Pol. Monteserra-Floria 2-2
POL. MONTESERRA: Bulleri, Soldani, Scalsini, Musacchio, Ramacciotti, Marchesano, Piantanida, Arcangioli, Mannucci, Kerciku, Carli. A disp.: Selmi, Desiderio, Mollica, Likmeta, Scalabrino, Taddei, Bruno, Boschi, Alfarano. All.: Paesano Luca
FLORIA: Cesari, Parravicini, Del Lungo, Razzauti, Vezzani, Michelini, Galli, Bussotti, Zolfanelli, Vannozzi, Giglietti. A disp.: Massetani, Ridi, Morales, Galeotti, Rosselli, Ciappina, Magnolfi, Tiberti, Vannuccini. All.: Sbolci Davide
ARBITRO: Raffaele Totaro di Pistoia
RETI: 33' Vannozzi, 55' Likmeta, 75' Mannucci, 81' Michelini
È un 2-2 che non accontenta nessuno, né il Monteserra che aveva ribaltato lo svantaggio, né la Floria nonostante la rete nel recupero: tra l'espulsione di Piantanida e quella di Vezzani sono più di venti i minuti con l'uomo in più, sfruttato solo in parte. I ritmi si fanno subito alti: la Floria si rende pericolosa con un tiro incrociato di Bussotti neutralizzato in tuffo da Bulleri; il Monteserra replica con Carli che, lanciato sulla sinistra da Scalsini, non riesce a superare Cesari. Il primo episodio decisivo si registra al 28', quando Mannucci lanciato a rete si scontra in area con Cesari: Totaro non considera falloso l'intervento e dunque non concede il rigore. Il Monteserra protesta, ne fa le spese Piantanida ammonito due volte nel giro di pochi secondi: ne consegue l'inferiorità numerica in un momento chiave. La Floria ne approfitta subito: trascorrono appena cinque minuti e con un tiro dal Vannozzi segna lo 0-1. Il Monteserra prova subito a reagire: sul lancio di Carli il pallone buono per pareggiare capita a Kerciku, ipnotizzato da Cesari bravo a deviare in angolo. Dunque si va alla pausa sullo 0-1: al riavvio il Monteserra prova ad alzare il ritmo, favorito dalla seconda espulsione comminata da Totaro, che espellendo Vezzani (doppia ammonizione, anche qui) ristabilisce la parità numerica. A questo punto Paesano prova ad alzare lo spessore fisico; e con un colpo del neoentrato Likmeta il Monteserra riesce a pareggiare i conti. Ora la partita cambia, la Floria soffre: più di tutti le fa male Mannucci, che prima manda in porta Alfarano (assist sprecato, tiro a lato da pochi passi) e poi si mette in proprio sul rilancio di Bulleri, trasformato nel 2-1 con un pallonetto su Cesari (75'). Ritrovatasi in svantaggio a cinque minuti dalla fine, la Floria prova a gettarsi in avanti facendo affidamento su Vannozzi, che a più riprese mette in difficoltà la difesa del Monteserra: è lui a conquistarsi l'angolo decisivo, lui a batterlo per Michelini, che lasciato libero di colpire impatta di testa per il 2-2 finale. È un risultato che amareggia entrambe le duellanti: dopo aver ribaltato il punteggio, il Monteserra ormai assaporava il primo successo nell'élite; la Floria non è riuscita a sfruttare pienamente i venti minuti in superiorità numerica.
Che battaglia oggi!Un pareggio 2-2 che vale come una vittoria per cuore,grinta e orgoglio .
Sotto 1-0, in 10 uomini per un'espulsione ,sembrava tutto in salita...ma i ragazzi hanno tirato fuori l'anima e l'orgoglio!
Con coraggio e determinazione hanno ribaltato la partita portandosi sul 2-1,facendo esplodere tutto Monteserra! E poi, proprio sul finale,quel calcio calcio d'angolo che ci ha tolto la gioia piena...ma non il rispetto per una prestazione da veri guerrieri.
Una squadra che non molla mai .Una squadra che ci ha fatto emozionare .
Bravi ragazzi, orgogliosi di voi!!
