Mettetevi nei panni del Catanzaro: cosa c'è di meglio che scendere in campo senza pressioni, e cercare un'impresa che regali una soddisfazione importante e magari anche un senso a questa parte di stagione, battendo a domicilio l'Empoli? Di contro: cosa hanno da perdere gli azzurri, se non completare l'unico obiettivo, che è quello di imporre e rispettare i favori del pronostico? Beh, in caso di missione non compiuta, un po' tutto; niente di irrimediabile, ma brucia il secondo ko in un mese dei ragazzi di Polverini, sconfitti di misura da un Catanzaro che per 80' mantiene al top del livello concentrazione, furia agonistica, corsa e compattezza, firmando un'impresa, appunto. Troppo leggero e poco preciso l'Empoli, incappato in una domenica nerissima, in cui non riesce a venire a capo di un match che si complica con il passare dei minuti, perché gli ospiti proprio a ogni granello di sabbia che scorre nella clessidra raddoppiano energie e motivazioni. A decidere la sfida è la rete di D'Ippolito al 2' della ripresa, abile nel ribadire in rete un precedente tiro di un compagno da fuori area respinto coi pugni da Magliano. Già al 3' e al 13' del primo tempo, però, i calabresi avevano sfiorato il vantaggio, colpendo due clamorose traverse; gli azzurri provano a cambiar passo, ma non ci riescono, neanche in un finale in cui faticano a forzare davvero il ritmo a caccia del pari. Il fortino calabrese tiene alla grande, e conserva intatto il vantaggio fino al triplice fischio, che certifica il risultato a sorpresa di questo fine settimana. Ora lo stop, poi arriva il Lecce. Un altro avversario che rischia di proporre un atteggiamento fotocopia di quello del Catanzaro; l'Empoli deve starci attento.
Arrivano ulteriori conferme per la Fiorentina, che sbanca anche il Kennedy, tana del Napoli, aggiudicandosi una trasferta che era ricca di insidie. L'unica nota stonata di giornata si verifica nei primissimi minuti, quando Ceccarini è costretto al cambio per un infortunio alla spalla. Poi il match entra nel vivo e il Napoli si fa vedere per primo al 12', con una punizione dai 25 metri che Pinzani devia in angolo. Dopo due minuto la Fiorentina replica con un tiro da trenta metri da parte di Bianchini, il pallone esce sul fondo. Trascorrono ulteriori centoventi secondi e il Napoli ci riprova con un bel cross da sinistra per Riccio, che spedisce a lato. Al 28' ecco il vantaggio della Fiorentina: un'azione sulla sinistra vede Faye effettuare un tiro-cross che il portiere non trattiene, un difensore interviene in scivolata ma non evita la segnatura, 0-1. La Fiorentina insiste e al 32' Tosti affonda benissimo lungo la corsia mancina di competenza, poi si accentra e serve Nwagwu; il tramite finale è Bianchini che si accentra, evita un avversario e con un bel tiro realizza lo 0-2. Il Napoli non ci sta e organizza la sua reazione durante l'intervallo; al rientro in campo, al 47' Lanese accorcia per i suoi facendosi trovare pronto al tap-in ravvicinato dopo un tiro respinto da Pinzani. La gara si accende e al 60' Bianchini raccoglie un pallone ribattuto e conclude da fuori area di sinistro, il tiro rimbalza male e per poco non beffa il portiere, poi Nwagwu manca per poco il tap in. Lo stesso Nwagwu è scatenato e al 62' semina il panico nella difesa partenopea; Merone ribatte il suo tiro, Coratella non raggiunge il pallone vagante che arriva poi a Tosti, il cui sinistro sibila a lato. La Fiorentina insiste anche grazie ai nuovi entrati, come Giannoni, che al si disimpegna bene sulla destra e appoggia Nwagwu; la palla arriva poi a Licciardi il cui sinistro finisce fuori. I viola premono a caccia del gol della tranquillità e al 72' lo sfiorano ancora con Coratella, servito dal solito Nwagwu. E' proprio quest'ultimo, il centravanti, a incaricarsi in prima persona di chiudere i giochi al 79': sugli sviluppi di una rimessa laterale, protegge bene palla, poi libera una sorta di tiro-cross che diventa un pallonetto, che si insacca sul secondo palo, anticipando la festa viola.