia sul secondo palo dopo una corta respinta della difesa rivale. Passa un minuto e la Sestese va vicina al raddoppio con Gemma che tira da dentro l'area ma è bravo Raveggi a respingere di piede. Al 16' arriva la replica del Calenzano che conquista una punizione con Borghini al limite dell'area; va al tiro Baku con bella risposta in angolo in tuffo da parte del portiere locale. Al 19' spazio per una punizione dalla corsia di destra della Sestese, cross in area e tiro al volo di Curto parato da Raveggi. Il secondo tempo si apre con la Sestese che parte subito forte, Dell'Olio intercetta un passaggio in orizzontale di Casale e calcia subito sul primo palo con parata di Lo Brutto che devia in angolo. Sullo sviluppo arriva il colpo di testa di Gemma che termina fuori di poco. Al 4' da evidenziare un'azione personale di Hadgu sulla fascia sinistra, che conquista un angolo; nulla di fatto sul cross seguente. Al 18' Dell'Olio parte dalla trequarti, salta Hadgu e va al tiro di destro con palla fuori di poco. Dopo due minuti dall'inizio del terzo tempo si segnala un tiro di Colletti alto di poco, mentre al 47' il Calenzano ci prova con una nitida occasione per Tricarico, il suo tiro viene però ben parato. Dopo un minuto ancora Calenzano alla ricerca del pareggio con Hadgu che vince due contrasti sulla corsia sinistra entra in area e sfiora il gol con un bel tiro che esce di poco sopra la traversa. Gli ospiti insistono e al 51' si rendono ancora pericolosi: lancio di Giugliano dalla difesa a saltare il centrocampo che trova Borghini in corsa, questi salta il portiere e serve Celaj che tira in porta ma viene respinto. Al 53' spazio per una ripartenza veloce della Sestese che viene stoppata da una grande chiusura in diagonale di Casale che devia in angolo.La gara prosegue senza un attimo di sosta e centoventi secondi più tardi il Calenzano va ancora vicino al pareggio con una doppia occasione; prima Giugliano con un colpo di testa su angolo impegna il portiere avversario in una bella parata in tuffo, sulla respinta della difesa Casale recupera palla e serve Borghini che calcia di prima con nuova parata da parte del portiere. Puntuale, al 60', il triplice fischio scatena gli applausi per tutti i giovani calciatori scesi in campo.
Termina senza vincitori né vinti l'avvincente e gradevole incontro fra Castelfiorentino e Santa Maria che, dopo essersi fronteggiate a viso aperto nel corso dei sessanta e più minuti disputati, si spartiscono infine equamente la posta in palio a fronte di un 1-1 maturato interamente durante il primo parziale. Sin dal fischio iniziale, infatti, i due collettivi protagonisti danno vita a uno scontro senza esclusione di colpi che li vede, di fatto, conferire quello che a posteriori si rivelerà l'assetto definitivo al risultato già prima del duplice fischio in virtù della rete di Simoncini sul fronte gialloviola e del parimenti vincente guizzo di Isolani per i ragazzi agli ordini di mister Marini. Nei restanti 40', infatti, nonostante i molteplici tentativi esperiti da ciascuna delle due formazioni per indirizzare l'intera posta in palio sui propri binari il punteggio, vuoi per l'imprecisione di entrambe in avanti vuoi per la capacità delle due linee difensive di rispondere con successo alle scorribande avversarie, non avrà più modo di essere ritoccato sino alla definitiva chiusura delle ostilità.
Al termine di un match pressoché senza storia che ha visto i ragazzi di mister Biagi caricare a testa bassa sino al triplice fischio costringendo la malcapitata Rufina a una prevalente azione di rimessa, il Grassina -riuscendo a imporsi in ciascuno dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato- mette in cascina l'intera posta in palio grazie a un sonoro e perentorio 6-0 ai danni del roster di Ciro De Stefano che comunque, al netto delle difficoltà, merita indubbiamente una lancia spezzata in proprio favore per aver sino in fondo cercato di tenere testa a un avversario più quotato. Se il primo spicchio di contesa vede i padroni di casa avanti soltanto di misura, nei restanti 40' i rossoverdi continuano a mantenere alti i giri del proprio motore aggiudicandosi gli ultimi due parziali con un bottino progressivamente più pingue. A distinguersi maggiormente fra le file locali è senz'altro il particolarmente ispirato Khachaturyants, autore di una doppietta sostanzialmente rivelatasi il principale contributo al successo dei relativi colori unitamente ai centri di Lombardi, Cutuli, Razon e Sabatini. Calciatoripiù : Khachaturyants e Lombardi (Grassina B).
