• AllieviC
  • 10/11/2024 11.00.00
  • AUDACE GALLUZZO
  • 0 - 1 10/11/2024 11.00.00
  • PONTASSIEVE
    Mati

Commento


RETI: Mati
AUDACE GALLUZZO: Langone, Geri, Gori, Lucarini, Giannozzi, Giappichini, Vultaggio, Coli, Sanan, Dessolini, Corti. A disp.: Casini, Martini, Menichetti, Senatori, Dong, Singh, Ibraliu, Lotti. All.: Francesco Petrucci.PONTASSIEVE: Pesci, Baggiani, Fagioli, Cudia, Sarotti, Masi, Carlucci, Malotti, Nannoni, Mati, Taiti.
A disp.: Fabiani, Gashi, Butteri, Suleimani, Santoro, Gaggioli, Castelli, Azizaj. All.: Andrea Del Lungo.
ARBITRO. Cenni di Firenze.
RETE: 67' Mati.


Due ottime squadre in cerca di conferme. Queste erano le credenziali vergate sulle lettere di presentazione che Galluzzo e Pontassieve portavano in tasca alla vigilia di questo appuntamento d'alta classifica e che puntualmente gialloblu ed azzurri hanno confermato al termine di novanta minuti interpretati sul filo dell'equilibrio e decisi, com'è logico che sia, dalle occasioni. Dinanzi al proprio pubblico, i ragazzi guidati da Francesco Petrucci hanno una gran voglia di dimostrare che la sconfitta di stretta misura subita nel turno precedente sul campo della capolista San Donato Tavarnelle, ha rappresentato solo un inciampo (peraltro assolutamente preventivabile) che non ha in alcun modo arrestato la corsa al vertice dei galluzzini. Le stesse motivazioni animano un altrettanto galvanizzato Pontassieve che reduce da tre risultati utili consecutivi, affronta questo esame di maturità in campo avverso con la consapevolezza di essere in grado di portare a termine qualsiasi impresa. Le ambizioni e la voglia di successo che caratterizzano due formazioni solide e ben equipaggiate in ogni reparto, si traduce in un primo tempo povero di contenuti nel quale il gioco, lo spettacolo e le occasioni lasciano il posto ad una manovra solo abbozzata e spesso imprecisa in fase d'impostazione e che di conseguenza, fa fare un figurone a due reparti difensivi fisicamente ben impostati e che rasentando la perfezione in fase d'anticipo, permettono a Langone e Pesci di godersi una tiepida ed assolata domenica mattina che nulla ha a che spartire con l'autunno ormai inoltrato. Nei primi quarantacinque minuti di gioco, il rilievo tattico più interessante è rappresentato dal duello che a centrocampo vede protagonisti i due numeri otto. Coli da una parte e Malotti dall'altra, prendendo a prestito la bacchetta da direttore d'orchestra, cercano di prendere per mano i rispettivi reparti nel tentativo di far gioco e creare grattacapi alle difese. Bastano pochi minuti, però, per rendersi conto di quanto l'operazione sia complicata. Allargare il gioco sugli esterni equivale a sbattere la testa contro un muro. Se ne rendono conto Vultaggio e Dessolini da una parte (sistematicamente annullati da un attento Fagioli a sinistra e da un insuperabile ed autorevole Baggiani a destra) ma anche due elementi potenzialmente insidiosi in zona gol come Taiti e Carlucci che in pratica vengono resi inoffensivi da un tridente di buona qualità timonato da un granitico e sicuro Giappichini e puntellato ai lati dagli attentissimi Geri e Gori. Col trascorrere dei minuti si ha la netta sensazione che il taccuino possa rimanere desolatamente bianco e non è un caso che al 42', l'unica chance che resta in cronaca nella prima frazione di gioco, si materializzi proprio in coincidenza della prima crepa che si apre lungo una delle corsie laterali. Nell'unica occasione in cui Dessolini riesce ad eludere l'arcigna guardia montata su di lui da Baggiani, il Ponte rischia grosso. Il dieci di Petrucci s'incunea sin quasi ad arrivare sulla linea di fondo per poi tagliare verso il centro un insidioso traversone rasoterra che dopo aver attraversato tutta l'area di rigore azzurra, è raccolto dall'accorrente Vultaggio. L'esterno offensivo ex Sancat ha l'opportunità per far male ma dopo aver raccolto la sfera, indirizza verso i pali difesi da Pesci una conclusione debole e sbilenca che non inquadra lo specchio della porta. Il riposo di metà gara sembra giovare ai ragazzi di Del Lungo che approcciando con buona personalità le battute iniziali della ripresa, dimostrano che qualcosa, nei loro meccanismi di gioco, finalmente