Commento di : gioacchino
Sangiovannese-Pietrasanta 0-5
SANGIOVANNESE: Dossini, Materassi, Nocentini, Valenti, Banini, Senesi, BARBIERI, Parasassi, Duranti, Tognaccini, Fatucchi. A disp.: Frasi, Gabbatore, Paloka, Pucci, Mercuri, Bencivenni, Burchi, . All.: Tozzi Antonio
PIETRASANTA: Gassani, Toncelli, Corso, Barresi, Cavalzani, Paganini, Kahindi, D Este, Esperon, Cutolo, Ciambelli. A disp.: De Vitis, Taricco, Moro, Salvi, Rea, Tusha, Bernardini, Strati, Lencioni. All.: Albinoiu Ionut
ARBITRO: Luca Papale di Arezzo
RETI: Toncelli, Kahindi, Kahindi, Moro, Toncelli
Rischia d'esser già una stagione complicata. Sta male la Sangiovannese, male dopo un'estate di rivoluzioni; tanto male da non riuscire a insidiare neppure una volta il Pietrasanta, che l'esordio assoluto nell'élite non l'avrebbe mai sognato così perfetto: lo 0-5 finale è un dato di per sé sufficiente a riassumere l'andamento complessivo d'una partita mai contendibile. Perché il punteggio si sblocchi è sufficiente far scorrere qualche minuto; poi Kahindi raccoglie il pallone respinto da Dossini sul tiro di Ciambelli, che s'era accentrato da sinistra e aveva calciato di potenza, e lo appoggia in porta. Segue, rapidissima, la rete della doppietta, stavolta non di rapina ma con una giocata ricca di qualità: dribbling, altro dribbling, terzo dribbling sull'uscita di Dossini e 0-2. La zampata di Toncelli, che risolvendo una mischia nell'area di rigore avversaria porta a tre le reti di scarto alla pausa, di fatto chiude la partita quando da giocare ne resta ancora metà; sbaglia chi nella ripresa s'attende la reazione della Sangiovannese, mai davvero pericolosa per Gassani e colpita di nuovo da Toncelli, che scaraventa in porta il pallone servitogli da Strati dopo la discesa sulla destra. Nel finale il punteggio l'arrotonda Moro, che s'accentra dopo un'azione personale sulla corsia sinistra e col mancino spedisce in rete il pallone respinto dalla difesa sul primo tentativo di destro. Festeggia a lungo il Pietrasanta, che esordisce nell'élite con un successo pesante; la Sangiovannese per ora può solo guardarlo invidiosa: per cominciare a vincere dovrà interpretare le partite con uno spirito molto diverso.
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Calciatoripiù : la doppietta di
Kahindi indirizza subito il punteggio a favore del Pietrasanta.
Settignanese-Csl Prato Social Club 0-2
SETTIGNANESE: De Fazio, Sommazzi, Spanu G., Chiummiello, Tarantoli, Magnelli, Sahbani, Ciani, Stani, Giovannelli, Failli. A disp.: , Madio, Perrino, Passannanti, Agostinelli, Carpanesi, Sulejmanovic, Giardina . All.: Petriccione Luigi
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ancillotti, Venuti, Magni, Allori, Vannucci, Gori J., Gualtieri, Ciatti, Nistri, Morandi, Truscelli. A disp.: Pratolini, Cukaj.iang, Puggelli, Vettori, Sarti, Mocali, Ding, Caponi. All.: Galeotti Francesco
ARBITRO: Antonio Pacilio di Pistoia
RETI: 22' Gori J., 55' Truscelli
Neopromosso per modo di dire (è la prima volta in questa categoria, ma all'élite la squadra era già abituata), il Csl Prato Social Club esordisce con una vittoria: pur rinnovatissima dopo una stagione complicata, la Settignanese cade in casa, sconfitta 0-2. La partita s'accende subito, subito pericoloso il Csl col primo calcio d'angolo della partita: sottomisura Magni, capitano e leader, stacca di testa chiamando De Fazio a una parata complicatissima. La Settignanese affida la propria replica a Sahbani, che s'invola sulla fascia destra e punta Ancillotti, graziato però con un tiro a lato. È un pericolo occasionale: il Csl riprende in mano il pallino e si fa di nuovo pericoloso al 14' con un lancio di Magni per Truscelli, ipnotizzato da De Fazio. Il tentativo buono è il terzo, il 22' il minuto in corso: il Csl batte rapido una punizione dalla mediana per Jacopo Gori, che avanza indisturbato e da venticinque metri fa partire un tiro centrale ma potente, beffardo per De Fazio. Pur scossa, la Settignanese cerca di riordinare le idee portando spostando il baricentro