Traendo profitto da una più evidente dose di lucidità dimostrata nei momenti chiave della contesa, l'Avane si aggiudica l'intera posta in palio nel confronto col Montespertoli imponendo perciò -con un netto poker impreziosito dal clean sheet- una sonora battuta d'arresto al collettivo di mister Moppi. I gialloneri, sin dal fischio iniziale, partono con un piglio particolarmente aggressivo approdando meritatamente sul doppio vantaggio all'intervallo in virtù delle reti realizzate da Di Fiore e Matteo Gennai. Il secondo parziale, invece, si rivela decisamente più equilibrato ma, per un Montespertoli che da un lato non riesce a far crollare il muro difensivo avversario, dall'altro un cinico Avane cala finanche il tris con Belli sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo. Infine, dopo un terzo spicchio di contesa terminato a reti bianche, nel finale di quarta frazione è ancora Di Fiore a conferire l'assetto definitivo al risultato mettendo perciò a referto una pregevole doppietta con una bella conclusione da fuori area pervenuta dopo aver lavorato ottimamente la sfera e poi saltato il relativo marcatore.
Dopo cinque successi consecutivi si interrompe il perfetto ruolino di marcia del Signa di Paolo Montesarchio, fermato su un pareggio a reti bianche da parte della Folgor Calenzano al termine di una partita sostanzialmente dai due volti che, dopo una prima frazione conclusasi sullo 0-0, ha visto i rossoblù dettare il proprio ritmo all'incontro durante i 20' centrali per poi trovarsi infine costretti a difendersi dall'assedio perpetrato nei relativi confronti da parte dei canarini nel corso della frazione conclusiva. Al rientro in campo dopo l'intervallo è il numero 9 locale Partigianoni a salire in cattedra e, dopo aver sfiorato l'incrocio dei pali al 25', l'attaccante del Calenzano al 30' semina il panico sulla fascia prima di scodellare un invitante pallone a centro area che la difesa gialloblù non allontana a dovere venendo in seguito graziata da Landi che, con imprecisione, calcia addosso al portiere il possibile punto dell'1-0. Il medesimo Landi, al 33', avrebbe l'immediata opportunità per riscattarsi, tuttavia il numero 7 casalingo si divora un'altra rete praticamente già fatta cestinando il servizio in profondità di Caciolli. Dopo una strepitosa parata dell'estremo ospite su Partigianoni il Signa, scampati i molteplici pericoli, sfodera ben altro piglio nel corso del terzo tempo e sfiora anch'esso il vantaggio al 42' quando, dopo un'ottima respinta di Masi, è Lazri a mantenere inviolata la porta dei propri colori immolandosi sul tentativo a botta sicura di Martelli di correggere il pallone in rete e impedendo perciò al risultato di mutare ulteriormente sino al calar del sipario.
Sotto un'incessante e torrenziale pioggia la Lastrigiana di mister Benfari e l'Atletica Castello danno vita a un confronto senza esclusione di colpi che, al triplice fischio, vede i due collettivi protagonisti spartirsi equamente la posta in palio a fronte del 2-2 maturato sul sintetico biancorosso. Sono i locali a rompere il ghiaccio nel corso della prima fetta di contesa con Migliorini, abile a bagnare il proprio esordio con la maglia della Lastrigiana come meglio non avrebbe davvero potuto intercettando, a questo proposito, un avventato passaggio della retroguardia avversaria per poi fulminare l'estremo del Castello con una velenosa conclusione di destro. I ragazzi di Massimiliano Gallerini, tuttavia, non intendono affatto darsi per vinti e così, nel corso dei 20' centrali, riescono a ristabilire le sorti dell'incontro con bomber Lorenzo Rindi che, finalizzando un'azione di contropiede da manuale dei suoi, non lascia scampo al portiere casalingo. Arrivati a questo punto, il match prosegue imperterrito sulla falsariga del botta e risposta ma, al crepuscolo della frazione, il numero 4 lastrigiano Relli si vede negare la gioia del gol dal palo su cui va in pieno a stamparsi la propria sensazionale bordata al volo dalla distanza. Scampato il pericolo, nel terzo parziale l'Atletica Castello torna alla carica e, trascinata ancora una volta dal proprio cannoniere, perfeziona finanche il sorpasso grazie al solito Lorenzo Rindi, bravo a sfruttare a dovere una leggerezza della linea difensiva biancorossa. Quando, tuttavia, sembrava ormai che l'incontro fosse destinato a concludersi col successo ospite, qualche attimo prima del triplice fischio una punizione rapidamente battuta da Relli mette in movimento Degl'Innocenti che, con un autentico colpo da futsal, insacca chirurgicamente il punto del definitivo 2-2.
