RETI: Sauro, Gori, Aduwa, Milani, Verde, De Marco
SAN FELICE: Stiavelli, Palandri, Kambaje, Nesi, Mazzucco, Milani, Capecchi, Bartoletti, Aduwa, Sicuranza, Gori. A disp.: Pavoni, Balsamo, Del Moro, Lapenta, Macaluso, Ricciarelli, Sauro, Verde. All.: Giovanni Borrelli.OLIMPIA PISTOIESE: Frrcku, Laamiri, Mantice, Niccolai, Bargiacchi, Benedetti, Corona, Rakita B., Marku, De Marco, Leo. A disp.: Spina, Bouizgarne, Rakita E., Del Moro, Trinci, Venturi. All.: Alberto De Marco.
ARBITRO: Cioffi di Pistoia.
RETI: Aduwa, rig. De Marco, Gori, Milani, Sauro, Verde.
Agli scettici aveva sicuramente fatto storcere la bocca lo 0-0 con la Virtus Bottegone, mentre ora il San Felice batte un colpo molto importante. Dopo un primo tempo piuttosto combattuto, gli uomini di Borrelli calano senza pietà sull'Olimpia Pistoiese sfornando un 5-1 decisamente convincente. L'abbrivio pare pendere fin da subito in favore dei locali, e presto Aduwa riesce a dar conferme di quelle che erano solo impressioni fulminando Frrcku per l'1-0 dei suoi. In fiducia dopo la bella prova contro il Valenzatico, l'Olimpia Pistoiese non demorde e con carattere riesce ad agguantare il pareggio a seguito di un blitz offensivo risoltosi poi con un rigore a favore. Dal deschetto De Marco non sbaglia e ristabilisce l'equilibrio, rimettendo al proprio posto il San Felice. A un passo dal duplice fischio, però, i padroni di casa trovano un goal di importanza capitale rimettendo la testa avanti in un momento cruciale. Ci pensa Gori, infatti, a gonfiare il sacco e a mandare le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 2-1. Ripercussioni emotive contrastanti portano a un secondo tempo di marca totalmente locale. Milani indirizza dopo pochi minuti il corso degli eventi calando il tris, e coi cambi giusti il San Felice poi brilla ancora di più. L'Olimpia Pistoiese invece si eclissa, affossata dai graffi dei due nuovi entrati Sauro e Verde, bravissimi nel chiudere i conti sul punteggio finale di 5-1. Buona la seconda per il San Felice, molto meno buona la seconda per l'Olimpia. Il mantra è però per entrambe il solito: lavorare, lavorare e lavorare.