RETI: Kovalenko, Catelli, Biagi
FOLGOR MARLIA: Frateschi, Stefani, Murano, Barsotti, Masetti, Celli, El A'Mily, Del Picchia, Kovalenko, Di Giulio, Sarti. A disp.: Lencioni, Zuncheddu, Gabrielli, Bottaini, Micheletti, Simonetti, Vannucchi, Colombraro. All.: Paolo Bianchi. ATLETICO LUCCA: Petri, Michelotti, Capocchi, Figliola, Popa, Giorgi, Pacini, Centoni, Biagi, Tocchini, Stefani. A disp.: Di Cesare, Cacciaguerra, Catelli, Del Carlo, Lencioni, Sediki, Tomei. All.: Luca Matteucci.
ARBITRO: Marconcini di Livorno.
RETI: 14' Biagi, 17' Kovalenko, 99' Catelli.
Dopo tanto rincorrere, alla fine il sorpasso è arrivato. Il lunghissimo dominio della Pietà, che sembrava inviolabile a seguito della vittoria anche nello scontro diretto di ritorno, viene interrotto dall'Atletico Lucca che sfrutta l'ennesimo scivolone della squadra di Zambello e la spodesta dal primo posto. Ci riesce grazie a una vittoria arrivata di misura, all'ultimo respiro, sul campo decisamente ostico di una Folgor Marlia complicatissima da affrontare. La partita, trattandosi d'un derby, è molto sentita da entrambe le parti e in questo clima di grande agonismo le due squadre partono decise. Dopo quattordici minuti privi d'emozioni gli ospiti passano in vantaggio: Stefani converge verso il centro del campo e serve un pallone delizioso in profondità a Biagi, che passa in mezzo a due difensori e davanti a Frateschi non sbaglia. La gioia dei ragazzi di Matteucci si rivela tuttavia passeggera, dato che dopo soli tre giri d'orologio Kovalenko pareggia i conti al termine di un'azione nata da un cross che Petri aveva allontanato con i pugni. Di questo botta e risposta non beneficia però il match, da qui all'intervallo votato prevalentemente ai duelli in mezzo al campo e ben poco alle occasioni da gol. Le emozioni continuano a scarseggiare nella ripresa, complice anche una direzione arbitrale non all'inglese (per usare un eufemismo) con tanti fischi a spezzettare il ritmo delle due formazioni. Le strategie poi sono diametralmente opposte: alla Folgor Marlia un pareggio andrebbe più che bene, l'Atletico Lucca invece ha bisogno di vincere per non lasciare altri rimpianti lungo il cammino. Gli ospiti provano a spingere e chiamano Lencioni (subentrato a Frateschi) all'intervento, ma è l'unico vero tiro in porta da segnalare fino al recupero. L'arbitro stabilisce cinque minuti extra che poi, complici ulteriori interruzioni, diventano addirittura nove. È un segno del destino per l'Atletico Lucca: al 99', alias ultimo giro d'orologio, il neo-entrato Lencioni sfonda sulla destra e disegna un traversone che Catelli, dimenticato sul secondo palo, deposita alle spalle del portiere facendo esplodere la gioia dei suoi compagni e del suo pubblico. La rete decisiva coincide con il triplice fischio e, purtroppo, anche con un parapiglia in mezzo al campo sul quale preferiamo sorvolare. Meglio concentrarsi sull'esito della gara, un risultato che ridisegna la situazione in testa a questo incredibile girone dove la Pietà, capace di raccogliere un solo punto nelle ultime tre partite, cede il trono all'Atletico Lucca. Alla fine del campionato mancano sette giornate, decisamente troppe per fantasticare, ma quella di avere in mano il proprio destino deve essere proprio una bella sensazione. Calciatoripiù : Catelli e Lencioni (Atletico Lucca).