• Allievi RegionaliA1
  • 27/03/2022 10.30.00
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  • Lastrigiana
    Mandolini
    Mandolini
  • 3 - 0 27/03/2022 10.30.00
  • Floria Grassina Belmonte
    Valori

Commento


LASTRIGIANA: Terlicher, Ballini, Marchi, Colzi, Sona, De Pascalis, El Youssefi, Innocenti, Tomeo, Mandolini, Ballerini. A disp.: Velleca, Delle Fave, Valori, Guasti, Bonaiuti, Corsi, Cavicchi L., Menchi, Maranghi. All.: Guasti Davide
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Moretti, Lucatuorto, Margheri, Innocenti, Roschi, Cavallone, Bartoletti, Ballerini, Morozzi, Manetti, Fiaschi. A disp.: Scartabelli, Berti, Gallo, Soare, Sibilia, Andreoni. All.: Latini Claudio
RETI: Mandolini, Mandolini, Valori
Pillola blu: fine della storia. Tra sei giorni la Lastrigiana si sveglierà in camera propria e si sarà scordata del successo illusorio di una mattina d'inizio primavera. Pillola (bianco)rossa: la Lastrigiana resta nel paese delle meraviglie e scopre che in fondo alla tana del bianconiglio può esserci molto di più della salvezza diretta. Maturato negli ultimi 8', il 3-0 sulla Floria è uno dei tasselli che rendono intricatissima l'ultima giornata di questa prima fase: cinque squadre ballano tra il paradiso e la dannazione, l'ultimo vagone letto in direzione titolo toscano o l'anima sul tavolo verde e il diavolo come croupier. E si torna sempre lì, all'abbraccio feroce tra il rosso e il blu, il blu e il rosso: domenica mattina molto, anche se non tutto, passerà da Scandicci per una sfida micidiale tra parenti. Per arrivarci viva però la Lastrigiana ha avuto bisogno di sconfiggere la Floria che perde così l'occasione di sopravanzare la Cattolica al penultimo tornante; e domenica, per intasare il programma fino in fondo, è in calendario lo scontro diretto per il primato che conta il giusto se non la gloria, l'onore e soprattutto la possibilità di evitare il Tau Altopascio in un triangolare elettrico. Per arrivarci col muso davanti c'era bisogno di vincere alla Guardiana, e dunque d'attaccare sin dalla prima azione: non se n'è andato neppure 1' quando dal limite Morozzi disegna un filtrante per Roschi contrastato a centro area; il pallone schizza a Fiaschi ostacolato da Terlicher in uscita. La Lastrigiana reagisce subito: Cavallone legge male un'azione abbastanza facile e lasciando sfilare il servizio profondo di N. Ballerini permette a Mandolini di sfidare Moretti in uscita, ma espia subito togliendo di porta il pallonetto del possibile vantaggio locale (3'). Per buona parte del primo tempo la Floria governa la mediana con piglio d'autocrate; l'aiuta molto la terza linea che, altissima per giocare d'anticipo su Mandolini (tattica complicata) e lasciare in fuorigioco Tomeo (tattica felicissima), gioca quasi schiacciata sul centrocampo per alimentare la manovra offensiva. Al 16' se ne ha una rappresentazione efficace: in anticipo elegante sulla trequarti, di prima Lucatuorto innesca a sinistra Manetti che si defila e calcia col mancino; ancora a pezzi dopo lo scontro con Ballini in avvio (sarà costretto ad arrendersi alla mezz'ora), Terlicher respinge centralmente e deposita il pallone sul sinistro di Morozzi che però calcia con sufficienza e non trova lo specchio sguarnito. In difficoltà nei duelli individuali in mezzo al campo, la Lastrigiana s'affida a due soluzioni per scardinare la difesa avversaria che trema soprattutto dalla parte di Bartoletti: i lanci di De Pascalis (personalità, senso dell'anticipo e della posizione, pulizia nel tackle, intelligenza tattica notevole: è un libero completo, prendere nota) per Mandolini che prova a stuzzicare la Floria in velocità; e i calci da fermo che Guasti affida al mancino balsamico di Marchi. È proprio su un suo corner a rientrare, il primo della partita, che Tomeo sfiora quanto basta per deviare il pallone verso lo specchio: d'istinto Moretti respinge con la figura (22'). Gli strappi della Lastrigiana interrompono la manovra insistita della Floria che arriva facile sulla trequarti e poi si ferma, incapace di aprire la zip che De Pascalis e Sona tengono ben serrata. Alla mezz'ora una ripartenza rischia di costarle come un pieno