RETI: Piciullo, Gentile, Santini, Innocenti Belgradi, Santini, Bondi
LIDO DI CAMAIORE: T. Puccinelli, Benedetti, Verona, Angeli, Sina, L. Puccinelli, Santucci, Lari, Pagano, Gentile, Piciullo. A disp.: Yemlahi, Sargentini, Simonetti, Mei, Koceku, Franceschini, Bertelloni. All.: Daniele Del Chiaro.QUARRATA OLIMPIA: Amelia, Bondi, Pierattini, Pissuti, Morbidelli, Monti Guarnieri, Noci, Innocenti Belgradi, Pittalis, Montagni, Santini. A disp.: Frassi, Bini, Pancella, Breschi. All.: Salvatore Polverino.
ARBITRO: Conti di Carrara
RETI: 25', 47' Santini, 45' Gentile, 58' Bondi, 73' Piciullo, 75' Innocenti Belgradi.
NOTE: espulsi Santucci (60') e Innocenti Belgradi (80').
Chi ha detto che condividere il dolore è l'unico modo per patire meno non ha mai visto due squadre già retrocesse confrontarsi all'ultima di campionato, entrambe già consapevoli che tra qualche mese ripartiranno una categoria più in giù; e se quella più in giù è la più bassa in assoluto, l'amarezza è l'unico stato d'animo possibile. Sono tristi, tristissimi sia il Lido di Camaiore sia il Quarrata Olimpia, che neppure il successo (2-4) rasserena: è appena il quinto d'una stagione sbagliata chiusa all'ultimo posto, lontanissimo dalla quota salvezza per raggiungere la quale sarebbe stata necessaria una decina di punti in più. La partita del congedo è ricca soltanto di rimpianti, pari a quelli di Del Chiaro che dopo sei anni avrebbe voluto salutare Lido di Camaiore con un risultato diverso da una sconfitta interna; invece vince il Quarrata Olimpia, vince e non esulta, vince perché tra la metà del primo tempo e l'avvio della ripresa Santini mette a segno una doppietta (0-1 di testa, 1-2 grazie a uno sprint che gli consente di spaccare la difesa e saltare Tommaso Puccinelli) buona per vanificare il provvisorio pari avversario: sulla sirena aveva segnato Gentile, che sulla spizzata con cui aveva corretto il traversone di Verona aveva trovato un rimpallo vincente. L'1-1 regge solo per l'intervallo, poi il Quarrata Olimpia accelera e all'1-2 fa seguire rapido l'1-3: stavolta segna Bondi, di nuovo di testa, sintomo chiaro di difficoltà difensive inemendabili. Nonostante l'inferiorità numerica (espulso Santucci per una reazione identica a quella di cui fu protagonista contro il Via Nova), il Lido sussulta quanto basta per riaprire la partita: segna Piciullo, liberato davanti ad Amelia dalla verticalizzazione di Angeli. Segue la sintesi perfetta della stagione del Lido: sulla ripresa del gioco nessuno esce incontro a Innocenti Belgradi, che da una ventina di metri abbondanti ha spazio e qualità per spedire il pallone all'incrocio. La sua resta una gioia effimera, non solo perché il 2-4 non conta niente: è lui a vedersi notificata l'espulsione (due falli, due le ammonizioni) con cui Conti ripristina la parità numerica. Non che il Lido se ne giovi: poco il tempo, finite le forze, da sette giorni certa la retrocessione.