• AllieviA
  • 29/10/2023 09:30.00
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  • SAN GIUSTO LE BAGNESE
    Bellini
    Mecatti
    Bellini
  • 3 - 2 29/10/2023 09:30.00
  • CLUB SPORTIVO FIRENZE
    Radoshku
    Ardito

Commento


RETI: Bellini, Mecatti, Bellini, Radoshku, Ardito
SAN GIUSTO LE BAGNESE: Lastrucci, Prudente, Melo Zapata, Mecatti, Landi, Chiossi, Ienco, Mazzoni, Bellini, Ammannati, Degl'Innocenti. A disp.: Santoni, Melli, Travagli, Zanchetta, Migliorini, Moretti, Sani, La Chimia. All.: Leonardo Palloni.
CLUB SPORTIVO FIRENZE: Buontempo, Reni, Orlandi, Meucci, Rugna, Yaulli, Ardito, Urbano, Mariani, Arrivi, Radoshku. A disp.: Neacsu, Bellesi, Lusardi, Poccianti, Sassolini, Seravalli, Sogor, Magi. All.: Niccolò Marinai.
ARBITRO: Iuculano Cunga di Firenze.
RETI: 12' Mecatti, 14' rig. Ardito, 22' e 87' Bellini, 55' Radoshku.
NOTE: espulso Melo Zapata 14'.

SAN GIUSTO LE BAGNESE: Lastrucci, Prudente, Melo Zapata, Mecatti, Landi, Chiossi, Ienco, Mazzoni, Bellini, Ammannati, Degl'Innocenti. A disp.: Santoni, Melli, Travagli, Zanchetta, Migliorini, Moretti, Sani, La Chimia. All.: Leonardo Palloni.
CLUB SPORTIVO FIRENZE: Buontempo, Reni, Orlandi, Meucci, Rugna, Yaulli, Ardito, Urbano, Mariani, Arrivi, Radoshku. A disp.: Neacsu, Bellesi, Lusardi, Poccianti, Sassolini, Seravalli, Sogor, Magi. All.: Niccolò Marinai.
ARBITRO: Iuculano Cunga di Firenze.
RETI: 12' Mecatti, 14' rig. Ardito, 22' e 87' Bellini, 55' Radoshku.
NOTE: espulso Melo Zapata 14'.



Qualche decennio fa, quando ancora non esisteva la possibilità di scommettere sulle partite di calcio e la schedina era l'unico mezzo per poter provare a sognare di cambiare la propria vita (celeberrima, a tal proposito, è la battuta pronunciata da Francesco Nuti nel film Madonna che silenzio c'è stasera e che recitava: O tu sposti la chiesa, o tu vai in Perù, o tu vinci al Totocalcio) quelli che al termine di una domenica ricca di risultati sorprendenti riuscivano a fare 13 e a vincere una grossa somma di denaro, erano a giusta ragione considerati molto fortunati. Adesso che i tempi son cambiati e che il glorioso Totocalcio è andato in pensione, a quelli che riescono a far 13, non possiamo altro che dire Bravi! Non ci credete? Provate un po' a dare un'occhiata alla vetta del Girone A alla vigilia della settima giornata. Signa, Casellina e Club Sportivo che per l'appunto guidano la classifica reale a quota 13, sono temute e rispettate. C'è però anche chi, come il San Giusto di Leo Palloni, che a 13 sogna di arrivare. Ed è proprio in questo senso che lo scontro al vertice che si gioca sul vecchio sterrato di Via Pablo Neruda riveste così tanta importanza. Conquistare i tre punti in palio consentirebbe ai giallorossi di operare l'aggancio in classifica ed al contempo permetterebbe ai biancorossi delle Cascine di scavare un solco ben visibile nei confronti del diretto avversario. Un match che si annuncia equilibrato e combattuto, dunque, inizia all'insegna di un gioco veloce e di un agonismo ben marcato ma che mai travalica i confini della correttezza. Il San Giusto cerca d'imporre la propria legge in mezzo al campo puntando forte sulle iniziative del terzetto formato da Mecatti, Ienco e Degl'Innocenti che impostando la manovra cercando di verticalizzarla il più possibile, provano a sfruttare la velocità di Mazzoni che è bravo a crear scompiglio al limite dell'area avversaria supportando le incisive incursioni del centrattacco Bellini. La compagine di Marinai si oppone però da par suo in virtù di una manovra altrettanto ben orchestrata. Sembrano lontanissimi i tempi in cui, nelle file biancorosse, si era soliti lanciare lungo su Radoshku. Adesso il Club interpreta la fase di palleggio in maniera molto più organizzata. In questo senso è fondamentale il lavoro svolto nel cuore della mediana da capitan Urbano che smistando con buona lucidità una gran quantità di palloni, mette in condizione di ben figurare un tridente in teoria molto insidioso composto dal già citato Radoshku (esterno a sinistra), da Ardito (defilato a destra) e dalla punta centrale Mariani. Un'architettura che oltre al numero otto in maglia rossa poggia anche sui piedi buoni di Arrivi, non può che rendere la vita dura ad un reparto arretrato sangiustese nel