PORTA ROMANA: Fenderico, Rapisarda, Nencioni, Bettazzi, Giorgetti, Pinzauti, Megli (85' Cavallone), Ranieri Salvini (45' Mascherini), Tumminaro, Marangon, Vastola (87' Cossotto). A disp.: , . All.: De Carlo (55' Caldararu) Salvatore
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Cultrona, Formigli, Baravelli, Pratesi (20' Leao), Longosci, De Carlo, Solvi, Catolfi (80' Bini), Enea, Silvestri N.. A disp.: , . All.: Mangano Cristian
RETI: 5' Autorete, 8' Tumminaro, 65' Enea, 93' Enea
PORTA ROMANA: Fenderico, Rapisarda, Nencioni, Salvini (46' Mascherini), Giorgetti, Pinzauti, Megli (77' Cavallone), Bettazzi, Tumminaro, Marangon (86' Ferri), Vastola (89' Cossotto). A disp.: Rovito, Sibilia, Zeroni, Ermini, Grifoni. All.: Fabio Sarappa-Benedetto Sarappa.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Cultrona (76' Spinella), Formigli (85' Rotondi), Baravelli, Pratesi (28' Leao), Longosci (63' Bini), De Carlo, Solvi, Catolfi (50' Caldararu), Enea, Silvestri. A disp.: Luconi, Ballini, Marzi, Cristiani. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Norci di Arezzo.
RETI: 5' Pratesi aut., 8' Tumminaro rig., 65', 93' rig. Enea.
In un finale certamente non adatto ai deboli di cuore l'Audace Legnaia, trascinata dal doppio sigillo dell'implacabile ex di turno Alessandro Enea, agguanta il terzo pari -nonché quarto risultato utile- consecutivo riuscendo, con orgoglio e determinazione, a raddrizzare un risultato che dopo soltanto otto giri di lancette vedeva il Porta Romana avanti di addirittura due reti e, di conseguenza, a evitare un ko che, per quanto visto sul sintetico del Bozzi in termini di inerzia e iniziativa, sarebbe stato tutt'altro che meritato per l'undici di mister Mangano. Le battute iniziali, come lasciato intendere, si rivelano a dir poco da incubo per l'équipe di via Dosio che, già al 5', si trova costretta a fare i conti con il ritorno di quei fantasmi delle prime giornate capaci, a questo proposito, di farla puntualmente capitolare alla minima disattenzione: il vantaggio locale, infatti, viene direttamente impacchettato e recapitato agli arancioneri da parte dei loro avversari quando, sugli sviluppi di un fallo laterale scaturito da una leggerezza audacina in impostazione, un non molto ortodosso colpo di testa di Pratesi coglie in controtempo Fattovich finendo per varcare beffardamente la fatidica linea bianca gialloblù. Passano soltanto centottanta secondi e Marangon, liberato al limite dal suggerimento di Vastola, fa rimbalzare il pallone prima di lasciar partire una staffilata che Formigli intercetta fortuitamente con il braccio un po' troppo largo all'interno della propria area: il signor Norci, di conseguenza, accorda ai padroni di casa un sacrosanto penalty che Tumminaro trasforma spiazzando il portiere e permettendo così ai propri colori di pervenire all'immediato raddoppio. Arrivati a questo punto, tuttavia, inizia a prendere corpo un'altra partita che, dal canto proprio, offre agli astanti sugli spalti un roster ospite saldamente in possesso delle redini del gioco a caccia del pertugio vincente per rimettersi in carreggiata e un Porta Romana dedito invece prevalentemente a un lavoro di copertura che non lesina però a tradursi in velenose ripartenze affidate all'estro, all'esperienza e alla qualità del proprio tridente come quella che, al 21', porta Vastola a staccare in completa solitudine di testa sul traversone al bacio di Marangon con l'11 arancionero che incontra tuttavia il provvidenziale riflesso di Fattovich sulla propria strada, determinante nell'evitare il tris locale. Sul fronte opposto, per il momento, a non premiare gli sforzi dell'Audace sono però non solo l'imprecisione e la scarsa propensione al tiro negli ultimi metri ma, senz'altro, anche una dea bendata che, tra le altre, manda a stamparsi direttamente sul palo a portiere battuto al 26' un fendente dalla distanza di Baravelli, abile qualche attimo prima a intercettare un sanguinoso pallone sulla trequarti. Il leit-motiv in questione, al netto del cambio di modulo operato da parte dei fratelli Sarappa, si protrae imperterrito anche durante la ripresa ove, per un Legnaia che recupera un abbondante numero di palloni nella metà campo avversaria cercando al contempo di insistere in manovra, un Porta Romana che dall'altro lato tenta di insinuarsi negli spazi lasciatigli liberi dagli ospiti sfiora al 56' il possibile colpo del ko anticipato con Tumminaro che, indisturbato davanti a Fattovich sugli sviluppi di un tracciante dalla trequarti di Marangon, centra tuttavia incredibilmente la traversa fallendo una più che nitida chance per mettere in ghiaccio i tre punti. Le occasioni sprecate dagli arancioneri per colpire decisivamente gli audacini iniziano a farsi sempre più apprezzabili a livello quantitativo e, di conseguenza, finiscono per cedere il passo alla legge non scritta per eccellenza di questo sport che, per l'ennesima volta, trova applicazione al 65' -minuto in cui Solvi conquista un'interessante punizione dal limite che Enea, con uno splendido arcobaleno, indirizza proprio sotto la traversa disegnando una parabola che lascia di stucco Fenderico. Nel muro difensivo arancionero inizia perciò a intravedersi -forse anche a livello emotivo- qualche crepa che il Legnaia, costretti i propri avversari a una prevalente azione di rimessa, tenta di sfruttare alla disperata ricerca del pari: se, però, tra il 73' e l'84' Leao e il medesimo Enea non mettono a fuoco il bersaglio, in piena zona Cesarini il neo-entrato Bini, protagonista di un guizzo da posizione defilata, viene steso dal proprio diretto avversario nei sedici metri arancioneri. Per il direttore di gara non ci sono dubbi e, con il cronometro giunto al 93', è nuovamente Enea a presentarsi dal dischetto incaricandosi della battuta di un rigore pesante come un macigno: Fenderico ne intuisce la direzione tuffandosi sulla propria destra, ma la soluzione del numero 10 gialloblù è esiziale e si insacca comunque alle sue spalle, fissando il punteggio sul definitivo 2-2 e prolungando dunque la striscia di risultati positivi del collettivo di mister Mangano.