a un suv, perché Bartoletti si fa attrarre fuori posizione dalla percussione centrale di F. Innocenti che lo calamita e poi serve Mandolini dietro le sue spalle: il suo destro angolato picchia in terra accanto al legno più lontano ed esce. Poi Terlicher dice basta e Guasti manda dentro Velleca che tempo cento secondi fa vedere che il lungo riscaldamento ha funzionato: merita più di una citazione in cronaca la sua parata con la mano di richiamo sul destro a giro di Roschi innescato dalla sponda di Morozzi sull'imbucata di Cavallone. È l'ultima emozione del primo tempo; dalla pausa rientrano in venti, perché Latini chiama fuori Cavallone ammonito (in campo Berti come terzino destro, non cambia niente nello schema) e Guasti si gioca Valori al posto di Colzi troppo timido in regia. Ora, non importa credere alla volontà di Dio per intuire che quello che succede di qui in poi non può essere un caso: d'un tratto la Lastrigiana cattura il centrocampo, neutralizza G. Innocenti e tampona i movimenti di Morozzi e Roschi improvvisamente circoscritti in qualche metro quadro. È quasi inevitabile che nel giro di mezz'ora la Lastrigiana costruisca quattro occasioni catalogabili tra l'enorme e il mastodontico: si parte con la scucchiaiata di Mandolini che imbocca Tomeo davanti a Moretti decisivo sul tentativo di pallonetto (48'); poi la punizione mancina di Marchi (fallo su El Youssefi) trova a centro area Mandolini che marcato dai colossi biancoverdi si scorda di non essere un corazziere e di testa colpisce la faccia interna del palo (51'); l'azione del 68' nasce sullo stesso asse, lancio abbagliante di Marchi e fuga di Mandolini che, partito dalla propria metà campo, punta la porta ma patisce la pressione di Margheri e calcia su Moretti in uscita; 6' più tardi Marchi decide che è ora di lucidare di nuovo il sinistro e scarica verso la porta una punizione dal vertice destro dell'area (dubbio fallo di Roschi su F. Innocenti) colpendo in pieno la traversa con una traiettoria arcuata che sembra non scendere mai. Poi d'un tratto la Lastrigiana rischia di compromettere il proprio campionato: Manetti imposta centralmente per Andreoni che, subentrato a Roschi da 4', incrocia il diagonale con un grado di troppo. Così alla fine la Lastrigiana riesce ad affondare il mestolo nella classifica e a rimescolarla fino a farla impazzire: Valori scucchiaia a destra per Mandolini che, partito in posizione regolare (direzione eccellente di Olmi che in tutta la gara sbaglia un solo fischio, il fallo da cui nasce la punizione scagliata da Marchi sulla traversa: qui, prendendosi il rischio di perdersi qualcosa in mezzo all'area, intuisce come si svilupperà l'azione e s'allarga tantissimo per tenere sott'occhio il fuorigioco; intelligenza tattica premiata), cerca la porta col destro e la trova dopo la deviazione di Bartoletti. È il vantaggio della Lastrigiana che, capito che tra testa e fiato (Latini ha a disposizione solo cinque calciatori di movimento) la Floria annaspa, nel giro di 5' raddoppia: Mandolini strappa fino al fondo e col sinistro crossa per Valori che, intelligenza tattica premiata, s'è inserito fino al dischetto; da lì gli basta colpire di testa senza neppure saltare, Moretti parte tardi e il pallone entra accanto al palo. Ormai la Floria pensa già alla gara successiva, lo dimostra quanto accade al 90' quando Mandolini sgraffigna a Moretti un pallone portato troppo a lungo e senza pressione alcuna lo accompagna nella porta stappata. Ma più che l'epilogo di una gara indimenticabile e dimenticabilissima è la premessa dell'ultima giornata nella quale ci sarà da scansare proiettili e farsi largo tra eletti, oracoli e numeri a prima vista incomprensibili.
Calciatoripiù
: nel primo tempo ci si diverte a veder dialogare Morozzi e Roschi (Floria); poi Guasti inserisce Valori e fracassa il balocco. E allora ci si diverte a veder dialogare lui con Mandolini che, in tribuna ne sono convinti, basta che conservi la testa che Iddio gli ha donato per arrivare dritto in prima squadra; è infatti clamoroso il talento che fa scintillare in ogni azione, come è clamorosa la gara di Marchi e De Pascalis (Lastrigiana) dalla propria area in su.