RETI: Milani, Sauro, Kambaye, Riccio
SAN FELICE: Stiavelli, Mazzucco, Balsamo, Nesi, Lapenta, Milani, Sicuranza, Palandri, Aduwa, Sauro, Kambaye. A disp.: Capecchi, Del Moro, Gori, Jabar, Macaluso, Mellouk, Ricciarelli, Verde. All.: Giovanni Borrelli. RAMINI: Guarino Lo Bianco, Lupo, Lupi, Percussi, Ferri, Pucciarelli, D'Aguanno, Palagi, Riccio, Sauro, Biagioni. A disp.: Benussi, Baldi, Azzarello, Lacava, Bonacchi, Niccoli, Formisano, Malykh, Anainia. All.: Federico Chiti.
ARBITRO: Camoni di Pistoia.
RETI: Kambaye, Riccio, Milani, Sauro.
Gode non una, non due, ma tre volte il San Felice di mister Borrelli, che in un colpo solo allunga su tutte e tre le pretendenti al titolo iniziando a imbastire un primo tentativo di fuga. Il 3-1 inflitto al Ramini abbinato ai pareggi di Bottegone e Sarripoli ha un sapore ancora più dolce. Come da previsione, la gara è stata a dir poco nervosa, ostica e sporca. Rare, rarissime le emozioni all'interno di un canovaccio rimasto sempre invariato. Il San Felice è la squadra che fin da subito prova a fare la partita, mentre la compagine di mister Chiti bada a difendersi bene per poi ripartire con il temibile pacchetto avanzato. A sbloccare il tiratissimo match ci pensa Kambaye, mentre Riccio riesce a ristabilire il momentaneo equilibrio segnando un goal importante seppur in posizione irregolare (offside non ravvisato dal fischietto pistoiese). Sulla distanza, però, i padroni di casa ne hanno di più. Con voglia, carattere e qualità gli uomini di Borrelli decollano sulle ali di Milani e Sauro, autori rispettivamente del 2-1 e del 3-1. Messa in ghiaccio la partita, l'ultimo spezzone è solo gestione per i locali, abili a non dar modo agli accaniti avversari di rifarsi sotto. Onore a mister Chiti e ai suoi comunque, che pur non brillando come in altre occasioni hanno dimostrato di avere la stoffa giusta per competere nei piani alti. E forse è presto per dirlo, ma chissà che questo ottavo turno di campionato non venga poi ricordato come quello della svolta. Sicuramente, dalle parti di Pontelungo se lo augurano.