• Juniores RegionaliD
  • 21/12/2024 15.00.00
  • SPORTING ARNO
    Cecconi
  • 1 - 2 21/12/2024 15.00.00
  • SCANDICCI
    Rufat
    Rufat

Commento


RETI: Cecconi, Rufat, Rufat
SPORTING ARNO: Cianfanelli, Francini, Di Ruberto, Maiorana, Manetti, Romani, Rexhaj, Del Gaudio, Cecconi, Esposito, Aquino. A disp.: Buzzi, Cecchi, Ciaschi, Corrias, Del Bubba, Picarelli, Saydi, Scardigli, Vannini. All.: Francesco Messano. SCANDICCI: Nati, Cremonini, Lari, Grisolini, Hognogi, Papi, Tysak, Legnante, Campone, Faccendini, Rufat. A disp.: Patacchini, Martelli, Borghini, Spinelli, Tempestini, Cardona Galeas, Martino, Grottelli. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Ernano di Arezzo.
RETI: 66', 87' Rufat, 75' Cecconi.


Per uno Scandicci costantemente impegnato in un'estenuante corsa al vertice e costretto, di conseguenza, a tenere sempre alti sia la concentrazione, sia il livello del proprio gioco, non c'è peggior avversario da affrontare in questo periodo della stagione, di uno Sporting Arno reduce da due successi consecutivi ed al quale una tranquilla posizione di media classifica che gli permette di giocare con la mente sgombra da obblighi e paure, ha pure consentito di fare lo sgambetto, in occasione del precedente turno casalingo, alla capolista Casentino. I blues evitano però le trappole sul percorso che li porta a Badia, e rientrano alla base con i tre punti, e il primato. Premesse intriganti alla vigilia, va aggiunto infatti il fascino e l'imprevedibilità portate in dote da una sempre sentita stracittadina. Nella testa di Leo Zecchi si era fatto chiaro fin dalla vigilia il quadro di un match nel contesto del quale non contano né le cinque vittorie consecutive che accompagnano il suo Scandicci sul sintetico di Badia, né gli undici punti che dividono in classificale blues e rosanero. Un flash che ci mette appena un minuto per tramutarsi da sensazione in certezza. Lo Sporting di Messano, infatti, fa quel che tutti i sostenitori rosanero si attendono e, vestendo subito i panni del padrone di casa gentile, certo, ma poco incline ai regali, dopo appena un giro e mezzo di lancette, si palesa di fronte a Nati con l'incisivo e talentuoso attaccante di scuola Signa Alessio Cecconi che però, nella circostanza, sembra un ragazzino al primo appuntamento: Cosa faccio, ci provo o non ci provo?! . Un'indecisione fatale, la sua, che consente al numero trentatré ospite di chiudergli la porta in faccia. Resterà sostanzialmente questo l'unico grosso pericolo creato dalle due squadre nell'arco dei primi quarantacinque minuti di gioco. Il primo severo campanello d'allarme, infatti, induce alla prudenza e così, due fasi difensive che diventano più ermetiche di una poesia di Montale, devitalizzano con dentistica efficacia la fase d'impostazione avversaria. Pur facendosi preferire sul piano del palleggio in virtù di una sempre lucida costruzione dal basso ricamata con stile dal centrale Lari e del consueto palleggio ricco di qualità in mediana e sempre ben definito da due buoni dicitori quali sono Papi e l'ex sammichelino Daniel Legnante, i ragazzi di Zecchi, pur cercando di allargare le maglie della difesa di casa, non riescono a far funzionare le due catene lungo le quali si muovono, utilizzando il doppio binario, l'ex Ovest Cremonini e Campone a destra e Hognogi e l'altro sammichelino doc Faccendini a sinistra. Messano è bravo ad applicare le giuste contromisure, con capitan Di Ruberto e Francini sempre solidi e presenti in chiusura e con i due centrali Manetti e Romani altrettanto efficaci in fase d'anticipo sull'insidioso bomber Rufat. Risponde da par suo, sul fronte opposto, uno Sporting molto più spartano ma altrettanto granitico a centrocampo, con il regista arretrato Maiorana bravo a dettare i tempi di una manovra impostata verticalmente da Del Gaudio e Aquino e rifinita da Esposito. Null'altro di buono però, eccezion fatta per la gigantesca occasione capitata in avvio sui piedi di Cecconi, riescono a combinare in fase conclusiva né il numero nove rosanero, né il giovane bomber classe 2007 made in Sporting Ideal Rexhaj. Appurato che sfondare il muro è impresa titanica, alle due squadre non resta che provarci dalla distanza; operazione lodevole, certo, ma che non crea eccessivi problemi agli estremi difensori. Così, mentre sul fronte blues le conclusioni proposte da Faccendini, Rufat e Tysak non inquadrano lo specchio della porta presidiata da Cianfanelli, la rasoiata proposta su quello rosanero da Maiorana al 42', chiama al lavoro un attento Nati costretto ad una deviazione in tuffo piuttosto difficoltosa. Lo sterile risultato a reti bianche con il quale le due squadre vanno al riposo, è certificato da quel che accade proprio al tramonto del primo tempo quando Rufat calcia senza troppa convinzione una punizione dai venti metri sulla quale Cianfanelli è pronto a rispondere, stando ben attento a non farsi sfuggire di mano lo smartphone, alla classica telefonata senza capo né coda. Abbandonare la prudenza è essenziale se si vuol provare a far risultato. Ne