Le motivazioni nel calcio forse ancor più che nella vita, fanno la differenza. Forti quelle della Salernitana, che dinanzi alla quotata formazione viola sfodera una prova di sostanza e carattere; aiutata dall'imprecisione degli ospiti, si aggiudica così di misura una sfida che i viola avrebbero potuto condurre in porto diversamente se avessero proposto un piglio differente. E dire che i viola partono bene: al 2' Faye illumina Bellacci che conclude non bene, dopo 2' Del Giudice affonda sulla sinistra e serve Chiarelli, il cui tiro non inquadra il bersaglio. Al 13', dopo un corner per i locali, spazio per il contropiede di Marrone che pesca in profondità Bellacci che si fa chiudere in corner; i viola insistono con un'apertura di Del giudice per Bellacci, che si accentra e spedisce sul fondo. La Salernitana è in partita e, dopo un errore di Chiti che Lauria per poco non sfrutta al 27', alla mezz'ora si porta in vantaggio proprio grazie al suo numero 9, che intercetta un disimpegno sbagliato di Scarpelli per Del Giudice e realizza l'uno a zero. Al 38' Faye ruba palla a Carpentieri e si trova solo davanti al portiere ma si fa ipnotizzare. La ripresa si apre con un affondo di Persico sulla destra, pronto il cross per Nwagwu che incrocia sul fondo; si prosegue con una ghiotta chance per Ceccarini, che però impatta male. Al 60' si segnala un'azione insistita di Nwagwu, che poi scarica per Chiarelli; il tramite finale è Marrone, Marino è attente e sventa la minaccia. Nel finale la Fiorentina tenta il tutto per tutto: Marino salva ancora su Del Giudice al 71', poi poco dopo su Marrone e infine al 72' su Luka. L'ultimo brivido quasi in chiusura: Luka ci riprova da buona posizione, ma spedisce a lato.
Una di quelle gare classiche, in cui una squadra (l'Empoli) è nettamente superiore all'avversario, ma questi si chiudono a riccio, alleggeriscono di tanto in tanto, traggono crescente fiducia dal pareggio e dalla situazione d'equilibrio che si protrae minuto dopo minuto; il gol non arriva, e così alla fine la Juve Stabia firma l'impresa di giornata e riesce a frenare per la prima volta gli azzurri fra le mura amiche. Una fisiologica domenica non brillante per i ragazzi di Tonelli, che si trovano di fronte una squadra schierata in modo ultra-difensivo, che però rischia anche di far male quando ne ha l'occasione; al 20' infatti ci prova Mauro da calcio piazzato diretto sul primo palo, Piccini però non si fa sorprendere; al 28' invece la parte alta della traversa neutralizza il calcio piazzato di Iadanza dal limite. L'Empoli si scuote e nel finale di tempo (36') va vicinissima al gol: Colella respinge come può l'insidiosa conclusione di Perillo, sul pallone irrompe Pucci che però impatta male il tap-in e spedisce alto. Nel secondo tempo ci si mette anche la sfortuna sulla strada dell'Empoli indirizzata verso il gol: al 50' Perillo si libera in area ma conclude sul legno orizzontale della porta campana, al 78' ancora una traversa, colpita stavolta da Conflitto con un perentorio colpo di testa sugli sviluppi di un corner. La Juve Stabia difende con le unghie e coi denti lo 0-0 negli ultimi minuti, e alla fine esulta giustamente come se avesse centrato una vittoria.