• Giovanissimi RegionaliT1
  • 24/04/2022 10.30.00
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  • SCANDICCI
    Stasi
  • 1 - 4 24/04/2022 10.30.00
  • TAU CALCIO
    Rossi
    Franchi
    Lucchesi
    Brio

Commento


SCANDICCI: Patacchini (99), Congiu, Di Bonito, Baiardi, Stasi, Tagliavini, Corsinovi, Cesari, Bertini, Termini, Bargellini. A disp.: Serio, Cipriani, Mascalchi, Catalano, Campone, Faralli, . All.: Gozzi Francesco
TAU CALCIO: Piagentini, Modena, Lensi, Gasperoni, Rossi, Lazzareschi, Lucchesi, Capitanini, Franchi, Brio, Nesti. A disp.: Meini, Vannacci, Tocchini, Bigondi, Centoni, Colaciuri, Biagioni, D Ulivo. All.: Pucci Gabriel
RETI: Stasi, Rossi, Franchi, Lucchesi, Brio
È appena un po' più lento di Giuliano Sangiorgi cui bastavano solo tre minuti: al Tau Altopascio ne servono sette, quelli che corrono tra il 29' e il primo dei due di recupero, per parlare di sé allo Scandicci e rompere la trincea che aveva retto per quasi metà gara; a fine primo tempo ci si ricorda come mai il titolo élite, o quantomeno la finale regionale, abbia una favorita designata sin dall'autunno. È prezioso il filo con cui il Tau cuce tecnica, solidità e capacità di manovra: lo tiene in mano Gasperoni che, nemico dei ricami ornamentali, tra una sforbiciata e l'altra firma un abito da Parigi e New York. Zuccaro conserva intatti nove undicesimi della gara di Sesto, il decimo sarà costretto a inserirlo dopo appena 20' quando Bertini (spezzone positivo, si capisce il senso della scelta) s'infortuna e deve lasciare a Campone la zona sinistra del fronte; poi cambia solo uno dei due centrali, dento Baiardi per Faralli. Ma c'è anche un altro dettaglio identico alla gara del giovedì santo, la marcatura a uomo in cui è invischiato Termini: a Sesto fu Chelli, stavolta è Rossi a far valere il fisico e l'anticipo per tenerlo lontano dalla porta. Indovinato schema e approccio, il Tau si rende pericoloso dopo appena 5' quando Brio conquista il fondo e serve centralmente Franchi che solo sottoporta calcia sporco favorendo la parata di Patacchini. Consapevole che non può sfondare se il Tau è ben schierato, in mediana il trio Capitanini-Gasperoni-Lucchesi respingerebbe anche l'esercito imperialregio, lo Scandicci prova a imbastire l'azione dal basso per far venire fuori qualcuno in pressione e poi sfruttare lo spazio che gli si crea alle spalle; è però un rischio, lo impara subito Di Bonito che vede una linea di passaggio dove non c'è e spalanca a Lucchesi una strada asfaltata verso l'area: gli va bene che Stasi, in assoluto il migliore dei suoi, abbia fiutato il rischio in anticipo e chiuda su Brio una diagonale impeccabile (8'). Per mezz'ora lo Scandicci si difende con ordine ma fatica a innescare gli avanti: Tagliavini, Corsinovi e Cesari perdono sistematicamente il duello con i dirimpettai. La mediana è dunque costantemente governata dal Tau Altopascio che al quarto d'ora si rende tre volte pericoloso: Patacchini ostacola in uscita la progressione di Brio spedito in porta dal mancino incantevole di Lensi (prima ancora che riuscirci, quanti terzini osano un lancio verticale di quaranta metri?); Gasperoni cattura il secondo pallone pigro di Di Bonito e dalla mediana innesca lo scatto di Franchi per il quale l'incrocio rimane un sogno interrotto; da destra Capitanini prega Brio di calciare col mancino contenuto con tre brividi da Patacchini che si distende all'angolo. Poi per una decina di minuti lo Scandicci sembra aver preso le misure ai rivali, sempre in controllo della manovra ma ora costretti lontani dall'area; ma è una sensazione fallace, perché quando decide d'attaccare il Tau Altopascio è incontenibile. Al 28' va in scena l'ultima prova prima del vantaggio: Lucchesi premia la sovrapposizione di Modena che converge, finta il servizio al centro e cerca il primo palo trovando l'opposizione di Patacchini in versione portiere di calcetto. Ma non appena l'azione si sposta a sinistra il Tau stappa la gara: Di Bonito