è consapevole lo Scandicci che in avvio di ripresa rompe gli indugi ripartendo di slancio e perforando la retroguardia avversaria passando da destra con Campone, che al 53' prima si sgancia in velocità, poi si accentra ed infine indirizza a rete una precisa conclusione sulla quale Cianfanelli è costretto a compiere il primo autentico intervento di giornata. Un atteggiamento più spavaldo mette però in evidenza anche il suo inevitabile rovescio della medaglia del quale non tarda ad approfittare il solito Cecconi che, al 62', effettua una giocata che se fosse andata a buon fine, avrebbe da sola giustificato il pezzo di uno dei biglietti staccati dal buon Rorandelli. Dopo essersi liberato sul fronte destro del proprio attacco, l'ex attaccante di Castello e Sestese indirizza verso i pali difesi da Nati una splendida conclusione a girare, la sfera si perde d'un soffio a lato alla destra del portiere ospite. Nel frattempo entrambi i tecnici hanno iniziato una girandola di sostituzioni che al 66' premia l'intuizione e le scelte di Leo Zecchi, visto che la fuga lungo la corsia di destra del neoentrato Tempestini si conclude con un morbido traversone al bacio, che premia il puntuale inserimento di Rufat. Impattando al volo da ottima posizione, non lascia scampo a Cianfanelli. Per assistere all'altrettanto efficace replica rosanero, occorre attendere solo nove minuti. Allo scoccare della mezzora, infatti, l'onnipresente Cecconi - che muovendosi su tutto il fronte d'attacco e non dando così punti di riferimento ai difensori ospiti riesce sempre a rendere imprevedibile la sua azione - si catapulta sul fronte sinistro e su un profondo rilancio. Lo stesso fa il portiere Nati cercando la chiusura in uscita e la respinta di piede: piombando contemporaneamente sulla palla, i due danno origine ad un rimpallo che premia il centrattacco badiano, e fa rotolare il pallone in fondo al sacco. Un match che pare aver ritrovato l'equilibrio è deciso nei minuti finali da due episodi da moviola che fanno letteralmente imbufalire i padroni di casa. All'85', sugli sviluppi di un profondo lancio sulla trequarti destra dell'attacco locale, il portiere scandiccese Nati, nel tentativo di anticipare il solito Cecconi, esce dai pali cercando di abbrancare il pallone in presa bassa ma facendolo, però, fuori dall'area di rigore. Ernano vede e provvede concedendo il calcio di punizione allo Sporting e sventolando il cartellino giallo sotto al naso dell'estremo difensore. Si scatenano le proteste in tribuna, dove in molti vorrebbero l'espulsione del numero trentatré in casacca gialla. Ernano, però, è irremovibile e chiede a Maiorana di battere il calcio piazzato. Pur trovandosi in posizione piuttosto decentrata, il numero quattro rosanero non ci pensa due volte, disegnando una splendida traiettoria diretta a rete sulla quale Nati interviene efficacemente in volo deviando la sfera oltre la linea di fondo. Due minuti più tardi, sul fronte opposto, è lo Scandicci che calcia un corner dalla bandierina di destra con Tempestini la cui traiettoria spiovente a centro area vede il tentativo d'intervento di Cianfanelli, che però non riesce ad arrivare sul pallone. Di fronte alla linea di porta si accende un confuso parapiglia risolto in maniera vincente dal tocco sotto misura di Rufat che riporta gli ospiti in vantaggio scatenando; nuovamente le vibranti proteste dei sostenitori di casa che reclamano per un presunto fallo di ostruzione nei confronti del portiere rosanero non sanzionato invece da Ernano. Nel corso dei sei minuti di recupero concessi dall'arbitro, è lo Scandicci ad avere la palla buona per chiudere definitivamente i conti. Al 92', infatti, in occasione dell'unica autentica azione di contropiede impostata dai blues, il preciso tracciante dalla sinistra di Rufat innesca in piena area l'accorrente Tempestini, la cui battuta a rete è però disinnescata con bravura in tuffo da Cianfanelli. Pur non riuscendo a mettere il definitivo punto esclamativo sulla loro prestazione, i ragazzi di Zecchi conquistano tre punti d'oro che uniti al pari bianco ottenuto dall'Academy sul terreno dei Due Pini di Foiano, permettono loro di chiudere in gloria il 2024 conquistando, seppur a braccetto con i casentinesi, il platonico ma significativo titolo di campioni d'inverno. Resta, invece, indigesto il panettone ad un ottimo Sporting Arno che avrebbe senza dubbio meritato di conquistare almeno un punto. Ai ragazzi di Messano, puniti da un cinico Scandicci ma anche penalizzati da un paio di decisioni discutibili, non sono bastate, stavolta, determinazione, solidità in fase difensiva ed incisività negli ultimi sedici metri; segnali comunque molto confortanti e che devono far guardare con ottimismo all'anno che verrà. Aver messo in difficoltà le prime due corazzate del campionato, non può né deve essere considerata solo una coincidenza. Calciatoripiù : nello Sporting sono andati ben oltre la sufficienza Maiorana, Cecconi e capitan Di Ruberto. Nello Scandicci, ottime le prove di Hognogi, Nati, Rufat e Tempestini .