RETI: Maenza
GALLIANESE: Becchi, Falaschi, Pierottoli, Scala, Maretti, Nencini, Simiele, Cirillo, Maenza, Sokoli, Alivernini. A disp.: De Sanctis, Lo Bosco, Caputo, Ramos, Pierottoli, Mattoni. All. CipolloneV. RIFREDI: Toffoletti, Pellicci, Trouchè, Focardi, Marchesini, Iaci, Scudocrociato, Maretti, Veracini, Fossati, Romanelli. A disp.: Basta, Gualtieri, Farsi, Pesci Pieralli, Cavallone, Bonaiuti, Romani.
RETE: 15' Maenza.
Inizia con una vittoria il 2025 della Gallianese. Vittoria soffertissima su un terreno pesante e contro una Virtus Rifredi in piena zona retrocessione ma determinata a vendere cara la pelle. Ne è uscita una partita maschia, poco spettacolare tecnicamente ma con tanto agonismo. Nella prima frazione di gioco sono i locali a farla da padrone. Al minuto quindici vanno in vantaggio grazie ad una bella azione orchestrata da Alivernini e Simiele, rifinita per Maenza che salta due avversari e con un destro dal limite mette la palla sotto l'incrocio alle spalle di Toffoletti che non può nulla. Passano pochi minuti e Maenza potrebbe raddoppiare ma l'estremo difensore ospite chiude in uscita. E' sempre la Gallianese a farsi viva in più occasioni ma senza concretizzare. La ripresa offre una partita più gagliarda. Nei primi minuti è Simiele ad avere la palla del 2 a 0 ma spara a lato. Dal settantesimo la Gallianese cala vistosamente mentre il Rifredi continua a macinare gioco e a crederci. Davanti a Becchi si accendono varie mischie ma il portiere locale non corre mai seri pericoli. Fino al minuto ottantacinque quando Fossati si libera in area e calcia a colpo sicuro ma trova Becchi che agguanta il pallone sulla linea di porta. Il pressing della Virtus si fa sempre più incessante a al minuto novantadue Falaschi nel rinviare colpisce un avversario in area. L'impatto non pare rilevante ma il direttore di gara assegna il penalty. Sul dischetto si presenta fossati che calcia forte e angolato ma Becchi intuisce e manda in angolo con una gran parata. Sugli sviluppi del corner la Gallianese recupera palla e esce dalla propria metà campo senza correre più rischi fino al triplice fischio.