un po' più un po' più avanti; le occasioni potenziali però si limitano a due calci d'angolo che nessuno dei saltatori sfrutta. Dunque è di 0-1 il parziale alla fine d'un primo tempo che alla supremazia territoriale del Csl ha visto la Settignanese opporre una buona fase difensiva; difficile però trovare spazi buoni in cui incunearsi alla ricerca del pareggio. La ripresa si sviluppa sullo stesso leitmotiv, anche se la Settignanese prova subito a rendersi pericolosa di nuovo con Sahbani: la difesa avversaria ne tampona l'incursione. Letale è invece il Csl quando attacca: la difesa della Settignanese si fa trovare impreparata sul servizio di Jacopo Gori per Truscelli, che sul taglio batte De Fazio in uscita (55'). Lo 0-2 costringe Petriccione ad accelerare le sostituzioni, che rendono ancora più offensivo il volto della Settignanese; la musica però resta la stessa, la manovra la governa ancora il Csl, di nuovo pericoloso al 70' sugli sviluppi d'un calcio d'angolo: Truscelli sfiora soltanto, il pallone non centra la porta. È l'ultimo sussulto, a coronamento d'una prestazione complessivamente ottima: il Csl ha sfruttato al massimo le proprie qualità fisiche e tecniche. Esce sconfitta la Settignanese, ma non dev'essere un problema: la prestazione legittima le ambizioni di salvezza.
Tau Calcio-Giov. Fucecchio 2-0
TAU CALCIO: Bella, Mannucci, Spinelli, Mosso, Rigacci, Citti, Hussey, Galli, Bonacchi, Blini, Sow. A disp.: Barsottelli, Lapi, Casamenti, Geri, Cecchetti, Di Blasi, Silla Di., Lisisco, Mendolia. All.: Marconcini Emanuele
GIOV. FUCECCHIO: Terri, Niccolai, Gjoni, Fondelli, Terreni, Gronchi, Lombardi, Faye, Girardi, Iodice, Pinucci. A disp.: Morelli, Pratelli, Villagran, Calanna, Marine, Del Cesta, Rotondo, Tortorelli, Stefanizzi. All.: Falcini Giancarlo
ARBITRO: Andrea Noccioli di Pisa
RETI: 43' Mosso, 74' Di Blasi
Ha cambiato tanto, tantissimo. Ha cambiato in campo (ben quattordici i nuovi arrivati) e ha cambiato in panchina, dove ora c'è Marconcini; eppure, anche se ha cambiato ovunque e tantissimo, non si può non considerare il Tau la favorita di questo campionato. Non si può, perché tre mesi fa ha giocato una finale scudetto e s'è classificato secondo in Italia; non si può, perché del primo undici stagionale più di metà (Bella, Mosso, Citti, Galli, Hussey, Sow) è uguale a quello che ha sfidato il Savio; e non si può perché si chiama Tau. È impossibile fingere che si sia dissolto il legame con l'anno scorso, tanto più impossibile perché come laccio il calendario ha pensato alla parte centrale d'uno schema di rima alternata: al Fucecchio segue il Fucecchio, a campi invertiti la partita che valse il titolo regionale è la medesima che apre la stagione nuova. E il medesimo è anche il risultato, anche se non nelle dimensioni: il Tau vince, vince 2-0, anche se per segnare ha avuto bisogno d'oltrepassare la pausa. Falcini, alla seconda stagione consecutiva in categoria, aveva infatti predisposto una serie di meccanismi efficaci; con una sola difficoltà, enorme, s'è dovuto confrontare: l'attacco è ogni volta rimbalzato sulla difesa del Tau, che con l'innesto di Rigacci (in coppia con Citti gioca lui già dal 1'; d'altra parte per questo Piro e Paletta hanno preso dall'Affrico uno stopper così forte: per giocare titolare) s'è fatta ancora più impermeabile. Nel primo tempo un aggettivo simile si può impiegare anche per la difesa del Fucecchio, anche se attenuato quantomeno di mezza sfumatura: è vero che Galli viene murato mentre stava per calciare a colpo sicuro, ma perché la porta arrivi inviolata alla pausa è necessario che Terri risponda a Sow e due volte a Bonacchi. Dunque perché l'equilibrio si frantumi è necessario attendere l'avvio della ripresa e l'esecuzione d'uno degli schemi che Marconcini ha fatto assimilare nel corso dell'estate: d'un tratto è troppo passiva la difesa del Fucecchio, tanto passiva da non accorgersi che sull'angolo di Galli c'è Mosso libero ai venti metri; e col traversone perfetto si combina un mancino analogo, e da fuori area