OLTRERA: Baldini, Vannini, Di Lauro, Matteoli, Sorbara, Borghini, Bertini, Polli, Martini, Tani, Trapani (11). A disp.: Faggioli, Gambacciani, Di Donfrancesco, Leotta, Nieddu, De Simone, Schiano, Franchi, Cecchi. All.: Ansaldi Mario
AFFRICO: Lombardi, Turturro, Sturiale, Bahri, iania, Figus, Giugliano, Vaggioli, Piccioli, Ala, Lika. A disp.: Cosi, Nunziati, Agosti, Borgheresi, La Greca, Ben Moussa, Silvestri, Nutini. All.: Sozzi Alessandro
ARBITRO: Federico Giacomelli di Pisa
RETI: Di Donfrancesco, Sorbara, Lika, Giugliano
OLTRERA: F. Baldini, Vannini, Di Lauro, Matteoli, Sorbara, Borghini, Bertini, Polli, F. Martini, Tani, Trapani. A disp.: Faggioli, Gambacciani, Di Donfrancesco, Leotta, Nieddu, Cystri, Schiano, Franchi, Cecchi. All.: Mario Ansaldi.
AFFRICO: N. Lombardi, Turturro, Sturiale, Bahry, Iania, Figus, Giugliano, Vaggioli, Piccioli, Ala, Lika. A disp.: Cosi, Nunziati, Agosti, Borgheresi, La Greca, Ben Moussa, Silvestri, Nutini. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Giacomelli di Pisa
RETI: 50' Lika,53' Giugliano, 73' Di Donfrancesco, 82' Sorbara.
Per replicare una stagione incantata non basta lo scudetto cucito sulla maglia; non basta se si commettono errori ingenui in marcatura, se si sbagliano le scelte tecniche e soprattutto se nel momento cruciale si manca di carattere. Il 2-2 ottenuto all'esordio sul campo dell'Oltrera è più di un mezzo passo falso per l'Affrico campione di categoria in carica: se vuole vincere di nuovo, o perlomeno arrivarci vicino, non può farsi rimontare due reti nell'ultimo quarto di gara. Soprattutto, non può farlo se gli episodi erano in qualche modo riusciti a premiarlo: al 10', dopo nove minuti di palleggio avversario a ridosso della propria area, potrebbe passare in vantaggio l'Oltrera, favorita dall'errore di Vaggioli che in fase d'impostazione qualche passo oltre la mediana pensa bene di coinvolgere Lombardi; peccato che sulla trequarti ci sia Filippo Martini, che s'era attardato dopo aver subito un colpo e che sfrutta l'involontaria verticalizzazione per puntare la porta. Da lì accade quel che accade perlopiù: dribbling sull'uscita del portiere, fallo, rigore. Ma Niccolò Lombardi, preferito a Cosi dopo un ballottaggio durato tutta l'estate e che in realtà dell'intera vicenda ha meno colpa di tutti, si riscatta immediatamente proteggendo la porta sul tiro di Tani: l'Affrico si salva, e può ricominciare a manovrare. Nella mezz'ora che segue in pedana arriva facilmente, ma senza la cattiveria necessaria per passare in vantaggio: per portare lo 0-0 alla pausa l'Oltrera non ha bisogno neppure di una parata di Francesco Baldini, che né Giugliano (invece di colpire di testa dall'area di porta, cerca un improbabile aggancio volante) né Ala, che in zona dischetto perde un tempo di gioco anziché calciare di prima, riescono a sollecitare. Di tanta gentilezza Sozzi non può essere contento: l'intervallo gli serve per spiegare perché, e per ricordare agli attaccanti di che cosa c'è bisogno in area di rigore. Al rientro sembra quasi che abbia pronunciato una formula magica: la temporanea metamorfosi dell'Affrico si concretizza in una buona manovra sulla catena di sinistra, dove Bahry dialoga con Vaggioli che rasoterra cerca l'area; lì c'è Lika, che fingendo di andare incontro al pallone si libera della marcatura e così crea lo spazio per calciarlo nello specchio. È lo 0-1, cui dopo neppure tre minuti segue il raddoppio: lo favorisce un'incomprensione tra i centrali e Francesco Baldini su una rifinitura inizialmente sbagliata, che con un pallonetto di testa Giugliano trasforma nel raddoppio. Sullo 0-2 la partita sembra finita; ma l'Oltrera sa che in casa deve costruire la propria salvezza; e anche se l'esito è negativo (sbagliata l'esecuzione dal lato sinistro dell'area) il tiro di Tani, sostituito di lì a poco, suggerisce che ancora qualcosa deve accadere. E puntuale l'episodio si verifica: un crampo improvviso tradisce Iania nel tentativo di retropassaggio a Lombardi; come nel primo tempo diventa un assist per le punte dell'Oltrera, stavolta Di Donfrancesco che in diagonale spedisce il pallone sul palo lontano. Inizia qui una fase che a un occhio minimamente esperto è ovvio che si chiuda col pareggio: lo segna Sorbara che mangia la difesa dell'Affrico, troppo statica, e in terzo tempo gira sul secondo palo la punizione di Leotta. Trovato così il 2-2, nel finale l'Oltrera cerca addirittura di portarsi in area per completare la rimonta: il pallone buono capita a Nieddu, ostacolato forse fallosamente nel momento di calciare a rete; che abbia considerato il contatto non punibile o, meno correttamente, abbia concesso un improbabile vantaggio, Giacomelli non fischia il rigore. Sarebbe stato il secondo, punizione eccessiva per l'Affrico che però deve capire alla svelta che cosa deve fare, e che cosa non fare, se vuole confermarsi protagonista assoluto. Domenica c'è il Tau (e Corri la vita, occhio alla viabilità): per batterlo ci vorrà tutt'altro carattere.