quale, comunque, si disimpegnano piuttosto bene sia Prudente, sia Landi. I primi dieci minuti di studio fanno presagire che la gara sarà ricca di emozioni e colpi di sena. E basta attenderne una dozzina per assistere al primo squillo di tromba targato San Giusto. Ienco allarga il gioco a destra per Degl'Innocenti che scatta fin quasi alla linea di fondo tagliando poi al centro un insidioso pallone rasoterra che il ben appostato Mecatti non ha difficoltà a tradurre in rete da due passi approfittando anche di una piccola ma fatale esitazione della retroguardia fiorentina. La risposta dei ragazzi di Marinai giunge a strettissimo giro di posta e allo scoccare del 14' ecco materializzarsi l'episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. C'è un'azione insistita degli ospiti in area locale ed una conclusione a botta sicura che termina in rete è intercettata con un braccio da Melo Zapata che nel disperato tentativo di salvare la propria porta, induce Iuculano Cunga a concedere al Club il calcio di rigore ed a sventolare sotto al naso del difensore di casa il cartellino rosso. Sul dischetto degli undici metri si presenta Ardito che con freddezza e precisione, supera il giovanissimo classe 2008 Tommy Lastrucci riportando il risultato in parità. E' un bel guaio per il San Giusto che sarà costretto a giocare il resto della partita in inferiorità numerica. Un'eternità, verrebbe da pensare. Descrivendo l'episodio, però, abbiamo volutamente utilizzato il condizionale, perché è proprio in questo momento di potenziale difficoltà che mister Palloni compie un vero e proprio capolavoro tattico. Spostando Prudente nel cuore della difesa e ridando così compattezza al reparto arretrato, il tecnico di casa fa sì che il suo San Giusto non soffra l'inferiorità numerica e continui a proporre buone trame di gioco. Un Club in vistoso imbarazzo non riesce a fare la voce grossa e al 22' sono ancora i giallorossi a tornare in vantaggio. Una punizione dalla trequarti calciata tesa e precisa verso l'area di rigore, spiove nei pressi di Buontempo che prima riesce ad arrivare sul pallone ma poi se lo fa sfuggire dalle mani favorendo l'intervento vincente dell'accorrente Bellini. Lo svantaggio annichilisce i ragazzi di Marinai che nella fase centrale del primo tempo lasciano l'iniziativa nelle mani di un buon San Giusto che pur non riuscendo a creare altre occasioni, si difende con ordine. Il Club torna a farsi pericoloso al 32' andando ad un passo dal pareggio. Una bella manovra in verticale impostata sul settore di destra, dopo aver preso forma dai piedi di Arrivi ed essere passata per quelli di Ardito, giunge in area dove il ben appostato Mariani raccoglie la sfera sparandola però oltre la traversa da ottima posizione. Il San Giusto prova subito a riportarsi in avanti e al 35' una manovra di Degl'Innocenti stoppata con un braccio da un difensore, origina un piazzato dalla destra che Ammannati calcia direttamente verso la porta. Un incerto Buontempo rischia di commettere lo stesso errore che qualche minuto prima ha permesso ai giallorossi di passare in vantaggio. Dopo aver intercettato la sfera, la perde favorendo l'intervento di Mecatti che però, dopo averla recuperata, è fermato dall'arbitro che ravvisando un presunto intervento irregolare nei confronti del portiere del Club, concede agli ospiti un calcio di punizione. Più che giustificate, a nostro avviso, sono le proteste dei ragazzi di Palloni, visto e considerato che Buontempo aveva malamente perduto il controllo della sfera senza essere stato minimamente ostacolato. Durante l'intervallo, nel chiuso dello spogliatoio, mister Marinai si dev'essere fatto sentire perché il Club approccia la ripresa con ben altro piglio. Prendendo in velocità sugli esterni la difesa giallorossa e utilizzando in maniera massiccia i lunghi lanci in verticale, i fiorentini vanno nuovamente vicini al pareggio allo scoccare del 52' quando un preciso lancio di Urbano fa pervenire la palla sui piedi di Ardito che tutto solo a tu per tu con Lastrucci, si fa ipnotizzare dal giovane portiere di casa che chiudendo lo spazio in uscita, riesce a bloccare in tuffo il tentativo di conclusione a rete proposto dal numero sette in maglia rossa. Al 55', complice anche un chiaro errore