Due pari contro la prima e la terza foprza del girone garantiscono sullo stato di forma, in costanrte crescita, dell'Artezzo, che rientra alla base dopo la trasferta veneta in quel di Legnago con in tasca un buon punto, frutto dell'uno a uno contro i ragazzi di Tinelli. Nel primo tempo il team di Dario Bellini gioca bene e costruisce ben tre chiare occasioni da rete, colpendo una traversa con Pepe e vedendosi negare la gioia del gol da due miracoli del portiere Brombin; il Legnago è sornione e passa alla prima vera occasione con un tiro da fuori area destinato all'incrocio dei pali da parte di Bergamini. Subito lo svantaggio, l'Arezzo inizia a macinare gioco e nella ripresa preme sempre più, fino a trovare il pareggio. L'azione dell'uno a uno è prolungata sulla destra, un primo tiro viene respinto dalla difesa, Lee Dallaghan riprende il pallone e insacca Dopo il pareggio i locali badano più a difendersi che non a cercare il raddoppio, e l'uno a uno resiste così fino alla fine. Calciatorepiù: Romoli (Arezzo).
Un ko fin troppo netto nelle sue proporzioni per il Pontedera, che resta in partita e sullo 0-1 fino al 70' salvo poi alzare bandiera bianca solo dopo il terzo gol della corazzata Padova. Scesi in campo con tante assenze, i padroni di casa non demeritano affatto e specialmente nel primo tempo sono anche superiori ai veneti; il 4-2-3-1 dei locali, che cambia poi durante il match, opposto al 4-3-3 ospite, mette in difficoltà la formazione di Bedin, che si conferma però gran squadra, determinata e motivata. Al 26' il primo gol nasce da una spizzata di Mazzon, sugli sviluppi di un fallo laterale, che libera e premia il movimento di Basso che realizza lo 0-1. Nel primo tempo i granata sono pimpanti e si rendono assai pericolosi con un colpo di testa di Virzì che finisce a fil di palo e un tiro di Culò su assist di Gallucci che non ha l'esito sperato. In avvio di secondo tempo la palla buona per il pari capita a Romagnoli, che però impatta male; al 63' il Padova non perdona e, sfruttando un pallone perso dai padroni di casa, raddoppia grazie alla rasoiata di Pegoraro. Nel tempo che resta spazio anche per il tris dei veneti, realizzato a 4' dalla fine da Lunardon, con un'azione dalla dinamica simile al primo gol di giornata.
Altra domenica amara per la Lucchese, che cade per 2-0 sconfitta da un Gubbio tonico e determinato nei frangenti chiave della gara, finendo addirittura in nove la gara. Il match contro gli umbri procede a lungo sui binari dell'equilibrio, e la Lucchese sembra in grado di poter sbloccare il risultato. Nella ripresa però il match propone maggiori spazi in campo, e ne approfittano gli eugubini che si portano in vantaggio al 69' grazie al loro bomber Toska. Un'altra azione ben condotta li porta poi a raddoppiare i conti al 79': Marinangeli finalizza al meglio un'azione di contropiede, con la Lucchese sbilanciata in avanti e già in dieci uomini per l'espulsione di Papi. Quella di Palmieri, nei minuti successivi, è l'unico spunto degli ultimi minuti.