• Allievi RegionaliElite
  • 22/12/2024 10.00.00
  • CATTOLICA VIRTUS
    5' Paganelli
  • 1 - 2 22/12/2024 10.00.00
  • SCANDICCI
    25' Bucciardini
    36' Valencetti

Commento


CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto, Arcadipane, Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Sciulli, Bonanni, Mori, Selvi. A disp.: Bracci, Vaggi, Innocenti, Frangini, Rossi, Agnorelli, Randelli, Lazzeretti, Papi. All.: Vallini Francesco
SCANDICCI: Hancu, Morosi, Andreucci, Villoresi, Unicori, Bucciardini, Valencetti, Mascalchi, Santini, Pepe, Barattucci. A disp.: Caracci, Sarti, Vezzosi, Montini, Martinelli, Municchi, Carone, Tellini, Dell Agli. All.: Bernocchi Lorenzo
ARBITRO: Giovanni Macca di Pisa
RETI: 5' Paganelli, 25' Bucciardini, 36' Valencetti
CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto (85' Papi), Arcadipane (82' T. Innocenti), Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Sciulli (89' Randelli), Bonanni, Mori (64' Agnorelli), Selvi. A disp.: Bracci, Vaggi, Frangini, M. Rossi, Lazzeretti. All.: Francesco Vallini (squalificato, in panchina Dino Somigli).SCANDICCI: Hancu, Morosi (52' Martinelli), Mascalchi (82' Carone), A. Pepe, Andreucci, Villoresi, Valencetti (84' Vezzosi), Bucciardini (85' Montini), Santini (89' Municchi), Unicori (50' D. Sarti), Barattucci (69' Tellini). A disp.: Caracci, Dell'Agli. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Macca di Pisa
RETI: 5' Paganelli, 25' Bucciardini, 36' Valencetti.
NOTE: spettatori 220 mal contati. Ammoniti Pecori, Randelli, Martinelli e Cercel. Angoli: 5-3. Recupero: 1'+6'.


È andato all'inferno, ed è tornato. Più del 4-1 con l'Affrico, più del pari nello scontro diretto col Tau, è la vittoria nel derby (1-2) a confermare allo Scandicci che fino a primavera potrà lottare per il titolo: la Cattolica Virtus, che per statuto con l'ultraterreno ha una certa familiarità, lo ha accompagnato fin sul bordo del Cocito; e per venti minuti esatti, quelli compresi tra la rete di Paganelli e il pareggio di Bucciardini, ha fatto penetrare in ognuna delle sue fibre un gelo non spiegabile soltanto con la manciata di gradi sopra lo zero. Lo Scandicci ha tremato, senza però ghiacciarsi; e una volta accesa la favilla s'è fatto luce con una lampada sempre più luminosa, compagna necessaria per ritrovare la via per la porta, e la testa della classifica. D'altra parte l'inferno si visita per tornarci rafforzati: è più del primo posto quello sigillato dall'ultima partita del 2024, difficilissima. L'avevano resa tale le qualità della Cattolica Virtus, che puntava sullo scontro diretto per trasformare il duello di testa in una corsa a tre, e le mosse di Vallini (è squalificato, ma si sente bene: notevole l'acustica del parco di villa Strozzi): per quasi mezz'ora lo Scandicci non respira, inibito dal sacrifico di Mori che a costo di verticalizzare meno si francobolla ad Alberto Pepe. È a lui infatti che Bernocchi affida la regia dello Scandicci, mossa che gli consente di mantenere elevato il tasso tecnico e di schierare insieme Valencetti, Santini e Barattucci. Sorgono però due problemi: Unicori fatica a fronteggiare Sciulli, e per riequilibrare la situazione non bastano le costanti sconfitte che Bucciardini infligge a Bindi nei duelli individuali; e soprattutto alla prima azione la Cattolica Virtus passa in vantaggio: Paganelli calamita l'angolo che dalla bandierina sinistra Giaquinto fa spiovere sporco sul secondo palo, e col destro al volo schianta il pallone nell'angolo basso. Dall'avvio sono trascorsi cinque minuti scarsi, e uno dopo l'altro lo Scandicci inizia a scendere tutti gli scalini che lo portano al centro dell'inferno: rischierebbe di rimanerci in eterno se Macca (qualcosa sbaglia, ma