RETI: Neri, Autorete
L.MERONI: Di Matteo, Bartali, Betti, Garofalo, Machetti, Lombardi, Tozzi, Blotta, Sclavi, Bechi, Parente. A disp.: Giubbi, Meschino, Grisostomi, Borasca, Bagnolesi, Lazzeri, Lancia, Nina Olivera, Guasparri. All.: Marco Maffei.MARCIANO ROBUR: Flammia, Rossi, Niccolucci, Sciurpa, Nasca, Appiani, Parentini, Neri, Burroni, Bassolino, Fattorini. A disp.: Ermini, Cosentino, Sanò, Ermini, Graziani, D'Angeli, Bardelli, Baragona. All.: Vincenzo Meini.
ARBITRO: Cauceglia di Siena.
RETI: Neri, autorete pro Meroni.
Esordio con divisione della posta in palio tra Meroni e Marciano. La partita si apre con il gol del vantaggio ospite: punizione dalla tre quarti, uscita sbagliata dalla retroguardia di casa e conclusione in diagonale da sinistra di Neri che vale lo 0-1. La formazione di mister Maffei reagisce con forza e va vicina al pari con Bechi (a cui viene annullato un gol per fuorigioco) che chiama al difficile intervento Flammia. E' poi il turno di Parente a liberarsi bene in area, ma la sua conclusione su cross da destra, da posizione centrale, è debole e facile preda del portiere. Ci prova anche Blotta a scuotere i compagni con un paio di inviti in area non raccolti. Nonostante il forcing, si arriva al riposo senza variazioni. Mister Maffei dopo l'intervallo inserisce Lazzeri al posto di Tozzi per aumentare la spinta, mentre il Marciano Robur non abbandona la linea difensiva cercando di condurre in porto il successo. Arrivano ancora tanti cross nell'area ospite da tutti i versanti, ma il Meroni non trova mai il guizzo giusto. Sclavi, molto bravo, prova un paio di girate ma prima manda alto e poi tra le braccia del portiere. Sugli sviluppi di un corner ancora sugli scudi Sclavi che stacca bene ma mette di poco alto. Al 26' arriva il premio agli sforzi dei locali: pressione alta dei ragazzi di mister Maffei che costringono un difensore a forzare il passaggio indietro verso Flammia che non può arrivarci per l'1-1. Sulle ali dell'entusiasmo, il Meroni cerca il colpo del sorpasso, prima con Guasparri che tira debolmente, poi con Lazzeri che fugge bene ma senza trovare il bersaglio grosso.