Torna a sorridere lo Sporting Arno di mister Ramalli che, dopo la recente battuta d'arresto patita sul campo della Certaldese, manda al tappeto fra le mura domestiche la Rondinella Marzocco una volta dimostrato di saper reagire ottimamente all'iniziale svantaggio. A questo proposito, sono per l'appunto i biancorossi a stappare la partita dopo il fischio iniziale nell'arco di una manciata di minuti traendo profitto da uno spunto in contropiede di Orlando Rossi che coglie di sorpresa una retroguardia casalinga eccessivamente alta. Lo Sporting, tuttavia, non si scompone minimamente e, incassata la doccia fredda, si riorganizza prontamente per la controffensiva: così, dopo un salvataggio difensivo ospite sulla linea che nega a Gaggioli il punto del possibile pareggio e un miracolo del portiere avversario su Romano, è proprio quest'ultimo -in mischia- a ristabilire le sorti dell'incontro con una zampata vincente sopraggiunta sul servizio al bacio del medesimo Gaggioli. Galvanizzato dal momentaneo 1-1, il collettivo rosanero continua allora a premere sull'acceleratore e, una volta sfiorato il sorpasso con un bolide di Dainelli terminato fuori di un soffio, riesce infine a pervenirvi con Mattias Dragoi che, ben servito da Giancristofaro, elude in dribbling l'estremo della Rondinella prima di appoggiare il pallone nella porta rimasta sguarnita per la più facile delle reti. Lo stesso Mattias Dragoi, evidentemente non ancora sazio, prima del secondo intervallo concede finanche il proprio bis personale sfruttando in piena area il proprio strapotere fisico per poi trafiggere per la terza volta il portiere biancorosso. Nel terzo e ultimo parziale lo Sporting tenta di certificare ulteriormente il proprio predominio territoriale ma, se Hysenay si vede ipnotizzato dal numero uno avversario dopo un magistrale slalom di Gaggioli in mezzo a ben tre difensori, non va meglio qualche minuto più tardi a Trotta, che cestina clamorosamente il servizio di Bergamo proveniente dalla linea di fondo. Scampati i pericoli, la Rondinella torna alla carica e si rende protagonista di un'impennata d'orgoglio allo scopo, quantomeno, di mettere un po' più di pepe agli scampoli conclusivi del match: il portiere locale Venturi, tuttavia, ha ben altre intenzioni e, dopo aver miracolosamente salvato il doppio vantaggio dei propri colori sul tentativo a botta sicura di Pratolini, si ripete un attimo più tardi sulla successiva ribattuta impedendo così al punteggio di essere ulteriormente ritoccato sino al triplice fischio.
Trascinato, in specie, dalle prestazioni a dir poco sopra le righe di cui si sono resi protagonisti Gjishti e Acefalo, il Figline di mister Giannini risponde in maniera più che roboante all'iniziale svantaggio perpetrato nei relativi confronti dalla Sales finendo per imporsi, sul sintetico di Incisa Valdarno, con un perentorio 7-1 ai danni del collettivo di mister Moccia. In avvio di gara i padroni di casa prendono più volte l'iniziativa senza però riuscire a concretizzare e così, come spesso capita in questo sport, sul fronte opposto è invece la squadra ospite a portarsi in vantaggio a pochi minuti dall'intervallo con un colpo di testa di El Ouljia sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite dell'area. Nel secondo tempo, tuttavia, il Figline si scuote dalla doccia fredda e, dopo aver centrato una traversa, riesce infine a ristabilire le sorti dell'incontro con il gol di Gjishti. Galvanizzati dal momentaneo pareggio, nel terzo spicchio di contesa i locali fanno girare palla in ampiezza arrivando al tiro più volte: a mettersi in particolare evidenza, a questo proposito, è Acefalo, che gonfia per due volte la rete avversaria con altrettanti bolidi da fuori area. Nella quarta e ultima frazione, infine, la stanchezza comincia a farsi sentire nelle gambe dei ragazzi della Sales permettendo così a un Figline padrone del campo di continuare a macinare il proprio gioco e colpire ancora con Acefalo, abile a impreziosire la propria giornata con un sontuoso poker, e un altrettanto ispirato Gjishti che si rende perciò autore di un hat-trick.