di valutazione commesso da Iuculano, il Club ritrova la parità. Invertendo un fallo laterale che doveva essere assegnato al San Giusto, l'arbitro dà la possibilità al Club di ripartire lungo la corsia di destra, dove si sgancia Mariani. Il preciso cross del numero nove accende un confuso batti e ribatti davanti alla porta difesa da Lastrucci. A mettere tutti d'accordo ci pensa il piedino di Radoshku che toccando in rete da due passi, riporta in equilibrio i piatti della bilancia facendo andare su tutte le furie i sostenitori sangiustesi. Adesso è il Club che spinge forte alla ricerca del vantaggio cercando finalmente di approfittare al meglio dell'uomo in più. Clamorosa è, però, l'occasione gettata al vento da Ardito che all'altezza del 60', nel tentativo di tradurre in rete un nuovo cross dalla destra di Mariani, sbuccia la palla a due passi dalla porta favorendo l'intervento dei difensori giallorossi. Marinai sembra finalmente aver trovato la chiave giusta per aggirare il dispositivo difensivo avversario. Peccato che i suoi attaccanti non ne assecondino le direttive. Al 71' altra incursione fiorentina lungo la corsia di destra, stavolta portata avanti da Ardito che giunto sul fondo, taglia verso il centro l'ennesimo buon traversone. Mariani salta più in alto di tutti ma il suo impatto aereo non è dei più felici ed un pallone lento e prevedibile termina fra le braccia protese di Lastrucci. Il San Giusto si risveglia nell'ultimo terzo di gara. Ed è una rinascita che fa nuovamente malissimo al Club. All'80' un profondo pallone dalla trequarti scodellato verso l'area da Mecatti, chiama all'intervento Neacsu, subentrato a Buontempo ad inizio ripresa. Evidentemente questa non è la giornata degli estremi difensori biancorossi perché anche lui, al pari del compagno, dopo essere entrato in possesso di palla, se la lascia sfuggire favorendo l'inserimento di Bellini che però, dopo averla recuperata, la gira incredibilmente sopra la traversa mancando il più agile dei tap in. L'attaccante scandiccese si rifà con gli interessi a tre minuti dalla fine riportando il San Giusto in vantaggio e realizzando una splendida doppietta. Bella è la manovra di avvicinamento impostata da Mecatti e rifinita dal neo entrato Travagli e stupenda e chirurgica è la rasoiata da fuori proposta dal numero nove, con la sfera che filando rapida a pelo d'erba, supera Neacsu insaccandosi nell'angolino basso alla destra del portiere. E' l'apoteosi per i ragazzi di Palloni che però sono subito costretti a rimettersi in guardia. Il Club non molla e al 93' ottiene un calcio piazzato sul settore di sinistra che Arrivi indirizza bene a centro area. Il nuovo entrato Poccianti, saltando in anticipo sui difensori, gira a rete di testa ma la palla, dopo aver accarezzato la parte alta della traversa, termina sul fondo. E' questa l'ultima emozione di un match intenso al termine del quale un gagliardo San Giusto, dimostrando di possedere buone gambe e nervi saldi, compie un'autentica impresa vincendo nonostante settantacinque minuti giocati in inferiorità numerica, appaiando il Club in classifica ed avvicinandosi alla vetta occupata adesso dai cugini del Casellina. Delusione palpabile, a fine gara, in casa Club Sportivo. Condannata agli errori individuali e da una non corretta interpretazione tattica della superiorità numerica, la formazione di Marinai, pur rimanendo in corsa per il vertice della classifica, ha perso una buona opportunità. Onore e merito al San Giusto, certo ma anche tanto rammarico ripensando alle buone chance non sfruttate a dovere da Ardito e compagni. Calciatoripiù : nel San Giusto ottime le prestazioni di Prudente in difesa, Mecatti, Ienco e Degl'Innocenti a metà campo, Mazzoni a sostegno della manovra d'attacco e del devastante Bellini negli ultimi sedici metri. Nel Club segnaliamo volentieri le buone prove di Urbano a centrocampo, Arrivi in cabina di regia e del triangolo offensivo formato da Ardito, Mariani e Radoshku. Pur commettendo un chiaro errore di valutazione in occasione del secondo gol realizzato dal Club, il giovane Iuculano Cunga ha diretto in maniera sufficiente cercando, anche se spezzettandola a volte in maniera eccessiva, di tenere il più saldamente possibile in mano le redini della gara.

