RETI: D Angelo, Bovani, Riccio, Biagioni, Baldi
PRATO NORD B: formazione non pervenuta.RAMINI: Baldesi, Baldi, Pucciarelli, Lacava, Percussi, D'Aguanno, Ferri, Palagi, Formisano, Riccio, Biagioni. A disp.: Guarino Lo Bianco S., Guarino Lo Bianco P., Niccoli, Camillo, Lupi, Cocchiarella, Vezzosi, Villani. All.: Federico Chiti.
ARBITRO: Fondi di Pistoia.
RETI: Riccio, Baldi, Biagioni, marcatori Prato Nord non pervenuti.
Sorride due volte il Ramini nel primo turno del mese di febbraio. Il primo sorriso è per la vittoria, essenziale per ritrovare morale e fiducia dopo un periodo condito tra troppi pareggi e poche certezze. Il secondo sorriso è invece conseguenza del doppio stop di Sarripoli e Bottegone, cadute rispettivamente nei confronti con Capostrada e Valenzatico. Così il terzo posto è blindato in solitaria e il secondo è molto più vicino: a oggi sono solo 5 i punti di distacco dai sarripolesi. Ma il contenzioso contro il Prato Nord di Gianni Rauseo è stato tosto, molto tosto. Merito ai locali, che con la loro freschezza e la loro spavalderia non hanno reso la vita facile ai più quotati avversari. Pronti, via e infatti arriva subito l'1-0. Un lancio lungo sorprende e affetta la morbida difesa pistoiese, bucata senza vergogna da da un guizzante attaccante locale. Lo smacco subìto porta a una reazione istantanea e prepotente del Ramini, che di buona lena si mette a macinar gioco infilando un gol dietro l'altro. Prima Riccio pareggia i conti, poi Baldi in mischia firma il raddoppio e infine Biagioni, al termine di una bella azione di contropiede imbastita insieme a Riccio, cala il tris che sovverte in men che non si dica le sorti del match. I tre schiaffi fanno vacillare ma non piegano i locali, che su un'altra dormita difensiva ospite accorciano le distanze sul 2-3 a ridosso del duplice fischio. Nella ripresa la partita è vivace ma manca di lucidità nei momenti clou; numerose le chance racimolate dalle due compagini (soprattutto dal Ramini) ma praticamente assente la mira. L'occasione più ghiotta del secondo tempo capita infatti proprio ad Azzarello, ma il suo tiro scheggia il palo perdendosi poi sul fondo. Al triplice fischio a esultare è dunque la truppa di Federico Chiti; non una, ma due volte.