il Tau segna l'1-0. Lo svantaggio non è l'unica penalità con la quale il Fucecchio deve confrontarsi: una decina di minuti più tardi Noccioli notifica a Girardi la seconda ammonizione, e dal terreno di gioco sparisce la parità numerica. Il Tau cerca subito d'approfittarne, ma sbatte di nuovo su Terri decisivo in uscita su Bonacchi; e da posizione ottima Lisisco, che di segnare avrebbe gran voglia e gran bisogno, calcia a lato di pochissimo. Dunque la partita resta ancora aperta, e il Fucecchio cerca di riprendersene perlomeno un pezzo: glielo nega la traversa, scheggiata dalla distanza sia da Gronchi sia da Tortorelli. Il doppio pericolo scuote il Tau, che a nove minuti dalla fine raddoppia e ipoteca il successo: in scivolata segna Di Blasi, che l'azione l'aveva avviata e che taglia al centro sul traversone perfetto di Diego Silla sceso sulla corsia mancina. È il 2-0, messaggio chiaro al Fucecchio e a tutte le altre: chi avesse intenzione di combattere per il titolo regionale deve confrontarsi con un'avversaria formidabile.
Calciatorepiù : già per tradizione segnare al Tau è complicato; ora che al centro della difesa c'è
Rigacci gli attacchi avversari rischiano di vedere Bella solo nei saluti d'inizio e di fine partita.
esseti
Sporting Cecina-Aquila Montevarchi 0-1
SPORTING CECINA: Casprini, Carbone P., Balloni, Bapary, Bandinelli, Lucido, Marianelli, Iuppa, Federighi, Pavoletti, Galvano. A disp.: Lepri F., Granchi, Ciaccio, Yzerillari, Ciampi, Ramagli, Marini, Franci, Malfanti. All.: Menicagli Alessandro
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Diak, Rustichini, Marchi, Veltroni, Chiavacci, Papini, Pulaj, Ajighevi, Pugliese, Fabbroni. A disp.: , Rangoni, Verdi, Metaj, Fagioli, Billi, Gori, Assouini, Carotti. All.: Tesconi Massimo
ARBITRO: Mario Bertilone di Pontedera
RETI: 13' Pugliese
Anche se indossa l'undici o il dieci, il numero dei leader, segna come un centravanti. Non poteva che essere Pugliese, capocannoniere della scorsa stagione e talento cristallino, a consegnare al Montevarchi il primo successo in campionato: la sua rete, che peraltro chiude una prodigiosa giocata individuale (dribbling a sinistra, movimento ad accentrarsi, destro spaziale, pallone all'incrocio), piega lo Sporting Cecina, che nonostante la buona reazione e un buon numero d'occasioni esordisce con una sconfitta. Nessuno la vive come un dramma: poteva starci contro la squadra che l'anno scorso fino a Pasqua battagliò con la Sestese e col Tau, poi vicecampione d'Italia, per il titolo regionale. Per la seconda esperienza su quella panchina Tesconi, che tanto la dirigenza ha voluto, non poteva pensare a un inizio migliore: non poteva in assoluto e non poteva nel concreto, visto che il punteggio si sblocca alla prima occasione da rete, tredici esatti i minuti sul cronometro. Lo 0-1 infiamma la partita, che vede lo Sporting Cecina costruire subito un'azione per il pari: il pallone buono capita a Iuppa, che solissimo in mezzo all'area di rigore manca lo specchio d'un metro. Più vicino ci va Pugliese, alla ricerca della doppietta: stavolta gli s'oppongono Casprini, reattivo, e la traversa su cui sbatte il secondo tentativo. Digerito questo rischio come quello successivo (Bertilone valuta irregolare la posizione di Diak, annullata la rete del possibile raddoppio), lo Sporting Cecina sfiora di nuovo il pari: dalla posizione d'ala destra in pedana si porta Pavoletti, che però calcia sulla parte sbagliata della rete. È l'ultima occasione del primo tempo, cui segue una ripresa avvincente allo stesso modo: alla punizione laterale di Pulaj, che scheggia la traversa, e al tiro di Rangoni dalla distanza (pallone fuori d'un palmo) lo Sporting Cecina replica con tre occasioni nitide; nessuno però le concretizza, perché Pavoletti calcia a lato sullo scarico di Federighi, e Tommasi s'esalta sul colpo di testa di Lucido e sul tiro di Balloni neutralizzato con l'aiuto della traversa. È la conferma d'una regola nota: con un bomber forte e un portiere forte ci sta di vincere spesso.