Qualche decennio fa, quando ancora non esisteva la possibilità di scommettere sulle partite di calcio e la schedina era l'unico mezzo per poter provare a sognare di cambiare la propria vita (celeberrima, a tal proposito, è la battuta pronunciata da Francesco Nuti nel film Madonna che silenzio c'è stasera e che recitava: O tu sposti la chiesa, o tu vai in Perù, o tu vinci al Totocalcio) quelli che al termine di una domenica ricca di risultati sorprendenti riuscivano a fare 13 e a vincere una grossa somma di denaro, erano a giusta ragione considerati molto fortunati. Adesso che i tempi son cambiati e che il glorioso Totocalcio è andato in pensione, a quelli che riescono a far 13, non possiamo altro che dire Bravi! Non ci credete? Provate un po' a dare un'occhiata alla vetta del Girone A alla vigilia della settima giornata. Signa, Casellina e Club Sportivo che per l'appunto guidano la classifica reale a quota 13, sono temute e rispettate. C'è però anche chi, come il San Giusto di Leo Palloni, che a 13 sogna di arrivare. Ed è proprio in questo senso che lo scontro al vertice che si gioca sul vecchio sterrato di Via Pablo Neruda riveste così tanta importanza. Conquistare i tre punti in palio consentirebbe ai giallorossi di operare l'aggancio in classifica ed al contempo permetterebbe ai biancorossi delle Cascine di scavare un solco ben visibile nei confronti del diretto avversario. Un match che si annuncia equilibrato e combattuto, dunque, inizia all'insegna di un gioco veloce e di un agonismo ben marcato ma che mai travalica i confini della correttezza. Il San Giusto cerca d'imporre la propria legge in mezzo al campo puntando forte sulle iniziative del terzetto formato da Mecatti, Ienco e Degl'Innocenti che impostando la manovra cercando di verticalizzarla il più possibile, provano a sfruttare la velocità di Mazzoni che è bravo a crear scompiglio al limite dell'area avversaria supportando le incisive incursioni del centrattacco Bellini. La compagine di Marinai si oppone però da par suo in virtù di una manovra altrettanto ben orchestrata. Sembrano lontanissimi i tempi in cui, nelle file biancorosse, si era soliti lanciare lungo su Radoshku. Adesso il Club interpreta la fase di palleggio in maniera molto più organizzata. In questo senso è fondamentale il lavoro svolto nel cuore della mediana da capitan Urbano che smistando con buona lucidità una gran quantità di palloni, mette in condizione di ben figurare un tridente in teoria molto insidioso composto dal già citato Radoshku (esterno a sinistra), da Ardito (defilato a destra) e dalla punta centrale Mariani. Un'architettura che oltre al numero otto in maglia rossa poggia anche sui piedi buoni di Arrivi, non può che rendere la vita dura ad un reparto arretrato sangiustese nel quale, comunque, si disimpegnano piuttosto bene sia Prudente, sia Landi. I primi dieci minuti di studio fanno presagire che la gara sarà ricca di emozioni e colpi di sena. E basta attenderne una dozzina per assistere al primo squillo di tromba targato San Giusto. Ienco allarga il gioco a destra per Degl'Innocenti che scatta fin quasi alla linea di fondo tagliando poi al centro un insidioso pallone rasoterra che il ben appostato Mecatti non ha difficoltà a tradurre in rete da due passi approfittando anche di una piccola ma fatale esitazione della retroguardia fiorentina. La risposta dei ragazzi di Marinai giunge a strettissimo giro di posta e allo scoccare del 14' ecco materializzarsi l'episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. C'è un'azione insistita degli ospiti in area locale ed una conclusione a botta sicura che termina in rete è intercettata con un braccio da Melo Zapata che nel disperato tentativo di salvare la propria porta, induce Iuculano Cunga a