36' Pucci
ARBITRO: Mattia Di Galante di Pontedera
RETI: 36' Pucci
Robusto, rapido, concreto. Durante la settimana Lucarelli lo aveva immaginato proprio così il suo Perignano in vista della supersfida al vertice contro la Sestese. E del resto solo miscelando con sapienza questi tre ingredienti sarebbe stato possibile coltivare la concreta speranza di sbancare il Torrini togliendo in un sol colpo ai campioni d'Italia in carica imbattibilità casalinga e stagionale. Al termine di novantacinque combattutissimi e intensi minuti di gioco, quella grande impresa che popolava i sogni del Fratres Perignano ha preso corpo regalandogli l'opportunità di salire momentaneamente sul primo gradino del podio. È un successo di misura, di rigore e di grande valore, visto e considerato che anche la Sestese ha disputato una signora partita, e che tutto ha fatto fuorché recitare il classico ruolo della vittima sacrificale: si sono infatti apprezzate la consueta eleganza nel palleggio e quell'innata intelligenza tattica tipica delle grandi squadre. Peccato che nell'occasione sia mancato quel pizzico di fortuna che avrebbe potuto dare tutto un altro senso al risultato finale, e che soprattutto siano venute meno lucidità e cattiveria agonistica negli ultimi sedici metri. È stata una tappa ben condotta, insomma, senza però lo sprint vincente all'ultimo chilometro. Il tema tattico chiaro come il sole insolitamente primaverile che splende nel cielo sopra Sesto fa intuire sin dalle primissime battute di gioco che l'andamento del match sarà incerto e appassionante. Grazie a una linea mediana ben organizzata e ricca di talento, la Sestese riesce subito a prendere in mano l'iniziativa. Avvalendosi del supporto offerto dai frequenti sganciamenti del mediano basso Gaffarelli, la coppia formata da Nesti e Zei prima recupera e poi smista con perizia una gran quantità di palloni permettendo agli esterni Bravi e Menchetti di lavorare ai fianchi la retroguardia ospite per poi riproporre verso l'area di rigore presidiata da Calloni assist invitanti per i sempre insidiosi Patrignani e Verzicco. Davvero ben collaudato, stavolta il motore è costretto spesso alla frenata dall'altrettanto ottima e attenta organizzazione difensiva avversaria. Celi, capitano che ben presto si rivela muro quasi invalicabile, guida un reparto abile nello stringere la morsa attorno agli attaccanti sestesi. Decisivo in questo senso è anche il lavoro svolto dai due esterni Gentile e Chiarini, molto bravi in fase di contenimento ma anche utilissimi nel supportare le fulminee ripartenze orchestrate dal rapido Oliva, esterno destro di centrocampo, da Ben Toraa e da Filippo Pucci, intelligente regista dai piedi buoni che non di rado supporta le giocate offensive del duo Riccomi-Falleni. Non a caso sarà proprio questa l'arma che permetterà a Lucarelli di scardinare la porta di Tabani e il dispositivo difensivo disegnato da Rossi lungo l'asse rappresentato da Papucci, Chelli e Scarpelli. Questa muraglia, decisamente solida, non è esente da crepe nel momento in cui la prepotente accelerazione degli avanti ospiti riesce, spesso con successo, a metterla in un certo imbarazzo. Il taccuino degli appunti inizia a popolarsi dopo appena tre minuti di gioco quando un illuminante lancio dalla trequarti di Nesti spedisce il pallone sui piedi di Verzicco che nel frattempo, è riuscito a liberarsi in piena area di rigore: la conclusione scuote soltanto l'esterno della rete difesa da Calloni. La replica del Perignano è affidata a Chiarini, che dopo essersi fatto largo nella trequarti sestese sfondando lungo la corsia di sinistra indirizza direttamente verso la porta un insidiosissimo tiro-cross dalla lunga distanza: Tabani è costretto a opporsi con una spettacolare parata che gli consente di alzare la traiettoria oltre la traversa. Fra il 18' e il 25' Patrignani dimostra di non essere in giornata di grazia: il dribbling sullo stretto, la velocità e la potenza sono quelle dei giorni migliori, peccato però che in fase conclusiva le sue polveri siano decisamente bagnate. Prima, sugli sviluppi di un corner dalla bandierina di destra ben disegnato da Gaffarelli, la sua flebile smorzata sotto rete termina docilmente fra le braccia di Calloni; poi è sporca, e fuori misura, la deviazione sul servizio teso di Bravi, da sinistra. È, invece, maledettamente cinico il Perignano, cinico ed efficace in zona gol. Al 35' il bruciante scatto di Falleni sulla destra fa venire i brividi