RETI: Drada
MONTECATINI CALCIO: Pieroni, Tempestini, Kolaj, Marconi, Bruni, Lami, Irace, Contini, Diglio, D'Orio, Qallali. A disp.: Di Lorenzo, Corcione, Delli, Conti, Castelli, Vamberti, Misciascio, Pirami, Mazzaccheri. All.: Maurizio Guidotti.GRIFONI S.A.: Giovannoni, Naldi, Caldareri, Barghini, Iacopini, Giorgetti, Mangialardi, Baldini, Shllaku, Bellesi, Ingrao. A disp.: Montella, Maccioni L., Talini, Pacella, Mazzoli, Raimondo, Maccioni C., Drada, Romani. All.: Giacomo Bucciantini.
ARBITRO: Pacilio di Pistoia.
RETI: Drada.
Serviva una prova fuori dal mondo per battere un Montecatini fuori categoria; e prova fuori dal mondo è stata per la Grifoni, che alle porte di febbraio riesce in un'impresa unica: quella di infliggere alla capolista la prima sconfitta della stagione. E ora, forse, il campionato è stato riaperto. Cade in casa in modo semi-inaspettato il Montecatini, battuto a domicilio da quella che è ora diventata la seconda forza del girone: la Grifoni di mister Bucciantini. Fin dai primi vagiti si capisce bene che è gara più di stampo regionale che provinciale, quella fra termali e ospiti. Tecnica, tattica e intensità confluiscono e si combinano insieme dando vita a un match gagliardo, ottimamente interpretato da ambo gli schieramenti. Svariate le occasioni collezionate da una parte e dall'altra, con la Grifoni che colpisce in pieno un palo e coi locali che si vedono respingere sulla linea di porta un gol praticamente fatto. Una nota di merito spetta di diritto a Barghini e Giorgetti, due che in fase difensiva hanno davvero fatto la differenza rendendosi protagonisti di una prova a dir poco maiuscola. Alla fine ha vinto la squadra che ci ha creduto di più, quella con più fuoco negli occhi. Anche perché il gusto di forgiarsi di un'impresa mai riuscita a nessuno non poteva che donare ulteriori motivazioni. Alla fine ha vinto la Grifoni, e ha vinto così: una punizione calciata sulla sinistra da Caldereri viene arpionata in mezzo all'area da Drada, che senza pensarci due volte gonfia il sacco facendo esplodere di gioia i suoi. E riaprendo, forse, le sorti di un campionato che sembrava già segnato.