25' Makhlouf
49' Makhlouf
65' Spadoni
92' Serrini rig.
FORTE DEI MARMI 2015: Dazzi, Torcigliani, Curcio, Fommei, Rami, Tonarelli, Darzeza, Frandi, Makhlouf, Anghele, Spadoni. A disp.: Musetti, Passalacqua, Vernazza, Borghini, Bertelloni, Ceru, Manfredi, Pillon . All.: Tedeschi Davide
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Raggi, Soliman, Mosconi, Nahi, Benvegnu, Benucci, Giannone, La Greca, De Simone, Gori, Serrini. A disp.: Prelashi, Buiani, Fanticelli, Agnoloni, Lenzi, Labiad, Gashi, . All.: Bertuccio Marco
ARBITRO: Francesco Limongi di Viareggio
RETI: 25' Makhlouf, 49' Makhlouf, 65' Spadoni, 92' rig. Serrini
C'è una sola ragione che impone di tenere il profilo basso, bassissimo, rasoterra: un mese fa con l'Affrico si percepì uno scarto sensibile. Se non fosse per questa sola ragione, che dopo un mese potrebbe essersi così infragilita da esser pronta a sgretolarsi, sarebbe delittuoso non considerare il Forte dei Marmi tra le grandissime della Toscana, quelle che è verosimile che a primavera si contenderanno il titolo regionale e l'accesso alle finali scudetto. Sarebbe delittuoso, e se si sommano la maturità della rosa (incide l'esperienza di Rami, Darzeza e Frandi, i tre 2006 titolari cui dalla panchina s'aggiunge Passalacqua), il talento d'Anghelè, la concretezza di Makhlouf e su tutto la sapienza di Davide Tedeschi, che ha impresso sulla manovra il bollo dell'eccellenza assoluta, si capisce come mai la prossima partita il Fratres Perignano un po' la teme. Il Forte dei Marmi ci arriva carichissimo: il 3-1 sulla Floriagafir, che accorcia con un rigore di Serrini quando il recupero è già stato intaccato, prende forma grazie a una prova che perlomeno per mezz'ora è lecito catalogare tra la fantascienza. Il punteggio si sblocca al quarto tentativo, anticipato da quelli di Spadoni e poi, due, d'Anghelè, ai quali manca una spanna per rendere la mira irresistibile; poi la partita si sblocca perché Curcio si sgancia sulla corsia sinistra, attende il primo movimento della terza linea avversaria ed estrae il micrometro per premiare il taglio di Makhlouf, gelido nel momento d'incrociare in porta il mancino del vantaggio. La Floriagafir replica con un paio di ripartenze non efficacissime (poco cattivi prima De Simone e poi Giannone sui traversoni serviti rasoterra da Serrini, sceso a sinistra), e in avvio di ripresa vede lo scarto raddoppiare: pesa l'incertezza di Raggi, che calcolato male il rimbalzo sul rinvio lunghissimo di Dazzi si fa scavalcare dal pallone e consente e Makhlouf di depositarlo nella porta sguarnita. Davanti alla Floriagafir ora si staglia un ostacolo monumentale, reso definitivamente insuperabile dall'azione che si chiude con la rete del 3-0: la segna Spadoni, che taglia dietro la difesa e col destro batte Raggi per la terza volta. Il filtrante buono glielo serve Manfredi, che prima d'accentrarsi verso il vertice dell'area di rigore aveva sfondato a destra e che a sette minuti dalla fine si rende protagonista d'una delle due note meno felici d'un pomeriggio altrimenti perfetto: se, già ammonito, consapevole della solidità del triplo vantaggio avesse evitato di calciar via il pallone già uscito dalla linea laterale, non avrebbe finito la partita in anticipo e soprattutto avrebbe scansato la squalifica che gli impedirà d'affrontare il Fratres Perignano. Invece quest'ingenuità evitabilissima lascia in dieci il Forte dei Marmi, che nel recupero deve rinunciare anche a mantenere la porta inviolata: in mischia La Greca, per distacco il migliore della Floriagafir, conquista un rigore (non citare in cronaca l'autore del fallo non è negligenza né disinteresse: in assenza di video l'unica via per saperlo sarebbe passata da un'intervista all'arbitro, ipotesi fantasiosa), che Serrini converte nel 3-1. Nell'economia della partita è una rete che conta il giusto: il Forte dei Marmi vince, vince forse meglio di quanto le due reti di scarto suggeriscono, vince e inquieta il Fratres Perignano, lo inquieta per una settimana almeno. .
Calciatoripiù: Rami, Makhlouf, Anghelè (Forte dei Marmi), La Greca (Floriagafir).
esseti