alla retroguardia di casa, che prima se lo vede sgusciare in area e poi, sulla successiva rasoiata, rischia l'autorete con una deviazione che fa rotolare i pallone di poco a lato alla destra di Tabani. Sessanta secondi più tardi il portiere sestese si ritrova davanti Riccomi lanciato a rete, e nel tentativo di anticiparlo in uscita non può far altro che metterlo a terra e indurre così Mattia Di Galante a concedere un penalty evidente. Pucci lo trasforma con un preciso rasoterra, che insaccandosi alla destra di Tabani certifica il vantaggio del Fratres Perignano. Uno scoppiettante avvio di ripresa vede le due squadre non sfruttare la possibilità di cambiare faccia alla partita. Al 49' il Perignano cestina il raddoppio: scattato a tempo su un lungo lancio dalla trequarti non letto a dovere dalla difesa avversaria, Riccomi prima si presenta a tu per tu con Tabani, e poi dopo averlo guardato dritto negli occhi nel tentativo di trovare un varco dove far passare il pallone, non trova di meglio che sparargli addosso il punto del possibile raddoppio. Sul fronte opposto lo imita il subentrato Cesarano, che al 56', al culmine di una triangolazione ficcante, da due passi colpisce alla figura l'attento e ben piazzato Calloni sbianchettando il possibile pareggio. I cambi sembrano dunque dar ragione a Rossi, che però due minuti più tardi deve fare i conti anche con la malasorte: rapida e perentoria discesa della Sestese, tocco per l'accorrente Gianluca Nesti, gran legnata dalla distanze, pallone sulla traversa a Calloni ormai battuto. Al 62' sembra avere un buon impatto con la partita un altro innesto sestese: entrato da un solo minuto al posto di Zei, Biscardi è bravo ad accentrarsi da sinistra e a trovar spazio al limite dell'area; la conclusione però gli esce però debole e centrale, accartocciandosi Calloni la disinnesca senza soverchie difficoltà. Risponde a stretto giro il Fratres Perignano: Ben Toraa prima, sull'innesco di Pucci, conclude oltre la traversa (53'), poi riceve un fallo laterale battuto da Gentile e con una repentina girata da buona posizione costringe Tabani a una difficile respinta in tuffo. L'ultimo quarto d'ora vede la Sestese assediare la trequarti avversaria senza però centrare lo specchio della porta difesa da Calloni. Nonostante i numerosi cambi che hanno ridisegnato l'undici in maglia bianca, manca qualcosa in fase conclusiva. Se ne ha un fulgido esempio al 78' quando, sugli sviluppi di una veloce ripartenza costruita lungo la corsia di destra, un morbido traversone sembra poter entrare nella disponibilità di Pomponio: l'ex bomber del Calenzano, però, sbaglia l'intervento in terzo tempo mancando d'un soffio la schiacciata a rete. Neppure gli ultimi cinque palpitanti minuti di recupero servono alla Sestese per riacciuffare la parità. La generosa e arcigna difesa avversaria chiude con sicurezza ogni varco, e al triplice e liberatorio fischio finale di Di Galante (alcune piccole sbavature non hanno inciso sulla direzione più che sufficiente: dimostratosi all'altezza del compito assegnatogli dal designatore, ha arbitrato con buona autorevolezza) esplode incontenibile e meritata la gioia. Lucarelli e i suoi ce l'hanno fatta, e adesso possono guardare tutti dall'alto in basso. Per la Sestese questa è senza dubbio una prima sconfitta stagionale che fa male. Guai, però, a pensare che sia tutto da buttare. Sono molte e importanti le risposte positive che Alessandro Rossi ha avuto dal proprio gruppo. C'è sicuramente qualcosa da registrare sia in fase difensiva, dove in più di un'occasione la Sestese ha sofferto le ripartenze e i lunghi rilanci operati dal centrocampo del Fratres, sia in fase offensiva, dove gli attaccanti dovevano e potevano fare di più negli ultimi sedici metri. Quantità, qualità nel gioco espresso e ottime individualità, però, non mancano e daranno sicuramente alla Sestese la possibilità di continuare a lottare per un vertice che, è bene ricordarlo, nonostante la sconfitta si trova a tre sole lunghezze di distanza. La stagione è appena iniziata; e come ci hanno insegnato le precedenti edizioni di questo bellissimo e spettacolare campionato Juniores élite tutto può e deve ancora accadere. .
Calciatoripiù : nella Sestese sono andati ben oltre la sufficienza Gaffarelli, Bravi, Nesti, Scarpelli e i subentrati Cesarano e Biscardi ; nel Perignano note di merito per Celi, Chiarini, Gentile, Ben Toraa, Riccomi, Pucci, Falleni e per i subentrati Nieddu e Gazzarrini .