Nwagwu evita la beffa quasi allo scadere: un Cosenza grintoso e cinico, rischia di beffare una Fiorentina che procede a strappi sul piano dell'impegno e della convinzione, apparendo a tratti un po' leziosa. Il gap tecnico è evidente ma non sfruttato, come evidenzia la cronaca, monocromatica di occasioni viola. Al 6' Faye recupera palla e conclude dai 20 metri trovando pronto Rantuccio, mentre al 17' si vede il Cosenza: Ceccarini perde palla e favorisce il contropiede di Chiodo, ma poi lo stesso Ceccarini rimedia alla grande. Sugli sviluppi del successivo corner Pinzani non esce al meglio e Nwagwu salva sulla linea il colpo di testa a botta sicura di Scervino. Archiviato un tentativo di Faye al 25', dopo 3' si segnala una bella ripartenza di Coratella a destra, palla poi a Faye che trova pronto il portiere. Al 39' Nwagwu raggiunge il fondo e crossa, il tiro di Persico, in corsa, finisce deviato in angolo. Il secondo tempo si apre con un'azione elaborata dei toscani, da destra verso sinistra, Tosti si accentra e cerca trovandolo Pagliuso, che tocca senza inquadrare il bersaglio. Passano centoventi secondi e il cross di Ceccarini è perfetto per il colpo di testa di Faye, che però impatta il palo. La Fiorentina continua a provarci ma è anche sfortunata: dopo pochi minuti, Nwagwu appoggia sulla sinistra per Tosti la cui conclusione scheggia la traversa. Il Cosenza non vede l'ora di applicare la più famosa fra le presunte leggi non scritte del calcio e, al 70', si porta a sorpresa in vantaggio grazie al contropiede finalizzato da Pastore, partito forse in off-side. La Fiorentina non ci sta e reagisce con rabbia, provandosi subito dopo con un cross di Tosti preciso sulla testa di Faye che però spreca. Al 75' ecco arrivare il faticoso, ma meritato pari dei gigliati: Luka trova il tempo per effettuare un traversone dalla fascia, Nwagwu è ben appostato e realizza il gol che evita il peggio alla formazione di Balestracci.
Facile solo sulla carta la trasferta della corazzata azzurra in quel di Salerno; senza niente da perder, i locali giocano con il coltello fra i denti e pur non cerando pericolo provano sempre a restare agganciati a una gara che gli ospiti fanno loro in appena un'ora. Il primo tempo si chiude sullo 0-2, con l'Empoli in controllo ma un pizzico sciupone, che non concretizza con la giusta cattiveria quanto creato. Apre le danze l'ottimo Orlandi, che si esibisce in uno spunto all'insegna della caparbietà e da dentro l'area conclude in rete di potenza. Il raddoppio lo realizza invece Murolo dopo appena quattro minuti (40'): in azione sulla destra, salta due avversari e dal vertice dell'area insacca con una conclusione potente a sua volta ma anche precisa. Nella ripresa la Salernitana prova a riaprire la gara ma Bernice è attento in occasione della rasoiata dal limite di D'Aloia, alzando sopra la traversa. Poi solo Empoli, che trova il terzo gol con Perillo: azione sulla sinistra di Ciampelli, il suo cross viene respinto da un difensore campano ma finisce sui piedi di Perillo che calcia prima di tutti e chiude i conti.