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Calciatoripiù: Bapary, Marianelli (Sporting Cecina),
Tommasi, Pugliese (Aquila Montevarchi).
esseti
Venturina-Affrico 2-2
VENTURINA: Galli, Capecchi, Pozzobon, Vita, Citi Minelli, Fontana, Tassi, Tosi, Monaci, Nfaiedh, Mosca. A disp.: Guiducci, Conforti, Fiorini, Pirrone, Grassini, Venturini, Del Ghianda, Caporali . All.: Galici Claudio
AFFRICO: Sarti, Ventrice, Cangero Moretti, Brocci, Merkaj, Salvadori, Matacena, Badii, Occhibove, Seneci, Kasa. A disp.: Zare, Saleh, Jacaj, Marangio, Andreano, Fabiani, Paoletti, Brotini. All.: Bertini Andrea
ARBITRO: Taddeo Scaffai di Piombino
RETI: 12' Nfaiedh, 25' Kasa, 50' Occhibove, 59' Nfaiedh
C'era un tempo in cui il centravanti della Fiorentina si chiamava Riganò, e dopo aver segnato una vita in Serie C e un anno in Serie B continuò a farlo anche in Serie A. La stampa chiosò la notizia con una frase divenuta celebre: chi (sa come si) segna, si scrisse, segna in tutte le categorie. A Occhibove, quaranta centri l'anno scorso nei provinciali con la Fortis Juventus, è stata sufficiente un'ora scarsa per confermare il principio e prendersi l'Affrico; tuttavia la sua rete, che insieme a quella di Kasa aveva trasformato in vantaggio lo svantaggio iniziale, non è bastata per la vittoria: una decisione contestata di Scaffai, che nove minuti più tardi fischia il secondo rigore del pomeriggio, consente a Nfaiedh di segnare una doppietta, e al Venturina d'iniziare il campionato con un 2-2 prezioso. Con un episodio simile la partita s'era aperta, simile quantomeno per il fischio e per l'esito; non lo è per la dinamica, evidente la trattenuta di Ventrice su Nfaiedh: il suo rigore vale l'1-0. La partita è iniziata da dodici minuti; l'Affrico ne fa passare altrettanti, poi pareggia: è favoloso il filtrante di Badii dietro la difesa avversaria, troppo statica sul taglio di Kasa gelido nel tiro che vale l'1-1. È il parziale su cui le due squadre vanno alla pausa, dopo la quale l'Affrico completa la rimonta: è perfetta la deviazione d'Occhibove sul traversone di Ventrice, perfetta per battere Galli e spostare il punteggio sull'1-2. Dunque l'Affrico pensa d'aver raddrizzato una partita complicata, valutazione subito smentita dal secondo rigore che Scaffai concede al Venturina: stavolta i dubbi sono giganteschi, se davvero Brocci tocca il pallone di mano è perché cade dopo il duello fisico con Nfaiedh. È di nuovo lui a presentarsi sul dischetto, di nuovo lui a battere Sarti per la seconda volta: del 2-2 il Venturina s'accontenta, e nonostante il gran peso offensivo l'Affrico in mezzo alla sua difesa non riesce a entrare più.
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Calciatoripiù: Nfaiedh, Citi Minelli (Venturina),
Matacena e
Occhibove (Affrico).
