RETI: Capobianco, Capobianco
PCA HITACHI: Biagini, Del Moro, Decaria, Capobianco, Romoli, Guiotto, Ricci, Casseri, Ruffoli, Musa, Colucci. A disp.: Ciribi, Tondini, Milianti, Nesti, Gherardotti, Abderrazzak, Aliperti, El Hafydy. All.: Andrea Pipia.SPORTING CASINI: Pratesi, Gjondrekaj R., Colangelo, Conti, Gradi, Cecconi, Le Rose, Gjondrekaj T., Bechini, Scatizzi, Cialdi. A disp.: Marotta, Ukwuani, Di Mauro, Orassi. All.: Yuri Gradi.
ARBITRO: Ciattini di Pistoia.
RETI: 48' rig. e 61' Capobianco.
NOTE: 26' espulso Le Rose.
Non è solo retorica, perché il confine tra il confutabile e l'inconfutabile è marcato solo dal punto di visto col quale si guardano determinati fatti. Certo è che nel contenzioso tra Hitachi e Sporting Casini, la genesi di una partita nervosa e da un lato esasperata è riconducibile a un unico fatto, oggettivo e riconosciuto da ambo le parti quale verità indiscutibile: l'espulsione comminata a Le Rose al 26' del primo tempo per un fallo da dietro è stato un grande abbaglio del direttore di gara. Da lì, si declina il match e nasce la vittoria dell'Hitachi, la prima nella stagione. Prima del fatto incriminato, il nulla; solo tanto equilibrio e pochissime occasioni. Dopo, come una superiorità numerica vuole, la compagine di casa prende il comando delle azioni provandosi a rendere pericolosa al cospetto di uno Sporting Casini ferito ma orgoglioso, capace di asserragliarsi bene sui blocchi difensivi senza soffrire più di tanto. E così il primo tempo scorre via senza emozioni. Nella ripresa, dopo centottanta secondi, ecco la seconda sliding door: l'arbitro ravvede un fallo -molto dubbio- in area di rigore ospite che scatena le proteste, vane, della panchina. Tra il nervosismo generale Capobianco dal dischetto rimane tuttavia freddo e timbra il cartellino per il fondamentale 1-0. Scavallata l'ora di gioco arriva anche la terza e ultima sliding door. Un altro fischio molto contestato decreta una punizione a due dentro l'area di rigore del Casini; sempre Capobianco alla battuta fa centro, scoccando un rasoterra che passa in mezzo alla barriera per finire la sua corsa pochi metri più avanti, in fondo al sacco sul primo palo. Acquisito il duplice vantaggio, la truppa di mister Pipia gestisce senza rischiare nulla dietro. Un paio di miracoli di Pratesi mantengono invariato il punteggio e così, alla fine della fiera, a gioire pur senza brillare è solo l'Hitachi. Calciatorepiù: Capobianco (PCA Hitachi).