concedere al Club il calcio di rigore ed a sventolare sotto al naso del difensore di casa il cartellino rosso. Sul dischetto degli undici metri si presenta Ardito che con freddezza e precisione, supera il giovanissimo classe 2008 Tommy Lastrucci riportando il risultato in parità. E' un bel guaio per il San Giusto che sarà costretto a giocare il resto della partita in inferiorità numerica. Un'eternità, verrebbe da pensare. Descrivendo l'episodio, però, abbiamo volutamente utilizzato il condizionale, perché è proprio in questo momento di potenziale difficoltà che mister Palloni compie un vero e proprio capolavoro tattico. Spostando Prudente nel cuore della difesa e ridando così compattezza al reparto arretrato, il tecnico di casa fa sì che il suo San Giusto non soffra l'inferiorità numerica e continui a proporre buone trame di gioco. Un Club in vistoso imbarazzo non riesce a fare la voce grossa e al 22' sono ancora i giallorossi a tornare in vantaggio. Una punizione dalla trequarti calciata tesa e precisa verso l'area di rigore, spiove nei pressi di Buontempo che prima riesce ad arrivare sul pallone ma poi se lo fa sfuggire dalle mani favorendo l'intervento vincente dell'accorrente Bellini. Lo svantaggio annichilisce i ragazzi di Marinai che nella fase centrale del primo tempo lasciano l'iniziativa nelle mani di un buon San Giusto che pur non riuscendo a creare altre occasioni, si difende con ordine. Il Club torna a farsi pericoloso al 32' andando ad un passo dal pareggio. Una bella manovra in verticale impostata sul settore di destra, dopo aver preso forma dai piedi di Arrivi ed essere passata per quelli di Ardito, giunge in area dove il ben appostato Mariani raccoglie la sfera sparandola però oltre la traversa da ottima posizione. Il San Giusto prova subito a riportarsi in avanti e al 35' una manovra di Degl'Innocenti stoppata con un braccio da un difensore, origina un piazzato dalla destra che Ammannati calcia direttamente verso la porta. Un incerto Buontempo rischia di commettere lo stesso errore che qualche minuto prima ha permesso ai giallorossi di passare in vantaggio. Dopo aver intercettato la sfera, la perde favorendo l'intervento di Mecatti che però, dopo averla recuperata, è fermato dall'arbitro che ravvisando un presunto intervento irregolare nei confronti del portiere del Club, concede agli ospiti un calcio di punizione. Più che giustificate, a nostro avviso, sono le proteste dei ragazzi di Palloni, visto e considerato che Buontempo aveva malamente perduto il controllo della sfera senza essere stato minimamente ostacolato. Durante l'intervallo, nel chiuso dello spogliatoio, mister Marinai si dev'essere fatto sentire perché il Club approccia la ripresa con ben altro piglio. Prendendo in velocità sugli esterni la difesa giallorossa e utilizzando in maniera massiccia i lunghi lanci in verticale, i fiorentini vanno nuovamente vicini al pareggio allo scoccare del 52' quando un preciso lancio di Urbano fa pervenire la palla sui piedi di Ardito che tutto solo a tu per tu con Lastrucci, si fa ipnotizzare dal giovane portiere di casa che chiudendo lo spazio in uscita, riesce a bloccare in tuffo il tentativo di conclusione a rete proposto dal numero sette in maglia rossa. Al 55', complice anche un chiaro errore di valutazione commesso da Iuculano, il Club ritrova la parità. Invertendo un fallo laterale che doveva essere assegnato al San Giusto, l'arbitro dà la possibilità al Club di ripartire lungo la corsia di destra, dove si sgancia Mariani. Il preciso cross del numero nove accende un confuso batti e ribatti davanti alla porta difesa da Lastrucci. A mettere tutti d'accordo ci pensa il piedino di Radoshku che toccando in rete da due passi, riporta in equilibrio i piatti della bilancia facendo