AFFRICO: Lami, Bartalini, Vignozzi, Guerrini, Benci, Shehade, Petrini, Bartoletti, Morelli, Termini, Tellini. A disp.: Cosi, Andrei, Conti, Giannoni, Biba, Traore, Donigaglia, Ben Moussa, Guerra. All.: Berchielli Marco
MALISETI SEANO: Naselli, Kola, Marinozzi, Licciardello, Mazzi, Chiti, Taglioli, Gestri, Dardha, Guizzaro, Graziano. A disp.: Urban, Daly, Serra, Koni, Ingrassia, Arcioni, . All.: Di Vivona Alessandro
ARBITRO: Giosue Fantoni di Valdarno
RETI: Morelli, Morelli, Traore, Dardha
AFFRICO: Lami, Bartalini, Vignozzi, Guerrini, Benci, Shehade, Petrini, Bartoletti, Morelli, Termini, L. Tellini. A disp.: Cosi, Andrei, Conti, Giannoni, Biba, Traorè, Donigaglia, Ben Moussa, Guerra. All.: Marco Berchielli.MALISETI SEANO: Naselli, Kola, Marinozzi, Licciardello, Mazzi, Chiti, Taglioli, Gestri, Dardha, Guizzaro, Graziano. A disp.: Urban, Daly, Serra, Koni, Ingrassia, Arcioni. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno
RETI: 16' Dardha, 82', 89' Morelli, 94' Traorè.
NOTE: espulso Biba (85').
La soddisfazione per una rimonta assurda quasi scivola nell'amarezza: se l'Affrico avesse giocato sempre come fa al Lapenta, dove ha conquistato tutti e trentatré i punti disponibili, sarebbe molto più vicino alla Sestese; e sabato salirebbe al Torrini per riaprire il campionato, o perlomeno per provarci. Invece, comunque finisca lo scontro diretto, ipotizzare ancora spazio per la rincorsa è molto più che un azzardo: non s'è mai vista una squadra che a due mesi dalla fine spreca uno scarto di quattordici punti. Avrebbero potuto essere addirittura di più se anziché fino all'82' il Maliseti avesse conservato fino alla fine il vantaggio prodotto dalla rete di Dardha; o quantomeno se, forte della superiorità numerica, fosse riuscito a venir via imbattuto da un campo in cui finora tutti, anche sua maestà, sono crollati. Invece s'accende Morelli, s'accende per aumentare i rimpianti un altro po', s'accende e ricorda che non è solo per una felice configurazione astrale che sulle maglie degli Allievi dell'Affrico spicca il tricolore: per vincere i campionati ci vogliono tante cose, e soprattutto ci vuole un centravanti. Se l'Eccellenza ancora è pane durissimo, in una categoria (complicata, complicatissima) come questa l'istinto continua a fare la differenza; anche contro una difesa arcigna come quella del Maliseti, che dopo aver rischiato due volte nei primi otto minuti (pericoloso per l'appunto Morelli, a correggere di testa un traversone di Vignozzi da sinistra: reattivo Naselli; pericoloso Petrini, che da destra converge bene e manca lo specchio d'una spanna) al quarto d'ora passa in vantaggio: funziona la tattica di scavalcare la mediana con una serie di lanci profondi, funziona perché anziché per la scelta più logica (Lami era pronto a ricevere lo scarico) Benci opta per lo stop, e sulla trequarti difensiva si fa sgraffignare il pallone da Dardha; quello che viene dopo, scarto a destra e tiro a incrociare per la decima rete stagionale, è quasi scontato. Galvanizzato dallo 0-1 il Maliseti prende coraggio e contiene la reazione dell'Affrico, che fatica a riprendere possesso del centrocampo nonostante il doppio mediano Guerrini-Bartoletti: a Naselli gli unici pericoli li creano un tiro di Tellini da fuori, e qualche traversone di Vignozzi dalla trequarti (insuperabili di testa Mazzi e Chiti); basta aggiungere le proteste contro Fantoni, che considera regolare un intervento su Termini lanciato a rete (l'Affrico chiedeva il rigore, o l'espulsione per dogso in caso di fallo fuori area), per completare la sintesi del primo tempo. Neppure i primi diciotto minuti della ripresa cambiano il canovaccio; Berchielli allora decide di rivoluzionare l'impianto inserendo Andrei e Conti, e spostando Vignozzi centrale puro. L'Affrico riparte, ma rischia due volte ancora: in pedana si presenta sempre Dardha, ai cui tentativi (buono lo stop ma lento il tiro sull'ottimo lancio di Taglioli; alzata in angolo la punizione da venti metri) s'oppone Lami. Il raddoppio mancato il Maliseti rischia di pagarlo subito: il buono sconto glielo porge Naselli, che tocca sulla traversa il tiro di Tellini dalla destra. L'Affrico impreca, impreca e intravede la prima sconfitta interna della stagione; impreca perché s'è scordato di poter contare su un bomber fenomenale, che dopo ottantadue minuti complicatissimi spedisce in rete il secondo pallone buono che cala nella sua zona: diagonale col destro al volo sul servizio a scendere e svantaggio rimediato. Berchielli ora punta al bersaglio grosso, e decide di rinunciare alla fisicità di Guerrini per aumentare la capacità di verticalizzare; pertanto sceglie Biba, la cui partita dura una manciata di minuti: reazione evitabile dopo un contrasto a centrocampo, lontanissimo il pallone, e Affrico in inferiorità numerica. È un dettaglio che però non rivoluziona la nuova inerzia della partita: non la rivoluziona perché sottoporta a Morelli basta un altro pallone (glielo serve Tellini, che appoggia sul secondo palo una punizione spedita in area dal mancino di Conti) per completare la rimonta, sigillata con l'interno destro a mezz'altezza dal limite dell'area di porta. Ora riversarsi all'attacco tocca al Maliseti, che nei cinque minuti di recupero concede due ripartenze potenzialmente letali: la prima la cestina Guerra, che per superare Naselli opta per un improbabile scavetto; la seconda la finalizza Traorè, che aveva rilevato Petrini e col mancino centra la porta rimasta sguarnita dopo l'ultimo dribbling. La Sestese resta irraggiungibile; ma dopo una reazione così, e con un centravanti così, fa un po' meno paura. Calciatoripiù : chissà come sarebbe andata con Morelli in rosa per tutta la stagione; tocca tre palloni, e ne scaraventa in porta due. L'Affrico ne ha bisogno per rimontare la decima rete stagionale di Dardha , che aveva portato avanti il Maliseti; fino al quarto d'ora finale era stato difficile trovare spazi, ben chiusi da Marinozzi che Di Vivona prima schiera terzino sinistro e poi per sfruttarne la gran giornata dirotta a destra, dove il fortino stava cedendo.