il suo governo non traballa mai; per partite così ci vogliono arbitri così, bravo lui e bravo Reni a designare un habitué dell'Eccellenza) valutasse irregolare la scivolata efficacissima e pericolosissima di Andreucci su Selvi, rapido nello sprint sul filtrante di Pecori dalla terza linea (15'). In gergo si dice «play on», contatto regolare; il gioco continua a svolgersi e sul capovolgimento è lo Scandicci a protestare: anziché decretare la convalida (anche se non più ortodosso, com'è bello sentirlo: è il punto in fondo a una sentenza), il fischio di Macca sanziona la posizione di Santini considerata irregolare sul lancio di Valencetti da destra (splendida l'apertura di Bucciardini ad avviare l'azione). Non conta quindi la rete segnata con l'esterno destro, e per la Cattolica Virtus è più facile perdonare l'uscita ritardata di Pinzani che anziché farsi incontro al pallone era rimasto a presidio dei pali; per pareggiare dunque lo Scandicci deve trovare altre soluzioni, e contemporaneamente badare a non subire il raddoppio: gli va bene che il diagonale scagliato dal mancino di Mori esca oltre il secondo palo, e che dunque finisca tra le insignificanze il rimpallo perso da Villoresi al limite dell'area. Esce ancor meno vicino all'altra porta il destro al volo che Santini scarica dai ventri metri dopo aver raccolto la scucchiaia d'Alberto Pepe respinta di testa da Pecori: il pallone si perde in zona campanile (20'). Sembra un tentativo disperato, e invece è l'antipasto del pari: fermare Barattucci è complicato per chiunque, se n'accorge Giaquinto che sulla trequarti difensiva deve ricorrere all'ennesimo fallo. Macca dunque concede allo Scandicci una punizione, che Andreucci calcia di potenza verso l'area di rigore: stavolta Pinzani esce, e non è una grande idea; perché Bucciardini lo anticipa, e di testa disegna il pallonetto dell'1-1. Il primo quarto s'è concluso da poco, e lo Scandicci riaffiora dalla zona più orribile dell'universo; ma non è diretta la via che dall'inferno porta in cielo, o in cima alla Toscana: per tornarci c'è bisogno di faticare ancora. Il pendio s'addolcirebbe se Valencetti finalizzasse un contropiede tre contro tre avviato da Mascalchi, che aveva sciolto una mischia nata dall'ennesima punizione di Paganelli, e alimentato da Santini e Bucciardini con l'apertura a sinistra: stavolta Pinzani è attento, e col ginocchio copre il primo palo. È un allarme impossibile da sottovalutare per la Cattolica Virtus, che prova di nuovo a spingere lo Scandicci nella bocca di Lucifero: dalle fauci infernali lo salvano la lettura di Macca, che considera regolare la scivolata con cui Villoresi s'oppone al tiro di Sciulli (largo il braccio, fuori sagoma; comunque fuori area l'impatto: sarebbe stata punizione al limite, pericolosissima con Paganelli tra i tiratori), e la parata di Hancu efficace nell'opporsi a Bonanni sullo scarico d'Arcadipane dall'ultima linea (35'). Non altrettanto può dirsi di Pinzani sull'azione che decide la partita: è poca la spinta con cui tenta d'allontanare il traversone di Santini, scappato a sinistra senza badare alla pressione di Giaquinto; così la traiettoria arriva quasi pulita sul secondo palo, intorno ai dieci metri: lì c'è Valencetti, il cui mancino in acrobazia schianta il pallone nella porta incustodita. D'un tratto si sbriciola la strategia della Cattolica Virtus, che in undici minuti passa dal vantaggio allo svantaggio; e ora vede lontana la sagoma dello Scandicci, e qualche diavolo improvvisamente interessato. Lo sbandamento potrebbe produrre la condanna anticipata: il traversone di Valencetti, stavolta a sinistra sul lob di Mascalchi prolungato involontariamente da Paganelli, pizzica la parte superiore della traversa