Sestese-Cattolica Virtus 3-0
SESTESE: Bellocci, Martinelli, Cecchi, Pieri, Shera, Tarchiani, Nesi, Bonta, Monterisi, Cetani, Scura. A disp.: Bardazzi, Ricchi, Grisolini, Coppini, Cassiolato, Bandini, Oublady, Barbanti, Taddei. All.: Ferro Marco
CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Santi, Scopetani, Bramanti, Manzini, Burgassi Da., Palchetti, Masi G., Memis, Burgassi Di., Stiacci. A disp.: Silverio, La Ragione, Susini, Sani, Dainelli, Viviani, Paolucci, Contini, Mazzantini. All.: Bargellini Massimo
ARBITRO: Samuele Nafra di Valdarno
RETI: 46' Bonta, 60' Monterisi, 71' Bonta
Il calcio appassiona così tanto perché lascia sempre aperta la possibilità d'una rivincita, e pazienza se del premio cambiano peso e spessore. Cinque mesi fa con la Cattolica Virtus la Sestese cestinò un campionato che qualche settimana prima sembrava già assegnato, e la parata di Bisulca sul rigore di Martinelli ha tormentato a lungo i sogni di tanti; nella partita che inaugura la nuova stagione Bontà e Monterisi (segnò anche allora) esorcizzano l'incubo, e ricordano alla Toscana che anche in questo biennio il Torrini costerà spesso caro. Agli atti va il 3-0, che però racconta la storia solo in parte: è ovvio che la Sestese ha meritato di vincere; ma uno scarto così ampio punisce troppo la Cattolica, che se si fosse trovata davanti un portiere standard avrebbe segnato perlomeno una rete o forse due, e invece ha sbattuto su un fuoriclasse come Bellocci decisivo più volte quando il punteggio doveva ancora prendere forma. Sullo 0-0 anche la Sestese aveva avuto motivo di rammaricarsi: la difesa della Cattolica s'era dovuta affidare a un salvataggio sulla linea per neutralizzare il dribbling con cui Scura aveva sfruttato il filtrante di Pieri per scartare Bisulca; e col mancino Bontà aveva mancato la deviazione sottoporta sul traversone profondo di Nesi (grande innesto, grande acquisto: da Ferro riceve subito i gradi di titolare, il sette sulla schiena) ben innescato da Martinelli. Se a queste due occasioni pulite s'aggiunge il colpo di testa di Monterisi, a lato, sulla punizione di Cecchi, si capisce perché alla fine del primo quarto d'ora la Sestese si considera in credito. I conti tornano subito pari: senza le due parate stratosferiche di Bellocci, prima su Stiacci al vertice d'una ripartenza nata da un pressing feroce (sottratto il pallone a Cetani) e poi su Memis dopo un errore difensivo, la Cattolica Virtus sarebbe passata in vantaggio; e ci sarebbe riuscita anche se nell'ultima situazione Masi avesse capitalizzato la respinta e centrato la porta anziché calciare dalla parte sbagliata del palo. Con queste premesse è difficile capire chi è più immusonito per lo 0-0 alla pausa; più facile è capire chi lo è al riavvio: alla Sestese bastano cinque minuti e mezzo per conquistare un angolo che Cetani calcia a uscire e che di testa Bontà indirizza in porta. In svantaggio come ad aprile, come ad aprile la Cattolica Virtus cerca di pareggiare: non c'è più Fabiani, passato all'Affrico, e allora il pallone buono capita di nuovo a Stiacci, che imbeccato da un rinvio profondissimo di Bisulca e dall'incomprensione tra Martinelli e Shera si presenta davanti a Bellocci, stavolta graziato con un tiro troppo ampio. La replica della Sestese è micidiale: appena entrato per Cetani, Barbanti scappa a destra sul lancio lungo di Bontà e mette dentro un traversone favoloso che Monterisi converte nel raddoppio. Dieci minuti più tardi i soliti tre, diversi i ruoli, confezionano anche l'azione del 3-0: stavolta oltre che d'avviare l'azione da destra Bontà s'assume anche la responsabilità di finirla, e dopo la mediazione di Monterisi e lo scavetto di Barbanti supera Bisulca con un lob di prima. È un'azione spettacolare, che dimostra che Ferro ha già integrato l'enorme talento della rosa nella propria idea di calcio: è una Sestese costruita per divertire e per vincere.
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Calciatoripiù : la doppietta di
Bontà è decisiva per la vittoria della Sestese, tanto decisiva quanto le parate di
Bellocci sullo 0-0.
