RETI: Sardina, Sardina, Gjiergj, Morini
RINASCITA DOCCIA: Alessi, Porri, Mari, Raffaele, Villani, Micheloni, Paggetti, Ghilli, Janah, Sardina, Bargellini. A disp.: Vallotti, Trinci, Cherubini, Di Liso, Pelagatti, Marocchi, Domi. All.: Ghilli.OLIMPIA: Mirijaj, Morini, Chelini, Cancelliere, Abdija, Cutrulla, Poltri, Calamai, Frati, Gonfiantini, Gjergji. A disp.: Basilico, Di Blasi, Gaggioli, Giannoni, Orefice, Pantano, Stazione. All.: Leporatti.
ARBITRO: Magnani di Valdarno.
RETI: Sardina 2, Gjiergji, Morini.
Partita da dentro o fuori per Rinascita Doccia e Olimpia che, sul sintetico dei rossoblù, si giocano una buona fetta di stagione. Ne esce un pareggio che alla fine scontenta sia i padroni di casa, che per ben due volte sono passati in vantaggio nonostante una partita giocata non bene, e soprattutto con la paura di perdere, e gli ospiti che almeno ci hanno provato in tutti i 90'; soltanto per gli errori sotto porta non sono tornati a Quarrata con la salvezza in tasca. Tutto rimandato ai prossimi scontri diretti che già domenica prossima vedranno le squadre rispettivamente impegnate contro il Via Nova e Ghiviborgo. Come detto in precedenza, sin dai primi minuti si è visto un Doccia impaurito e un Olimpia propenso e in palla per chiudere subito la partita. Ma la difesa dei padroni di casa, viste le ultime uscite , regge bene l'impatto e solo al 20' regala, su corner, un'opportunità ma Frati, di testa e da ottima posizione non inquadra la porta. Ci riprovano 9' dopo ma Poltri, servito in area da Frati, spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Lancio in profondità per Paggetti, che appoggia a Sardina che calcia; la respinta di Abdija finisce sui piedi di Sardina che di destro porta in vantaggio il Doccia (30'). Fortuna degli ospiti che Gjergji sia ispirato, altrimenti andare al riposo sotto di 1-0 sarebbe stato immeritato ma soprattutto doloroso. Lancio in profondità per il 18 che stoppa la palla, salta due avversari e di punta beffa Alessi in uscita. 1-1 e tutti a bere un tè caldo. Nella ripresa cala la paura su tutti e questo fa sì che la partita peggiori a livello emozionale. Fortunatamente esistono i fantasisti, o almeno quei giocatori che riescono ad inventare dal nulla una magia. Al 65' Sardina salta un avversario con una giochessa in area e viene steso con una spinta; calcio di rigore che lo stesso Sardina, in uno stadio completamente muto realizza dando delle speranze alla propria squadra. Gli ospiti accusano il colpo nei minuti seguenti: non ne approfitta però il Doccia che, con Pelagatti, servito in area da Sardina, sfiora soltanto la palla. Passata la paura l'Olimpia si riversa in attacco e, dopo aver battuto 5 calci d'angolo di fila, riesce a trovare il pareggio con Morini che, sul cross basso dalla destra di Alessi, riesce a sfiorare il pallone quel tanto da renderlo imparabile. Le occasioni per ottenere bottino pieno ci sarebbero per entrambe le compagini, ma la girata di testa di Chelini sull'ennesimo corner si stampa sulla traversa, mentre Liso per il Doccia - lanciato in area da Cherubini - non centra la porta da ottima posizione. Il match finisce con un alone di rimpianto da entrambi le parti. Calciatoripiù : per il Doccia unico raggio di sole in una giornata temporalesca, quello offerto da Sardina : dopo un inizio nell'anonimato che rispecchiava la propria squadra si è acceso ed è stato l'unico che ci ha provato e per poco non ci riusciva. Eroico. Per l'Olimpia, a Gjerggji va sicuramente il trofeo del migliore in campo della propria squadra. Lotta su tutte le palle tenendo sempre in apprensione i difensori avversari. In più riesce a trasformare una pallonata destinata in rimessa dal fondo in gol. Lottatore.