La Ludus 90 di mister Fani resiste stoicamente per soli 20' innanzi al cospetto del più quotato Figline, finendo in seguito per crollare inesorabilmente sotto i colpi del reparto offensivo avversario: sul terreno gialloverde, dunque, sono i ragazzi di mister Bartoli a conquistare l'intera posta in palio imponendosi con punteggio tennistico ai danni dei malcapitati padroni di casa. Sono proprio i gialloblù a dimostrare un migliore approccio alla contesa ma, nel corso del primo spicchio di quest'ultima, la retroguardia casalinga riesce a imbrigliarne adeguatamente la manovra facendo perciò sì che il punteggio resti ancora inalterato al duplice fischio. Al rientro in campo, tuttavia, il Figline non molla minimamente la presa e, una volta rotto il ghiaccio, continua imperterrito a macinare il proprio gioco fino a plasmare il risultato sul definitivo 0-6: a tal proposito, unitamente alle reti di Frau, Pinzauti e Lapo Focardi gli ospiti sono abili a trarre profitto dalla sensazionale tripletta dell'implacabile Matteo Focardi, peraltro classe 2013, che ha tutt'altro che sfigurato in mezzo a compagni e avversari di un anno più grandi rendendosi anzi il principale contributore al successo dei propri colori.
Netto, convincente e meritato successo per l'Affrico di Martino Pierallini che, dopo aver dettato il proprio ritmo all'incontro per, sostanzialmente, l'intero lasso di tempo in cui quest'ultimo si è dipanato, fa bottino pieno in trasferta ai danni del malcapitato Cerbaia che dal canto proprio, nonostante il pesante passivo maturato nei relativi confronti, ha pur sempre saputo guadagnarsi quantomeno l'onore delle armi per non aver gettato la spugna innanzi al cospetto di un avversario più quotato giocandosi tutte le carte a propria disposizione per dargli del filo da torcere. A trascinare verso i tre punti i biancoblù ospiti sono, in particolar modo, Timoumi e Nesi, rivelatisi particolarmente ispirati al punto tale da andare a referto con una doppietta ciascuno, ai cui squilli debbono aggiungersi anche quelli di Sartini, Balatri, Amerini e Cirri nell'ottica del conferimento del definitivo assetto al risultato a cui invece contribuisce, sul fronte opposto, un Ciotti di conseguenza abile a rendere appena meno amaro il ko per i ragazzi agli ordini di Michelangelo Massimillo.
Dimostrandosi capace di rispondere in maniera più che roboante alla doccia fredda subita dopo soli pochi minuti dal calcio d'avvio, la Resco Reggello di Emiliano Piccioli espugna il fortino della Molinense rifilando un poker in rimonta al collettivo gialloblù a cavallo fra il primo e l'ultimo parziale. Al fischio iniziale i ragazzi di mister Bencini partono al fulmicotone e, nell'arco di appena centottanta secondi, riescono a mettere già la testa avanti con Bartoloni, abile a risolvere un'azione prolungata dei propri colori passata in precedenza dai piedi di Sanesi e Nehli. Il Reggello, tuttavia, non accusa il colpo a livello emotivo e, dopo una soluzione di Pratesi che sorvola di pochissimo la sbarra, è in seguito l'implacabile Martinelli a permettere ai suoi di confezionare rimonta e sorpasso con un micidiale uno-due piazzato tra il 13' e il 17'. Il secondo tempo si rivela invece piuttosto contratto, regalando agli astanti sugli spalti una sola occasione degna di nota per parte: se, però, sul fronte reggellese Luzzi si vede negare la gioia del tris da uno strepitoso intervento di Pieraccioni, dall'altro lato è invece Cardona a mancare l'appuntamento col gol spedendo il proprio tentativo fuori di poco. Nella frazione conclusiva, infine, il maggior cinismo dimostrato negli ultimi metri finisce per premiare per altre due volte i biancoblù che, una volta messa la freccia al 45' con Badii e successivamente scampato il pericolo del 2-3 sul tentativo di Bargellini, pervengono a 5' dallo scadere al definitivo poker in virtù dello squillo di Luzzi.
