• Juniores RegionaliElite
  • 13/09/2025 16.00.00
  • LASTRIGIANA
  • 0 - 1 13/09/2025 16.00.00
  • PIETA 2004
    38' Giraldi rig.

Commento


LASTRIGIANA: Glielmi, Mancini, Bindi, Manescalchi, Maxharri, Fe, Fenza, Moccia, Finelli, Pieragnoli, Martini. A disp.: Pinzani, Gomma, Grevi, Aldighieri, Gracci, Semeraro, Esposito A., Burroni, Rufat. All.: Sozzi Alessandro
PIETA 2004: Mammoli, Cocci, Frati, Rrapaj, Marzullo, Rayyad, Daly, Buzzegoli, Giraldi, Ciaschi, Palaj. A disp.: Liberati, Pareti, Lenzi E., Gori A., El Hariri, Osundu, Mari M., Vannuzzi, Salvadori. All.: Zambello Marco
ARBITRO: Alessandro Merli di Valdarno
RETI: 38' rig. Giraldi
Sarà difficile dimenticare un esordio così. Messa davanti a una delle big della Toscana, la Pietà si presenta all'élite con un successo impronosticabile: il rigore di Giraldi alla fine del primo tempo le consente d'espugnare La Guardiana, e di rendere amarissima la prima ufficiale della nuova Lastrigiana (in panchina c'è Sozzi dopo il lungo regno di Guasti, uno scudetto e ora l'Eccellenza), alla quale sono mancate soprattutto precisione e fortuna davanti; se ci s'aggiungono due parate stratosferiche di Mammoli su Grevi e un'ingenuità decisiva in difesa, gli ingredienti sono già tutti nella lista. Per capire come si sono mescolati si parte dalla prima mezz'ora della Lastrigiana, ottima nello sviluppo e sterile sottoporta: dopo la rete annullata a Martini, che Merli valuta in fuorigioco, né Moccia, né Fè, né Bindi né Pieragnoli riescono a inquadrare lo specchio da posizione favorevolissima. Se alla mira da aggiustare s'accompagna qualche errore di misura sulla trequarti, è facile capire perché nonostante l'altissima percentuale di possesso la Lastrigiana non riesce a sfondare; e la Pietà, che aveva preparato una partita accorta e che aveva già provato a venir fuori con un paio di ripartenze di Giraldi e un paio di punizioni velenose di Palaj, ne approfitta: a otto minuti dalla pausa Rayyad, uno dei più esperti (è nato nel 2006, come Cocci, Giraldi e Ciaschi; tranne Rufat, in panchina, nella Lastrigiana sono tutti d'almeno un anno più giovani), strappa fino al lato corto dell'area di rigore e nasconde il pallone a Maxharri, che affonda l'intervento in ritardo. È un fallo insieme evidente e ingenuo, schierata la difesa e poco pericolosa la posizione; ovvio il fischio di Merli, efficace l'esecuzione di Giraldi, che incrociando il mancino porta la Pietà in vantaggio. La Lastrigiana potrebbe pareggiare subito, ma neppure stavolta la sorte le vuole bene: la punizione che il mancino di Pieragnoli scocca dai venti metri pizzica la parte alta della traversa senza lasciare altra traccia. Lo specchio lo trova Grevi nelle due occasioni più nitide nella ripresa; insieme allo specchio però trova anche Mammoli, che per due volte - clamorosa la prima, parata col piede - mantiene inviolata la porta e intatto il vantaggio, addirittura a rischio raddoppio nel finale: più che con la punizione centrale di Vannuzzi, la Pietà si rende pericolosa con l'inserimento di Rrapaj, chiuso con un diagonale sul lato sbagliato della rete, e con una volée d'Alessio Gori, che si coordina al limite dell'area e calcia verso la porta un pallone rimbalzato a terra un paio di volte. Senza la parata di Glielmi sarebbe stato il raddoppio, punizione eccessiva per la Lastrigiana alla ricerca soltanto della precisione in attacco; ma anche solo dello 0-1 la Pietà è felicissima, felicissima come chi il primo giorno di scuola scopre di condividere il banco con la ragazza dagli occhi belli. .
Calciatoripiù
: a Mancini , neocapitano, Sozzi chiede di abbinare la consueta solidità difensiva al maggior numero di sovrapposizioni possibili; le indicazioni producono un buon effetto, come quelle impartite a Bindi , trasferito alla Lastrigiana dopo anni di Cattolica. A sinistra si muove bene anche la Pietà, tanto bene da vincere la partita: è perfetto il triangolo ai cui vertici ci sono Cocci , uno dei tre centrali di difesa, Rrapaj mezzala e Marzullo a tutta fascia.
esseti