Il Trento passa ad Arezzo e allunga la sua distanza dagli amaranto in classifica: i padroni di casa scendono in campo con il primo intento che è quello di lasciarsi alle spalle la brutta prestazione del turno precedente, e provare ad accorciare in classifica sui rivali di giornata, ma riescono in parte. Buona nel complesso la prova dei ragazzi di Bellini, che però continuano a pagare l'assenza del lungo-degente Menichetti, la fase di finalizzazione risulta così poco pungente, specialmente contro la munita retroguardia trentina. Dopo lo 0-0 del primo tempo, nel secondo gli ospiti alzano un po' la loro pressione offensiva e trovano due gol con Facchetti e Mattuzzi che sono abili nel sorprendere e beffare Rosi. L'Arezzo prova a rientrare in corsa nella parte finale di gara, ma senza riuscirci.
La corazzata Spal impone i favori del pronostico sulla Lucchese, ma se gli estensi si immaginavano una passeggiata di salute nel nord della Toscana proprio si sbagliavano; i rossoneri pagano caro alcune disattenzioni e non concretizzano quanto creato, ma ingaggiano un bel duello contro la quotata formazione rivale di giornata. Specialmente nella prima mezz'ora, che propone una gara intensa e combattuta. Al 30' esatto la Spal beneficia della più ghiotta fra le possibilità di portarsi in vantaggio, un calcio di rigore che però Siviero non trasforma, facendosi ipnotizzare da Combatti che neutralizza in bello stile. Si va al riposo comunque con gli emiliani avanti: al 36' proprio Combatti esce fuori area per allontanare un pallone, Paffetti se ne impossessa e firma lo 0-1. In avvio di ripresa - subito al 43' - Paiola, a porta praticamente sguarnita firma il raddoppio, seguito a stretto giro di posta (52') dal tris calato dal numero 10 Siviero, autore di una superba conclusione dal limite dell'area. Nel tempo che resta il match non propone più acuti, se non la perfetta gestione di energie e risultato, che non cambia più, da parte degli estensi.
Prestazione sottotono per il Pontedera, che esce battuto dal confronto con la Vis Pesaro. Contro un avversario alla portata, i granata sbagliano l'approccio alla gara, senza il giusto dinamismo e la necessaria convinzione. Nonostante ciò Caffieri crea la prima chance del match senza concretizzare, dopo un assist verticale di Culò, ma con il passare dei minuti la gara si incanala sui binari di un equilibrio complessivo che non genera spunti di rilievo. Al 21' però ecco il primo gol dei padroni di casa: sugli sviluppi di un disimpegno errato dal portiere, si origina un malinteso che consente a Bruno di approfittarne e depositare in rete con un tiro all'angolino da posizione leggermente defilata. Dopo un primo tempo opaco, il Pontedera rientra in campo più convinto per la ripresa e crea subito tre occasioni: la prima con Orcesi, che su un retropassaggio mal calibrato dai marchigiani non controlla la palla, che sfugge al portiere; il centravanti ospite però si perde sul più bello, sbagliando il controllo orientato. Poi ci prova due volte Bufalini, che prima anziché concludere cerca Caffieri ma senza la giusta precisione, poi - sempre agendo sulla destra del fronte offensivo granata - prova a incunearsi in area locale invece che concludere con lo specchio della porta libero. La Vis Pesaro nel frattempo non sta certo a guardare e raddoppia i conti al 65', sugli sviluppi di una punizione; Ficarra viene anticipato da Renzi ed è 2-0. Poi spazio per due chance per i granata: prima è Culò, nei pressi dell'area di rigore avversaria, a superare il diretto avversario ma a tu per tu con il portiere conclude alto da posizione decisamente favorevole. Poi è Pjetri, anche lui nel cuore dell'area locale che, anziché servire Orcesi, sceglie la soluzione diretta trovando la replica del portiere. Poi è lo stesso Pjetri a ridurre le distanze con un bel gol di mancino che spiazza il portiere rivale; ma il gol che dimezza lo svantaggio arriva quasi allo scadere, quando ormai manca poco alla Vis Pesaro per compiere gli ultimi metri che la separano dalla linea del traguardo che assegna i tre punti.