si è sbloccato. Quella manovra fatta di passaggi di prima, sponde e verticalizzazioni che il Ponte, nel primo tempo, era riuscito solo a far intravedere, si concretizza dopo appena un minuto e mezzo di gioco quando, un rimpallo favorevole, apre la strada a Nannoni che però, dopo essersi incuneato in area passando da destra, calcia debolmente a rete consentendo a Langone una sicura e facile presa. Adesso i ragazzi di Del Lungo ci credono e riescono ad avanzare il proprio baricentro non solo in virtù della salita in cattedra del proprio numero nove ma anche per il fattivo supporto offerto alla fase di costruzione da Mati che trovando qualche varco in più nel quale infilarsi lungo il fronte sinistro dell'attacco, rende assai più arduo il lavoro che Geri deve effettuare in chiusura. Sarà proprio questa, come vedremo, la chiave di volta che permetterà al Ponte di trovare la rete che deciderà la partita. Nel frattempo, allo scoccare del 56', il Galluzzo corre un primo grandissimo rischio quando proprio Mati, innescato da Carlucci, vince il primo confronto diretto con Geri, punta la linea di fondo e ripropone verso il centro un pallone che l'accorrente Taiti, anticipando nettamente i difensori, gira a rete di prima intenzione da due passi. Il gol sembra fatto e ci vuole tutto il talento di Langone per evitare al Galluzzo un sicuro svantaggio. Lo straordinario intervento di puro istinto da parte del numero uno di casa rimette in gioco lo stesso Taiti che però, dopo esser tornato in possesso del pallone, cestina un tap in all'apparenza non troppo difficile sparando oltre la traversa con la porta inevitabilmente spalancata. Il Ponte vive un buon momento che al 67' culmina nel gol che sblocca il risultato. La manovra azzurra si articola sulla trequarti destra, con Nannoni che dopo aver controllato un buon pallone, premia l'inserimento offensivo di Mati che lasciato colpevolmente troppo solo in area di rigore, ha tutto il tempo per arpionare il bel suggerimento del compagno, prendere la mira ed infilare l'incolpevole Langone con un preciso tocco rasoterra. La reazione dei ragazzi di Petrucci è un insieme di qualità e malasorte che al 72' impedisce loro di ritrovare la parità. Un fallo al limite dell'area su Sanan è punito dall'esperto Cenni con la concessione di un calcio piazzato da ottima posizione in favore del Galluzzo. Della battuta s'incarica il subentrato Dong la cui potente staffilata incoccia prima sulla traversa della porta difesa da Pesci e poi, al culmine di un flipper impazzito e beffardo, sulla schiena del portiere ospite che salva in modo involontario ma efficace sé stesso ed i propri sette metri e mezzo di rete. Sull'immediato capovolgimento di fronte, una buona occasione capita sui piedi di un altro neo entrato, Rubin Azizaj, che dopo aver essersi liberato per la conclusione nel cuore dell'area gialloblu, indirizza oltre la traversa da favorevole posizione il pallone del possibile raddoppio. Un emozionante finale di partita vede il Galluzzo proiettato alla ricerca di un pareggio che in virtù del gioco espresso, avrebbe ampiamente meritato. Anche l'ultima occasione, materializzatasi in pieno recupero, s'infrange però sui guantoni di Pesci permettendo così al Pontassieve di portar via dal Guidi i tre punti necessari a restare nella scia del San Donato capolista. Assume invece un antipatico retrogusto amaro la domenica di un Galluzzo attento, generoso, propositivo ma sfortunato che complice la seconda sconfitta consecutiva, vede allontanarsi quella vetta sulla quale, nonostante queste ultime prestazioni negative, i ragazzi di Petrucci hanno dimostrato di poter dignitosamente soggiornare. Calciatoripiù : nel Galluzzo hanno conquistato una piena sufficienza il portiere Langone , gli esterni di difesa Geri e Gori, il perno centrale Giappichini , il fulcro del centrocampo Coli , l'esterno destro d'attacco Vultaggio ed il subentrato e sfortunato Dong. Nel Pontassieve, note di merito per i due esterni bassi Baggiani e Fagioli, per i centrocampisti Masi e Malotti , per il regista offensivo Mati e per gli attaccanti Nannoni e Taiti. Grande esperienza ed autorevolezza fanno guadagnare al totem Alessandro Cenni un'altrettanta piena sufficienza.