cui Pinzani scavalcato s'affida. La preghiera va a effetto, ma il costo è pesantissimo: si frantuma allo stesso modo l'occasione capitata a Cercel, che da cinque metri scarsi cerca di scaricare in porta l'angolo di Giaquinto filtrato sul primo palo. A coprirlo c'era Santini, che comunque merita il perdono immediato anche se neppure quest'azione va a buon fine: è favolosa la giocata con cui premia il taglio di Bucciardini (posizione dubbia, regolare per Macca), il cui mancino in corsa finisce largo. S'era già nell'unico minuto di recupero, e dunque qui si chiude il primo tempo; di riprendere fiato c'è bisogno, considerati i ritmi furibondi che stancano anche il popolo in tribuna e sulla terrazza finalmente riaperta. Da lì bisogna strizzare gli occhi per distinguere la prima azione della ripresa: la crea infatti la Cattolica Virtus con un traversone di Selvi che di testa Andreucci sporca prolungandone la traiettoria, e che Hancu toglie di porta affidandosi alla mano di richiamo (48'). Bucciardini sbroglia facile l'angolo che ne segue, e riesce a verticalizzare per Unicori finalmente libero d'alimentare l'azione offensiva: fuggito a destra, Valencetti affonda in area, fronteggia Arcadipane e scarica ai venti metri per Alberto Pepe, il cui destro di prima esce d'un metro sopra la traversa. Dunque lo scarto resta minimo, e la Cattolica Virtus cerca di pareggiarlo con un'azione che parte da destra, tocca la linea laterale sinistra e prima di concludersi torna dall'altra parte: già inseriti nello sviluppo orizzontale insieme a Paganelli, protagonisti del finale sono Mori, che non riuscendo a calciare sul traversone d'Arcadipane usa la suola per trasformarsi in assistman sull'uscita di Hancu, e Sciulli anticipato da Andreucci sul tentativo a colpo sicuro (56'). Anche se meno fluida, la partita resta godibilissima e ricca d'occasioni: cinque minuti più tardi Bernocchi chiama lo schema, e Alberto Pepe lo asseconda trasformando una punizione dal cerchio mediano (fallo di Pecori su Barattucci) in un lancio sopraffino per Bucciardini, che solissimo sottoporta trova l'impatto ma non lo specchio. A chiudere la partita lo Scandicci riprova una decina di minuti più tardi, sfruttando la buca di Cercel (subito prima s'era visto rimpallare un tiro interessante sull'ennesimo angolo di Giaquinto a rientrare) sul rilancio di Villoresi che al limite della propria area aveva vinto fallosamente un contrasto con Bonanni: ne nasce un tre contro tre che per l'opposizione di Pecori né Valencetti, né Santini né Tellini, da poco subentrato a Barattucci, riescono a chiudere con un tiro efficace. È un errore che comunque lo Scandicci non paga, così come non paga quello di Dario Sarti (era entrato, peraltro molto bene, al posto d'Unicori) ostacolato stavolta efficacemente da Pinzani sullo scarico di Tellini imbeccato da Santini: non lo paga perché i cambi di Bernocchi (negli ultimi dieci minuti ne chiama quattro in quattro interruzioni distinte) danno respiro; perché nonostante i tanti palloni messi in area la Cattolica Virtus non calcia più verso lo specchio; e perché quando s'è visto il diavolo non si ha più voglia di tornare a controllare se davvero abbia le corna, la coda, il piede caprino. Calciatoripiù : avanti grazie a Paganelli, la Cattolica Virtus paga carissima la lunga serie d'episodi (le due reti, la traversa); per capovolgerli avrebbe avuto bisogno di concretizzare qualcuna delle occasioni costruite da Sciulli e Selvi . Contro la difesa dello Scandicci (quando s'affrontano Andreucci e Villoresi raramente s'arriva a tirare; e Hancu fa il resto) però segnare è complicato; e allora ci sta di perdere, piegati dalle accelerazioni di Barattucci e dalle reti di Bucciardini e Valencetti .