si fa anticipare da Brio sul traversone letale di Lucchesi e da sette-otto metri insacca sotto la traversa. Corrono da qui i 7' nei quali il Tau archivia la sfida parlando a fondo di sé: sulla ripresa del gioco Capitanini intercetta il giro palla avversario e chiama Franchi alla sponda volante per l'inserimento di Nesti al limite; il suo destro di controbalzo si spezza sul palo più lontano e corre sulla linea quasi a sfidare il Tau a fare meglio. Sfida raccolta e vinta all'ultimo minuto del tempo regolamentare: Gasperoni rimette dentro un angolo allontanato, la difesa dello Scandicci sale badando agli attaccanti ma scordandosi di Rossi che s'inserisce con un timing esemplare e dall'insolita posizione d'ala incrocia rasoterra il destro vincente. Lo Scandicci sbanda e nel recupero il Tau finisce di raccontarsi: Brio non trova intralci nella sua progressione sulla destra e serve al centro un pallone che non si può non amare; intuendo un movimento interessante alle proprie spalle Franchi lo lascia passare e fa bene, perché dietro sbuca Lucchesi che col destro lo accarezza accanto al primo palo. E dopo avergli tenuto su la maschera per quasi mezz'ora lo Scandicci vede il volto tremendo del Tau che si prende l'intervallo e un tetto sulla testa (meteo infame si può dire?) con tre reti di vantaggio. Rischiano di diventare quattro entro cento secondi dal riavvio, segnato dalla sovrapposizione di Lensi che sul filtrante di Gasperoni strappa fino in fondo e col mancino cerca il primo palo; Patacchini respinge, sottoporta Baiardi anticipa Franchi e allontana di nuovo nella zona di Lensi che si coordina e stavolta di destro cerca di nuovo la porta non trovandola per mezzo metro scarso. Il Tau resta all'attacco e nel giro di due azioni conquista un calcio d'angolo: il destro a rientrare di Capitanini lo proietta sulla testa di Brio che mira l'incrocio e manca la medaglia. I piazzati di Capitanini sono tra le munizioni preferite del Tau: al 45' il suo destro generoso plana sulla testa di Franchi che non approfitta della mezza uscita di Patacchini (unica incertezza a dir la verità) e manca lo specchio. Ma la sua esultanza è solo rinviata: basta attendere il 52' per vederlo scansare Baiardi uscito in protezione e spaccare la terza linea avversaria con una progressione che si chiude col destro rasoterra sul primo palo. Qui lo Scandicci si desta e trova la rete della bandiera, meritata se non per gli spunti offensivi quantomeno perché quattro reti di scarto sono troppe per quanto mostrato nella prima mezz'ora: è giusto che la segni Stasi, capitano e in assoluto il migliore dei suoi (già detto, sì) con un mancino incantevole a convertire in rete la punizione conquistata da Termini per un fallo di Gasperoni. Ma non è la scossa che ci si attendeva per rendere un po' meno scontato il finale: il Tau costruisce altre tre occasioni e mezza (traversa di D'Ulivo su punizione, reti annullate a Lensi e sulla respinta del legno a Bigondi, ottimo Patacchini sulla sovrapposizione di Lensi) e bello infradiciato rivendica il diritto di giocarsi la finale da favorito. Non tutto è fatto, resta ancora da affrontare la Sestese e capire come lo Scandicci reagirà al doppio ko; però è evidente che in questo campionato gira una squadra che ovunque vada fa paura, gelida come la neve, incandescente come il sale.
Calciatoripiù
: è il migliore dei suoi sia a difendere sia a costruire: è giusto che sia Stasi (Scandicci) a segnare la rete dell'1-4. Ma anche se ce ne fossero stati due o tre o dieci sarebbe stato complicato contenere il Tau Altopascio: affiancato da Capitanini e Lucchesi , Gasperoni tocca cento palloni giocandone bene centodieci; Brio è solito mancino mandato da Dio o chi per lui a castigare gli increduli; terzino di nome e di ruolo, sovrapposizione dopo sovrapposizione Lensi è in realtà una sorta di quarto attaccante; Rossi (Tau Altopascio) annulla Termini e segna una rete pesantissima con la tecnica e lo spirito di un'ala destra.