Strepitosa prova di forza sfoderata da parte del Pontassieve di mister Materassi che, al termine di un confronto pressoché a senso unico, mette inappellabilmente ko la malcapitata Fortis Juventus con un perentorio 9-0 una volta riuscito a imporsi e, allo stesso tempo, a mantenere il clean sheet all'interno di ciascuno dei tre parziali. Sin dal fischio iniziale i biancoblù assumono saldamente il comando delle operazioni, approdando perciò al primo intervallo avanti di due in virtù degli squilli di Pandolfini e Rimini. La Fortis, dal canto proprio, accusa i colpi in maniera evidente nel corso dei 20' centrali e, a questo proposito, il muro difensivo mugellano finisce per crollare inesorabilmente permettendo così ai padroni di casa di dilagare: se da un lato il medesimo Pandolfini è abile a perfezionare la propria tripletta personale, dall'altro sono il doppio sigillo di Vaggelli e la rete di Sapio a rimpinguare ulteriormente il bottino biancoblù facendo di conseguenza assumere contorni ancora più pesanti al passivo nei confronti degli ospiti. Infine, durante il parziale conclusivo è invece Elezi a mettersi in particolare evidenza con due zampate nell'arco di una manciata di minuti che conferiscono dunque l'assetto definitivo al risultato.
Dimostrandosi capace di ribaltare l'inizialmente sfavorevole risultato nel corso del terzo e ultimo parziale, l'Impruneta di Sergio Pagnini conquista in rimonta l'intera posta in palio imponendosi in trasferta con il punteggio di 2-1 ai danni del San Donato Tavarnelle al termine di un confronto combattuto e giocato a viso aperto da parte di entrambi i collettivi protagonisti. Nei primi 20', tuttavia, a mettersi in particolare evidenza sono le due linee arretrate che, rispedendo costantemente al mittente le scorribande offensive avversarie, fanno sì che il punteggio -al duplice fischio- resti ancora a reti inviolate. Nella fetta centrale di partita, invece, sono i padroni di casa a stappare quest'ultima traendo profitto da una sfortunata autorete azzurroverde sugli sviluppi di un calcio d'angolo: ciononostante, l'Impruneta non si lascia abbattere e, riorganizzatasi a dovere per la controffensiva, prima del calar del sipario riesce a perfezionare il tanto agognato sorpasso ai danni dei gialloblù mettendo la freccia in direzione dei tre punti grazie a Righi e Cianetti.
Al termine di un derby molto sentito dai due collettivi protagonisti, non a caso scesi entrambi in campo con piglio a dir poco agguerrito nel tentativo di aggiudicarselo, è l'Albereta San Salvi a mettere in cascina l'intera posta in palio piegando di misura, grazie a una sola rete siglata nel corso del primo parziale, il coriaceo Firenze Sud di mister Biagioni. A indirizzare i tre punti sui binari biancoverdi è, a questo proposito, il capitano locale Davide Calcagnini, abile a trasformare un rigore concesso negli scampoli iniziali di contesa ai relativi colori. Nei restanti minuti il confronto continua a mantenersi, per quanto equilibrato e combattuto, piuttosto contratto senza che, tuttavia, il punteggio abbia modo di mutare ulteriormente sino al triplice fischio complice l'esiziale errore registratosi sempre dal dischetto ma, stavolta, sul fronte rossoblù nel corso della frazione centrale.
Al termine di un match senza esclusione di colpi, che ha visto -sostanzialmente per l'intera durata di quest'ultimo- i due collettivi protagonisti fronteggiarsi a viso aperto e dare perciò vita a un'autentica pioggia di emozioni che non ha certamente fatto rimpiangere agli astanti sugli spalti il prezzo del biglietto, è la Sestese di mister Scrima a spuntarla di misura imponendosi con un pirotecnico 3-2 in proprio favore ai danni di una Floria che, dal canto proprio, ha qualcosina da recriminare in parte alla dea bendata e in parte a se stessa per aver cestinato un buon numero di palle gol che, se sfruttate, le avrebbero permesso di rimpinguare il proprio bottino ed evitare il ko finale. A partire meglio, ad ogni modo, sono senza dubbio i rossoblù che, dopo aver indovinato al 5' con Altilio il pertugio vincente per il vantaggio, riescono finanche a raddoppiare traendo profitto da una sfortunata autorete avversaria che vede il pallone, già peraltro deviato da un difensore della Floria, carambolare sul palo e poi sulla schiena del portiere locale prima di varcare la fatidica linea bianca. La Floria, ciononostante, non si scompone e, incassati i colpi, si riorganizza per pungere gli ospiti in controffensiva pervenendo al tanto agognato scopo, dopo due buone opportunità fallite nei primi 20', nel corso della fetta centrale di gara grazie a Simiani, abile a rimettere i propri colori in carreggiata dopo il momentaneo tris sestese firmato Maffucci. La rete in questione, peraltro, permette all'inerzia della partita di svoltare completamente e, a questo proposito, sono soltanto due interventi sensazionali dell'estremo rossoblù a impedire alla Floria di farsi ancor più sotto prima che, a ogni modo, ci pensi Cunningham durante il terzo parziale a portare più che mai i ragazzi del tandem Bettarelli-Sbolci con il proprio fiato sul collo degli avversari. Pur viaggiando sulle ali dell'entusiasmo, tuttavia, la Floria non riesce ad acciuffare il tanto agognato e rocambolesco pari nonostante le occasioni successivamente avute in tale direzione, con il punteggio che non avrà perciò più modo di essere ritoccato sino a un calar del sipario sancente di conseguenza il successo della Sestese. Calciatorepiù : Cunningham (Floria).