esseti
Scandicci-San Miniato 4-1
SCANDICCI: Contieri, Boli, Gjini, Catarzi, Boldrin, Hatija, Cardella, Brandani, Brahimaj, Sersif, Gjonaj. A disp.: Verna, Pinzani, Londi, Deliperi, Gori B., Martinelli, Zani, Raimondi, Poggiali. All.: Fanfani Filippo
SAN MINIATO: Ciacci, Ciurlia, Bellandi, Focardi, Bari, Annunziata, Pacciani, Fineschi, Cultrera, Burroni, Fini. A disp.: Giustarini, Tarli, Bernazzi, Mazzei, Mele, Biancolini, . All.: Pescara Nicola
ARBITRO: Angelo Cardeti di Arezzo
RETI: 22' Brandani, 57' Hatija, 62' Cardella, 68' Fineschi, 74' Brahimaj
È presto per dire se la sfida si rinnoverà, o se le duellanti si confronteranno con avversari diversi; intanto Fanfani prende nota del primo spunto: il San Miniato, col quale l'anno scorso il suo Scandicci battagliò - battaglia persa - per la quarta posizione, è caduto al Bartolozzi. E il punteggio, maturato nella ripresa dopo che il primo tempo s'era chiuso con lo scarto minimo, concede poco spazio ai discorsi: è vero che la partita è rimasta aperta a lungo, ma un 4-1 non ha bisogno di troppi appunti a margine. Sui fattori che hanno inciso di più - la mediana potrebbe essere il primo: in un reparto già forte per tecnica e fisico è entrato un talento assoluto come Sersif - ci sarà occasione di discutere nelle prossime settimane, una volta eliminate le scorie inevitabili dell'estate; resta indiscutibile il successo dello Scandicci, che dopo esser partito piano in ciascuno dei due tempi è cresciuto fino a costruire e legittimare un successo abbondante. Anche se il San Miniato parte forte, la difesa solidissima eretta da Fanfani (Catarzi e Boldrin in mezzo, Boli e Gjini i terzini) tiene basso il numero di pericoli per Contieri, comunque attento su Fineschi e Pacciani, anche quando il punteggio finale è impronosticabile. Se ne va così un quarto d'ora, poi lo Scandicci inizia ad accendersi e costruisce due azioni molto simili con due traversoni rasoterra di Brahimaj da sinistra: per due volte Cardella taglia bene sul primo palo, e per due volte strozza il tiro con cui non riesce a impensierire Ciacci. È comunque un segno chiaro, amplificato dalla sensazione che sulla propria corsia destra il San Miniato soffra un po': è da qui che nasce la terza occasione, alimentata dalla sovrapposizione di Gjini con allegato traversone per Sersif, che di testa indirizza il pallone poco oltre il secondo palo. Quella buona per l'1-0 è la quarta occasione, a differenza delle altre creata dal nulla: fa tutto in solitudine Brandani, che in pressing recupera il pallone alla mediana avversaria, s'avvia verso i venti metri e da lì sferra in porta il mancino del vantaggio. La reazione del San Miniato è immediata, e non condita da tanta fortuna: anche Bari cerca di far male dalla distanza, e anziché lo specchio trova la traversa. Sulla parte alta della traversa schizza anche un cross sporcato dalla difesa dello Scandicci, che dopo la pausa impiega un quarto d'ora per ritrovare le misure dei passaggi e le distanze tra i reparti. È una difficoltà temporanea, di cui il San Miniato non riesce ad approfittare; e dunque non appena si rassetta lo Scandicci, stavolta da destra, gli fa malissimo: segna Hatija, che si porta avanti con la testa il pallone servitogli in verticale da Boli e con l'interno battezza il primo palo. Stavolta il San Miniato accusa la rete subita nel momento migliore, e dopo cinque minuti vede lo scarto farsi incolmabile: è splendido il diagonale di Cardella, che dal limite sinistro dell'area di rigore scaraventa il pallone in porta. Il parziale passa dunque sul 3-0, ma il ritmo non rallenta; anzi, ad azione segue azione: il San Miniato finalmente accorcia con la spizzata di testa di Fineschi sul traversone di Bellandi (68'); lo Scandicci si riporta a più tre col mancino di Brahimaj, che s'era accentrato dalla destra e aveva deciso di cercare il palo lontano con un tiro carico d'effetto. Il palo, nella sua materialità, lo trova anche Cardella nell'azione che avrebbe potuto produrre la quinta rete; calcia sul fondo invece Pacciani, che non riesce a trasformare il rigore concessogli da Cardeti per una trattenuta di Catarzi. Anche con un'esecuzione vincente sarebbe cambiato poco: all'ultimo fischio mancava giusto il recupero, lo Scandicci già certo d'un successo che il suo popolo s'augura sia il primo d'una stagione vissuta ai vertici.
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Calciatoripiù: Brandani (Scandicci),
Fineschi, Ciurlia (San Miniato).
esseti