RETI: Bini, Marzi
SPORTING ARNO: Giusti, Checcucci, Papini, Ferretti (90' Manetti), Ippolito, Innocenti (83' Vernich), Giuntini, Materassi (78' Maiorana), Poggiolini, Calvani (87' Migliarese), Giannone (86' Bisa). A disp.: Cecconi, Vannini, Francini, Cerrato. All.: Gianluca Allegri.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich (89' Luconi), Pratesi, Cristiani, Leao (74' Marzi), Longosci, Baravelli, Enea (86' Ballini), Formigli, Bini (87' Rotondi), Solvi, Silvestri (55' Caldararu). A disp.: Torelli, Konate, Catolfi, Bruno. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno.
RETI: 59' Bini, 83' Marzi.
22 dicembre 2024: sotto una pioggia torrenziale, un calcio da fermo di Ippolito condanna l'Audace Legnaia a portarsi al giro di boa con appena undici punti in cascina nelle vesti, sia pur ex aequo con Piandiscò e San Clemente, di fanalino di coda del Girone E. Se qualcuno, allora, avesse detto dalle parti di via Dosio che neanche quattro mesi più tardi, da che tutto sembrava girare storto per i gialloblù, questi ultimi avrebbero invece scritto una splendida pagina dell'ottantennale storia della relativa società centrando la salvezza diretta nessuno, davvero nessuno, ci avrebbe creduto. Eppure, nel momento di massima difficoltà, gli uomini di mister Mangano hanno egregiamente saputo incassare i pur durissimi colpi e rimboccarsi le maniche sino a perfezionare una rimonta che li ha infine portati a giocarsi il tutto per tutto negli ultimi 90' di regular season nello scontro diretto con uno Sporting Arno appena più tranquillo ma comunque non ancora aritmeticamente salvo e così, nuovamente sotto un'incessante pioggia, in quel di Badia a Settimo domenica ha avuto modo di compiersi il capolavoro audacino: i tap-in di Bini e Marzi durante la ripresa, a questo proposito, permettono ai gialloblù di mandare al tappeto i rosanero, poter vantare una miglior differenza reti proprio rispetto a costoro nel doppio confronto stagionale e, esattamente in extremis, tirare dunque fuori per la prima e decisiva volta la testa fuori dal treno play-out realizzando in questo modo quella che neanche troppo tempo fa appariva per gli addetti ai lavori come ben più che un'impresa. Consci del proprio percorso di crescita esponenziale che li ha visti acquisire progressivamente una certa consapevolezza nei relativi mezzi nell'arco del girone di ritorno, gli ospiti si approcciano alla sfida con estrema determinazione ma, dopo il colpo di reni con cui Giusti abbassa la saracinesca al 9' sul tentativo ravvicinato di Silvestri, al 27' è invece Longosci a fallire una più che nitida chance per il vantaggio gialloblù spedendo oltre la sbarra un pallone rimasto vagante nei pressi dell'area piccola. Si arriva così direttamente ai secondi 45', quando i padroni di casa provano a scuotersi da quel palpabile timore che in precedenza aveva loro visibilmente tarpato le ali contribuendo, infatti, a rendere la prima metà di gara pressoché in toto di marca audacina. Tuttavia, al 59', sul fronte opposto è comunque l'Audace a colpire: il neo-entrato Caldararu, infatti, converge da sinistra verso il centro e lascia partire una soluzione che si infrange sul corpo di un difensore locale permettendo perciò a Bini di trarre profitto da un Giusti rimasto a terra dopo il precedente tuffo e siglare la più facile delle reti attraverso una correzione oltre la linea bianca rosanero di un pallone rimasto vagante nei sedici metri casalinghi. Per quanto il contestuale e momentaneo 1-1 tra Porta Romana e Piandiscò finirebbe pur sempre per premiare entrambe le compagini protagoniste sul sintetico di Badia a Settimo, l'ingente lasso di tempo rimasto a disposizione -che lascia ancora apertissimi tutti gli esiti al contempo rilevanti per le relative sorti- e una galvanizzata équipe gialloblù non fanno comunque dormire sonni tranquilli agli uomini di mister Allegri: tuttavia, se sugli sviluppi dell'immediata controffensiva un indisturbato Innocenti mette incredibilmente al lato il proprio colpo di testa, al 65' è Poggiolini, coordinatosi in acrobazia in occasione di una profonda touche di Ippolito, a non incontrare miglior fortuna per i propri colori. Così, in ossequio alla legge non scritta per eccellenza di questo sport, all'83' l'Audace Legnaia passa ancora e, complice anche il sopraggiunto nuovo vantaggio del Porta Romana, mette una serissima ipoteca su un traguardo che mesi fa era davvero impensabile: sugli sviluppi di un corner di Enea, a tal proposito, l' airone Bini prende l'ascensore e svetta di testa; la retroguardia rosanero, però, non riesce a sbrogliare la matassa e sulla sfera si avventa dunque Marzi, che non poteva scegliere un momento più cruciale per segnare il proprio primo gol in gialloblù e far esplodere di gioia il relativo collettivo con la zampata che vale la salvezza. Il calar del sipario nella contesa tra gli arancioneri e il Piandiscò, arrivato qualche giro di lancette più tardi, consolida infatti progressivamente quest'ultima: ai gialloblù non resta altro, dunque, che attendere un triplice fischio liberatorio, il quale ne sancisce in via definitiva tanto l'approdo nella zona franca quanto la certezza della permanenza in prima categoria al termine di una strepitosa cavalcata messa a punto durante il girone di ritorno. Stessa sorte, comunque, per lo Sporting Arno che a tal pro, pur scavalcato proprio dall'Audace, può beneficiare di una forbice di ben dodici punti per far retrocedere direttamente in seconda un Piandiscò che dal canto proprio paga a prezzo assai caro l'ingente quantità di venti ko in trenta sfide disputate.