Bel derby mugellano quello disputato sul sussidiario Roberto Frezza di San Piero a Sieve, sotto una pioggia battente che non ha certo demotivato i ragazzi sul piano agonistico e i numerosi spettatori sugli spalti. Subito un' occasione per gli ospiti: Faberi, lanciato a rete, a tu per tu con il portiere Bianco rosso tira, ma Arcangeli respinge in calcio d'angolo. Passano pochi minuti e arriva la prima grossa occasione anche per il San Piero: sugli sviluppi di una corta respinta dell'estremo difensore ospite Benvenuti, Ghazal anziché concludere rapidamente di destro, rientra tentando di mettersi il pallone sul sinistro, il tiro viene intercettato dalla difesa della Fortis Juventus che si salva in angolo. Gli ospiti fanno la partita, ma e' la squadra di casa a passare in vantaggio: break a centrocampo di Marchesini che recupera un pallone e lancia immediatamente sulla fascia Giannerini, che sfruttando tutta la sua velocità serve con un cambio campo un assist perfetto per Monastra, che in corsa di sinistro insacca la rete del momentaneo vantaggio: il primo tempo si conclude sull'1-0 per i padroni di casa. Parte subito forte nel secondo tempo la Fortis Juventus, che trova il pareggio con Aboulfetah, che insacca da due passi dopo una respinta corta dell' estremo difensore Bianco Rosso. Ritmo alto e diverse occasioni per la Fortis che grazie a un pallonetto di Faberi sopra la difesa avversaria, trova l'accorrente Rugi che sigla il vantaggio ospite, 2:1. Giannerini, rientrato dalla panchina dopo uno scontro di gioco, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riporta la partita in perfetta parita' alla fine del secondo tempo. Nel terzo tempo le squadre sono apparse piuttosto stanche, con azioni da una parte e dall'altra, da segnalare un bel salvataggio sulla linea di porta in scivolata del laterale biancorosso Liechti in complicita' con Ugolini, quando a portiere oramai battuto, salvano il risultato. L' episodio rompe gli equilibri: dopo un intervento molto dubbio ai danni del bianco-rosso Gualtieri in area di rigore ospite, è la Fortis a ottenere un calcio di rigore, quando viene fischiato il fallo di Malesci su Aboulfetah: tocca a Gianassi ad andare dal dischetto e battere l'ottimo Arcangeli, che intuisce il tiro e sfiora il pallone che si insacca alla sua sinistra. Finale 2-3 per la compagine borghigiana.
Basta la sola rete di Dridi, messa a referto durante il primo spicchio di contesa, alla Settignanese del tandem Romei-Gorgi per mandare tra le mura domestiche al tappeto un pur coriaceo e mai domo Fiesole al termine di un confronto rivelatosi comunque particolarmente combattuto. Sono proprio i padroni di casa a rendersi protagonisti di un migliore approccio alla partita al fischio iniziale, stappando infatti quest'ultima con la zampata vincente di Dridi che, a posteriori, si rivelerà l'unica e decisiva rete dell'intero match. Nei restanti minuti, infatti, per quanto entrambi i collettivi esperiscano molteplici tentativi allo scopo di operare ulteriori ritocchi al risultato, quest'ultimo non avrà più modo di mutare sino a un calar del sipario che, dunque, sancisce ufficialmente la conquista dell'intera posta in palio da parte dei padroni di casa.