RETI: Daka, Paini, Cavaglioni, Barchi, Bardi
STELLA ROSSA: Bellone, Bettarini, Bellofatto, Susini, Cardella, Brotini, Pallesi, Mehja, Ndao, Meta, Menga. A disp.: Arcenni, Farruku, Loi, Arzilli, Xhixha, Aribi, Daka, Shkambaj, Mazzantini. All.: Alessandro Cinci.
ATLETICO PIOMBINO: Neri, Geri, Matteo Villani, Talocchini, Tomarchio, Giorgerini, Cavaglioni, Politi, Paini, Napoleoni, Barchi. A disp.: Becherucci, Marco Villani, Ferrari, Patara, Bardi, Znaidi, Battaglini. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa
RETI: Barchi, Cavaglioni, Paini, Daka, Bardi.
La classifica è sempre più bruttina. Non che quella con l'Atletico Piombino, lanciatissimo dietro il Venturina, fosse una gara in cui dare per scontato qualche punto salvezza; però la Stella Rossa continua a beccare troppo (l'1-4 finale porta a 21 il conto totale delle reti subite, peggior difesa del girone) e rimane incollata a una posizione spiacevole. È pur vero che l'avvio è rossoblù, attento Neri sulle ripartenze di Ndao e Meta, ma dal quarto d'ora in poi la gara prende una direzione ben diversa: il Piombino colpisce due legni con Paini (mezzo campanile chissà quanto voluto, poi rovesciata sontuosa sul cross da destra di Talocchini) e al terzo tentativo sbanca. Lo 0-1 nasce da una giocata di Cavaglioni che entra in area da destra e dal fondo appoggia il pallone al centro ove c'è solissimo Barchi che controlla, avanza di due passi e fa passare il pallone tra le gambe del portiere. Trovato il vantaggio, il Piombino rallenta fino all'intervallo per poi allungare in contropiede nella ripresa. Nella seconda e nella terza rete entra sempre Paini che, immarcabile, prima ruba palla sulla trequarti e serve in profondità Cavaglioni che scatta fino all'area e segna in pallonetto; poi, finalmente lanciato in posizione centrale, si toglie di dosso la maledizione e insacca sull'uscita del portiere. Poi l'Atletico Piombino si rilassa e concede una ventina di metri alla Stella Rossa che prova a riaprire la partita con l'inzuccata di Daka sulla punizione laterale di Meta. Ma basta poco per ristabilire le tre reti di distacco: Bardi raccoglie un angolo respinto e al volo disegna un rasoterra dritto all'angolo. Il Venturina lo sa, è prestissimo per pensare che sia già tutto fatto.