andare su tutte le furie i sostenitori sangiustesi. Adesso è il Club che spinge forte alla ricerca del vantaggio cercando finalmente di approfittare al meglio dell'uomo in più. Clamorosa è, però, l'occasione gettata al vento da Ardito che all'altezza del 60', nel tentativo di tradurre in rete un nuovo cross dalla destra di Mariani, sbuccia la palla a due passi dalla porta favorendo l'intervento dei difensori giallorossi. Marinai sembra finalmente aver trovato la chiave giusta per aggirare il dispositivo difensivo avversario. Peccato che i suoi attaccanti non ne assecondino le direttive. Al 71' altra incursione fiorentina lungo la corsia di destra, stavolta portata avanti da Ardito che giunto sul fondo, taglia verso il centro l'ennesimo buon traversone. Mariani salta più in alto di tutti ma il suo impatto aereo non è dei più felici ed un pallone lento e prevedibile termina fra le braccia protese di Lastrucci. Il San Giusto si risveglia nell'ultimo terzo di gara. Ed è una rinascita che fa nuovamente malissimo al Club. All'80' un profondo pallone dalla trequarti scodellato verso l'area da Mecatti, chiama all'intervento Neacsu, subentrato a Buontempo ad inizio ripresa. Evidentemente questa non è la giornata degli estremi difensori biancorossi perché anche lui, al pari del compagno, dopo essere entrato in possesso di palla, se la lascia sfuggire favorendo l'inserimento di Bellini che però, dopo averla recuperata, la gira incredibilmente sopra la traversa mancando il più agile dei tap in. L'attaccante scandiccese si rifà con gli interessi a tre minuti dalla fine riportando il San Giusto in vantaggio e realizzando una splendida doppietta. Bella è la manovra di avvicinamento impostata da Mecatti e rifinita dal neo entrato Travagli e stupenda e chirurgica è la rasoiata da fuori proposta dal numero nove, con la sfera che filando rapida a pelo d'erba, supera Neacsu insaccandosi nell'angolino basso alla destra del portiere. E' l'apoteosi per i ragazzi di Palloni che però sono subito costretti a rimettersi in guardia. Il Club non molla e al 93' ottiene un calcio piazzato sul settore di sinistra che Arrivi indirizza bene a centro area. Il nuovo entrato Poccianti, saltando in anticipo sui difensori, gira a rete di testa ma la palla, dopo aver accarezzato la parte alta della traversa, termina sul fondo. E' questa l'ultima emozione di un match intenso al termine del quale un gagliardo San Giusto, dimostrando di possedere buone gambe e nervi saldi, compie un'autentica impresa vincendo nonostante settantacinque minuti giocati in inferiorità numerica, appaiando il Club in classifica ed avvicinandosi alla vetta occupata adesso dai cugini del Casellina. Delusione palpabile, a fine gara, in casa Club Sportivo. Condannata agli errori individuali e da una non corretta interpretazione tattica della superiorità numerica, la formazione di Marinai, pur rimanendo in corsa per il vertice della classifica, ha perso una buona opportunità. Onore e merito al San Giusto, certo ma anche tanto rammarico ripensando alle buone chance non sfruttate a dovere da Ardito e compagni. Calciatoripiù : nel San Giusto ottime le prestazioni di Prudente in difesa, Mecatti, Ienco e Degl'Innocenti a metà campo, Mazzoni a sostegno della manovra d'attacco e del devastante Bellini negli ultimi sedici metri. Nel Club segnaliamo volentieri le buone prove di Urbano a centrocampo, Arrivi in cabina di regia e del triangolo offensivo formato da Ardito, Mariani e Radoshku. Pur commettendo un chiaro errore di valutazione in occasione del secondo gol realizzato dal Club, il giovane Iuculano Cunga ha diretto in maniera sufficiente cercando, anche se spezzettandola a volte in maniera eccessiva, di tenere il più saldamente possibile in mano le redini della gara.